<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Restaurare una classica | Il Forum di Quattroruote

Restaurare una classica

Buongiorno a tutti, apro questa discussione visto che alcuni di voi sono a conoscenza che sto restaurando una storica.
La scintilla, scusate il gioco di parole, è stata provocata da Giampi (sempre lui!) con la citazione delle candele Golden Lodge. Poi spiegherò il perché.
Dopo quasi un anno posso trarre alcune considerazioni che possono tornare utili anche a chi voglia avventurarsi nell'impresa di salvare un frammento di storia industriale del ns Paese attraverso il restauro di un'auto d'epoca.
Nonostante l'Alfetta, nei suoi 12 anni abbondanti di commercializzazione, sia stata prodotta in quasi mezzo milione di esemplari verrebbe da pensare che il restauro, più o meno profondo, costituisca un'attività tutto sommato agevole. Niente di più sbagliato, e questo grazie anche alla miope e dissennata politica delle rottamazioni che ha pressoché decimato il parco circolante di vetture rappresentative del nostro costume popolare, e per questo meritevole di conservazione.
Se avessi comprato, ad esempio una BMW 2002Tii Touring (la mia preferita tra le estere!), oppure una Mercedes Benz W123 200, o ancora una Volkswagen Golf Gti 1.6, avrei finito il restauro da un pezzo. Le 3 Case sopraccitate, infatti, curano il reparto "Classic" con tutte le attenzioni che esso merita, dedicando addirittura un sito per gli acquisti on line, con tanto di catalogazione dei pezzi di ricambio. Volkswagen ha promosso di recente una campagna di riacquisto dei ricambi vintage sparsi in giro per il mondo.
Ogni volta che andavo alla ricerca di un particolare per la mia amata facevo la prova comparativa per vedere se riuscivo a trovare il corrispondente per la BMW. Ebbene nell'80% dei casi il pezzo mancante in BMW si trovava sul sito ufficiale della Casa, mentre con l'Alfa erano dolori, fatte di ricerche estenuanti sui vari siti di compravendita tra privati, su ditte specializzate in ricambi d'epoca, visite in loco presso autodemolitori, avvisitamenti vari di amici e parenti ecc. ecc. Faccio un esempio: per trovare un paio di poggiatesta ho dovuto penare per ben 8 mesi.
Un altro esempio: le famose candele Golden Lodge 2HL non sono più in produzione da circa 20 anni e chi le vende le propone a prezzi da gioielleria, per non dire altro,(? 20/25 al pezzo), e chi le compra rimane sempre col dubbio di aver acquistato un "pacco". Vedasi a tal proposito le foto in rete che mostrano fine fanno i cieli dei pistoni del bialbero con le false Lodge (cinesi) vendute per originali. Alla fine ho optato per le Beru a 4 punte.
Facendo sempre il paragone con BMW, ho letto di recente che per venire incontro alle esigenze dei collezionisti la Casa ha deciso di riprodurre il cambio della 328, non della E46, ma di quella anteguerra! Le 328 circolanti in tutto il mondo non superano il migliaio di unità, e il ricambio nuovo riprodotto tramite disegni dell'epoca costa circa 3 mila euro. Secondo me l'operazione di BMW è stata fatta in perdita, ma questa ha guadagnato la stima e la considerazione del collezionista e del probabile futuro acquirente di una vettura moderna. E' marketing anche questo e il paragone la dice lunga sulla considerazione del Gruppo Fiat nei confronti del marchio del Biscione (il caso Museo chiuso ne è lo specchio fedele). Il fascino dell'Alfa Romeo resiste molto di più all'estero che in Italia, e non è un caso che i miei acquisti in rete per il restauro siano stati fatti quasi tutti fuori dall'Italia (Inghilterra e Germania in primis).
Qualcuno dirà che così il restauro diventa un'avventura più "artigianale" e affascinante (e su questo non c'è dubbio), mentre i tedeschi lo rendono un'operazione più commerciale e asettica, ma alla fine un pò d'amaro in bocca ti rimane sempre.
 
