http://www.corriere.it/esteri/11_gennaio_09/arizona-usa-strage-deputata-democratica-giffords-obama_eb4754c2-1bc7-11e0-9ee8-00144f02aabc.shtml
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Buon giorno,
oggi scorrendo i titoli del corriere mi sono imbattuto in un articolo che riguarda la sparatoria avvenuta a Tucson e che ha purtroppo visto coinvolte diverse persone.
E, altrettanto purtroppo, ho dovuto constatare una volta di piu' il livello scadente a cui si e' ridotto il giornalismo italiano, persino quello di una testata importante e che da sempre gode di grande autorevolezza come il Corriere della Sera.
L'impressione, tristemente, e' che ormai piu' che informazione si cerchi solo di fare scalpore.
Ma l'etica giornalistica non richiederebbe che uno verifichi cio' che scrive, prima di presentarlo per essere pubblicato?
Leggo infatti nella seconda meta' dell'articolo "Ha usato una Glock 9 mm, pistola austriaca molto sofisticata e costosa, fatta in ceramica per risultare invisibile ai metal detector. "
E' evidente che l'autore non ha lume di cosa stia dicendo, abbia ramazzato alla bell'e meglio quattro luoghi comuni che fanno sensazione (peraltro molto datati e ormai spariti persino dalla stampa comune... ma non dal Corriere, a quanto pare) e li abbia buttati li' per fare un po' di "colore". Senza rendersi conto di quanto si rendeva involontariamente ridicolo agli occhi di chi abbia appena un minimo di cognizione di causa in merito.
La Glock, infatti, e' una pistola austriaca MOLTO SEMPLICE. La semplicita' e' la chiave dell'efficacia e affidabilita' di un'arma da fuoco, e la Glock e' una delle pistole piu' semplici che siano presenti sul mercato. E' anche una pistola MOLTO ECONOMICA. In Italia si puo' comprare nuova attorno ai 550-600 euro, e usata anche a meno di 350. Negli Stati Uniti, dove l'IVA e' tipicamente molto piu' bassa o assente, costa anche meno. Per confronto, altre armi della stessa categoria, come la comunissima Beretta 98, versione civile dell'arma in dotazione alle nostre FF.O. e all'esercito americano, costano piu' di 1000 euro.
La Glock non e' affatto costruita in ceramica. Ha un fusto (ma non canna, carrello e altre parti) in plastica, come ormai una larga maggioranza delle pistole in commercio, cosa che la rende piu' leggera e robusta (non pretendo che chi scrive certe amenita' comprenda come la plastica possa essere piu' robusta del metallo... e' cosi', fidatevi e basta).
E, in ultimo, non ha mai avuto ne' avra' mai la minima speranza di passare persino il piu' scadente dei metal detector, in quanto contiene piu' di tre etti abbondanti di solido acciaio, e questo senza contare i due etti di metallo nel caricatore, quando e' pieno, e persino un comune rilevatore di tubi nel muro di quelli che si possono comprare per 10? in qualsiasi centro bricolage si mette a trillare passandolo vicino all'arma, figuriamoci un metal detector d'alta sicurezza che spesso suona anche solo per quattro monetine, o la fibbia d'una cintura o gli anellini metallici dove passano le stringhe delle scarpe.
In definitiva, sarebbe bello poter vedere, ogni tanto, un minimo di serieta' negli articoli giornalistici.
Incidentalmente mi intendo di armi, e mi sono accorto immediatamente di questa castroneria, ma la cosa mi induce naturalmente a meditare su quante altre castronerie, in ambiti di cui non mi intendo, siano pubblicate sui nostri quotidiani e vengano prese per buone.
Mi rendo perfettamente conto che un giornalista di quotidiano non puo' certo essere un esperto di ogni argomento di cui scrive e di come in un quotidiano, specie uno online, il tempo sia tiranno e non sempre si possano chiedere lumi a chi ne sa qualcosa di piu'. Ma naturalmente esiste sempre l'opzione di sorvolare e non prodursi in certi tripudi di incompetenza, particolarmente quando, come in questo caso, sono assolutamente gratuiti e non aggiungono assolutamente nulla all'informazione che l'articolo dovrebbe dare, ossia (lo ricordo a beneficio dell'autore dell'articolo): Chi, Come, Dove, Quando e Perche'.
Chiudo con un augurio alla senatrice Giffords di rimettersi presto e completamente da questa tragedia, che deve affrontare perche', invece di chiudersi dietro un cordone di sicurezza, ha voluto scendere tra la gente per parlare alla gente, come ogni politico dovrebbe fare.
