<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> SCUOLA-BANDIERE_DIALETTO | Page 5 | Il Forum di Quattroruote

SCUOLA-BANDIERE_DIALETTO

Secondo me il dialetto và salvato, ma non nell'orario scolastico. Le tradizioni devono essere tenute vive, ma da chi vive nel posto. Nelle scuole vengono fatte ricerche sulla seconda guerra mondiale intervistando le persone anziane che l'hanno vissuta; allo stesso modo si possono insegnare le tradizioni del proprio paese natale in orari extrascolastici e parlando soprattutto con persone anziane, specialmente nelle città dove il dialetto è ormai scomparso.
Questo discorso del dialetto nelle scuole, per me è un sotterfugio per il discorso dei professori che insegnano in città diverse da dove sono nati.
Provate a immaginare un proff. napoletano che insegna il bergamasco, oppure un piemontese che insegna il siciliano :D :D
 
ivanpg ha scritto:
Secondo me il dialetto và salvato, ma non nell'orario scolastico. Le tradizioni devono essere tenute vive, ma da chi vive nel posto. Nelle scuole vengono fatte ricerche sulla seconda guerra mondiale intervistando le persone anziane che l'hanno vissuta; allo stesso modo si possono insegnare le tradizioni del proprio paese natale in orari extrascolastici e parlando soprattutto con persone anziane, specialmente nelle città dove il dialetto è ormai scomparso.
Questo discorso del dialetto nelle scuole, per me è un sotterfugio per il discorso dei professori che insegnano in città diverse da dove sono nati.
Provate a immaginare un proff. napoletano che insegna il bergamasco, oppure un piemontese che insegna il siciliano :D :D

INFATTIIIII, e ancora non hanno capito che per la miseria che guadagna un professore anche di liceo gente del nord che salga in cattedra non ne trovano...............................................................................................................

Regards,
The frog
 
ivanpg ha scritto:
Provate a immaginare un proff. napoletano che insegna il bergamasco, oppure un piemontese che insegna il siciliano :D :D

Concordo su tutto, ma allora tutti i professori italiani che insegnano inglese non sono ridicoli lo stesso?
 
g.pinoza ha scritto:
...ma allora tutti i professori italiani che insegnano inglese non sono ridicoli lo stesso?
Sarebbe ridicolo (e anche abbastanza inutile) un professore che insegnasse il cockney londinese o il dialetto di Liverpool o quello di Edimburgo.
 
Non ho niente contro i dialetti ma mi dà fastidio quando con il pretesto di argomentazioni culturali si cerca di costruire nient'altro che barriere linguistiche contro presunti "invasori". E insegnarli a scuola mi sembra assolutamente inutile: il killer dei dialetti in Italia è stata la televisione, per tutelarli andrebbe abolita quella.
Piuttosto andrebbe insegnato meglio e tutelato l'Italiano (con la I maiuscola), perchè non viene parlato in nessun'altra parte del mondo ed è una lingua bellissima. E a chi dirà che anche l'italiano era, in origine, un dialetto rispondo: certo, ma è quello che in italia ha preso il sopravvento perchè era il più comprensibile e perchè vi furono scritte opere bellissime. Lingue e dialetti subiscono la stessa pressione selettiva delle specie animali e botaniche: di queste ne scompaiono decine ogni anno, può scomparire anche un dialetto.
 
Gtdriving ha scritto:
Non ho niente contro i dialetti ma mi dà fastidio quando con il pretesto di argomentazioni culturali si cerca di costruire nient'altro che barriere linguistiche contro presunti "invasori". E insegnarli a scuola mi sembra assolutamente inutile: il killer dei dialetti in Italia è stata la televisione, per tutelarli andrebbe abolita quella.
Piuttosto andrebbe insegnato meglio e tutelato l'Italiano (con la I maiuscola), perchè non viene parlato in nessun'altra parte del mondo ed è una lingua bellissima. E a chi dirà che anche l'italiano era, in origine, un dialetto rispondo: certo, ma è quello che in italia ha preso il sopravvento perchè era il più comprensibile e perchè vi furono scritte opere bellissime. Lingue e dialetti subiscono la stessa pressione selettiva delle specie animali e botaniche: di queste ne scompaiono decine ogni anno, può scomparire anche un dialetto.

Ti quoto appieno Gtdriving.

Regards,
The frog
 
speed64 ha scritto:
Con tutti i problemi seri che ci sono in Italia,bisogna leggere delle proposte relative a bandiere ed inni regionali(a quando quelli provinciali,comunali e di quartiere) ? Ma la piu' bella e' quella del dialetto da inseganre a scuola(gira che ti rigira qualcosa passera').Cosi' nel mondo la gente studia inglese,per potere comunicare con gli altri,in alcuni paesi anche due lingue,e qui manderemo in giro diplomati e laureati " chi parlan u' dialet lisandren o piemunteise " Traduco : che parlano il dialetto alessandrino o piemontese. :thumbup: :(

Invece, per una volta, e' una buona proposta.
I dialetti, che sono comunque lingue a tutti gli effetti e che sono un nostro patrimonio storico, stanno sparendo con i nostri anziani.
Io un po' di milanese, insegnatomi dai miei nonni e da mio padre, lo so parlare. Ma se avro' dei figli potro' insegnarl loro ben poco.
Il veneto e' tenuto un po' piu' vivo ed e' molto piu' parlato, con il napoletano e il siciliano, ma anche questi si stanno comunque riducento.
Non e' che vada insegnato al posto dell'inglese, ovviamente (che comunque, per come viene insegnato, e' perfettamente inutile) ma sarebbe cosa buona cercare di mantenerlo vivo e vitale.
 
