io credo che un'auto (e gli oggetti in generale) vadano valutati secondo due aspetti:
uno emotivo, l'altro razionale.
Il primo non lo spieghiamo, spinge a fare cose illogiche ma a mio avviso sempre giustificate perchè appagano un qualcosa che fa parte della natura dell'uomo.
Il secondo fa si che di un'auto (od oggetto) si debbano prendere in considerazione aspetti molteplici a farnhe la sommatoria.
Dalle mie parti si dice "alla fine si conta i noccioli".
Razionalmente l'A3 è perdente rispetto alla serie 1, perchè non capisco come un'auto con le condivisioni di motori e piattaforme come l'A3 possa avere costi allineati alla serie 1 a paritòà di dotazioni.
nonostante tutto è unacquisto che tengo in considerazione per aspetti emotivi.
La classe A vanta soluzioni di piattaforma meno raffinate della serie 1, e un pelo meno anche della A3, ma poi bisogna vedere a conti fatti se le tarature scelte a stroccarda riescano comunque a colmare il gap: mi ricordo che le prime serie 1, nonostante una meccanica da urlo ed una distribuzione dei pesi perfetta, non esaltarono i giudizi di 4r.
E anche a me lasciò perplesso il (relativamente) frequente intervento dei sistemi elettronici alla guida di un 118d prima serie.
In fondo l'esperienza ci insegna che una classe C, con distribuzione dei pesi quasi perfetta e meccanica di primordine, non trasmetta queste grandi emozioni alla guida, mentre una mini, con meccanica "sbagliata" ed oltre il 60% della massa davanti, diverte come poche.
Un altro esempio di meccanica relativamente semplice ed economica ma efficace e divertente è la focus.
Se a questo si aggiungono dotazioni sfiziose, furbe se vogliamo, perchè badano più all'apparenza (su questo siamo d'accordo), nasce un pacchetto che risulta allettante nei confronti di quei marchi che, come bmw ed audi, forse stanno tirando un po' la corda: se lo possono permettere, perchè ad oggi se volevi macchine di un certo "prestigio" avevi due sole alternative, adesso ne hai un'altra.
Che non accontenterà i puristi, ma la massa si.
E siccome i numeri li fai con la massa........
uno emotivo, l'altro razionale.
Il primo non lo spieghiamo, spinge a fare cose illogiche ma a mio avviso sempre giustificate perchè appagano un qualcosa che fa parte della natura dell'uomo.
Il secondo fa si che di un'auto (od oggetto) si debbano prendere in considerazione aspetti molteplici a farnhe la sommatoria.
Dalle mie parti si dice "alla fine si conta i noccioli".
Razionalmente l'A3 è perdente rispetto alla serie 1, perchè non capisco come un'auto con le condivisioni di motori e piattaforme come l'A3 possa avere costi allineati alla serie 1 a paritòà di dotazioni.
nonostante tutto è unacquisto che tengo in considerazione per aspetti emotivi.
La classe A vanta soluzioni di piattaforma meno raffinate della serie 1, e un pelo meno anche della A3, ma poi bisogna vedere a conti fatti se le tarature scelte a stroccarda riescano comunque a colmare il gap: mi ricordo che le prime serie 1, nonostante una meccanica da urlo ed una distribuzione dei pesi perfetta, non esaltarono i giudizi di 4r.
E anche a me lasciò perplesso il (relativamente) frequente intervento dei sistemi elettronici alla guida di un 118d prima serie.
In fondo l'esperienza ci insegna che una classe C, con distribuzione dei pesi quasi perfetta e meccanica di primordine, non trasmetta queste grandi emozioni alla guida, mentre una mini, con meccanica "sbagliata" ed oltre il 60% della massa davanti, diverte come poche.
Un altro esempio di meccanica relativamente semplice ed economica ma efficace e divertente è la focus.
Se a questo si aggiungono dotazioni sfiziose, furbe se vogliamo, perchè badano più all'apparenza (su questo siamo d'accordo), nasce un pacchetto che risulta allettante nei confronti di quei marchi che, come bmw ed audi, forse stanno tirando un po' la corda: se lo possono permettere, perchè ad oggi se volevi macchine di un certo "prestigio" avevi due sole alternative, adesso ne hai un'altra.
Che non accontenterà i puristi, ma la massa si.
E siccome i numeri li fai con la massa........