<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Senso di responsabilià di un genitore | Page 6 | Il Forum di Quattroruote

Senso di responsabilià di un genitore

guardo nel sito per un contatto della redazione e gli inoltro l'idea?
Altrimenti se voi siete di mano...tanto non è importante chi la fa ma sarebbe bello leggerla :thumbup:
 
mac128bit ha scritto:
guardo nel sito per un contatto della redazione e gli inoltro l'idea?
Altrimenti se voi siete di mano...tanto non è importante chi la fa ma sarebbe bello leggerla :thumbup:
Ok mando avanti io a nome tuo ;)
 
mac128bit ha scritto:
ecco, hai citato un momento, quello dela navetta, che mi faceva viaggiare con i sudori freddi. Non mi sentivo sicuro affatto. Certo, come lo metti? Meglio di così non c'è. Guarda un crashtest dell'euroncap e i bambini, mai cosi piccoli, come sono sballottati. Mi da i brividi!
E sno certo che loro avranno testato il tutto nelle condizioni ottimali, pensa un pò :!:
Ci sono delle navette-ovetto da posizionare contromarcia e non trasversalmente (la posizione trasversale è poco consona) e che si integrano bene con il passeggino - carrozzina.
 
Mauro 65 ha scritto:
E sufficiente vedere alcuni video di crash test per capire che il bollino ECE sui seggiolini è solo una foglia di fico. Molto comoda (legalmente comoda) per chi ci si voglia riparare dietro. Ma, ripeto, basta togliersi gli occhiali che dividono i prodotti in omologati e non omologati per realizzare che, all'interno delle omologazioni di legge, ci sono, più ancora che molte sfumature, tanti colori.

(...)

... e dato che diversi lettori di questo foro sono in genere più attenti della media su alcuni aspetti, le informazioni vanno date correttamente e compiutamente.

Le informazioni oggettive disponibili sono queste:

a) l'omologazione ECE R44-04 si basa su criteri minini legali, di fatto ampiamente superati dalla best practice;

b) i test di omologazione ECE R44-04, risalenti al 2005, non prevedono nemmeno l'urto laterale; l'urto frontale viene simulato su una struttura standard a soli 50 km/h (il tamponamento ad appena 30-32 km/h), mentre l'euroncap (per fare un esempio) verifica l'impatto, seggiolini inclusi, su vettura reale, a velocità superiori e si fa pure il temibile impatto laterale con palo) e tutti gli altri enti indipendenti fanno in ogni caso i test d'urto laterali;
Io faccio parte di quella massa di "utenti medi" dell'auto che se ne serve principalmente come mezzo di trasporto. Non orgasmo davanti a una curva di coppia o di potenza, non ho fatto studi di ingegneria o di economia aziendale, non mi occupo di omologazioni o analisi dei risultati, e ho passato l'ultima ora a leggere vari risultati di Google per "best practice" senza riuscire a capire in cosa consista esattamente, né come si possa applicare all'argomento del topic, probabilmente a causa delle mie modeste capacità cognitive.

Spronato però dal mio sbigottimento nell'apprendere che la regolamentazione europea che definisce i requisiti di omologazione per i seggiolini è solo aria fritta, me la sono andata a cercare per vedere con i miei occhi e, dopo averla trovata, ho scoperto un pò di cosette. Per esempio:

- E' aggiornata al 2008, come altre (ho aperto la 013, sui sistemi di frenatura, stessa data) del corpo di 160 regolamentazioni che trattano OGNI aspetto costruttivo e funzionale dei mezzi di trasporto.

- Comprende anche il sistema isofix, e ne definisce caratteristiche e impiego a seconda dei casi.

- Definisce non solo forma, dimensioni, materiali, colori specifici, quote d'impiego, tipi di sistemi di aggancio e di ritenuta, marchiature e informazioni, test da superare, classificazione in base all'uso e alle possibilità di installazione, e mille altri aspetti necessari a standardizzare il più universalmente possibile OGNI tipologia di sistema di ritenuta per bambini e il relativo impiego, ivi compresi ambiente e installazione dei macchinari di test e peso e forma dei manichini da utilizzare, ma si occupa anche del processo produttivo, dei controlli a campione e dell'iter da seguire in caso di cessata produzione di un oggetto omologato.

