<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Siamo sicuri che la transizione sia verso l'elettrico? | Page 3 | Il Forum di Quattroruote

Siamo sicuri che la transizione sia verso l'elettrico?

Non c'è un serbatoio di idrogeno ma un apparecchio che produce idrogeno per idrolisi e lo inietta nell'airbox.

Ma questo aggeggio come è alimentato?
Perchè io finora ho sempre sentito dire che produrre idrogeno richiede molta energia.
Questo apparecchi verrebbe alimentato dalla batteria dell'auto?
Non è che per risparmiare qualche grammo di carburante uno manda in vacca batteria e alternatore?
 
Ma questo aggeggio come è alimentato?
Perchè io finora ho sempre sentito dire che produrre idrogeno richiede molta energia.
Questo apparecchi verrebbe alimentato dalla batteria dell'auto?
Non è che per risparmiare qualche grammo di carburante uno manda in vacca batteria e alternatore?
Come detto: se in mezzo agli eserciti di ingegneri che si scervellano nei centri di R&D dei colossi dell'auto nessuno si è accorto che mettendo nel cofano una vaschetta, un tubo e quattro fili si risparmia il 40% sui consumi, io una domanda me la farei....
 
E' praticamente lo stesso tipo di impianto discusso nel thread
https://forum.quattroruote.it/threads/kit-idrogeno-esperienze-dirette.140769/

Non c'è un serbatoio di idrogeno ma un apparecchio che produce idrogeno per idrolisi e lo inietta nell'airbox.
Quindi l'auto va sempre a benzina con l'aggiunta di qualche atomo di idrogeno ogni tanto.
Mi sembra un altro tubo Tucker :emoji_wink:

Quella roba è "a idrogeno" tanto quanto il dunebuggy Audi che ha vinto la Dakar è una "Q elettrica", come dicono adesivi e giornali.
Gli unici che possono definire un benzina da 610cv con una turbina grossa quanto il motore della panda "range extender"
 
E' una risposta difficile per i non addetti al lavori.
Ma è anche una domanda sostanzialmente inutile : non è comunque quello il problema.
Io penso che fra i lettori di 4 ruote vi siano molti "addetti ai lavori".
La "tua" opinione è sacrosanta ... ma l'orientamento commerciale verso l'idrogeno nei prossimi anni è programmato da parecchio. Le prime prove pratiche di immissione di idrogeno nei metanodotti risalgono al 2018 e le relazioni successive prevedevano un sostanziale equilibrio dei costi dal 2024 .... ci siamo ed un costo competitivo dal 2026.
Si parlava di "ibrido B/G/D - idrogeno". Ibrido, per definizione (grossolana), è qualcosa che ha due o più motori, questo sistema è assimilabile all'iniezione di NOS, che è un'altra cosa. Che poi, in determinate circostanze ci possa stare che migliori la combustione, è un altro discorso, ma se il gioco valesse la candela lo monterebbero le case all'origine. IMHO.
Io ho una vettura ibrida con un solo motore e due diversi tipi di combustibile Benzina/Gpl.
 
Io penso che fra i lettori di 4 ruote vi siano molti "addetti ai lavori".
Tra i nostri forumisti certamente ci sono ingegneri e laureati in discipline scientifiche, ma questo non è sufficiente per farne "addetti al lavori" : non basta infatti una cultura scientifica per poter dare giudizi di merito circa la fattibilità industriale e l'efficienza di certe soluzioni tecniche, è necessario - e spesso nemmeno sufficiente, ed il fatto che il più grande costruttore mondiale di automobili abbia espresso un'opinione "controcorrente" fa pensare - lavorare all'interno delle aziende e particolarmente nei centri di ricerca e sviluppo : è quello che intendo con "addetti ai lavori".

