<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Riscaldamento casa | Page 9 | Il Forum di Quattroruote

Riscaldamento casa

Parlando di caldaie per riscaldamento autonomo e produzione istantanea di acqua sanitaria,l e abitazioni di dimensioni normali, la potenza è sempre sovrabbondante rispetto alle esigenze del riscaldamento.
I 25 kW, per esempio, dipendono dalla produzione istantanea di acqua sanitaria.
Fare una doccia richiede molta più potenza che scaldare un appartamento.


Pardon
( da gnurant pipol )
Ma non e' che poi il calore dipende molto anche dagli elementi radianti....
??
Nel senso che posso avere anche i tanti 25kw in soli 80 metri quadri, ma se poi ho un radiatore solo
??
 
Pardon
( da gnurant pipol )
Ma non e' che poi il calore dipende molto anche dagli elementi radianti....
??
Nel senso che posso avere anche i tanti 25kw in soli 80 metri quadri, ma se poi ho un radiatore solo
??

Si, certo. Il calore prodotto dipende molto dai terminali di riscaldamento.
Se la caldaia ha più potenza, ma i terminali non la erogano, è inutile, ai fini della produzione di energia termica.
 
Ma quindi ipotizzando di avere una caldaia con una potenza più che sufficiente per la metratura della casa è possibile mettere caloriferi più grandi o di materiale diverso per ottenere più calore?
Perchè a casa dei miei anni fa avevamo in mente di farlo.
I caloriferi sono quasi tutti di alluminio,a parte quello della cucina,e hanno il vantaggio di diventare caldi in pochi minuti però si freddano anche più velocemente.
E poi c'è una stanza che ha un calorifero da soli 3 elementi.
Teoricamente si potrebbero mettere tutti caloriferi in acciaio oppure almeno sostituire quel calorifero con uno da 4 o 5 elementi?
O c'è il rischio che la caldaia vada in sofferenza?
 
Io sono convinto che se la caldaia ce la fa mettendo i caloriferi in acciaio al posto di quelli in alluminio i miei genitori potrebbero risparmiare un po' sulle bollette.
Però bisogna sempre vedere quanto costa l'operazione e quindi quante bollette occorrono per rientrare della spesa.
 
La caldaia a condensazione, riciclando il calore dei fumi di scarico, a parità di calore erogato in casa, dovrebbe consumare meno (rispetto ad una a "camera stagna")
 
La caldaia a condensazione, riciclando il calore dei fumi di scarico, a parità di calore erogato in casa, dovrebbe consumare meno (rispetto ad una a "camera stagna")

Gli installatori promettono un 20-25 % in meno ma dicono che cambiando solo la caldaia,senza mettere le valvole o fare altri interventi,il risparmio sia inferiore.
In ogni caso se anche consumasse uguale ma inquinasse meno ben venga.
 
Io sono convinto che se la caldaia ce la fa mettendo i caloriferi in acciaio al posto di quelli in alluminio i miei genitori potrebbero risparmiare un po' sulle bollette.
Però bisogna sempre vedere quanto costa l'operazione e quindi quante bollette occorrono per rientrare della spesa.

Cambiando i terminali puoi aumentare la potenza, ma non risparmierai sul gas, o, al limite, solo in maniera trascurabile.
I terminali, tanto gli dai e tanto ti ridanno.
Come ti è stato suggerito, puoi risparmiare qualcosa, direi un 10%, con una caldaia a condensazione, se adesso ne hai una che non lo è.
I terminali possono, al limite, fare qualcosa, se sono in grado di funzionare a temperatura bassa, in modo da consentire di raffreddare di più i fumi e recuperare più energia da essi.
Ma, per farlo, devi avere la caldaia a condensazione.
Con una classica sei sempre obbligato a scaricare i fumi sopra ai 100 gradi.
 
Cambiando i terminali puoi aumentare la potenza, ma non risparmierai sul gas

In teoria mettendo i caloriferi in acciaio servirebbe tenerli accesi per meno tempo visto che rimangono caldi per parecchio tempo dopo lo spegnimento della caldaia.
I miei hanno un cronotermostato abbastanza semplice programmabile con finestre di 30 minuti.
In autunno mezz'ora di riscaldamento fa salire tranquillamente la temperatura quasi di 1 grado.
In inverno invece se non stanno accesi almeno 1 ora col fatto che i caloriferi si freddano velocemente quasi non ci si accorge di aver acceso il riscaldamento.
Coi caloriferi in acciaio su ogni ora di riscaldamento acceso guadagnerebbero almeno 1 quarto d'ora di caloriferi ancora caldi dopo lo spegnimento e magari potrebbero tenere acceso il riscaldamento mezz'ora in meno al giorno.
 
In teoria mettendo i caloriferi in acciaio servirebbe tenerli accesi per meno tempo visto che rimangono caldi per parecchio tempo dopo lo spegnimento della caldaia.
I miei hanno un cronotermostato abbastanza semplice programmabile con finestre di 30 minuti.
In autunno mezz'ora di riscaldamento fa salire tranquillamente la temperatura quasi di 1 grado.
In inverno invece se non stanno accesi almeno 1 ora col fatto che i caloriferi si freddano velocemente quasi non ci si accorge di aver acceso il riscaldamento.
Coi caloriferi in acciaio su ogni ora di riscaldamento acceso guadagnerebbero almeno 1 quarto d'ora di caloriferi ancora caldi dopo lo spegnimento e magari potrebbero tenere acceso il riscaldamento mezz'ora in meno al giorno.

Non è così: i terminali non danno alcun apporto energetico. Se rimangono caldi più a lungo è perché hanno assorbito più energia per scaldarsi.
Ripeto: i terminali non incidono sul bilancio energetico. Ti ridanno quello che prendono dall'acqua non un kJ di più, né uno di meno.
 
Le condensazione,
oltre consumare meno,
scaldano pure di piu

Come già ti hanno risposto le caldaie a condensazione se fatte lavorare alle giuste temperature recuperano calore condensando i fumi (fino a 56°C dovrebbero condensare). Quindi hanno maggiore efficienza. Naturalmente funzionano meglio a basse temperature di mandata (e di ritorno) e ciò comporta una grossa massa radiante, tipicamente riscaldamenti a pavimento. Con termosifoni dovendo tenere temperature più alte si riduce la condensazione diminuendo l'efficienza. Se tieni la temperatura dei radiatori per ipotesi a 80°C con acqua che ti torna in caldaia a 70 la caldaia non condensa e l'efficienza è pari ad una non a condesazione.
Comunque tu devi guardare la potenza della caldaia per capire quanto è in grado di scaldare acqua a parità di tempo. Poi come già accennato dipende dalla massa radiante il trasferimento del calore.
Negli impianti vecchi solitamente i radiatori erano sovrabbondanti. Oggi in teoria vengono calcolati meglio.

Vantaggio poi delle caldaia moderne è che riescono a modulare. Meglio una caldaia che va al minimo costantemente che una con un comportamento on-off.
 
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