<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> scajola parla.... | Page 2 | Il Forum di Quattroruote

scajola parla....

iCastm ha scritto:
harada31 ha scritto:
iCastm nulla da eccepire sulla effettiva sovrapproduzione in cui versa l'industria dell'auto..ma ste cazzo di americane del nuovo corso che vorranno ambire al palcoscenico europeo da qualche parte dovranno assemblarle. Utopistico credere che continuerà a sfornarle Magna Steyr.

Ma mica tutte le Chrysler sono assemblate da Magna, anzi, se non sbaglio solo il Voyager. La stragrande maggioranza di auto americane sul nostro mercato sono assemblate in USA e caricate sulle navi così come succede per moltissime orientali.
Il costo di trasporto non incide tanto sul prezzo di listino: se abito a Cassino la Bravo la pago quanto uno a Sassari.
Forse per i modelli più piccoli potrebbe esserci convenienza ad assemblarli in Europa, ma se lo faccio a Pomigliano la convenienza diventa nulla e sarebbe meglio saturare gli altri impianti Fiat od Opel.
E finchè sono Chrysler di concezione americana ci può anche stare il ragionamento. Ma una volta che utlizzeranno piattaforme e motori sfornati qui in italia mi dici dov'è la convenienza di continuare a costruirle negli States?
 
harada31 ha scritto:
iCastm ha scritto:
harada31 ha scritto:
iCastm nulla da eccepire sulla effettiva sovrapproduzione in cui versa l'industria dell'auto..ma ste cazzo di americane del nuovo corso che vorranno ambire al palcoscenico europeo da qualche parte dovranno assemblarle. Utopistico credere che continuerà a sfornarle Magna Steyr.

Ma mica tutte le Chrysler sono assemblate da Magna, anzi, se non sbaglio solo il Voyager. La stragrande maggioranza di auto americane sul nostro mercato sono assemblate in USA e caricate sulle navi così come succede per moltissime orientali.
Il costo di trasporto non incide tanto sul prezzo di listino: se abito a Cassino la Bravo la pago quanto uno a Sassari.
Forse per i modelli più piccoli potrebbe esserci convenienza ad assemblarli in Europa, ma se lo faccio a Pomigliano la convenienza diventa nulla e sarebbe meglio saturare gli altri impianti Fiat od Opel.
E finchè sono Chrysler di concezione americana ci può anche stare il ragionamento. Ma una volta che utlizzeranno piattaforme e motori sfornati qui in italia mi dici dov'è la convenienza di continuare a costruirle negli States?

Le piattaforme vengono materialmente costruite nello stesso stabilimento dove si assembla la vettura. Sia Melfi che Mirafiori hanno il reparto presse per la Grande Punto, non è che uno le produce tutte e poi manda all'altro il fabbisogno; è un caso diverso dai motori.
Perciò non è il pianale una ragione sufficiente per far costruire le Chrysler in Europa.
Dipenderà molto dai volumi di vendita: se la maggior parte delle Chrysler continuerà ad essere venduta in Nordamerica probabilmente continueranno ad essere assemblate lì, diversamente le cose potrebbero cambiare. Dipenderà dai volumi previsti di vendita.
 
Chrom ha scritto:
[purtuttavia, in quel malaugurato caso la politica si troverà ad affrontare non solo un ulteriore indebolimento della già precaria economia di quell'area del Paese, ma anche l'aggravarsi di quell'immenso problema sociale che un tale abbandono provocherebbe nell'intera area... in quel caso, e senza alternative disponibili a breve, non sò proprio cosa converrebbe di più a loro... e a noi tutti. :|

....ma dai !!!!.....siamo in Italia.....la politica la soluzione ce l'ha in tasca.....l'ho già detto.....con la Cassa Integrazione settennale o più si risolvono tutti i problemi....anzi ci sarà un finanziamento a fondo perso per l'abbattimento della struttura.....sempre a spese di Pantalone...
.....a proposito, tanto per far inc..inquierare harada, che valore ha in bilancio Fiat lo stabilimento di Pomigliano ?.....
 
Stavolta devo dare ragione a sitorno. [/quote]

....tu mi dai ragione, Chrom mi dà ragione (sempre più spesso)....basta non aver venduto l'anima a Marpionne e si ragiona.....
....harada mi dà sempre torto (peraltro senza mai portare elementi a sostegno).....questo vuol dire che sono nel giusto......
 
harada31 ha scritto:
Tu non sarai mai nel giusto..non fosse altro perchè hai problemi di relazioni (oltrechè di comprendonio).