Tu hai invece una mentalità diversa, tendente a far apparire come semplici quelli che sono invece problemi molto complessi, e lo si vede dalle tue "proposte" di soluzioni sempliciottesche quanto strampalate per "risolvere" problemi su cui tante teste brillanti si sono di certo già cimentate ; ma le cose non sono invece così facili e lisce, come ti è stato già fatto notare mille volte. Senza grandi risultati, mi pare.
 
[...] l'orientamento commerciale verso l'idrogeno nei prossimi anni è programmato da parecchio. Le prime prove pratiche di immissione di idrogeno nei metanodotti risalgono al 2018 e le relazioni successive prevedevano un sostanziale equilibrio dei costi dal 2024 .... ci siamo ed un costo competitivo dal 2026.
L'idrogeno è un magnifico vettore energetico, non una fonte evidentemente, ed io personalmente avrei piacere di vederlo affermarsi, ma non mi pare proprio che siamo così avanti nella sua produzione e distribuzione, e soprattutto nell'ampia disponibilità di energia indispensabile per produrlo in grandi quantità.
Il 2026 è domani, e mi pare - anche se alla fine sarei contento se i fatti mi smentissero - che sogni ad occhi aperti.
 
Ringrazio per le tante idee portate avanti ma .....

la domanda ......

"Domanda: Convertire una auto termica che oggi brucia benzina o gasolio o gpl o ... in una ibrida ad idrogeno è tanto difficile?"

potrebbe avere una risposta?
Non c’è riuscita BMW in oltre un decennio (se non due) di tentativi con fior fiore di tecnici e ingegneri. O, meglio, ha realizzato numerosi prototipi che però si sono rivelati impossibili da costruire in serie sotto il profilo commerciale e di complessa utilizzazione dal punto di vista tecnico.
 
Grazie agricolo ... tu (involontariamente) mi vieni sempre in aiuto.

Convertire una auto in ibrida xxxx / idrogeno pare sia facile.
Purtroppo non sono in grado di valutare la spiegazione ma vi sono diversi interventi sull'argomento e potrebbe non essere difficile ed economicamente accettabile convertire un certo numero di vetture simili in ibride.

Mi sono fermato ai primi secondi. Questa mi è una vettura ibrida, ma tuttalpiù (per essere buonissimi) un pesce d’aprile (non voglio dire che sia una truffa da teleimbonitori perché magari l’ideatore ci crede davvero)
 
Si parlava di "ibrido B/G/D - idrogeno". Ibrido, per definizione (grossolana), è qualcosa che ha due o più motori, questo sistema è assimilabile all'iniezione di NOS, che è un'altra cosa. Che poi, in determinate circostanze ci possa stare che migliori la combustione, è un altro discorso, ma se il gioco valesse la candela lo monterebbero le case all'origine. IMHO.
Con la differenza che il NOS è gestibile molto più facilmente e consente realmente un temporaneo miglioramento delle prestazioni.
 
prime prove pratiche di immissione di idrogeno nei metanodotti risalgono al 2018 e le relazioni successive prevedevano un sostanziale equilibrio dei costi dal 2024 .... ci siamo ed un costo competitivo dal 2026.
La dimensione di una molecola di idrogeno è grosso modo 20 volte inferiore a quella di una molecola di metano. Hai idea di come debbano essere realizzate non dico le saldature tra i vari tratti delle tubazioni, ma i raccordi a flangia, per evitare di perdere un bel po’ del preziosissimo gas nell’atmosfera?
 
La dimensione di una molecola di idrogeno è grosso modo 20 volte inferiore a quella di una molecola di metano. Hai idea di come debbano essere realizzate non dico le saldature tra i vari tratti delle tubazioni, ma i raccordi a flangia, per evitare di perdere un bel po’ del preziosissimo gas nell’atmosfera?

Esatto.
Al momento qualcuno di questi tempi si lamenta che lasciando ferma l'auto per 2 settimane trova la batteria scarica.
Con l'idrogeno, fai il pieno, lasci l'auto ferma un po', fai per accenderla e.... ooops si è svuotato il serbatoio :emoji_worried:
 
Back
Alto