Gtdriving ha scritto:
Non ho niente contro i dialetti ma mi dà fastidio quando con il pretesto di argomentazioni culturali si cerca di costruire nient'altro che barriere linguistiche contro presunti "invasori". E insegnarli a scuola mi sembra assolutamente inutile: il killer dei dialetti in Italia è stata la televisione, per tutelarli andrebbe abolita quella.
Piuttosto andrebbe insegnato meglio e tutelato l'Italiano (con la I maiuscola), perchè non viene parlato in nessun'altra parte del mondo ed è una lingua bellissima. E a chi dirà che anche l'italiano era, in origine, un dialetto rispondo: certo, ma è quello che in italia ha preso il sopravvento perchè era il più comprensibile e perchè vi furono scritte opere bellissime. Lingue e dialetti subiscono la stessa pressione selettiva delle specie animali e botaniche: di queste ne scompaiono decine ogni anno, può scomparire anche un dialetto.

Allora, se vogliamo, proprio la televisione e' la prima killer dell'italiano.
Personalmente, so parlare italiano, inglese, un po' di milanese e di francese, e so capire italiano, inglese, francese, spagnolo, milanese e parmense.
Quest'ultimo, parlato dalle mie zie e da mia nonna, con le quali sono cresciuto per i primi anni della mia vita, purtroppo non lo conosco, e mi dispiace.
Conoscere la propria lingua nazionale e' fondamentale, cosi' come conoscerne almeno una straniera.
E' vero che non si deve rimanere attaccati al passato in modo sterile e inerte, ma nemmeno andare avanti dimenticandolo e' una cosa saggia ne' produttiva.
 
Gtdriving ha scritto:
...Piuttosto andrebbe insegnato meglio e tutelato l'Italiano ... perché non viene parlato in nessun'altra parte del mondo...
Stando a quello che si legge e si sente, viene parlato poco assai anche in italia.
 
g.pinoza ha scritto:
ivanpg ha scritto:
Provate a immaginare un proff. napoletano che insegna il bergamasco, oppure un piemontese che insegna il siciliano :D :D

Concordo su tutto, ma allora tutti i professori italiani che insegnano inglese non sono ridicoli lo stesso?
Soprattutto per la qualità dell'inglese che viene insegnato/imparato MEDIAMENTE in Italia, si. :D

Ma questo è un altro discorso.
 
Io credo che resti una proposta sbagliata. Soprattutto sono sbagliati i tempi ed il luogo che si vuole utilizzare per questo. inoltre esistono giá tantissime organizzazioni che si sono prefissate lo scopo di mantenere alte le tradizioni, anche linguistiche, in Italia.

La funzione della scuola è un'altra, secondo me. E l'insegnamento delle lingue straniere non é paragonabile a quello dei dialetti. Gli obbiettivi sono differenti.

Bye
 
L'introduzione per legge dello studio del dialetto a scuola e quindi l'obbligo di imparare i vari idiomi regionali,lungi dall'essere manifestazione di libertà di pensiero, mi sembra un po' paradossale.Come imporre l'obbligo della battuta umoristica:l'alunno deve espletare correttamente almeno 12 battute umoristiche ,pronunziate ad alta voce durante le ore di lezione ,nell'arco di ogni anno scolastico :D.Si misurerà poi il valore dei suddetti motti di spirito,considerando la propensione al riso -o perlomeno al sorriso-indotta nella scolaresca. :!: :lol:
In altre parole il dialetto e la sua conservazione hanno valore se coltivati in libertà ed autonomia e adoperati come "idioletto"per riconoscersi e comprendersi in determinati gruppi di amici o compagnie o organizzazioni a carattere sociale e culturale oltrechè in famiglia. E' evidente che perdano non solo tutto il loro fascino ,ma anche il loro valore linguistico,storico e identitario se imposti per legge. :shock:
 
99octane ha scritto:
speed64 ha scritto:
Con tutti i problemi seri che ci sono in Italia,bisogna leggere delle proposte relative a bandiere ed inni regionali(a quando quelli provinciali,comunali e di quartiere) ? Ma la piu' bella e' quella del dialetto da inseganre a scuola(gira che ti rigira qualcosa passera').Cosi' nel mondo la gente studia inglese,per potere comunicare con gli altri,in alcuni paesi anche due lingue,e qui manderemo in giro diplomati e laureati " chi parlan u' dialet lisandren o piemunteise " Traduco : che parlano il dialetto alessandrino o piemontese. :thumbup: :(

Invece, per una volta, e' una buona proposta.
I dialetti, che sono comunque lingue a tutti gli effetti e che sono un nostro patrimonio storico, stanno sparendo con i nostri anziani.
Io un po' di milanese, insegnatomi dai miei nonni e da mio padre, lo so parlare. Ma se avro' dei figli potro' insegnarl loro ben poco.
Il veneto e' tenuto un po' piu' vivo ed e' molto piu' parlato, con il napoletano e il siciliano, ma anche questi si stanno comunque riducento.
Non e' che vada insegnato al posto dell'inglese, ovviamente (che comunque, per come viene insegnato, e' perfettamente inutile) ma sarebbe cosa buona cercare di mantenerlo vivo e vitale.
Per carita' non penso che le tradizioni di una regione o di un luogo non debbano essere tutelate,anzi.Tuttavia con studenti che hanno una conoscenza dell'italiano scadente ed un inglese "penoso" ; credo che l'insegnamento del dialetto sia l'ultimo dei problemi.E poi con i figli degli immigrati come la mettiamo?Magari gia' faticano con l'italiano.Insomma e' una cosa antistorica.Che si facciano dei corsi dialettali fuori dall'ambito scolastico se uno vuole parlare il dialetto.Poi ho il sospetto che dietro la proposta leghista vi e' dell'altro(vedi la questione dell'inno).
 
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