<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Squilli di rivolta | Page 3 | Il Forum di Quattroruote

Squilli di rivolta

wilderness ha scritto:
iCastm ha scritto:
Un bambino che viene levato alla sua famiglia di origine perchè malato e non curato sarebbe felice se fosse affidato ad una famiglia che lo cura ma che non gli dà affetto?

Scusa ma la Fiat è la sua famiglia d'origine? Mi sa proprio di no...allora che vada ad una famiglia che sappia meglio che farne...l'affetto sarà sicuramente svariate volte maggiore rispetto a quello dimostrato a Torino...

La famiglia cui appartiene ora è la Fiat (evitiamo pignolerie inutili sulle vere origini), che abbia diritto ad essere trattata meglio è innegabile. Che un'altra famiglia la tratti meglio è una speranza, non una sicurezza.

Troppe volte un bambino levato ad una famiglia che non lo faceva crescere dignitosamente è stato affidato ad una famiglia apparentemente per bene, ma poi si è scoperto che erano pedofili.
 
iCastm ha scritto:
renexx ha scritto:
iCastm ha scritto:
wilderness ha scritto:
iCastm ha scritto:
wilderness ha scritto:
Se veramente si vuole bene ad Alfa, ci si deve augurare che se ne faccia carico qualcun'altro...20 anni di trattamento Fiat non bastano? Direi che avanzano...

D'accordo, ma non si può dare per scontato che quel qualcun altro faccia meglio.

E' come levare un bambino ad una famiglia che lo fa crescere in pessime condizioni per darlo ad un'altra. Ma un'altra chi? Se fossero pedofili sarebbe meglio?

Scusa, ICastm, ma visto che lo sceario in cui ci muoviamo è "Alfa derivata da qualcosa"...sarà meglio una derivazione da Audi o da Fiat???? La Fiat non ha la cultura aziendale per farci granchè dell'Alfa...e la storia dell'italianità è un po'mal riposta, in questo caso...dobbiamo pensare in termini europei, oggi...se la comprasse VW sarebbe una gran bella cosa...

Ripeto quello che ho già detto: la condivisione con Audi porterà sicuramente una gamma completa e di qualità, ma è sufficiente questo per ridare splendore al marchio? Sicuramente è una condizione necessaria, ma sarà anche sufficiente?
Un bambino che viene levato alla sua famiglia di origine perchè malato e non curato sarebbe felice se fosse affidato ad una famiglia che lo cura ma che non gli dà affetto?
Dunque Audi potrà sì ridare un corpo ad Alfa Romeo, ma non certo un'anima, anzi, l'anima Alfa Romeo, ciò che i veri alfisti vogliono.

L'anima di una macchina è la meccanica, non sono slogan del tipo "sei subito alfista". Il bambino malato e non curato muore, e perde sia il corpo che l'anima. Date all'Alfa una gamma ed una meccanica di prim'ordine, e vedrete quanta anima uscirà fuori!

Non fraintendiamoci, qui siamo tutti d'accordo che Alfa Romeo meriti una gamma e una meccanica di prim'ordine. Nessuno vuole slogan idioti.

Io vorrei andare oltre. Davvero bastano una gamma ed una meccanica di prim'ordine?

Non sono d'accordo sul fatto che l'anima di un'auto sia la meccanica, quella semmai sono i muscoli. L'anima è il comportamento dell'auto, è ciò che trasmette al pilota, è un qualcosa di difficilmente descrivibile e che non si può catalogare con poche parole.
Le Audi hanno un'anima? Io direi di no. Ben fatte, per carità, ma sono sempre fredde teutoniche.

quotone!
 
iCastm ha scritto:
renexx ha scritto:
iCastm ha scritto:
wilderness ha scritto:
iCastm ha scritto:
wilderness ha scritto:
Se veramente si vuole bene ad Alfa, ci si deve augurare che se ne faccia carico qualcun'altro...20 anni di trattamento Fiat non bastano? Direi che avanzano...

D'accordo, ma non si può dare per scontato che quel qualcun altro faccia meglio.

E' come levare un bambino ad una famiglia che lo fa crescere in pessime condizioni per darlo ad un'altra. Ma un'altra chi? Se fossero pedofili sarebbe meglio?

