<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Ricordi con le Fiat........ | Page 2 | Il Forum di Quattroruote

Ricordi con le Fiat........

nei primi anni '70 ero solito, con un gruppo di amici trascorrere un mesto a fare immersioni a Linosa o Lampedusa
Parlo di anni in cui gli isolani vivevano lontani dal mondo ed a Linosa non era disponibile la luce elettrica 24h al di
Ma torniamo alle auto, partivamo con una 600 che trascinava un carrello con le bombole e parte dell'attrezzatura, il resto su una Dyane, fermandoci a dormire poche ore nelle aree di servizio dell'autostrada, attraversando il centro della Sicilia con l'asfalto che si scioglieva al sole estivo
PS la 600 bolliva ogni pochi km, finiva l'acqua nel radiatore e il motore sforzava, bastava "reidratarlo" per ripartire sino al blocco successivo......
 
.. senza servosterzo, servofreno ABS, fari o aria condizionata
PS anche senza cellulare, pensino i giovani di oggi e i loro genitori che all'epoca (ero sui 20aa), partivo e sparivo, facendo attività pericolose SENZA telefonare a casa (giusto una chiamata ogni 15-20gg a carico del destinatario) e viviamo benissimo lo stesso
Insomma, qui se continuiamo con i ricordi.. dove andiamo a finire ??
 
Nel 1975 circa mio padre aveva una Fiat 124 sport coupè 1.600, e aveva comprato una mansarda monolocale in Sila, in un complesso residenziale vicino al lago Ampollino.

Un giorno andammo a vedere la nuova casa, e il lago, i miei, io e il mio fratello maggiore (Il minore restò a casa con la nonna). A un certo punto chiesi a mio padre (avevo circa 2 anni di patente) se potevo guidare la "124" per qualche km (sulla famosa autostrada Salerno-Reggio, quando era ancora quasi nuova, e non c'erano limiti o se c'erano non c'erano gli autovelox....).

Disse di si, e appena passai al volante si addormentarono tutti. Così mi misi a tirare la macchina a 150-160 anche nei curvoni, fino a quando, sicuramente per gli scuotimenti a destra e sinistra, i miei si svegliarono e, pur conoscendo la mia passione per la velocità, urlarono: "Che stai facendo? Ma dove credi di essere, in pista?" Così restituii il volante a mio padre, ma il divertimento fu comunque tanto per quei minuti................

La Fiat 124 sport coupè 1.600 2a serie (1969-1972). Fonte foto wheels.iconmagazine.it
Motore 4 cilindri 1.600 bialbero in testa "Lampredi", 110 cv, peso 1.050 kg circa. Sommando 1a, 2a e 3a serie ne costruirono 310.000!

86966-Fiat-124-Sport-Coupe-960x545.


http://www.zeperfs.com/it/fiche2176-fiat-124-sport-1600.htm
 
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.. senza servosterzo, servofreno ABS, fari o aria condizionata
PS anche senza cellulare, pensino i giovani di oggi e i loro genitori che all'epoca (ero sui 20aa), partivo e sparivo, facendo attività pericolose SENZA telefonare a casa (giusto una chiamata ogni 15-20gg a carico del destinatario) e viviamo benissimo lo stesso
Insomma, qui se continuiamo con i ricordi.. dove andiamo a finire ??
Leggendovi mi state facendo venire una grande malinconia!!!!!Comunque bravi!bella idea ha avuto chi ha aperto questa discussione.
 
C'ERANO UNA VOLTA 4 AMICI (NON AL BAR) E UNA FIAT 127 SPORT (NERA)

Questa volta vi racconto di quando andammo a fare "assistenza rally" a un mio amico. Correva l'anno........boh, 1983 o 1984, siamo lì.

Il mio amico (G.C.) aveva una Fiat 127 sport GR.N, nera, acquistata usata. Aveva fatto un paio di rally con scarso successo, allora si rivolse a me chiedendomi di fargli da "coach", avendo io stesso fatto alcune gare nel 1979 con una vettura identica (grigia).

Imbastimmo un sorta di "Rally team" composto da lui, il suo navi, un ingegnere (altro nostro amico, direttore tecnico, iniziali A.D.B.) io (team principal, anche se mi fa quasi ridere questa definizione), un altro amico come meccanico-factotum (O.G.), ovviamente insieme e me e l'ingegnere......
Nel pre-gara nessun test (a parte quello per le note), ma una riunione per discutere della messa a punto, le gomme, la tattica di gara, alcuni consigli di guida e di utilizzo motore, il piano assistenza,
Vettura di assistenza la mia Fiat Panda 45 bianca, MY 1980, dove mettemmo due gomme, una grossa tanica di benzina, panini, acqua e.....la nostra passione.

Eccoci quindi al rally (una gara credo valida per il campionato TRN di allora). La 127 del nostro amico ha diversi avversari, ma non disperiamo. La gara procede subito bene per il "nostro", ben supportato anche dal citato "team". Dopo alcune PS di "assaggio" si colloca tra i primi 3 di categoria e in un'ottima posizione assoluta. Praticamente non c'è bisogno di assistenza, se non per la benzina e i normali controlli di liquidi e pastiglie.
Ma nell'ultima prova speciale avviene l'imponderabile: inizia a piovigginare, ma il nostro pilotino ha le slick! Anche il ricambio di 2 gomme è slick. Con prudenza inizia la prova, ma proprio a 2-3 curve dalla fine, quando ancora lottava per le prime posizioni di classe, la vettura esce di strada e cappotta, non rovinosamente perchè non c'è un burrone, ma un piccolo spiazzo 1 metro sotto la strada. Addio gara e piazzamento, le lacrime inizialmente non mancano, ma siamo ugualmente soddisfatti, per la competitività dimostrata, pur con pochissimi mezzi, ma con tanta, tanta passione.......
 
