Un minimo di esperienza ce l'ho: 9 mesi al reparto ricerche della Diavia nel lontano 1990 per la tesi e qualche mese di stage fino alla partenza per il militare.
Al tempo gli impianti si scaricavano molto più rapidamente, causa tubi e giunzioni con minore tenuta ed era raro fare più di tre anni senza ricaricare. La situazione diventò ancora più critica quando si passò all'R134 che ha una molecola più piccola dell'R12 però poi si sono fatti progressi nel campo e, attualmente guido un'auto del 2004 con il clima ancora perfettamente funzionante.
- IMHO se l'impianto funziona non toccate niente, se si scarica parzialmente dopo qualche anno è sufficiente rabboccare il gas mancante.
Se invece, per qualche motivo si deve aprire l'impianto, è bene lavare tutto, cambiare filtro e lubrificante del compressore e ricaricare, ovviamente dopo aver fatto il vuoto.
Per capire se l'impianto ha bisogno di essere ricaricato, a parte la perdita di efficienza si può fare così:
- mettere il climatizzatore a manetta ed il motore ad circa 1/3 o poco più del regime max
- andare a guardare l'oblò posto sulla sommità del filtro; se non si vede niente OK, se invece si vedono delle bolle bisogna rabboccare un po' di gas.
Il rabbocco, di solito, va fatto dalla valvola posta sulla valvola di aspirazione del compressore o comunque da una valvola posta sul lato di bassa pressione dell'impianto, con l'impianto in funzione,
Come detto altre volte, l'impianto del frigo di casa funziona 8760 ore all'anno per almeno 10 anni e nessuno si preoccupa del lubrificante del suo compressore, quello del'auto funziona poche centinaia di ore all'anno, sia pure in condizioni di temperature un po' più alte, ma non è a contatto con alcun agente ossidante, al contrario dell'olio motore; cosa volete che succeda.
Io, sulla mia auto, non lo cambio di sicuro.