Scusa, ICastm, ma visto che lo sceario in cui ci muoviamo è "Alfa derivata da qualcosa"...sarà meglio una derivazione da Audi o da Fiat???? La Fiat non ha la cultura aziendale per farci granchè dell'Alfa...e la storia dell'italianità è un po'mal riposta, in questo caso...dobbiamo pensare in termini europei, oggi...se la comprasse VW sarebbe una gran bella cosa...

Ripeto quello che ho già detto: la condivisione con Audi porterà sicuramente una gamma completa e di qualità, ma è sufficiente questo per ridare splendore al marchio? Sicuramente è una condizione necessaria, ma sarà anche sufficiente?
Un bambino che viene levato alla sua famiglia di origine perchè malato e non curato sarebbe felice se fosse affidato ad una famiglia che lo cura ma che non gli dà affetto?
Dunque Audi potrà sì ridare un corpo ad Alfa Romeo, ma non certo un'anima, anzi, l'anima Alfa Romeo, ciò che i veri alfisti vogliono.

L'anima di una macchina è la meccanica, non sono slogan del tipo "sei subito alfista". Il bambino malato e non curato muore, e perde sia il corpo che l'anima. Date all'Alfa una gamma ed una meccanica di prim'ordine, e vedrete quanta anima uscirà fuori!

Non fraintendiamoci, qui siamo tutti d'accordo che Alfa Romeo meriti una gamma e una meccanica di prim'ordine. Nessuno vuole slogan idioti.

Io vorrei andare oltre. Davvero bastano una gamma ed una meccanica di prim'ordine?

Non sono d'accordo sul fatto che l'anima di un'auto sia la meccanica, quella semmai sono i muscoli. L'anima è il comportamento dell'auto, è ciò che trasmette al pilota, è un qualcosa di difficilmente descrivibile e che non si può catalogare con poche parole.
Le Audi hanno un'anima? Io direi di no. Ben fatte, per carità, ma sono sempre fredde teutoniche.

Non è per nulla così. Se un marchio possiede un certo prestigio, è per merito dei prodotti che propone, e ciò vale soprattutto per Audi, che all'inizio degli anni '80 non godeva certo di tutta quell'allure.
Alfa, che parte avvantaggiata in quanto a fama, ha proprio bisogno di quell'anima, che non è fatta nè di slogan, nè di autocompiacimento.
Il comportamento di un'auto è figlio diretto della propria meccanica.
 
renexx ha scritto:
Il comportamento di un'auto è figlio diretto della propria meccanica.

Non direi. Ci sono tante auto che hanno una meccanica di prim'ordine, ma sono comunque "fredde".

Se bastasse la meccanica, cosa distinguerebbe Alfa Romeo da qualunque altro marchio?
 
iCastm ha scritto:
renexx ha scritto:
Il comportamento di un'auto è figlio diretto della propria meccanica.

Non direi. Ci sono tante auto che hanno una meccanica di prim'ordine, ma sono comunque "fredde".

Se bastasse la meccanica, cosa distinguerebbe Alfa Romeo da qualunque altro marchio?

Basta leggere la prova della A5 su QR per accorgersi che sono auto tutt'altro che fredde.
E' proprio la meccanica (torsen, traz. post., V6, quadrilateri, ecc...) che crea quelle sensazioni che distinguono un' auto speciale (per le emozioni che solo una certa meccanica può dare) da una generalista.
 
renexx ha scritto:
iCastm ha scritto:
renexx ha scritto:
Il comportamento di un'auto è figlio diretto della propria meccanica.

Non direi. Ci sono tante auto che hanno una meccanica di prim'ordine, ma sono comunque "fredde".

Se bastasse la meccanica, cosa distinguerebbe Alfa Romeo da qualunque altro marchio?

Basta leggere la prova della A5 su QR per accorgersi che sono auto tutt'altro che fredde.
E' proprio la meccanica (torsen, traz. post., V6, quadrilateri, ecc...) che crea quelle sensazioni che distinguono un' auto speciale (per le emozioni che solo una certa meccanica può dare) da una generalista.

Sì, ma semre niente rispetto al "calore" delle Alfa Romeo di una volta.

Ma allora cosa distingue le Alfa Romeo dalle altre?
Qualunque auto che monta una meccanica di prim'ordine può essere un'Alfa Romeo?
 
iCastm ha scritto:
Ma allora cosa distingue le Alfa Romeo dalle altre?
?