Cordiali (e sconsolati) saluti
seguono firma e indirizzo.
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Buon giorno,
oggi scorrendo i titoli del corriere mi sono imbattuto in un articolo che riguarda la sparatoria avvenuta a Tucson e che ha purtroppo visto coinvolte diverse persone.
E, altrettanto purtroppo, ho dovuto constatare una volta di piu' il livello scadente a cui si e' ridotto il giornalismo italiano, persino quello di una testata importante e che da sempre gode di grande autorevolezza come il Corriere della Sera.
L'impressione, tristemente, e' che ormai piu' che informazione si cerchi solo di fare scalpore.
Ma l'etica giornalistica non richiederebbe che uno verifichi cio' che scrive, prima di presentarlo per essere pubblicato?
Leggo infatti nella seconda meta' dell'articolo "Ha usato una Glock 9 mm, pistola austriaca molto sofisticata e costosa, fatta in ceramica per risultare invisibile ai metal detector. "
E' evidente che l'autore non ha lume di cosa stia dicendo, abbia ramazzato alla bell'e meglio quattro luoghi comuni che fanno sensazione (peraltro molto datati e ormai spariti persino dalla stampa comune... ma non dal Corriere, a quanto pare) e li abbia buttati li' per fare un po' di "colore". Senza rendersi conto di quanto si rendeva involontariamente ridicolo agli occhi di chi abbia appena un minimo di cognizione di causa in merito.
La Glock, infatti, e' una pistola austriaca MOLTO SEMPLICE. La semplicita' e' la chiave dell'efficacia e affidabilita' di un'arma da fuoco, e la Glock e' una delle pistole piu' semplici che siano presenti sul mercato. E' anche una pistola MOLTO ECONOMICA. In Italia si puo' comprare nuova attorno ai 550-600 euro, e usata anche a meno di 350. Negli Stati Uniti, dove l'IVA e' tipicamente molto piu' bassa o assente, costa anche meno. Per confronto, altre armi della stessa categoria, come la comunissima Beretta 98, versione civile dell'arma in dotazione alle nostre FF.O. e all'esercito americano, costano piu' di 1000 euro.
La Glock non e' affatto costruita in ceramica. Ha un fusto (ma non canna, carrello e altre parti) in plastica, come ormai una larga maggioranza delle pistole in commercio, cosa che la rende piu' leggera e robusta (non pretendo che chi scrive certe amenita' comprenda come la plastica possa essere piu' robusta del metallo... e' cosi', fidatevi e basta).
E, in ultimo, non ha mai avuto ne' avra' mai la minima speranza di passare persino il piu' scadente dei metal detector, in quanto contiene piu' di tre etti abbondanti di solido acciaio, e questo senza contare i due etti di metallo nel caricatore, quando e' pieno, e persino un comune rilevatore di tubi nel muro di quelli che si possono comprare per 10? in qualsiasi centro bricolage si mette a trillare passandolo vicino all'arma, figuriamoci un metal detector d'alta sicurezza che spesso suona anche solo per quattro monetine, o la fibbia d'una cintura o gli anellini metallici dove passano le stringhe delle scarpe.
In definitiva, sarebbe bello poter vedere, ogni tanto, un minimo di serieta' negli articoli giornalistici.
Incidentalmente mi intendo di armi, e mi sono accorto immediatamente di questa castroneria, ma la cosa mi induce naturalmente a meditare su quante altre castronerie, in ambiti di cui non mi intendo, siano pubblicate sui nostri quotidiani e vengano prese per buone.
Mi rendo perfettamente conto che un giornalista di quotidiano non puo' certo essere un esperto di ogni argomento di cui scrive e di come in un quotidiano, specie uno online, il tempo sia tiranno e non sempre si possano chiedere lumi a chi ne sa qualcosa di piu'. Ma naturalmente esiste sempre l'opzione di sorvolare e non prodursi in certi tripudi di incompetenza, particolarmente quando, come in questo caso, sono assolutamente gratuiti e non aggiungono assolutamente nulla all'informazione che l'articolo dovrebbe dare, ossia (lo ricordo a beneficio dell'autore dell'articolo): Chi, Come, Dove, Quando e Perche'.
Chiudo con un augurio alla senatrice Giffords di rimettersi presto e completamente da questa tragedia, che deve affrontare perche', invece di chiudersi dietro un cordone di sicurezza, ha voluto scendere tra la gente per parlare alla gente, come ogni politico dovrebbe fare.
Cordiali (e sconsolati) saluti
seguono firma e indirizzo.
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