- Oltre alle già citate prove di crash a seguito di urto frontale o posteriore, naturalmente nelle varie configurazioni possibili (posizionamento all'anteriore o al posteriore, laterale o centrale. in senso normale o contromarcia, agganciato alle cinture o tramite isofix, con piede anteriore o top tether posteriore ecc..) e con auto completa (col serbatoio pieno al 90%!) o con struttura replicante fedelmente il telaio, l'interno e tutto ciò con cui bambino e seggiolino potrebbero entrare in contatto in caso di urto, prevede anche lo svolgimento di specifici test su: capacità di ritenuta in caso di ribaltamento dell'auto, azionamento chiusure, resistenza di varie parti (in special modo le cinghie) all'usura, alla corrosione, al fuoco, al contatto con acqua, all'umidità ambientale, al calore, al gelo, all'esposizione alla luce, alla polvere (di quarzo, sparata a 5/6 atmosfere), all'abrasione ecc... ecc...

- Come accennato in precedenza, specifica anche che le stesse prove e test appena elencate vadano verificate su 5 esemplari presi a caso dal primo blocco (minimo 50 - massimo 5000 pezzi) che esce dalle linee di produzione.

- Sancisce naturalmente la revisione o addirittura il ritiro dell'omologazione in caso uno dei pezzi esaminati risulti non conforme al tipo approvato o fallisca i test.

Per chi volesse controllare di persona, la trova qui:
http://www.unece.org/fileadmin/DAM/trans/main/wp29/wp29regs/r044r2e.pdf

Qui, invece, l'intero corpo dei regolamenti europei sui veicoli, a cominciare dai primi 20:
http://www.unece.org/trans/main/wp29/wp29regs1-20.html

Detto questo, mi viene spontaneo pensare che:

- Il sistema di aggancio al sedile è solo una delle numerose componenti del sistema di ritenuta per bambini, e forse nemmeno la più importante.

- Se in mezzo a tante prove, compresa quella di ribaltamento che l'euroncap se non sbaglio non mi risulta che faccia, hanno scelto di non effettuare quella sull'urto laterale può darsi che non si tratti di svista od omissione, ma di una precisa scelta, dettata magari dall'estrema variabilità del posizionamento del seggiolino all'interno del veicolo.

- Se il bollino ECE è una "foglia di fico", sembra essere comunque grande e imbottita abbastanza da garantire ai piccoli occupanti più o meno la medesima sicurezza che hanno gli adulti che li accompagnano a bordo dei veicoli affidandosi solo a cinture e airbag.

Pertanto, le informazioni corrette da dare agli avventori di questo forum sono queste:

1) allacciate sempre e comunque i vostri figli anche per fare i classici "10 metri";
2) evitate i seggiolini multigruppo: sia per protezione che per comfort di seduta ci vuole un gruppo 0/0+, un gruppo 1, un gruppo 2/3;
3) evitate/tardate il più possibile il "rialzo";
4) leggete con attenzione ciò che dice il manuale d'uso della vostra vettura in merito;
5) per quanto la crisi economica tocchi tutte le tasche, evitiamo di speculare poche decine di euro sui seggiolini. Quindi leggete con attenzione i test indipendenti (facilmente reperibili in rete),
Quoto

dando preferenza, se possibile, sempre e comunque a modelli dotati del sistema Isofix + TopTether e muniti di appoggiatesta "avvolgente".
Non necessariamente. Imho.

Esiste un vasto e conveniente mercato dell'usato in cui si trovano prodotti d'occasione eccellenti ad un prezzo anche inferiore ad un low cost nuovo. Il seggiolino va esaminato con molta cura sotto il rivestimento per valutare lo stato del materiale d'assorbimento, oltre che, ovviamente, nelle cinturine (Gr. 0/0+ e 1) e nei sistemi di aggancio.
Peccato che sia pratica assolutamente sconsigliata da tutti. Ma proprio tutti tutti! Meglio un seggiolino omologato "medio" nuovo che un "top di gamma" usato del cui stato d'usura ed efficienza non si può essere completamente certi.