La storia, lo spirito, i prodotti che ancora incarnano quello spirito, come la 147 e la 8C...
E' ovvio che quei prodotti, per incarnare lo spirito Alfa, devono avere delle doti tecniche di rilievo: non basta il biscione sul paraurti...

iCastm ha scritto:
Qualunque auto che monta una meccanica di prim'ordine può essere un'Alfa Romeo?

No: certo è che, con una meccanica "anonima", non si fanno prodotti con lo spirito sportivo di un'Alfa Romeo o di una BMW...
 
iCastm ha scritto:
renexx ha scritto:
iCastm ha scritto:
renexx ha scritto:
Il comportamento di un'auto è figlio diretto della propria meccanica.

Non direi. Ci sono tante auto che hanno una meccanica di prim'ordine, ma sono comunque "fredde".

Se bastasse la meccanica, cosa distinguerebbe Alfa Romeo da qualunque altro marchio?

Basta leggere la prova della A5 su QR per accorgersi che sono auto tutt'altro che fredde.
E' proprio la meccanica (torsen, traz. post., V6, quadrilateri, ecc...) che crea quelle sensazioni che distinguono un' auto speciale (per le emozioni che solo una certa meccanica può dare) da una generalista.

Sì, ma semre niente rispetto al "calore" delle Alfa Romeo di una volta.

Ma allora cosa distingue le Alfa Romeo dalle altre?
Qualunque auto che monta una meccanica di prim'ordine può essere un'Alfa Romeo?

Il "calore" delle Alfa di una volta derivava da ben precise scelte meccaniche.
Un'Alfa non può non avere una meccanica di prim'ordine, non la si può ridurre ad un semplice stemma da apporre sul cofano, come giustamente detto da Stratoszero
 
spider ha scritto:
Per tutti gli alfisti con preghiera di diffondere ed aderire (se volete).
Segnalo che è un'iniziativa piu' importante di quanto si possa credere, perchè sicuramente mette in evidenza la nostra passione e i nostri cuori.
Sicuramente un "chi va là" da persone oneste ed appassionate.

Carissimi amici alfisti e non,

Giovedì 21 Gennaio nella sede dell&#8217;Alfa Blue Team è stata, all&#8217;unanimità dei presenti, stilata questa lettera aperta da inviare al Corsera, a seguito delle dichiarazioni lette nei giorni scorsi sullo stesso quotidiano ad opera del Dott. Marchionne e relativi interventi da parte di autorevoli giornalisti.

Se anche voi condividete, come ci auguriamo, lo spirito di questa lettera, vi prego di:

1) diffonderla presso altri amici appassionati

2) rispondere immediatamente alla mia e-mail salvetti@enniosei.it semplicemente &#8220;SI&#8217; CONDIVIDO, NOME COGNOME, CITTA&#8217;&#8221;

3) I nomi dei sottoscrittori verranno messi in calce alla lettera che verrà inoltrata tra pochi giorni

Vi ringrazio per l&#8217;attenzione e per l&#8217;opera di diffusione che potrete fare, pur sapendo che, goccia nel mare, ogni tanto si ha il diritto di alzare la voce.

Con cordialità.

Gippo Salvetti

(presidente Alfa Blue Team, Milano)

Lettera aperta al Corriere della Sera.

Milano 25 Gennaio 2010.

&#8220; L&#8217;Alfa non è una semplice fabbrica di automobili. Le sue auto sono qualcosa di più che automobili costruite in maniera convenzionale. E&#8217; una specie di malattia, l&#8217;entusiasmo per un mezzo di trasporto. E&#8217; un modo di vivere, un modo tutto particolare di concepire un veicolo a motore. Qualcosa che resiste alle definizioni.

I suoi elementi sono come quei tratti irrazionali dello spirito umano che non possono essere spiegati con una terminologia logica. Si tratta di sensazioni, di passione, tutte cose che hanno a che fare più con il cuore che con il cervello&#8221;.

Cosi, nel 1970, si esprimeva l&#8217;Ing. Orazio Satta, Responsabile della Progettazione Alfa Romeo negli anni della Presidenza di Giuseppe Luraghi.

Gli anni, per intenderci, della costruzione dello stabilimento di Arese e dei bilanci in utile; gli anni della Giulietta, della Giulia, della 1750 e delle mitiche Spider e GT.