...e dimmelo che sei Ferrarotti in incognito e non un fuoricorso di legge e venditore Fiat !!!! ....
 
sitorno ha scritto:
harada31 ha scritto:
Tu non sarai mai nel giusto..non fosse altro perchè hai problemi di relazioni (oltrechè di comprendonio).

...e dimmelo che sei Ferrarotti in incognito e non un fuoricorso di legge e venditore Fiat !!!! ....
E dai..amplia il vocabolario...più che incazzare mi fai annoiare. Ripetitivo!!
Nella peggior tradizione ragioneristica proprio.
 
sitorno ha scritto:
Chrom ha scritto:
[purtuttavia, in quel malaugurato caso la politica si troverà ad affrontare non solo un ulteriore indebolimento della già precaria economia di quell'area del Paese, ma anche l'aggravarsi di quell'immenso problema sociale che un tale abbandono provocherebbe nell'intera area... in quel caso, e senza alternative disponibili a breve, non sò proprio cosa converrebbe di più a loro... e a noi tutti. :|

....ma dai !!!!.....siamo in Italia.....la politica la soluzione ce l'ha in tasca.....l'ho già detto.....con la Cassa Integrazione settennale o più si risolvono tutti i problemi....anzi ci sarà un finanziamento a fondo perso per l'abbattimento della struttura.....sempre a spese di Pantalone...
.....a proposito, tanto per far inc..inquierare harada, che valore ha in bilancio Fiat lo stabilimento di Pomigliano ?.....

...meno male che non sei tu ad occuparti di questa nazione...

Se considerassimo tutte le cose alla stregua del loro valore economico, come fai tu, allora saremmo tutti bellecché nei guai... che se ne fà questo Paese di una capacità produttiva migliore e magari di un bilancio con minori spese se poi diamo a parti del popolo che lo compone i motivi per premere sulla mutua convivenza che lo tiene assieme, rischiando, come peraltro anche la storia insegna, di sfasciarlo... uno stato esiste se esiste un popolo da rappresentare... un solo popolo.

L'Italia, inspiegabilmente oggi, appare come composta da sacche di persone che sembrano aver subito l'Unità o che si sentono eredi naturali di coloro che la subirono... ora, va bene per quelli afflitti da ignoranza storica, e non solo, ma quelli dotati della necessaria conoscenza e di sufficiente preparazione per comprenderla proprio non si riesce ad accettarli... se poi continuiamo a dargli anche i motivi, non solo sono pronti anche a farsi rappresentare dalle attuali sofferenze sociali o, cosa intellettualmente ancor più grave, dai moderni leghismi che le coalizzano, ma potrebbero addirittura considerare, anche storicamente, illegittimo lo Stato che li rappresenta... con tutto quello che ne consegue.

Quindi, vediamo di non andare fuori dal seminato quando discutiamo di questa vicenda, badando a tenerla nello stretto ambito al quale appartiene senza scadere in pericolosi e improvvisati socialismi da forum automobilistici.
 
sitorno ha scritto:
harada31 ha scritto:
Tu non sarai mai nel giusto..non fosse altro perchè hai problemi di relazioni (oltrechè di comprendonio).

...e dimmelo che sei Ferrarotti in incognito e non un fuoricorso di legge e venditore Fiat !!!! ....

è un venditore, non l'hai ancora capito?
ed ha anche altri nick con cui mimetizzarsi.
 
Ecco perche ti chiami Conan...sei il detective Conan!!fuori i nick doppi,sentiamo,sono proprio curioso...e se fossi tu quello con altri nick??
 
Punto83 ha scritto:
Ecco perche ti chiami Conan...sei il detective Conan!!fuori i nick doppi,sentiamo,sono proprio curioso...e se fossi tu quello con altri nick??
Ma anche &quot;Conan il ridicolo&quot; non suona male viste le sue doti...
Comunque leggevo che...

&lt&lt...Fiat sceglie Jeep come marchio per l?Europa...&gt&gt
Sergio Marchionne riparte per gli Stati Uniti da dove è rientrato solo pochi giorni fa. L?ennesima missione americana dell?amministratore delegato di Fiat coincide con l?esame, insieme ai vertici di Chrysler, degli asset della casa automobilistica: in pratica, quali tenere e valorizzare, e quali no. Marchionne, inoltre, vedrà il numero di General Motors, Fritz Henderson, con il quale farà il punto della situazione su Opel, e le attività sudamericane e sudafricane del gruppo di Detroit, dopo aver incontrato le autorità tedesche.