Al che, esausto, mi fermo. Gli avventori hanno di che leggere e di che riflettere, se vi è qualche domanda tecnica, per quanto nelle mie possibilià, risponderò volentieri, per il resto passo la mano.
Anche per me l'argomento è pressoché esaurito. Va bene l'amore di discussione, ma sono in piedi da ieri mattina alle 5, e 174 pagine di inglese tecnico lasciano il segno... :lol:

Lampeggi cordiali
Ricambio volentieri.

'notte...
 
Pandemonio ha scritto:
+++
Spronato però dal mio sbigottimento nell'apprendere che la regolamentazione europea che definisce i requisiti di omologazione per i seggiolini è solo aria fritta, me la sono andata a cercare per vedere con i miei occhi e, dopo averla trovata, ho scoperto un pò di cosette. Per esempio:
- E' aggiornata al 2008, come altre (ho aperto la 013, sui sistemi di frenatura, stessa data) del corpo di 160 regolamentazioni che trattano OGNI aspetto costruttivo e funzionale dei mezzi di trasporto.
- Comprende anche il sistema isofix, e ne definisce caratteristiche e impiego a seconda dei casi.
+++
Va bene l'amore di discussione, ma sono in piedi da ieri mattina alle 5, e 174 pagine di inglese tecnico lasciano il segno.. :lol:
+++
Intanto grazie per il link con la norma aggiornata :thumbup:

Noi due continuamo a paralre lingue diverse :lol:
Le 174 pagine tecniche sono, a mio modesto modo di vedere, proprio quelle che permettono ad un costruttore di omologare anche una cinesata; i test indipendenti sono invece quelli che ne misurano la reale efficiacia dei dispositivi omologati. Posso dire, imho, che tante più pagine di norma tecnica scrivi, tante più schifezze riesci ad omologare. (passando al mio campo. tanto più complesse sono le norme tributarie, tanto più incerto è il gettito)
Una norma tecnica come ad esempio la seguente: "fai come vuoi, ma il manichino standard di prova di un bimbo non deve subire più di tot G di accelerazione nell'urto a tot km/h e non si deve spostare più di tot cm" (ovviamente ho semplificato in modo assolutamente esagerato) occuperebbe uan paginetta ed eliminerebbe dal mercato metà prodotti (sempre semplifico alla grande). In alte parole in queste norme si finisce con il dettagliare addirittura diametro e passo di un bullone perdendo di vista il risultato finale (sempre "esemplifico esagerando" per cercare di spiegarmi al meglio)

Sempre esemplificando, il regolamento attuativo UE sulle omologazioni Euro 5 e 6 ha la belleza di 136 pagine fitte fitte in cui viene standardizzato perfino il rapporto tra altezza e larghezza dei caratteri che compongono il codice di omologazione, ma nessuno si è preoccupato degli effetti negativi sull'inquinamento (obiettivo della norma!!) derivante dall'uso cittadino di vetture ciclo diesel con filtro antiparticolato non ben posizionato. I controlli a tot km li fa con vetture in condizioni d'uso stantard e non reale. O, ancora, le norme sui test dei consumi (forse la prova più facilmente verificabile da ciascuno di noi) che sono ultraminuziose e dettagliate, ma permettono di omologare consumi fantascientifici e, diciamolo senza problemi, assolutamente farlocchi. Ecco il criterio ispiratore delle norme di omologazione dei seggiolini è sempre quello, ovvero standardizzare il dito ignorando la Luna ;)

Ovviamente un criterio devi stabilirlo e sono assolutamente convinto che il peggiore degli omologati sia meglio di un prodotto importato clansestinamente senza passare almeno quel vaglio, ci mancherebbe. Quello che dico e sostengo con viva forza è che le omologazioni in genere si sono come "incartate" su se stesse, perdendo in molti casi di vista l'obiettivo. Non si tratta di omologare un cavo elettrico tripolare a doppia isolazione, in cui onestamente il superamento di determinati critreri fisici e chimici, oggettivi, offre, se correttamente installato, buona o anche eccellente sicurezza all'utilizzatore; stiamo parlando di sistemi ad interazione complessa, in cui si norma solo la prima parte e non l'esito finale ... non so spiegarmi meglio.