In questa riflessione si trova la migliore risposta alle recenti &#8220;esternazioni&#8221; del Dr. Marchionne, ultimo Responsabile del Gruppo Fiat, continuatore di una linea di pensiero espressa dall&#8217;Avvocato Agnelli al momento dell&#8217;acquisizione dell&#8217;Alfa:

&#8220;Ci siamo annessi una provincia debole&#8221;.

Fiat e Alfa hanno due modi di concepire l&#8217;automobile del tutto incompatibili:

Ecco perché, fin dal momento della sua &#8220;conquista&#8221; da parte di Fiat l&#8217;Alfa Romeo è stata umiliata e oggi viene ridotta al ruolo di &#8220;stampella&#8221; per raggiungere volumi adeguati di produzione (cfr articolo Corsera di Tedeschini del 19 scorso).

Ecco perché oggi ci associamo all&#8217;invito a vendere l&#8217;Alfa Romeo rivolto alla Fiat da M. Mucchetti sulle pagine del Corriere della Sera del 17 scorso.

Dr. Marchionne, venda l&#8217;Alfa Romeo! Non si renda responsabile della distruzione di un mito che il 24 Giugno 2010 farà muovere verso Milano migliaia di appassionati da tutto il mondo per celebrare il centenario dell&#8217;Alfa, che la Fiat vuole dimenticare.

Dr. Marchionne, venda l&#8217;Alfa Romeo, perché non è, come lei afferma, &#8220;un bambino da cullare&#8221; ma una Storia gloriosa da recuperare e proiettare nel futuro con la passione di Orazio Satta.

Dr. Marchionne, venda l&#8217;Alfa Romeo, perché anche le imprese hanno un DNA e quello dell&#8217;Alfa è incompatibile con Fiat.

Dr. Marchionne, venda l&#8217;Alfa Romeo e tutti noi appassionati Le saremo grati&#8230;&#8230;e forse compreremo una 500 come seconda macchina.

f.to

Un folto gruppo di Alfisti e non.

SCHIFEZZA

Al di là di tutte le chiacchere e la retorica spicciola di questa lettera c'è solo da salvare la passione di chi la scrive!!! Vendere Alfa Romeo? Secondo me è solo una follia e la distruzione definitiva di Alfa Romeo. L'unica cosa che penso si debba fare è stimolare i Torinesi perchè in essi attecchisca la vera passione Alfa poi il gioco è fatto. Ma tu credi che VAG e Bmw costruiscono auto che assomigliano minimamente alle Alfa? Io non credo proprio. Ricordo quando mio papà aveva l'Alfetta 1.8 gran macchina e c'erano in giro anche le Bmw 320, ricordo che erano carine, avevano il loro fascino, a me non dispiacevano ma l'Alfetta non aveva eguali perchè oltre ad essere molto bella era un'Alfa e la riconoscevi quando sentivi il suo motore prima ancora che quella svoltasse l'angolo e te la ritrovavi di fronte. Poi l'Alfetta è sparita è rimasta la 320 che non è diventata un'Alfetta è rimasta un'ottima 320 dei nostri tempi niente di più, e credo che lo resterà tutta la vita. Capito cosa voglio dire??? Se voglio prendermi una 320, che è una gran macchina, mi prendo l'originale non un'imitazione rimarchiata, me la prendo e basta.

Come ripeto ormai da tanto tempo in Fiat esiste già tutto quello che serve a far rinascere le vere Alfa, l'unica cosa che manca è la volontà. E' su questo punto che bisogna lavorare. Per dirne una il 3.2 V6 Busso esiste già in versione euro 4 ed è sufficiente portarlo ad euro 5 per farlo ritornare in pista. Credi che un Ing. Martinelli non sarebbe in grado di metterci le mani per regalagli uno step euro 5 o per realizzare una versione monoturbo e una biturbo??? Tra l'altro essendo queste motorizzazioni di nicchia ci sono molti più margini di manovra perchè non si cercano grandi numeri a costi irrisori ma grandi prestazioni a costi raggionevoli, coperti interamente da una clientela premium che non ha problemi economici e che è pronta a spendere se si offre qualcosa che vale il suo prezzo e a volte anche ciò che non lo vale. Ma se manca la volontà le parole restano parole e non seguoni mai i fatti. E qui manca la volontà non le risorse o la tecnologia. Lo slogan giusto non è vendi Marchionne vendi ma sveglia Marchionne sveglia!!!!!!
 
renexx ha scritto:
iCastm ha scritto:
renexx ha scritto:
iCastm ha scritto:
renexx ha scritto:
Il comportamento di un'auto è figlio diretto della propria meccanica.