Il primo giugno è sempre più vicino e per quella data Henderson dovrà presentare alla Casa Bianca il piano di ristrutturazione di Gm nel quale il Lingotto, a questo punto, gioca un ruolo importante.
E se da parte Usa, visto anche come procede il corso di Chrysler, di scogli politici non ce ne dovrebbero essere (da sciogliere resta comunque il nodo della quota di Gm nella newco con Fiat: Detroit punterebbe al 30%), con i responsabili della stessa Chrysler, il top manager italiano comincerà ad abbozzare quella che sarà una nuova realtà nel panorama automobilistico mondiale. Il processo di razionalizzazione, secondo le indiscrezioni raccolte dal Giornale, prevederebbe la riduzione dei concessionari sul territorio americano dagli attuali 3.200 a 2.400-2.500.

Si inizierà a guardare anche ai tanti marchi che costituiranno il colosso in via formazione (Fiat, Lancia, Alfa Romeo, Abarth, Fiat Professional, Chrysler, Jeep, Dodge, Dodge Truck e, se tutto andrà bene, anche Opel, Vauxhall e Saab). Anche in questo caso lo staff di Marchionne sta valutando attentamente una serie di opportunità: per esempio, l?utilizzo di determinati brand solo in alcuni mercati (Jeep in Europa), con la possibilità che nel corso degli anni, una volta assestato il gruppo, qualcuno di questi marchi possa essere abbandonato o accorpato a un altro più forte. E non è da escludere del tutto che in questa graduale riorganizzazione a far le spese possa essere proprio il marchio Chrysler, nel senso che sparirebbe dal mercato, restando però nella ragione sociale.

Altro argomento che Marchionne affronterà negli Stati Uniti, dopo che nei giorni scorsi i suoi manager hanno preparato il terreno, riguarda il rafforzamento del gruppo Chrysler in Europa. Sembra essere esclusa la produzione di modelli della casa di Auburn Hills nelle fabbriche di Fiat.
Si parlerebbe, invece, di utilizzare la piattaforma Usa che ha originato l?ammiraglia 300C per realizzare a Pomigliano d?Arco (Napoli) un modello italiano di classe superiore (il progetto Alfa 169). Alcuni componentisti, come Magneti Marelli, sarebbero già al lavoro.
Ma tutto sarà deciso quando verrà messa la parola fine al tira e molla su Opel. Nel progetto, infatti, potrebbe anche rientrare la piattaforma tedesca su cui è stata costruita l?«Auto dell?anno» Insignia.
______________________________________________________

L'Insigna? :?: :!: :?: Questa non l'ho capita...
E che c'entra con quello che dovrebbe essere la 169?
 
harada31 ha scritto:
. . [b ha scritto:
Si parlerebbe, invece, di utilizzare la piattaforma Usa che ha originato l?ammiraglia 300C per realizzare a Pomigliano d?Arco (Napoli) un modello italiano di classe superiore (il progetto Alfa 169). ______________________________________________________
/quote]

....cioè, utilizzerebbero il peggior stabilimento del "Gruppone" per sfornare l'ammiraglia 169, che come ovvio necessiterebbe della massima cura nelle rifiniture, e il telaio della Chrysler 300C che come noto è il vecchio telaio della Mercedes classe E......alla faccia del "modello italiano di classe superiore".....
 
harada31 ha scritto:
Punto83 ha scritto:
Ecco perche ti chiami Conan...sei il detective Conan!!fuori i nick doppi,sentiamo,sono proprio curioso...e se fossi tu quello con altri nick??
Ma anche &quot;Conan il ridicolo&quot; non suona male viste le sue doti...
Comunque leggevo che...

&lt&lt...Fiat sceglie Jeep come marchio per l?Europa...&gt&gt
Sergio Marchionne riparte per gli Stati Uniti da dove è rientrato solo pochi giorni fa. L?ennesima missione americana dell?amministratore delegato di Fiat coincide con l?esame, insieme ai vertici di Chrysler, degli asset della casa automobilistica: in pratica, quali tenere e valorizzare, e quali no. Marchionne, inoltre, vedrà il numero di General Motors, Fritz Henderson, con il quale farà il punto della situazione su Opel, e le attività sudamericane e sudafricane del gruppo di Detroit, dopo aver incontrato le autorità tedesche.

