<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Rimpiangere la Musa? | Il Forum di Quattroruote

Rimpiangere la Musa?

Apro questo topic con un certo senso di delusione, con la certezza che Lancia meritasse altra fine. Non me ne vogliano i possessori della suddetta Musa, che paventano la cessazione della sua produzione, ma non mi ha convinto come prodotto a livello di ciò che considero dovrebbe essere una Lancia.
In questi giorni ho a disposizione una Musa mjet 1,3 a nolo con 60 mila km.
Le finiture, nonostante le pretese di lusso, mi appaiono modeste, sia per materiali e gli allineamenti degli assemblaggi, che per le vibrazioni che scaturiscono da varie parti (non tanti scricchiolii, però), così come per la grafica datata della strumentazione e le cifre arancio dello schermo tra gli strumenti. La riga di decorazione grigia chiara che corre alla base del parabrezza genera fastidiosi riflessi in ogni condizione di luce. Le alette parasole sono cheap, e le maniglie non hanno il rientro ammortizzato. I sedili sono piccoli e i fianchi della seduta cedevoli, non trattengono, e la postura è da furgoncino, con l'appoggio del piede sinistro scomodo.
Tralascio il giudizio sul cambio e sulla frizione, essendo un'auto a noleggio il loro mediocre funzionamento potrebbe esser frutto di un uso improprio.
Lo sterzo in funzione city è labile, anche in funzione normale non brilla per precisione, ma siamo su una monovolume: quel che è peggio è il diametro di sterzata elevato. Il motore, piuttosto rumoroso, è fiacco in basso, e nemmeno troppo grintoso in alto.
Non uccidetemi, e mi scuso se ho provocato il risentimento di alcuni, ma penso che Lancia meritasse ben altro (magari non le fallimentari Thema e Flavia odierne, però...).
 
renexx ha scritto:
Apro questo topic con un certo senso di delusione, con la certezza che Lancia meritasse altra fine. Non me ne vogliano i possessori della suddetta Musa, che paventano la cessazione della sua produzione, ma non mi ha convinto come prodotto a livello di ciò che considero dovrebbe essere una Lancia.
In questi giorni ho a disposizione una Musa mjet 1,3 a nolo con 60 mila km.
Le finiture, nonostante le pretese di lusso, mi appaiono modeste, sia per materiali e gli allineamenti degli assemblaggi, che per le vibrazioni che scaturiscono da varie parti (non tanti scricchiolii, però), così come per la grafica datata della strumentazione e le cifre arancio dello schermo tra gli strumenti. La riga di decorazione grigia chiara che corre alla base del parabrezza genera fastidiosi riflessi in ogni condizione di luce. Le alette parasole sono cheap, e le maniglie non hanno il rientro ammortizzato. I sedili sono piccoli e i fianchi della seduta cedevoli, non trattengono, e la postura è da furgoncino, con l'appoggio del piede sinistro scomodo.
Tralascio il giudizio sul cambio e sulla frizione, essendo un'auto a noleggio il loro mediocre funzionamento potrebbe esser frutto di un uso improprio.
Lo sterzo in funzione city è labile, anche in funzione normale non brilla per precisione, ma siamo su una monovolume: quel che è peggio è il diametro di sterzata elevato. Il motore, piuttosto rumoroso, è fiacco in basso, e nemmeno troppo grintoso in alto.
Non uccidetemi, e mi scuso se ho provocato il risentimento di alcuni, ma penso che Lancia meritasse ben altro (magari non le fallimentari Thema e Flavia odierne, però...).

Tu stai giudicando oggi un'auto progettata esattamente dieci anni fa e mai modificata od aggiornata se non in piccoli particolari estetici (leggasi fanalini posteriori).
Quel che scrivi è senz'altro vero, e lo dico da "fan" della Musa. E' vero che certi dettagli oggi appaiono datati od economici ma nel 2004, quando la Musa è entrata in produzione, erano se non al top certamente ad un ottimo livello per il segmento di appartenenza che, non dimentichiamolo, è il B.
Dal 2004 al 2011 la Musa è stata la concorrente più diretta della Mercedes Classe A (la quale però negli anni si è evoluta) e sul mercato rispetto alla tedesca non ha mai sfigurato.
L'errore che causa il rimpianto di chi l'ha apprezzata non è stato quello di "uccidere" la Musa così com'era bensì quello di non tenerla aggiornata nel corso degli anni e di non tenerla a quel livello di grande appagamento visivo e di vera eleganza degli interni al quale stava nei suoi anni d'oro.
Ad ogni modo, nonostante tutti i difetti che tu hai segnalato (e che riconosco) tutt'oggi io trovo più elegante ed esteticamente appagante l'interno di una Musa Platino rispetto a quello funzionalissimo, modernissimo e magari anche fatto meglio (ma a mio parere triste e troppo "orientale") di una Kia Venga o di una Hyundai ix20.

