marimasse ha scritto:
EdoMC ha scritto:
Non sono d'accordo che l'auto sia solo e semplicemente un mezzo di trasporto. Secondo me è qualcosa di speciale per chiunque...
In termini
oggettivi e tecnici, l'automobile è un
mezzo di trasporto e
basta, così come Internet è un mezzo per inviare e ricevere informazioni e basta e così via.
Il fatto che l'automobile (o qualsiasi altri oggetto/strumento)
possa poi diventare
"speciale" per qualcuno attiene alla sfera
soggettiva e a quella dei
condizionamenti culturali e pubblicitari, che tra l'altro dipendono anche
pesantemente dal
contesto storico e tecnologico, come dimostra ad esempio il fatto che moltissimi adolescenti di oggi sono molto più...
"spontaneamente" interessati all'informatica e allo scambio di messaggi e filmati via rete che al possesso di quel "motorino" che invece era di
vitale importanza per i loro nonni.
Non a caso ci sono persone (credo degne di rispetto al pari delle altre) per le quali l'automobile
NON ha un posto d'onore nella vita. Così come ci sono persone che trascorrono tutto il tempo libero al computer e altre che non lo fanno, persone che senza la costante connessione a Facebook o Twitter si sentirebbero spaesate e private della loro "libertà" e altre che nemmeno se ne accorgerebbero e che ritengono che la libertà stia altrove, persone che considerano del tutto normale e anche doveroso spendere molti quattrini in accessori per l'automobile (o per il computer o per il vestiario...) e altre che mai lo farebbero e così via.
Un conto è disprezzare o ridicolizzare i gusti altrui pretendendo di considerarli meno "degni" dei propri (cosa che io ben mi guardo dal fare), un conto è prendere atto delle cose con tranquilla oggettività.
Non parlo di una questione soltanto economica, misurabile in numeri. Secondo il mio ragionamento, l'automobile, oltre che mezzo di trasporto, è anche un luogo. E diventa speciale, volente o nolente, proprio per questo. Esendo poi un luogo del tutto particolare, ossia uno che si sopsta, acquisisce emozioni e ricordi dall'ambiente circostante e dalle persone che la circondano. Certo, anche un frullatore, volendo, può essere intriso di emozione, mettiamo che sia il regalo di un amico, ma, oltre a quello, difficilmente potrà fornire ulterioriesperienze (a meno che uno non ci perda un dito dentro...). La macchina, invece, è diversa: può ricordarci un viaggio, un incidente, l'incontro con una persona, un bacio. Io, lo dico senza pudore, ci ho anche fatto l'amore in macchina. Io penso ai racconti dei viaggi di molti conoscenti, e nella maggior parte dei casi c'è l'inciso "ero con la Mini", "eravamo con la Simca 1.3", "viaggiavamo con la R4", "all'epoca avevo la 128". Essendo la macchina qualcosa che, nella maggor parte dei casi, ci si tiene anche pr un po' di anni, è normale che venga vista con un occhio dverso dagli altri oggetti che ci circondano: non parlo della necessità o voglia di spenderci quttrini su quattrini, o di aerne particolari attenzioni, ma già il gesto di lasciarci dentro un effetto personale, anche di scarso valore (gli occhiali, un atlante, la scheda carburanti, un ombrello...) la fa sentire come qualcosa di prioprio, anzi, un luogo proprio, come potrebbe essere la propria camera da letto, il proprio studio, o anche, se condivisa con qualcun'altro, la cucina di famiglia o il salotto. E' inconsciamente un gesto di fiducia: io lascio qui un mio oggetto, in un luogo che, pur esterno alla mia abitazione, è mio. Anche metterci un pupazzetto o una ventosa cinese del valore commerciale di 2? è come un volerla sentire propria, adattae un ambiente a propri gusti. Mia madre stessa, che alla macchina da meno attenzione che alle scarpe, che la fa lavare al Padre Eterno quando manda la pioggia, e che fa benzina qando la avvisa il cdb, che ha ci ha fatto scegliere l'auto dicendo a me e mio padre "prendete quella che volete purchè sia nera", anche lei ha appeso una tartarughina di peluche allo specchietto. Ad altri "elettrodomestici", non si dedicano queste attenzioni, pur piccole. Per me, ciò che rende l'auto speciale rispetto ad altri oggetti è proprio queste attenzioni, questi piccoli affetti che, volenti o nolenti, le si danno e le emozioni che essa assorbe dal mondo e si porta dietro. Anche senza spenderci denaro extra. Ed indipendentemente dal fatto che questa sia una Ferrari, una Porsche, una Bmw, una Fiat, una Dacia o una cinese.