<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Scontrino omofobo | Page 3 | Il Forum di Quattroruote

Scontrino omofobo

Secondo te, quanti clienti scelgono un ristorante in base a come il titolare la pensa sui gay?

Agri non prendertela ma secondo me la prendi un po' sotto gamba.
Un ristoratore può pensare quello che gli pare,ma se insulta qualcuno perchè ha dei pregiudizi e per giunta si tratta di clienti secondo me merita di vedere la sala vuota ogni sera.
Si tratta di educazione e rispetto,cose che contano tanto quanto la qualità del cibo.
Se dovessi andare a mangiare un'ottima pizza ma il personale del locale fosse molto maleducato,anche se magari non direttamente con me,io non ci andrei più.
Cercherei un ristorante in cui la qualità del cibo e l'educazione del personale vanno di pari passo.
 
Io se anche si mangiasse bene non ci andrei se sapessi che si fanno certi discorsi.
Non sarà mica l'unico buon ristorante.
E poi di dare i miei soldi a chi insulta gli altri proprio non mi andrebbe.
E chi ti dice che in un altro ristorante la pensano diversamente, o che usano un lessico diverso? Ho presente una specie di agriturismo il cui titolare ha delle idee che se pubblicate lo manderebbero sul penale, ma finché restano idee e opinioni sue, per quanto mi riguarda, a me interessa che la grigliata sia buona....
 
Sì, capita spesso di usare certi appellativi nel linguaggio comune (quel fr... di Giuseppe, quello str... di Pericle...), ma non in faccia al diretto interessato, o scrivendoglielo direttamente con un messaggio o una email... o addirittura su uno scontrino!

L'appellativo dello scontrino io non lo uso neanche nel linguaggio comune,forse perchè ormai da anni viene ritenuto un'offesa e non solo da quando si parla di politicamente corretto.
Altri epiteti capita,però per andarli a dire in faccia o addirittura metterli nero su bianco per giunta nei confronti di un cliente secondo me ci vuole proprio la cintura nera di ignoranza.
Significa non solo avere l'apertura mentale di un cavernicolo ma non avere nemmeno l'intelligenza per riuscire a tenere le proprie idee per se almeno sul posto di lavoro,dove i clienti pagano per un servizio e finchè pagano meritano di essere rispettati e non giudicati.
 
E chi ti dice che in un altro ristorante la pensano diversamente, o che usano un lessico diverso? Ho presente una specie di agriturismo il cui titolare ha delle idee che se pubblicate lo manderebbero sul penale, ma finché restano idee e opinioni sue, per quanto mi riguarda, a me interessa che la grigliata sia buona....

Uno prova e se sente discorsi al limite del penale magari cambia aria.
Io non sono nella testa della gente quindi finchè si tratta di persone con un minimo di educazione,in grado di tenere per se certi discorsi,non c'è problema.
Ma se invece si tratta di soggetti che insultano la gente così a gratis omaggio della ditta per me possono anche andare falliti e la grigliata me la vado a mangiare altrove.
 
Agri non prendertela ma secondo me la prendi un po' sotto gamba.
Un ristoratore può pensare quello che gli pare,ma se insulta qualcuno perchè ha dei pregiudizi e per giunta si tratta di clienti secondo me merita di vedere la sala vuota ogni sera.
Si tratta di educazione e rispetto,cose che contano tanto quanto la qualità del cibo.
Se dovessi andare a mangiare un'ottima pizza ma il personale del locale fosse molto maleducato,anche se magari non direttamente con me,io non ci andrei più.
Cercherei un ristorante in cui la qualità del cibo e l'educazione del personale vanno di pari passo.

Stiamo parlando di cose diverse. Se quel pirla di cameriere non avesse scritto "frocio" nero su bianco non gli sarebbe successo niente, ma non per questo avrebbe cambiato il suo modo di pensare. Come si diceva, è questione di saper stare al mondo: puoi essere il più omofobo, razzista e sessista dei mondo, nessuno te lo impedisce, ma non lo scrivi sugli scontrini del tuo locale. Altrimenti la clientela, giustamente, ti manda a fare in c*** con biglietto di sola andata.
 
Io di sicuro in un ristorante che dovesse trattare male e/o insultare mio suocero disabile (da piccolo si è beccato la poliomelite) non ci metterei più piede, neanche se avesse una cucina paradisiaca.

Giustissimo.
Secondo me se ci si limita a giudicare la cucina non si considera che la professionalità va ben oltre far da mangiare bene.
Ci sono altre cose oltre alla cucina,i programmi in cui i ristoratori si scannano tra loro insegnano.
Buona educazione,igiene e rispetto per il cliente secondo me sono cose che contano quanto la cucina.
Poi io detesto mangiare male quindi è ovvio che non vado in un ristorante dove si mangia male solo perchè il personale è educato,però non sottovaluto questo aspetto.
 