Saluti
 
Casualmente proprio l'altro giorno ne parlavo con un amico.

Secondo me la Musa, al di là delle sue qualità peculiari, ha anche sofferto di un errore strategico della casa, e quindi deliberato. Mi riferisco a quella certa insistenza nel voler proporre modelli di un certo segmento, e provare poi larvatamente a spacciarli per modelli di segmento superiore.

Ai tempi della Musa ad esempio sulla stampa si trovavano prove comparative contro la classe A ( prove per le quali le case devono fornire la materia prima, e se quindi disapprovano il confronto, tradizionalmente pongono veto ). La quale classe A tuttavia era una segmento C, contro una Musa che sostanzialmente era una Punto.

E non è la prima volta che si tenta questa tattica, lo si è fatto proprio con altre Lancia: la Delta, cui alla presentazione si tentò di dare senza troppi pudori un'allure da quasi segmento D in virtù del passo allungato, la Thema, alla cui presentazione qualche manager menzionò distrattamente BMW serie 7, oppure la Ypsilon, che viene ancora percepita come una segmento B, ma oggi si trova a muoversi in quel segmento basando su una segmento A.

Il risultato è scontato, ma in parte anche immeritato, e comunque aggravato dalle scelte di marketing. Bisogna fare attenzione anche alle aspettative che si ingenerano, quando si va a collocare il prodotto.
 
Concordo sostanzialmente con l'analisi di BelliCapelli. Il fatto di non aggiornare i prodotti, come dice invece Fabiologgia, è solo un'aggravante. Temo che la Musa non abbia sfigurato con la classe A solo per quanto riguarda il mercato (italiano, beninteso).
 
BelliCapelli3 ha scritto:
Casualmente proprio l'altro giorno ne parlavo con un amico.

Secondo me la Musa, al di là delle sue qualità peculiari, ha anche sofferto di un errore strategico della casa, e quindi deliberato. Mi riferisco a quella certa insistenza nel voler proporre modelli di un certo segmento, e provare poi larvatamente a spacciarli per modelli di segmento superiore.

Ai tempi della Musa ad esempio sulla stampa si trovavano prove comparative contro la classe A ( prove per le quali le case devono fornire la materia prima, e se quindi disapprovano il confronto, tradizionalmente pongono veto ). La quale classe A tuttavia era una segmento C, contro una Musa che sostanzialmente era una Punto.

E non è la prima volta che si tenta questa tattica, lo si è fatto proprio con altre Lancia: la Delta, cui alla presentazione si tentò di dare senza troppi pudori un'allure da quasi segmento D in virtù del passo allungato, la Thema, alla cui presentazione qualche manager menzionò distrattamente BMW serie 7, oppure la Ypsilon, che viene ancora percepita come una segmento B, ma oggi si trova a muoversi in quel segmento basando su una segmento A.

Il risultato è scontato, ma in parte anche immeritato, e comunque aggravato dalle scelte di marketing. Bisogna fare attenzione anche alle aspettative che si ingenerano, quando si va a collocare il prodotto.

Il discorso dei segmenti regge sino ad un certo punto. La Musa era derivata da una segmento B (la Punto, come giustamente ricordi) ma come spazio, dimensioni, motorizzazioni ed immagine si posizionava comunque un tantino più in alto, per intenderci una Musa 1.2 benzina non c'è mai stata. Non voglio definirla certo una segmento C ma qualcosa in più di una banale Punto c'era sicuramente almeno negli anni d'oro.
Parimenti sul discorso della Classe A. Da dove deriverebbe l'assegnazione al segmento C? Per me era una B piena, di lusso e premium quanto vuoi ma pur sempre una segmento B, sia per dimensioni che per motorizzazioni. tanto è vero che giocava nello stesso campo di battaglia della Musa. Non basta il marchietto ad elevare automaticamente il segmento di appartenenza e, a mio parere, nemmeno il prezzo da segmento superiore.

Saluti
 
renexx ha scritto:
Concordo sostanzialmente con l'analisi di BelliCapelli. Il fatto di non aggiornare i prodotti, come dice invece Fabiologgia, è solo un'aggravante. Temo che la Musa non abbia sfigurato con la classe A solo per quanto riguarda il mercato (italiano, beninteso).

Beh, è sul mercato che ci si misura, non altrove. E comunque anche in germania ne circolano parecchie e non solo in mano ad emigrati italiani.

Saluti
 
fabiologgia ha scritto:
renexx ha scritto:
Concordo sostanzialmente con l'analisi di BelliCapelli. Il fatto di non aggiornare i prodotti, come dice invece Fabiologgia, è solo un'aggravante. Temo che la Musa non abbia sfigurato con la classe A solo per quanto riguarda il mercato (italiano, beninteso).