Non direi. Ci sono tante auto che hanno una meccanica di prim'ordine, ma sono comunque "fredde".

Se bastasse la meccanica, cosa distinguerebbe Alfa Romeo da qualunque altro marchio?

Basta leggere la prova della A5 su QR per accorgersi che sono auto tutt'altro che fredde.
E' proprio la meccanica (torsen, traz. post., V6, quadrilateri, ecc...) che crea quelle sensazioni che distinguono un' auto speciale (per le emozioni che solo una certa meccanica può dare) da una generalista.

Sì, ma semre niente rispetto al "calore" delle Alfa Romeo di una volta.

Ma allora cosa distingue le Alfa Romeo dalle altre?
Qualunque auto che monta una meccanica di prim'ordine può essere un'Alfa Romeo?

Il "calore" delle Alfa di una volta derivava da ben precise scelte meccaniche.
Un'Alfa non può non avere una meccanica di prim'ordine, non la si può ridurre ad un semplice stemma da apporre sul cofano, come giustamente detto da Stratoszero

E' qui che ti sbagli: il calore delle Alfa non deriva dalle scelte tecniche ma dalle persone che le progettano. E' la mente che fà l'oggetto non l'oggetto che fà la mente. Le scelte tecniche sono solo strumenti delle idee ma le cose vere, vitali, genuine, così come l'origine delle cose, è nelle persone ecco perchè le auto tedesche restano del tutto indifferenti ai veri Alfisti. Io mi avvicino a una A3 la guardo e mi piace, la guido e risponde bene, accelero ed esprime una bella potenza. Poi salgo sulla 147 mi dimentico tutto andando avanti per la mia strada. La 147 pur con tutti i suoi limiti, pur col fatto che è imparentata con la Stilo (la Stilo non ho sbagliato) è una vera Alfa e questo chi la guida lo percepisce. Se bastasse una trazione posteriore o un quadrilatero o tutti e due a fare un'Alfa allora il mondo sarebbe pieno di Alfa e nessuno scriverebbe lettere come questa
 
Caro Bufalobic,
sulla parentela della 147 con la Stilo hai sbagliato di grosso, a parte il fatto che sono automobili con quattro ruote e con qualche motore in comune.
E' ovvio che le soluzioni tecniche della 147 (che la A3 non ha) le ha progettate qualcuno, così come è ovvio che questo qualcuno sarà stato generato da qualcun altro, etc., ma con questo vuoi dire che le scelte tecniche non sono importanti ai fini di quello che si percepisce come il "calore" dell'Alfa?
Semplifico: per ottenere un prodotto all'altezza del marchio Alfa Romeo, una meccanica di prim'ordine è necessaria, ma non sufficiente.
[/quote]
 
stratoszero ha scritto:
Sulla parentela della 147 con la Stilo hai sbagliato di grosso, a parte il fatto che sono automobili con quattro ruote e con qualche motore in comune.
E' ovvio che le soluzioni tecniche della 147 (che la A3 non ha) le ha progettate qualcuno, così come è ovvio che questo qualcuno sarà stato generato da qualcun altro, etc., ma con questo vuoi dire che le scelte tecniche non sono importanti ai fini di quello che si percepisce come il "calore" dell'Alfa?
Semplifico: per ottenere un prodotto all'altezza del marchio Alfa Romeo, una meccanica di prim'ordine è necessaria, ma non sufficiente.
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guarda che a me piace tanto la 147 tant'è che ce l'ho, e non ho detto che la 147 e la Stilo sono la stessa cosa ma solo che la 147 è imparentata con la Stilo. Anche l'uomo e lo scimpanzè sono imparentati eppure son 2 animali diversi non trovi? Per il resto concordo con te, le scelte tecniche sono importanti e un marchio da solo non dà calore a un'auto, ma le scelte tecniche non vengono prima di una persona. Se io e te ci mettiamo a lavorare ad un progetto io ne faccio uno di un tipo e tu uno di un altro, non so quale sarebbe il miglore e quale il peggiore ma credo che sarebbero diversi. A me piacciono le Alfa.
 
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