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Riporto anche qui (l'ho appena messo su un altro topic) il racconto di quando andai a vedere la Targa Florio 1972 con la Fiat 125 di mio padre (guidata da mio zio).

1972. Convinco mio zio (sempre lui...) e mio fratello ad andare a vedere la Targa Florio. C'è la Ferrari 312P di Merzario-Munari, ci sono le Alfa 33-3.000. Anche a mio zio piacciono le automobili e accetta volentieri, ma il problema è la macchina: lui ha una Mercedes 230 SL "Pagoda", 2 posti. Allora si va da mio padre, che ha la (mitica) Fiat 125. "Papà vorremmo andare alla Targa Florio, ma ci serve la tua macchina". E lui "Non c'è problema".

Un paio di giorni dopo carichiamo la tenda nel bagagliaio e andiamo. Io non ho ancora la patente (avevo appena fatto 18 anni) e mio fratello maggiore è comunque molto giovane, quindi guida sempre mio zio, il quale non si fa pregare per spingere la "125" (anche) a tavoletta sulla statale Catania-Enna-Palermo (credo non ci fosse ancora l'autostrada)........

Va beh, non succede nulla, nonostante la guida piuttosto allegra e sportiva di mio zio, a base di doppiette e qualche controsterzo (non c'erano limiti allora).
Piazziamo la tenda e, dopo una notte a starnutire (io e lo zio siamo allergici e là era pieno di pollini), guardiamo la Ferrari 312P di Merzario-Munari vincere la Targa Florio 1972 (una delle ultime pre-rally)! :emoji_relaxed:
 
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I sedili posteriori in vinile della Fiat 128 gialla di mio padre sui quali ho trascorso la mia infanzia. Caldi d'estate e gelidi d'inverno. Ma quante avventure con la mitica 128!
 
La mitica 128 (presentata nel 1969) l'aveva mio suocero: blu notte, interni similpelle cuoio se ricordo bene (parlo degli anni '80).

La provai, tante volte come passeggero ma anche una volta alla guida, ed era divertente, oltre che carina per i suoi tempi, nonchè molto spaziosa dentro in relazione alle dimensioni esterne. Bello anche il rombo dello scarico, pieno e non troppo silenzioso.

Il motore era un 4 cilindri superquadro (progetto ing. Lampredi) monoalbero in testa 1.100 ed erogava 55 cv (67 cv la 1.200 "Rally", 75 cv la 1.300 coupè). La sospensione anteriore aveva lo schema Mc Pherson. Fu una delle prime vetture con motore anteriore trasversale e trazione anteriore.

Foto Quattroruote.it
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https://www.quattroruote.it/news/curiosita/2019/06/29/fiat_le_auto_della_serie_120_foto_gallery.html
 
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Noto solo adesso questa discussione, risalente a qualche tempo fa, ma nonostante ciò mi piacerebbe lasciare il mio contributo. Ho posseduto anni indietro una Punto seconda generazione con la quale ho girato davvero tanto e guidato/guido ancora per lavoro tante volte utilitarie Fiat. Tuttavia il ricordo più emozionante in assoluto è legato ai miei vent'anni, ad una notte di primavera nella quale un mio amico dell'epoca mi fece guidare, di ritorno da una serata, la sua meravigliosa Fiat Coupé 2.0 20 valvole turbo. Premetto con il dire che sin da quando presi la patente il Coupé era una macchina per la quale avevo il classico "pallino", il classico sogno di un giovane ragazzo appassionato di motori. Purtroppo ancora non lavoravo e potermela permettere all'epoca era un'utopia. Se chiudo gli occhi e resto in silenzio ancora oggi ho nelle orecchie, nonostante siano trascorsi oltre dieci anni, l'inconfondibile e particolarissimo suono del cinque cilindri in piena coppia. Quel motore che era un aeroplano, strappava l'asfalto da terra con una progressione rabbiosa che sembrava non avere mai una fine. Furono circa venti chilometri che "volarono" via così troppo velocemente che fu come se ne avessi percorso soltanto uno tanta era l'emozione e la tensione di guidare un "bolide" del genere per me che, all'epoca, non avevo mai condotto qualcosa di dissimile rispetto alla 106 di mia proprietà. Un bellissimo ricordo, si
 
come mi piace la vecchia Fiat! La berlina rappresentativa Fiat 2800 del 1938 la prima Fiat con la nuova porzione anteriore appuntita, il naso "mussone". La Fiat 2800 era un modello di auto prodotta dal costruttore automobilistico italiano Fiat tra il 1938 e il 1943. Negli anni della guerra la Fiat 2800 fu un segno di classe e dignità, e fu guidata dall'élite italiana, il re Vittorio Emanuele II e anche il Papa che tutti si sono avvalsi della grande Fiat.
Tra il 1938 e il 1943, purtroppo, furono costruite 624 Fiat 2800, di cui solo 210 furono costruite per l'esercito italiano, versione 2800 C MC.
 

Allegati

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Benvenuto tra noi Collin898. Interessante la storica vettura Fiat da te presentata.

Segnalo all’utente FilippoMercedes che questo, come altri, è un argomento “in evidenza”, quindi la data di apertura non ha importanza e rimane sempre aperto a nuovi post e lo sarà fino a eventuale diverso avviso.
 
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