Bisogna vedere che dicono le analisi di mercato...non credo, ma tiro ad indovinare, che ne venga fuori la possibilità di vendere al prezzo di un'Audi o di una BMW...oggi, eh...quindi che ne deduciamo?vecchioAlfista ha scritto:in un mercato "normale", i profitti si fanno vendendo un prodotto fatto al meglio delle possibilità e, soprattutto, pensato e creato per rispondenze alle richieste della clientela ed al livello che il marchio richiede.
Qua si fa il prodotto puntando soprattutto sul suo limitato costo di produzione/progetto, a prescinere del livello di rispondenza alle aspettative, qualità, pregio e livello dell'auto.
C'è qualcosa che non va. Oppure si ritorna al "riposizoinamento" del marchio già detto, generato dalla sua banalizzazione su schemi molto generalisti tipici del gruppo madre. Un riposizionamento più basso, è ovvio...
Solo i giapponesi hanno dimostrato, in alcuni casi, di fare prodotti superiori, almeno tecnicamente, a prezzi più bassi...ciononostante non sempre, anzi di rado, la clientela, specie europea, gli riconosce questa efficienza, almeno sui segmenti più alti...gli americani, invece, da questo punto di vista, guardano meno al marchio...