Ho letto oggi che Tendai Mtawarira ha deciso di chiudere la sua carriera internazionale dopo il mondiale vinto col Sud Africa.
A 34 anni il pilone di origine Zimbabwese dice addio alla maglia verde oro dopo essere stato titolare fisso per 10 anni,mantenendo un rendimento sempre di altissimo livello.
E pensare che in Sud Africa c'era chi addirittura chiese il suo arresto come clandestino prima che le pratiche per concedergli la cittadinanza venissero accelerate.
Poco dopo il suo esordio nel tour contro il Lions del 2009 mise fine alla carriera dell'esperto pilone inglese Phil Vickery vincendo il confronto diretto in mischia nettamente.
Da quel momento in poi nessuno ha potuto ignorare il suo talento.
Soprannominato The Beast per la sua straordinaria forza fisica è un pilone agile e veloce,un placcatore di ottimo livello a cui non manca nemmeno l'abilità nel passaggio.
Fuori dal campo si è sempre distinto per l'atteggiamento rilassato e la capacità di scherzare sempre,anche in presenza del principe Harry durante i festeggiamenti negli spogliatoi dopo la finale di pochi giorni fa'.
Un giocatore che mi è sempre piaciuto e che mi dispiacerà non vedere più in campo internazionale.
A chi avesse voglia di suggerisco anche di leggere qualcosa sulla storia del capitano Siya Kolisi,nato in una township che nel 2007 guardò la finale in un bar perchè non possedeva una tv e 12 anni dopo è stato il primo capitano di colore sudafricano a sollevare la Webb Ellis Cup.
https://metropolitanmagazine.it/sudafrica-kolisi-il-nuovo-eroe-nazionale/
Oppure quella di Makazole Mapimpi che è diventato un atleta professionista solo a 27 anni,nato in una delle zone più povere e degradate del paese e rimasto orfano praticamente della sua intera famiglia.
Un quasi esordiente su cui Rassie Erasmus ha scommesso e che ha coltivato fino a farlo diventare il giocatore attuale,autore di 6 mete in questo mondiale.
https://www.onrugby.it/2019/11/06/springboks-makazole-mapimpi-rugby-world-cup-2019/