<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Spot in milanese, strano ma vero... (e grazie al cielo) | Il Forum di Quattroruote

Spot in milanese, strano ma vero... (e grazie al cielo)

http://www.youtube.com/watch?v=2qtQQ2_BrdU

Il testo è questo (ed è una chiara forzatura pronunciare SÜV e non SUV, alüra tra l'altro è più bergamasco che milanese, dove si dice alura):

Bélla... alüra?
Bélla... alüra?

El g'ha l'süv...
Uè, testina, cosa vuoi???
El g'ha l'süv...
Inquina? ...fatti tuoi!

Lo lucida la filippina (al posto della filippina c'è un beep censorio)
...e lui la frusta poveretta...
...gliel'ha comprato il papi...
...c'ha la fabbrichétta!

Parcheggia sui binari e poi lo sposta...
...senza fretta...
Ma va? È in doppia fila?
Se ne frega c'ha la pila! (la pila sono i soldi)

El ga l'süv...
Lù l'è l'bauscia milanéss!
che g'ha l'süv...
...occupa tutta la city col süv (la city è Milano)
Lui spende e spande alla stragrande...
e g'ha l'süv... e g'ha l'süv... e g'ha l'süv... süv... süv...

Si fa allargare il garagino...
...non ci sta il gioiellino!
Se non ti dici che ti piace...
...poi piange il bambino!

Ad ogni multa si stupisce...
...non si può sulle strisce???
E con il Ghisa s'impunta... (il Ghisa è il vigile urbano)
...mi compro te, e la giunta!

El g'ha l'süv...
Lù l'è l'bauscia milanéss!
Che g'ha l'süv...
Tutto è permesso perché lui el g'ha l'süv...
Lui spende e spande alla stragrande...
e g'ha l'süv... e g'ha l'süv... e g'ha l'süv... süv... süv... ma smettila!

E Curma, Santa, Saint Moritz.... (Courmayeur, Santa Margherita ligure, Saint Moritz)

Bélla... alüra?
Bélla... alüra?

El g'ha l'süv...
Lù l'è l'bauscia milanéss!
Che g'ha l'süv...
...occupa tutta la city col süv!

Tutto è permesso perché lui el g'ha l'süv...
Lui spende e spande alla stragrande...
e g'ha l'süv... e g'ha l'süv... e g'ha l'süv... süv... süv...

Uèèèè, te lè vist' che süv? Fà balà l'öcc'! (fai ballare l'occhietto, guardalo bene)
Allòoora, chiama subito la Lòlla, la Lulli, il Lullo, il Tàto e la Tàta...
...e stasera andiamo prima a Curma, e poi, in 45 minuti siamo già a Santa...
...aperitivo... e via!


Ma smettila...
 
L'avrete sicuramente visto, ne avrete già parlato... ma io trovo importante che qualche volta anche un dialetto del nord venga rappresentato negli spot pubblicitari. Anche scimmiottando una cadenza che, lo capisce chiunque, in questo modo viene usata per "dare del pirla" al figlio di papà che ostenta il grosso suv fregandosene del codice della strada... risultando spesso ridicolo.

È bene che si senta. Perché se si ascolta una cadenza di Palermo, o napoletana, o romana, o toscana in genere, piuttosto che emiliana o romagnola, nessuno si stupisce. Con questa cadenza e qualche parola di dialetto il messaggio (il messaggio è guardami) passa.

C'è da dire che la forzatura nella cadenza vorrebbe anche esagerare per mostrare a quanti più possibile il prodotto (validissimo, ma non per il baluba italiano medio), e che quindi ha una ragione.
 