Beh, è sul mercato che ci si misura, non altrove. E comunque anche in germania ne circolano parecchie e non solo in mano ad emigrati italiani.

Saluti

Il mercato Lancia è essenzialmente quello interno, è risaputo. Ma stento a trovare nella Musa le qualità che possono avervi contribuito.
 
fabiologgia ha scritto:
Dal 2004 al 2011 la Musa è stata la concorrente più diretta della Mercedes Classe A (la quale però negli anni si è evoluta) e sul mercato rispetto alla tedesca non ha mai sfigurato.

La coeva classe A, a mio giudizio, può vantare diversi atout rispetto alla Musa.
La qualità costruttiva, anzitutto; la raffinatezza progettuale, con l'innovativo (nonchè costoso) pianale a sandwich; la qualità dei sedili e la migliore postura di guida; una guidabilità più incisiva ed appagante.
Paga invece anch'essa una certa rumorosità ed una eccessiva rigidità delle versioni avantgarde.
 
Per me la Musa è nata quasi per caso,ricordo all'epoca di essermi sorpreso quando andai a vedere la Idea alla presentazione,rispetto al resto della gamma sembrava davvero ben fatta, forse la prima (assieme alla Stilo) a invertire la tendenza e a puntare sulla qualità. Quindi hanno pensato di allestirla come Lancia proponendola come una sorta di Ypsilon monovolume e un "ripiego" a chi voleva la Classe A ma non voleva spendere tutti quei soldi. In un certo senso questo è stata la sua fortuna, ha calamitato clienti "Classe A" e clienti "Idea" che con 1000-2000 euro in più si trovavano la stessa macchina allestita quasi come una Mercedes, ha calamitato soprattutto le donne ed è stata in cima alle classifiche anche a produzione finita. Non è stata una macchina di qualità però è piaciuta. Quasi sempre la qualità non va a passo col successo, non ricordo macchine vendutissime dalla qualità eccelsa anzi....la Punto mk1, la Peugeot 206, la Ford Focus, adesso la Nissan Quasquai, sono macchine che piacciono e basta. La Musa è piaciuta. Adesso c'è la cugina 500L, non ha lo stesso appeal,non sò se piacerà (però sta vendendo bene) la reputo semplicemente "diversa" ma con le sue qualità, forse più della Musa! Manca però l'idea di lusso che dava la Musa, il salottino che ti coccola nel traffico.
 
ottovalvole ha scritto:
sembrava davvero ben fatta,. Quindi hanno pensato di allestirla come Lancia un "ripiego" a chi voleva la Classe A ma non voleva spendere tutti quei soldi. Non è stata una macchina di qualità però è piaciuta. la qualità non va a passo col successo, l'idea di lusso che dava la Musa,

Questi passi del tuo intervento li condivido. Mi rimane comunque un giudizio piuttosto negativo sul prodotto nel suo insieme.
 
fabiologgia ha scritto:
BelliCapelli3 ha scritto:
Casualmente proprio l'altro giorno ne parlavo con un amico.

Secondo me la Musa, al di là delle sue qualità peculiari, ha anche sofferto di un errore strategico della casa, e quindi deliberato. Mi riferisco a quella certa insistenza nel voler proporre modelli di un certo segmento, e provare poi larvatamente a spacciarli per modelli di segmento superiore.

Ai tempi della Musa ad esempio sulla stampa si trovavano prove comparative contro la classe A ( prove per le quali le case devono fornire la materia prima, e se quindi disapprovano il confronto, tradizionalmente pongono veto ). La quale classe A tuttavia era una segmento C, contro una Musa che sostanzialmente era una Punto.

E non è la prima volta che si tenta questa tattica, lo si è fatto proprio con altre Lancia: la Delta, cui alla presentazione si tentò di dare senza troppi pudori un'allure da quasi segmento D in virtù del passo allungato, la Thema, alla cui presentazione qualche manager menzionò distrattamente BMW serie 7, oppure la Ypsilon, che viene ancora percepita come una segmento B, ma oggi si trova a muoversi in quel segmento basando su una segmento A.

Il risultato è scontato, ma in parte anche immeritato, e comunque aggravato dalle scelte di marketing. Bisogna fare attenzione anche alle aspettative che si ingenerano, quando si va a collocare il prodotto.

Il discorso dei segmenti regge sino ad un certo punto. La Musa era derivata da una segmento B (la Punto, come giustamente ricordi) ma come spazio, dimensioni, motorizzazioni ed immagine si posizionava comunque un tantino più in alto, per intenderci una Musa 1.2 benzina non c'è mai stata. Non voglio definirla certo una segmento C ma qualcosa in più di una banale Punto c'era sicuramente almeno negli anni d'oro.
Parimenti sul discorso della Classe A. Da dove deriverebbe l'assegnazione al segmento C? Per me era una B piena, di lusso e premium quanto vuoi ma pur sempre una segmento B, sia per dimensioni che per motorizzazioni. tanto è vero che giocava nello stesso campo di battaglia della Musa. Non basta il marchietto ad elevare automaticamente il segmento di appartenenza e, a mio parere, nemmeno il prezzo da segmento superiore.

