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Riflessioni sull'appello di Tavares

Però a breve saranno tutte elettriche.
E poi penso che sulle termiche i costruttori cinesi non possano contare su differenze di prezzo così notevoli da rappresentare una minaccia altrettanto concreta per i costruttori europei.
In teoria l'invasione dei costruttori cinesi in Europa si profetizzava già nel 2006.
Il mio prof di Economia Politica diceva che molti sostenevano che entro 10 anni (quindi nel 2016) i marchi cinesi avrebbero sbancato il mercato.
Alcuni dicevano entro 5 anni (quindi nel 2011).
Col senno di poi invece i marchi cinesi sono si arrivati ma non hanno fatto sfaceli,hanno impensierito solo i costruttori generalisti ma gran parte degli acquirenti europei ha seguito il filone di quello spot della Dacia in cui una coppia diceva di voler spendere molto di più.
Con le elettriche e il passo avanti in termini di design che sembra sia stato compiuto temo che la faccenda diventerà molto più spinosa.
Ma allo stesso tempo dubito che si possa risolvere coi dazi.
Tutto vero.

Però il dato di realtà è questi piccoli grandi numeri a cui stiamo assistendo da qualche mese non li stanno facendo con le elettriche. Ma con plug in e soprattutto con benzina e benzina gpl. Con il GPL Fiat vendeva palate di Renegade, Tipo, 500L, Giulietta...Panda, Ypsilon, 500...capisci che oggi se vuoi gpl o te lo metti after market o compri Dacia. O cinese.
 
no
il dazio del 10% si applica ai veicoli.
i componenti hanno dazi diversi, alcuni nessuno, come i componenti elettronici
per dire i motori elettrici, hanno un dazio del 2,7%, come gli accumulatori agli ioni di litio.
quindi se importi da soli motore e pile, 2,7, se li importi montati in un'auto 10%

Ecco, perciò conviene importare la vettura finita col dazio 10 anzichè 100 componenti col 2,7...... altrochè 100 poi.....

Vero anche che i singoli pezzi incidono meno sul totale.

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Perciò, quello di Tavares, è tanto rumore per nulla!?

spero mi scuserai se dico che il rumore non è nulla

pur rispettando la deferenza che dimostra pi_greco, IMHO la grandezza di una persona non si misura con lo stipendio o dal numero di persone che dipendono da lui

d'altro canto tavares non fa nulla di male, sicuramente sarà una persona rispettabile, magari anche di buon cuore, quindi fa solo i propri interessi

l'unico aspetto sul quale non posso essere d'accordo è cercare l'aiuto pubblico apparentemente come unica strategia
 
pur rispettando la deferenza che dimostra pi_greco, IMHO la grandezza di una persona non si misura con lo stipendio o dal numero di persone che dipendono da lui
Ma la mia non è deferenza, non ho alcun complesso d'inferiorità con l'ad in questione. Sono solo incompetente in materia manageriale rispetto a chi gestisce un simile colosso. E non ho alcun problema ad ammettere che non sono un tuttologo come alcuni pensano di essere, virologi, ma anche ingegneri, oltreché manager, ma pure economisti, etc, tutte discipline che ignoro al pari di molte altre.
 
Al di là di come la si pensi, le misure protezionistiche servirebbero a rendere più competitivi i prodotti europei rispetto a quelli di importazione (cinese). Esempio: se oggi una cinese costa 25mila euro e una europea ne costa 28, a parità di segmento, dotazioni e quant'altro, l'effetto sarebbe quello di indurre i consumatori ad acquistare prevalentemente prodotti cinesi perché meno costosi. Nel medio periodo, il rischio sarebbe di avere un mercato monopolizzato da auto cinesi, con i lavoratori delle fabbriche europee in cassa integrazione o addirittura licenziati. Ripeto, questo in linea teorica.
Con misure protezionistiche, i prezzi sarebbero invece allineati e ciò consentirebbe al prodotto europeo di mantenere competitività su quello di importazione, quanto meno nel medio periodo nel quale il gap rischia di essere esiziale per molte case nostrane
Alle grandi industrie e alle multinazionali non gli interessa per niente dei dipendenti che perdono il lavoro. Prova ne sia che le cosidette "ristrutturazioni" che riduco sul lastrico migliaia di persone, vengono addirittura premiate dalle borse con l'aumento del valore azionario.
Comunque i soliti "decisori" hanno previsto che con l'elettrificazione perdereanno il lavoro 600.000 persone (dato sicuramente ottimistico). Pensi, solo per un attimo, che gliene freghi qualcosa?
 