Mi rendo conto che non sono stato di parola, scusami, mi sono onfervorato nel discorso ... :oops:

P.S. l'aggiornamento del 2008 non cambia il criterio dei test, stabilisce solo nuove classificazioni "amministrative"

Peccato che sia pratica assolutamente sconsigliata da tutti. Ma proprio tutti tutti! Meglio un seggiolino omologato "medio" nuovo che un "top di gamma" usato del cui stato d'usura ed efficienza non si può essere completamente certi
Questo dipende da due aspetti: il primo è "l'attento esame" dle pezzo, tutti i produttori consigliano in caso di usato di farlo esaminare da personale esperto, il secondo è una questione prettamente commerciale (i seggiolini ben fatti durano davvero molto, in ogni caso pèiù del periodo d'uso, ed i produttori devono produrre e vendere ...).
Chiaro, se non hai occhio o se non conosci la storia del pezzo meglio nuovo
 
PanDemonio ha scritto:
Peccato che sia pratica assolutamente sconsigliata da tutti. Ma proprio tutti tutti! Meglio un seggiolino omologato "medio" nuovo che un "top di gamma" usato del cui stato d'usura ed efficienza non si può essere completamente certi.

io ne ho presi un paio usati (gruppo 1) che sostituissero lo 0/0+ (ovetto) e prima dell'attuale 2/3 che conto di usare finchè posso senza usare lo sconsigliabile rialzino

usati da un amico con due gemelli che ben sa come usarli e infatti erano come nuovi (non solo esteicamente) quando li ho a mia volta passati di mano

N.B. Interessante la disamina delle norme tecniche, vorrei poter approfondire, ma il topic credo verta sulla responsabilità del genitore nel senso lato, che non sempre può approfondire l'affidabilità dei certificati e del prodotto acquistato, al massimo riesce ad informarsi sui test comparativi e poi si deve adattare a quello che trova nei negozi nel raggio di 40/50 km da casa.

Ma mi pare già molto rispetto all'argomento del topic in cui si evidenzia la scarsa cultura della sicurezza in auto sia per i grandi che per i piccini
 
Mauro 65 ha scritto:
Intanto grazie per il link con la norma aggiornata :thumbup:
Di nulla, figurati...

Noi due continuamo a paralre lingue diverse :lol:
Abbiamo solo punti di vista diversi. La lingua è più o meno la solita, così come l'interesse a salvaguardare chi portiamo in macchina (anche se frigna in continuazione per risentire la canzoncina dei puffi)

Le 174 pagine tecniche sono, a mio modesto modo di vedere, proprio quelle che permettono ad un costruttore di omologare anche una cinesata; i test indipendenti sono invece quelli che ne misurano la reale efficiacia dei dispositivi omologati. Posso dire, imho, che tante più pagine di norma tecnica scrivi, tante più schifezze riesci ad omologare. (passando al mio campo. tanto più complesse sono le norme tributarie, tanto più incerto è il gettito)
Una norma tecnica come ad esempio la seguente: "fai come vuoi, ma il manichino standard di prova di un bimbo non deve subire più di tot G di accelerazione nell'urto a tot km/h e non si deve spostare più di tot cm" (ovviamente ho semplificato in modo assolutamente esagerato) occuperebbe uan paginetta ed eliminerebbe dal mercato metà prodotti (sempre semplifico alla grande). In alte parole in queste norme si finisce con il dettagliare addirittura diametro e passo di un bullone perdendo di vista il risultato finale (sempre "esemplifico esagerando" per cercare di spiegarmi al meglio)
Premesso che c'è "cinesata" e "cinesata" (ad es. tutta la produzione apple è cinese, così come moltissimi prodotti di aziende internazionali di chiara fama e lignaggio) e che se un prodotto rispetta le norme omologative previste poco importa chi lo fa e dove, sinceramente non capisco come possa essere vera la parte che ho evidenziato in grassetto, anzi credo che sia vero esattamente il contrario: più si dettaglia e si specifica e più si limita:

a) la possibilità per il produttore di "improvvisare" o di "interpretare" a proprio favore delle definizioni fumose o generiche;

b) la possibilità che parti dalle caratteristiche troppo "variabili", interagendo tra loro e con il veicolo su cui verrà impiegato il seggiolino producano nel complesso risultati assai difformi da quanto si vuole ottenere come standard minimo di sicurezza.