Saluti

Ciao fabio. Mah... secondo me sbagli circa il collocamento della vecchia classe A mk2. Aveva motori che partivano da non meno di 1.6 litri, passando dal due litri diesel ed arrivavano fino al due litri turbo benzina da quasi 200cv ed una piattaforma in grado di gestirli ( pur senza divertire.) , soluzioni progettuali costose, finiture ed arredi tranquillamente di livello Golf se non superiore, optional tecnologici qualificanti come automatico disponibile su tutte le versioni, ed in ultimo abitabilità a livello golf, per finire col range di prezzo, di conseguenza molto superiore. Insomma, alcuni parametri cardine del progetto mi parevano fuori scala per la Musa. Infatti, leggendo certe comparative mi stupivo.

Il che a mio avviso rende certe differenze con la Musa del tutto fisiologiche, perché é naturale che se si progetta un oggetto che deve costare fra i 20k ed i 30k euro, si applicheranno specifiche progettuali diverse che per un mezzo che nasce su una piattaforma Punto, e lì intorno si deve aggirare.

Se però viceversa avessi ragione tu, che la vedi segmento B, le stesse differenze assumerebbero un profilo vagamente patologico.

Il resto é storia, o meglio, lo sono ormai entrambe le vetture. Curiosamente entrambe le case avevano tra le mani un prodotto consolidato, col proprio ampio portafoglio di clienti affezionati, ed entrambe hanno deciso di rottamarlo.
 
La Classe A apparteneva alla stessa categoria della Musa e di conseguenza anche della Modus e della Meriva, cambiava il fatto che per la seconda generazione hanno progettato un pianale più grande tant'è che ci hanno allestito la Classe B (forse bellicapelli hai fatto un pò di confusione) che è appunto della categoria Golf e di conseguenza Golf Plus. Certo....sia A che B come qualità stavano almeno una categoria superiore ma ciò non toglie che l'unica che s'avvicinava alla Mercedes era proprio la Musa.
 
ottovalvole ha scritto:
La Classe A apparteneva alla stessa categoria della Musa e di conseguenza anche della Modus e della Meriva,

Secodo me prendi un grosso abbaglio, proprio per quanto spiegavo sopra. Citi due auto che sono nell'ordine una Corsa ed una Clio monovolume. Come la Musa era una Punto monovolume.

Su una classe A o B dovreste provare a montarci e guidarla, per rendervi conto che è un segmento diverso, al di là delle finiture.
 
BelliCapelli3 ha scritto:
ottovalvole ha scritto:
La Classe A apparteneva alla stessa categoria della Musa e di conseguenza anche della Modus e della Meriva,

Secodo me prendi un grosso abbaglio, proprio per quanto spiegavo sopra. Citi due auto che sono nell'ordine una Corsa ed una Clio monovolume. Come la Musa era una Punto monovolume.

Su una classe A o B dovreste provare a montarci e guidarla, per rendervi conto che è un segmento diverso, al di là delle finiture.

Il segmento è un dato essenzialmente commerciale determinato dal cliente tipo. Non nego che la guidabilità della Classe A seconda serie sia migliore di quella della Musa (ma se prendiamo la A prima serie come dovremmo fare vista l'anzianità di progetto.....) e che i motori fossero più potenti, cionondimeno la clientela alla quale miravano era esattamente la stessa. Ergo: il segmento di appartenenza, per il senso (poco) che può avere questa definizione non può essere che lo stesso. Il motivo per cui la Classe A (che nella prima serie misurava 3,5 metri, ricordiamolo) sembra di segmento superiore è solo la stellina sul cofano che, come ogni marchio premium, gratifica chi lo indossa tanto da fargli sembrare automaticamente superiore ciò che possiede.
La vera segmento C della Mercedes era la Classe B non certo la Classe A.

Saluti
 
fabiologgia ha scritto:
[Non nego che la guidabilità della Classe A seconda serie sia migliore di quella della Musa (ma se prendiamo la A prima serie come dovremmo fare vista l'anzianità di progetto.....
Saluti

Scusa se ti correggo:
"La Fiat Idea è una autovettura di segmento B presentata dalla Fiat alla fine del 2003 "
"La seconda generazione di Classe A, la W169, è stata ufficialmente presentata nella fabbrica Mercedes di Stoccarda il 28 giugno 2004."

Fonte Wiki.
Direi che è più corretto confrontare la Musa (ott. 2004) con la seconda serie della A.
 
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