Io di sicuro in un ristorante che dovesse trattare male e/o insultare mio suocero disabile (da piccolo si è beccato la poliomelite) non ci metterei più piede, neanche se avesse una cucina paradisiaca.
Ho risposto un paio di post dopo. In un ristorante in cui si offende il prossimo (e ci si fa sentire) non ci vado neanch'io, mi pareva superfluo dirlo. Infatti, nel mio primo intervento in questa discussione ho detto che quel cameriere non è omofobo, è un cretino.
 
E' questo il punto: uno dentro di sé può essere il più omofobo, razzista e sessista del mondo, ma basta che se lo tiene per sé.
Non deve dimostrare di esserlo né con le parole né con le azioni.

Pure io dentro di me posso pensare che A_gricolo è un grande collione (tranquillo, non lo penso! è solo un esempio), ma non posso e non devo scriverlo sul forum, né dirtelo in faccia.

E io che ho detto?
 
Stiamo parlando di cose diverse. Se quel pirla di cameriere non avesse scritto "frocio" nero su bianco non gli sarebbe successo niente, ma non per questo avrebbe cambiato il suo modo di pensare. Come si diceva, è questione di saper stare al mondo: puoi essere il più omofobo, razzista e sessista dei mondo, nessuno te lo impedisce, ma non lo scrivi sugli scontrini del tuo locale. Altrimenti la clientela, giustamente, ti manda a fare in c*** con biglietto di sola andata.

E' quello che ho scritto anche io.
Io non sono nella testa della gente quindi finchè tengono per se le proprie idee potrebbero anche essere nazisti per quel che ne so.
Però nel momento in cui esternano le proprie idee in maniera offensiva mettono le carte sul tavolo e allora il cliente decide se gli sta bene o no frequentare quell'ambiente.
E poi non dimentichiamoci che il cliente è pur sempre quello che ti permette di pagare i conti e andare avanti.
Potrà magari non piacerti per motivi tuoi ma in ogni caso sei tu ad avere bisogno di lui,e lui di alternative ne ha a bizzeffe.
Di questi tempi non so quanti ristoratori possono permettersi di perdere dei clienti perchè non sono capaci di tenere per se le proprie convinzioni.
In questo caso poi è stato un dipendente e il titolare potrebbe non avere alcuna colpa,intanto perchè certe cose non si scrivono sul curriculum e poi il cameriere poteva non aver mai pronunciato un solo insulto sul lavoro,anche se ne dubito.
Però se invece era successo secondo me il titolare doveva prendere il cameriere in disparte e dirgli chiaro chiaro che se si lasciava scappare una frase fuori posto con un cliente poteva andare a scopare il mare.
Se non lo ha fatto si è reso un po' complice di questo brutto gesto.
 
Per a_gricolo






Secondo me tanti....*
E un conto e' sapere come la pensa uno,
un conto aver visto che lo fa pure
*Come tanti sono i ristoranti
 
Alla fine però il "politically correct" paga. Se il cameriere omofobo avesse trattenuto le sue idee per sé e i suoi amici ora avrebbe ancora il suo posto di lavoro. Invece, essendo cretino, ha pensato bene di fare la bravata. Spero solo non abbia più di 16 anni...
 
L'hanno licenziato, che altro dovevano fare, crocifiggerlo nel parcheggio?

Intendevo che se era già successo in passato,magari in maniera meno plateale,e il titolare non l'aveva redarguito significa che forse la pensava come il cameriere.
In questo caso ormai la bomba era esplosa quindi qualsiasi ristoratore,anche un ristoratore omofobo,avrebbe licenziato il cameriere pur di sottrarsi al fuoco incrociato.
 
Alla fine però il "politically correct" paga. Se il cameriere omofobo avesse trattenuto le sue idee per sé e i suoi amici ora avrebbe ancora il suo posto di lavoro. Invece, essendo cretino, ha pensato bene di fare la bravata. Spero solo non abbia più di 16 anni...

Certe idee non scompaiono con l'età quindi potrebbe anche essere un adulto.
Come hai scritto bene tu il politicamente corretto,che viene visto come una rottura di palle,serve anche a evitare che le proprie convinzioni personali possano pregiudicare la propria situazione lavorativa.
Magari quel cameriere dal punto di vista strettamente legato al suo lavoro era anche un buon cameriere ma non essendo stato capace di tenere per se le proprie convinzioni personali,che andrebbero lasciate a casa almeno quando si svolge un lavoro a contatto col pubblico,adesso è a spasso.
Spero che almeno impari a pensare due volte prima di esternare.
 
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