<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Serie storica ATTUALIZZATA dei prezzi di benzina e gasolio - ultimi 50 anni - | Page 2 | Il Forum di Quattroruote

Serie storica ATTUALIZZATA dei prezzi di benzina e gasolio - ultimi 50 anni -

Quello che intendo dire, e' che se il gasolio oggi costa come la benzina (e qualche tempo fa, per un breve periodo, c'e' stato persino il sorpasso!) non e' perche' sia salito il PREZZO INDUSTRIALE del gasolio, come vogliono farci credere (e' salito, certo, ma poco), bensi' perche' sono state artatamente aumentate le accise, per recuperare il gettito fiscale che altrimenti andava perso.
Nota che le tasse salgono in misura proporzionale al prezzo, ma le accise sono fisse e stabilite arbitrariamente.
Ossia: se tu compri gli spaghetti, una tassa sugli spaghetti e', poniamo, il 10%.
Se un pacco di spaghetti costa, per dire 10 ? , ne paghi 1? di tassa sugli spaghetti.
Se gli spaghetti domani costassero 9 ?, pagheresti 90 centesimi di tassa.
Se invece metto un'ACCISA di 1 ? sugli spaghetti, tu paghi 10 ? di spaghetti e 1? di accisa. Se domani gli spaghetti costassero 5 ?, tu pagheresti 5 ? di spaghetti... e sempre 1 ? di accisa.
Le accise vengono usate per garantire il gettito fiscale.
Nota che io, in linea di principio, sono anche a favore delle accise: sarebbero il metodo piu' democratico ed equo per regolamentare il prelievo fiscale in base al reale utilizzo.
Questo a patto che venisse permesso di recuperare l'iva sull'auto, che l'IVA sull'auto venisse abbassata ai livelli per i beni di prima necessita', che venisse abolita ogni altra forma di prelievo fiscale sull'auto, dal bollo, ai pedaggi, alle soprattasse per le auto "inquinanti", e a qualsiasi forma di blocco in base alle norme "Euro".
Questo perche', ovviamente, non e' affatto detto che una Ferrari Euro 0 consumi o inquini piu' di una Polo BlueMotion Euro 5.
Ma, per come stanno oggi le cose in Italia, le accise sui carburanti sono solo l'ennesima forma di furto per spremere gli automobilisti senza reinvestire un accidente o quasi nel settore.
 
99octane ha scritto:
Quello che intendo dire, e' che se il gasolio oggi costa come la benzina (e qualche tempo fa, per un breve periodo, c'e' stato persino il sorpasso!) non e' perche' sia salito il PREZZO INDUSTRIALE del gasolio, come vogliono farci credere (e' salito, certo, ma poco), bensi' perche' sono state artatamente aumentate le accise, per recuperare il gettito fiscale che altrimenti andava perso.
Nota che le tasse salgono in misura proporzionale al prezzo, ma le accise sono fisse e stabilite arbitrariamente.
Ossia: se tu compri gli spaghetti, una tassa sugli spaghetti e', poniamo, il 10%.
Se un pacco di spaghetti costa, per dire 10 ? , ne paghi 1? di tassa sugli spaghetti.
Se gli spaghetti domani costassero 9 ?, pagheresti 90 centesimi di tassa.
Se invece metto un'ACCISA di 1 ? sugli spaghetti, tu paghi 10 ? di spaghetti e 1? di accisa. Se domani gli spaghetti costassero 5 ?, tu pagheresti 5 ? di spaghetti... e sempre 1 ? di accisa.
Le accise vengono usate per garantire il gettito fiscale.
Nota che io, in linea di principio, sono anche a favore delle accise: sarebbero il metodo piu' democratico ed equo per regolamentare il prelievo fiscale in base al reale utilizzo.
Questo a patto che venisse permesso di recuperare l'iva sull'auto, che l'IVA sull'auto venisse abbassata ai livelli per i beni di prima necessita', che venisse abolita ogni altra forma di prelievo fiscale sull'auto, dal bollo, ai pedaggi, alle soprattasse per le auto "inquinanti", e a qualsiasi forma di blocco in base alle norme "Euro".
Questo perche', ovviamente, non e' affatto detto che una Ferrari Euro 0 consumi o inquini piu' di una Polo BlueMotion Euro 5.
Ma, per come stanno oggi le cose in Italia, le accise sui carburanti sono solo l'ennesima forma di furto per spremere gli automobilisti senza reinvestire un accidente o quasi nel settore.

nessuno lo nega
 
Pensavo anche un'altra cosa, su cosa potessero fare le autorità per ridurre il gap dei prezzi con il resto d'europa. Molti si domandano come mai, nel governo scorso Bersani e in questo Scajola sono orientati a liberalizzare la rete di vendita piuttosto che ridurre le accise. A un osservatore distratto infatti può sembrare più efficace ridurre le accise (o IVA), perchè effettivamente sono quelle le principali responsabili del prezzo alto (sono la componente maggiore del prezzo), invece che costringere con ulteriori liberalizzazioni a ridurre il margine dei petrolieri.
La verità è che prima di tutto quasiasi governo difficilmente accetterà di ridurre la pressione fiscale sui carburanti perchè queste garantiscono gettito con il quale finanziano (e sprecano) parecchie cose.
In secondo luogo c'è un motivo di carattere economico e non politico Se noi tutti siamo tutto sommato disposti a pagare 1,38 la benzina e 1,20 il gasolio, se il governo riducesse le tasse per ridurre il prezzo, le compagnie dato che sono 1-oligopoliste e 2-fornitrici di un bene di domanda RIGIDA, sicuramente gradualmente aumenteranno il loro margine di profitto per riportare i prezzi al livello precedente con le accise maggiorate ovvero alla nostra max disponibilità a pagare. E' ovvio. Poichè per definizione distribuire extraprofitti a monopolisti è più inefficiente che distribuirli allo stato, ecco perchè le accise non si riducono.
Se i governi che si alternano invece cercassero prima di aumentare la concorrenza nella vendita, creando le basi per ridurre il potere di mercato delle compagnie, poi, in un secondo momento, riducesse anche le accise, la riduzione del prezzo dei carburanti potrebbe essere strutturale. Senza liberalizzazione ogni riduzione dell'accisa credo sia efficiente solo nel breve periodo.
 
Quella che hai scritto qui sopra e' la PRIMA motivazione sensata che ho mai letto sul forum sul perche' sia meglio intervenire prima sulla concorrenza delle compagnie e sul prezzo di produzione che non sulla riduzione delle accise.
Complimenti per l'analisi. :thumbup:
 
99octane ha scritto:
Quella che hai scritto qui sopra e' la PRIMA motivazione sensata che ho mai letto sul forum sul perche' sia meglio intervenire prima sulla concorrenza delle compagnie e sul prezzo di produzione che non sulla riduzione delle accise.
Complimenti per l'analisi. :thumbup:

ahahah grazie per i complimenti!
Ma perchè scusa, le altre motivazioni (non sensate) di cui già si è parlato, quali sono? E tu che idea avevi invece a riguardo?
 
Personalmente ho sempre ritenuto necessario intervenire prima sulle accise, vera e propria rapina allo stato attuale delle cose, e parte principale e piu' importante del prezzo.
Altri pareri sostenevano che il vero problema stesse nei prezzi dei petrolieri, e che le accise non fossero un problema.
La tua analisi mi sembra assai verosimile ed equilibrata.
 

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