belpietro ha scritto:
...non serve a niente mandare magari in galera quei cinquanta per poi lasciare circolare gli altri "qualche diecimila" che nessuno controlla.
Più che altro, a nulla serve emanare altisonanti editti che prevedano colossali castighi a gente il cui comportamento oggettivo è lontano anni luce dai comportamenti veramente pericolosi o maleducati.
Per meglio dire: a nulla serve in termini di concreto beneficio relativo alla sicurezza.
Se invece si parla di aspetti relativi a esattoria, propaganda, commercio, voti elettorali ecc., allora serve e funziona egregiamente.
La legge severamente punisce (sulla carta) chi
"supera lo 0.5" di alcool.
Quanti, tra gli incidenti provocati da chi guida ubriaco (quegli incidenti che giustamente si vorrebbero depennare), è legato a tassi di 0.6 o 0.7 o anche 0.8?
Per non parlare delle recenti illuminate normative che, sempre sulla carta (compresa la carta moneta), considerano ubriaco e degno di pesante castigo il giovane che si mette alla guida con un tasso alcoolico
"maggiore di zero", ovvero anche di 0.1 o anche meno. Un po' come multare pesantemente per eccesso di velocità chi procedesse a veicolo
"non fermo".
Col passare del tempo si consolida in me una convinzione: sempre più importanza si dà ai grandi "discorsi dal balcone" (
tolleranza zero, multe salatissime, multe doppie di notte, multe doppie a chi è colpevole di avere un'età troppo bassa...) e sempre
meno importanza si dà alla ricerca di normative razionali, coerenti, eque, basate su buon senso e senso della misura.
In altre parole, pare ci sia molta
più soddisfazione nel sapere che il giovane che si mette al volante dopo una birra (situazione lontana anni luce dagli incidenti che vogliamo prevenire) verrà fustigato sulla pubblica piazza
piuttosto che nel sapere che l'ubriaco vero, veramente pericoloso, verrà intercettato e mandato a piedi.