Anche su questo i più attenti sono già con le antenne dritte.
E' partita da qualche anno una campagna martellante in terra cinese in cui anche nel fashion si dice comprare cinese è bello, lascia perdere il lusso straniero e a Shaghai c'è proprio una mega fiera dedicata....al momento non se ne stanno vedendo gli effetti, anche perchè continuano a esserci lockdown, ma sappiamo quanto possa essere determinato il dragone se si mette in testa una cosa
Esatto. L’Impero di Mezzo si sta richiudendo su se stesso per quanto concerne commercio e tecnologia, pochi se ne sono accorti.
 
Però a breve saranno tutte elettriche.
E poi penso che sulle termiche i costruttori cinesi non possano contare su differenze di prezzo così notevoli da rappresentare una minaccia altrettanto concreta per i costruttori europei.
In teoria l'invasione dei costruttori cinesi in Europa si profetizzava già nel 2006.
Il mio prof di Economia Politica diceva che molti sostenevano che entro 10 anni (quindi nel 2016) i marchi cinesi avrebbero sbancato il mercato.
Alcuni dicevano entro 5 anni (quindi nel 2011).
Col senno di poi invece i marchi cinesi sono si arrivati ma non hanno fatto sfaceli,hanno impensierito solo i costruttori generalisti ma gran parte degli acquirenti europei ha seguito il filone di quello spot della Dacia in cui una coppia diceva di voler spendere molto di più.
Con le elettriche e il passo avanti in termini di design che sembra sia stato compiuto temo che la faccenda diventerà molto più spinosa.
Ma allo stesso tempo dubito che si possa risolvere coi dazi.
In quegli anni ci siamo difesi con le normative anti inquinamento e con i crash test. Oggi l’alimentazione elettrica scompagina tutto per quanto concerne le norme anti inquinamento, mentre per l’aspetto safety i cinesi ci hanno sottratto l’intero know how (credits to MB and Volvo)
 
In quegli anni ci siamo difesi con le normative anti inquinamento e con i crash test. Oggi l’alimentazione elettrica scompagina tutto per quanto concerne le norme anti inquinamento, mentre per l’aspetto safety i cinesi ci hanno sottratto l’intero know how (credits to MB and Volvo)

Il mio prof di Economia politica diceva che lasciare Volvo ai cinesi,tra l'altro anche per pochi soldi,equivaleva da parte delle case europee a regalargli la corda con cui ci avrebbero impiccati.
Sul momento ho pensato che esagerasse ma mi sa che non aveva torto.
 
Ma la mia non è deferenza, non ho alcun complesso d'inferiorità con l'ad in questione. Sono solo incompetente in materia manageriale rispetto a chi gestisce un simile colosso. E non ho alcun problema ad ammettere che non sono un tuttologo come alcuni pensano di essere, virologi, ma anche ingegneri, oltreché manager, ma pure economisti, etc, tutte discipline che ignoro al pari di molte altre.
capisco

io invece cerco di parlare di quello che non conosco per approfondire, quello che conosco lo so già
 
Ma è esattamente quello che sto e stiamo facendo. Mi astengo solo da valutazioni in cui sono enormemente meno competente di un ceo o ad o simili...
Astenersi è legittimo in qualsiasi situazione

Dichiarare di astenersi comporta prendere le distanze da chi non lo fa

Se pensi che guadagnare 66milioni all'anno sia il risultato di una enorme competenza, a mio parere ti sbagli di moltissimo, altrimenti fior di scienziati sarebbero miliardari
 
Astenersi è legittimo in qualsiasi situazione

Dichiarare di astenersi comporta prendere le distanze da chi non lo fa

Se pensi che guadagnare 66milioni all'anno sia il risultato di una enorme competenza, a mio parere ti sbagli di moltissimo, altrimenti fior di scienziati sarebbero miliardari
Questo apre un dibattito altrettanto enorme. Il rapporto tra il reddito dell'ammnistratore delegato e l'operaio, che in questi ultimi decenni è spaventosamente aumentato.
 
Ma anche quello tra operaio ed impiegato, che si è spaventosamente ridotto, anzi a volte a totale vantaggio del primo.
Può capitare soprattutto nei processi altamente specializzati che richiedono competenze verticali. Eviterei però di iniziare a scatenare la guerra dei poveri.

Anzi, aggiungo. Se si è allargato il divario tra operai e amministratore delgato, pensa al divario tra impiegati e amministratore delegato.
Così va bene?
 
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