Il primo giugno è sempre più vicino e per quella data Henderson dovrà presentare alla Casa Bianca il piano di ristrutturazione di Gm nel quale il Lingotto, a questo punto, gioca un ruolo importante.
E se da parte Usa, visto anche come procede il corso di Chrysler, di scogli politici non ce ne dovrebbero essere (da sciogliere resta comunque il nodo della quota di Gm nella newco con Fiat: Detroit punterebbe al 30%), con i responsabili della stessa Chrysler, il top manager italiano comincerà ad abbozzare quella che sarà una nuova realtà nel panorama automobilistico mondiale. Il processo di razionalizzazione, secondo le indiscrezioni raccolte dal Giornale, prevederebbe la riduzione dei concessionari sul territorio americano dagli attuali 3.200 a 2.400-2.500.

Si inizierà a guardare anche ai tanti marchi che costituiranno il colosso in via formazione (Fiat, Lancia, Alfa Romeo, Abarth, Fiat Professional, Chrysler, Jeep, Dodge, Dodge Truck e, se tutto andrà bene, anche Opel, Vauxhall e Saab). Anche in questo caso lo staff di Marchionne sta valutando attentamente una serie di opportunità: per esempio, l?utilizzo di determinati brand solo in alcuni mercati (Jeep in Europa), con la possibilità che nel corso degli anni, una volta assestato il gruppo, qualcuno di questi marchi possa essere abbandonato o accorpato a un altro più forte. E non è da escludere del tutto che in questa graduale riorganizzazione a far le spese possa essere proprio il marchio Chrysler, nel senso che sparirebbe dal mercato, restando però nella ragione sociale.

Altro argomento che Marchionne affronterà negli Stati Uniti, dopo che nei giorni scorsi i suoi manager hanno preparato il terreno, riguarda il rafforzamento del gruppo Chrysler in Europa. Sembra essere esclusa la produzione di modelli della casa di Auburn Hills nelle fabbriche di Fiat.
Si parlerebbe, invece, di utilizzare la piattaforma Usa che ha originato l?ammiraglia 300C per realizzare a Pomigliano d?Arco (Napoli) un modello italiano di classe superiore (il progetto Alfa 169). Alcuni componentisti, come Magneti Marelli, sarebbero già al lavoro.
Ma tutto sarà deciso quando verrà messa la parola fine al tira e molla su Opel. Nel progetto, infatti, potrebbe anche rientrare la piattaforma tedesca su cui è stata costruita l?«Auto dell?anno» Insignia.
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L'Insigna? :?: :!: :?: Questa non l'ho capita...
E che c'entra con quello che dovrebbe essere la 169?

La frase sul pianale dell'Insigna stona con tutto il resto, sembra più un errore di copia/incolla.
La 169 a Pomigliano? Non impossibile, ma mi sembra strano, io darei per scontato che la facciano a Mirafiori da dove sono sempre uscite le ammiraglie.
Mi spiego meglio: la 169 avrà bassi volumi produttivi e se fosse prodotta a Pomigliano i casi saranno due: o la cassintegrazione/licenziamento di moltissimi operai, oppure un numero simile all'attuale ma un'auto praticamente artigianale. In entrambi i casi i costi di produzione saranno elevatissimi. Non impossibile, ma veramente strano.
 
iCastm ha scritto:
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L'Insigna? :?: :!: :?: Questa non l'ho capita...
E che c'entra con quello che dovrebbe essere la 169?

La frase sul pianale dell'Insigna stona con tutto il resto, sembra più un errore di copia/incolla.
La 169 a Pomigliano? Non impossibile, ma mi sembra strano, io darei per scontato che la facciano a Mirafiori da dove sono sempre uscite le ammiraglie.
Mi spiego meglio: la 169 avrà bassi volumi produttivi e se fosse prodotta a Pomigliano i casi saranno due: o la cassintegrazione/licenziamento di moltissimi operai, oppure un numero simile all'attuale ma un'auto praticamente artigianale. In entrambi i casi i costi di produzione saranno elevatissimi. Non impossibile, ma veramente strano.[/quote]

......hai ragione, un'idea fenomenale.....
 
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