Sono d'accordo, però viene usato il dialetto milanese in maniera dispregiativa, per ribadire la natura negativa del proprietario milanese del suv.
Così come De Sica e la sua romanità sono sinonimo di quel romano provolone e sbruffone tipico nella pubblicità della TIM.
Secondo me sono dei modi facili per trasmettere un messaggio, che si avvalgono anche dell'idea che ti fai di una persona identificandola nei luoghi comuni della sua città.
Claudio
 
ferrets ha scritto:
Non vorrei dire una cavolata, ma mi sembra che alla radio trasmettano lo spot in versione partenopea :rolleyes:

Ho sentito da qualcuno che stiano girando spot radiofonici in napoletano e romano... e la logica di mercato impone che il messaggio poi arrivi a quanti più possibile, ma se anche così fosse si sarebbe comunque cominciato con una cadenza e un dialetto insoliti, per stuzzicare la mente di tutti...
 
il_chicco_show ha scritto:
L'avrete sicuramente visto, ne avrete già parlato... ma io trovo importante che qualche volta anche un dialetto del nord venga rappresentato negli spot pubblicitari. Anche scimmiottando una cadenza che, lo capisce chiunque, in questo modo viene usata per "dare del pirla" al figlio di papà che ostenta il grosso suv fregandosene del codice della strada... risultando spesso ridicolo.

È bene che si senta. Perché se si ascolta una cadenza di Palermo, o napoletana, o romana, o toscana in genere, piuttosto che emiliana o romagnola, nessuno si stupisce. Con questa cadenza e qualche parola di dialetto il messaggio (il messaggio è guardami) passa.

C'è da dire che la forzatura nella cadenza vorrebbe anche esagerare per mostrare a quanti più possibile il prodotto (validissimo, ma non per il baluba italiano medio), e che quindi ha una ragione.

non avevo mai capito che cosa dicesse nella frase iniziale (el ga ul suv); grazie.
Per il resto concorso, sentire un pò di milanese non guasta, anzi.....
 
Claudio b. ha scritto:
Sono d'accordo, però viene usato il dialetto milanese in maniera dispregiativa, per ribadire la natura negativa del proprietario milanese del suv.
Così come De Sica e la sua romanità sono sinonimo di quel romano provolone e sbruffone tipico nella pubblicità della TIM.
Secondo me sono dei modi facili per trasmettere un messaggio, che si avvalgono anche dell'idea che ti fai di una persona identificandola nei luoghi comuni della sua città.
Claudio

Esatto Claudio, non tutti i romani (e De Sica per primo!) si sentono rappresentati dalla macchietta della scenetta di turno. Ma così è... lo spettacolo è anche questo. La normalità non fa share, non interessa. Nel reality show Grande Fratello in tutto il mondo le persone normali sono la netta minoranza (e nulla che si mostri in tv potrebbe definirsi normale). Ti capisco.
 
Tra l'altro, alla fine della fiera si capisce chiaramente che la (o lo) Yeti non è altro che l'ennesimo suvvettino (sebbene sia ben fatto) che in città non serve! L'auto è adatta alle zone collinari o montane, dove si sfrutta la trazione integrale. Già che esista la (o lo) Yeti e la versione a trazione anteriore fa capire che il Gruppo Volkswagen ha voluto creare l'alternativa al Tiguan, perché il mercato la richiede. Considerato che test di AutoBild dectretano la (o lo) Yeti vincitore sul (o sulla) Tiguan, ci sono riusciti, ma rimane il fatto che con questa simpatica campagna pubblicitaria si dica chiaramente:

NON FARE IL PIRLA COME IL FIGLIO DI PAPÀ CHE GUIDA LA PORSCHE CAYENNE TURBO IN CITTÀ, FAI IL PIRLA A METÀ CON LA SKODA YETI E RISPETTA IL CODICE DELLA STRADA ALMENO...

Sempre pirla sei... almeno secondo me.
 
il_chicco_show ha scritto:
Tra l'altro, alla fine della fiera si capisce chiaramente che la (o lo) Yeti non è altro che l'ennesimo suvvettino (sebbene sia ben fatto) che in città non serve! L'auto è adatta alle zone collinari o montane, dove si sfrutta la trazione integrale. Già che esista la (o lo) Yeti e la versione a trazione anteriore fa capire che il Gruppo Volkswagen ha voluto creare l'alternativa al Tiguan, perché il mercato la richiede. Considerato che test di AutoBild dectretano la (o lo) Yeti vincitore sul (o sulla) Tiguan, ci sono riusciti, ma rimane il fatto che con questa simpatica campagna pubblicitaria si dica chiaramente:

NON FARE IL PIRLA COME IL FIGLIO DI PAPÀ CHE GUIDA LA PORSCHE CAYENNE TURBO IN CITTÀ, FAI IL PIRLA A METÀ CON LA SKODA YETI E RISPETTA IL CODICE DELLA STRADA ALMENO...