Sempre esemplificando, il regolamento attuativo UE sulle omologazioni Euro 5 e 6 ha la belleza di 136 pagine fitte fitte in cui viene standardizzato perfino il rapporto tra altezza e larghezza dei caratteri che compongono il codice di omologazione, ma nessuno si è preoccupato degli effetti negativi sull'inquinamento (obiettivo della norma!!) derivante dall'uso cittadino di vetture ciclo diesel con filtro antiparticolato non ben posizionato. I controlli a tot km li fa con vetture in condizioni d'uso stantard e non reale. O, ancora, le norme sui test dei consumi (forse la prova più facilmente verificabile da ciascuno di noi) che sono ultraminuziose e dettagliate, ma permettono di omologare consumi fantascientifici e, diciamolo senza problemi, assolutamente farlocchi. Ecco il criterio ispiratore delle norme di omologazione dei seggiolini è sempre quello, ovvero standardizzare il dito ignorando la Luna ;)

Ovviamente un criterio devi stabilirlo e sono assolutamente convinto che il peggiore degli omologati sia meglio di un prodotto importato clansestinamente senza passare almeno quel vaglio, ci mancherebbe. Quello che dico e sostengo con viva forza è che le omologazioni in genere si sono come "incartate" su se stesse, perdendo in molti casi di vista l'obiettivo. Non si tratta di omologare un cavo elettrico tripolare a doppia isolazione, in cui onestamente il superamento di determinati critreri fisici e chimici, oggettivi, offre, se correttamente installato, buona o anche eccellente sicurezza all'utilizzatore; stiamo parlando di sistemi ad interazione complessa, in cui si norma solo la prima parte e non l'esito finale ... non so spiegarmi meglio.
Standardizzare non vuol dire indicare il meglio, ma stabilire una base minima di partenza univoca e universalmente replicabile e verificabile, che garantisca il rispetto delle norme in essa indicate.

Dire che un faro deve essere costruito con certi materiali, essere posizionato ad una certa altezza e illuminare a tot metri in un certo modo non significa stabilire che è il miglior faro del mondo, ma assicurarsi che svolga il suo lavoro in maniera sufficientemente buona e senza causare pericolo per chi lo usa e per chi lo incrocia.

Poi naturalmente ai miglioramenti non c'è limite.

Mi rendo conto che non sono stato di parola, scusami, mi sono onfervorato nel discorso ... :oops:
Come vedi, anch'io. :lol:

P.S. l'aggiornamento del 2008 non cambia il criterio dei test, stabilisce solo nuove classificazioni "amministrative"
Il che prova, imho, che i crash test a 30 e 50 km/h sono ancora ritenuti una valida base minima di valutazione, oltre la quale si può (e si deve, per migliorare sempre più il prodotto) andare, ma non al di sotto.

Peccato che sia pratica assolutamente sconsigliata da tutti. Ma proprio tutti tutti! Meglio un seggiolino omologato "medio" nuovo che un "top di gamma" usato del cui stato d'usura ed efficienza non si può essere completamente certi
Questo dipende da due aspetti: il primo è "l'attento esame" dle pezzo, tutti i produttori consigliano in caso di usato di farlo esaminare da personale esperto, il secondo è una questione prettamente commerciale (i seggiolini ben fatti durano davvero molto, in ogni caso pèiù del periodo d'uso, ed i produttori devono produrre e vendere ...).
Chiaro, se non hai occhio o se non conosci la storia del pezzo meglio nuovo
Seeeee.... già devo cercare e trovare l'oggetto giusto, nel momento giusto, nel posto giusto e al prezzo giusto, se poi mi devo anche portare dietro un "esperto"...

(anche se, visto come l'automobilista medio "non usa" il seggiolino, è assai facile incappare in usati più nuovi del nuovo... ;) )

Saluti
 
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