Sempre pirla sei... almeno secondo me.

insomma, chi ha un suv - grande o piccolo - è un pirla. E' così?
 
dexxter ha scritto:
il_chicco_show ha scritto:
Tra l'altro, alla fine della fiera si capisce chiaramente che la (o lo) Yeti non è altro che l'ennesimo suvvettino (sebbene sia ben fatto) che in città non serve! L'auto è adatta alle zone collinari o montane, dove si sfrutta la trazione integrale. Già che esista la (o lo) Yeti e la versione a trazione anteriore fa capire che il Gruppo Volkswagen ha voluto creare l'alternativa al Tiguan, perché il mercato la richiede. Considerato che test di AutoBild dectretano la (o lo) Yeti vincitore sul (o sulla) Tiguan, ci sono riusciti, ma rimane il fatto che con questa simpatica campagna pubblicitaria si dica chiaramente:

NON FARE IL PIRLA COME IL FIGLIO DI PAPÀ CHE GUIDA LA PORSCHE CAYENNE TURBO IN CITTÀ, FAI IL PIRLA A METÀ CON LA SKODA YETI E RISPETTA IL CODICE DELLA STRADA ALMENO...

Sempre pirla sei... almeno secondo me.

insomma, chi ha un suv - grande o piccolo - è un pirla. E' così?

Non so, perchè non conosco nessuno con un SUV :D
 
dexxter ha scritto:
insomma, chi ha un suv - grande o piccolo - è un pirla. E' così?

No. Dal mio punto di vista Dex dipende dall'uso che se ne fa.

Se partiamo dal presupposto che una Yeti 2.0 TDI 170 cv con FAP o 1.8 TSI da 160 cv, entrambe 4x4, non consumeranno né inquineranno MAI quanto una Cayenne Turbo, possiamo comunque renderci conto che una trazione integrale per l'uso cittadino non è NECESSARIA, è casomai un desiderio, qualcosa di più.

Così come per spostamenti per il 99% cittadini non serve né un 3.0 TDI 6 cilindri da oltre 200 cv di una A4, né un 3.0 TFSI da 333 cv della S4.

Stiamo parlando di questo in relazione all'inquinamento di una o dell'altra auto (visto che viene citato nello spot il fatto che l'auto grossa inquini più di una compatta).

Non servono cerchi da 20 pollici, non serve il peso di una 4x4 da 2 tonnellate.

Un suvvettino come la Yeti, 4x4, è magari più onesto di una Porsche Cayenne, ma è meno "cittadino" di una qualsiasi berlina del segmento B o C (parlando di compatte) a trazione anteriore (e con l'ESP) che abbia la medesima abitabilità per passeggeri e bagagli. Auto che sarebbe altrettanto sicura se non di più, considerato il peso inferiore e la differente mole.
 
Una pubblicità incomprensibile(non si capisce una parola) e di una stupidità allucinante. Ma poi chi è il "bauscia"?
Da quello che mi pare di capire dovrebbe essere quello che a Roma chiamano il "pariolino", ossia il ragazzetto benestante del quartiere Parioli. Il "pariolino" nell'immaginario collettivo ama il vestire bene, il frequentare locale ricercati e guida auto potenti e costose. Gli amanti dei luoghi comuni identificano il "pariolino" col figlio di papà.
 
DareAvere(exTDI89) ha scritto:
Una pubblicità incomprensibile(non si capisce una parola) e di una stupidità allucinante. Ma poi chi è il "bauscia"?
Da quello che mi pare di capire dovrebbe essere quello che a Roma chiamano il "pariolino", ossia il ragazzetto benestante del quartiere Parioli. Il "pariolino" nell'immaginario collettivo ama il vestire bene, il frequentare locale ricercati e guida auto potenti e costose. Gli amanti dei luoghi comuni identificano il "pariolino" col figlio di papà.
il baùscia è un cacciaballe, uno che le racconta per farsi grande, in genere è anche un simpaticone; non è necessariamente ricco. Ovviamente chi ha i soldi farà il baùscia col Cayenne e chi è poverello la farà con un auto tamarrata.
 
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