transaxle73 ha scritto:
Buongiorno a tutti, apro questa discussione visto che alcuni di voi sono a conoscenza che sto restaurando una storica.
La scintilla, scusate il gioco di parole, è stata provocata da Giampi (sempre lui!) con la citazione delle candele Golden Lodge. Poi spiegherò il perché.
Dopo quasi un anno posso trarre alcune considerazioni che possono tornare utili anche a chi voglia avventurarsi nell'impresa di salvare un frammento di storia industriale del ns Paese attraverso il restauro di un'auto d'epoca.
Nonostante l'Alfetta, nei suoi 12 anni abbondanti di commercializzazione, sia stata prodotta in quasi mezzo milione di esemplari verrebbe da pensare che il restauro, più o meno profondo, costituisca un'attività tutto sommato agevole. Niente di più sbagliato, e questo grazie anche alla miope e dissennata politica delle rottamazioni che ha pressoché decimato il parco circolante di vetture rappresentative del nostro costume popolare, e per questo meritevole di conservazione.
Se avessi comprato, ad esempio una BMW 2002Tii Touring (la mia preferita tra le estere!), oppure una Mercedes Benz W123 200, o ancora una Volkswagen Golf Gti 1.6, avrei finito il restauro da un pezzo. Le 3 Case sopraccitate, infatti, curano il reparto "Classic" con tutte le attenzioni che esso merita, dedicando addirittura un sito per gli acquisti on line, con tanto di catalogazione dei pezzi di ricambio. Volkswagen ha promosso di recente una campagna di riacquisto dei ricambi vintage sparsi in giro per il mondo.
Ogni volta che andavo alla ricerca di un particolare per la mia amata facevo la prova comparativa per vedere se riuscivo a trovare il corrispondente per la BMW. Ebbene nell'80% dei casi il pezzo mancante in BMW si trovava sul sito ufficiale della Casa, mentre con l'Alfa erano dolori, fatte di ricerche estenuanti sui vari siti di compravendita tra privati, su ditte specializzate in ricambi d'epoca, visite in loco presso autodemolitori, avvisitamenti vari di amici e parenti ecc. ecc. Faccio un esempio: per trovare un paio di poggiatesta ho dovuto penare per ben 8 mesi.
Un altro esempio: le famose candele Golden Lodge 2HL non sono più in produzione da circa 20 anni e chi le vende le propone a prezzi da gioielleria, per non dire altro,(? 20/25 al pezzo), e chi le compra rimane sempre col dubbio di aver acquistato un "pacco". Vedasi a tal proposito le foto in rete che mostrano fine fanno i cieli dei pistoni del bialbero con le false Lodge (cinesi) vendute per originali. Alla fine ho optato per le Beru a 4 punte.
Facendo sempre il paragone con BMW, ho letto di recente che per venire incontro alle esigenze dei collezionisti la Casa ha deciso di riprodurre il cambio della 328, non della E46, ma di quella anteguerra! Le 328 circolanti in tutto il mondo non superano il migliaio di unità, e il ricambio nuovo riprodotto tramite disegni dell'epoca costa circa 3 mila euro. Secondo me l'operazione di BMW è stata fatta in perdita, ma questa ha guadagnato la stima e la considerazione del collezionista e del probabile futuro acquirente di una vettura moderna. E' marketing anche questo e il paragone la dice lunga sulla considerazione del Gruppo Fiat nei confronti del marchio del Biscione (il caso Museo chiuso ne è lo specchio fedele). Il fascino dell'Alfa Romeo resiste molto di più all'estero che in Italia, e non è un caso che i miei acquisti in rete per il restauro siano stati fatti quasi tutti fuori dall'Italia (Inghilterra e Germania in primis).
Qualcuno dirà che così il restauro diventa un'avventura più "artigianale" e affascinante (e su questo non c'è dubbio), mentre i tedeschi lo rendono un'operazione più commerciale e asettica, ma alla fine un pò d'amaro in bocca ti rimane sempre.

Carissimo, come non darti ragione su tutto!

Ti confermò che io, ormai da un anno e mezzo, monto delle Beru UX56 (credo si chiamino così ) e devo dire che vanno molto bene.

In merito alla questione ricambi, purtroppo sfondi una porta aperta, ma basta vedere in che mani e' l'Alfa Romeo!!
 
transaxle73 ha scritto:
Buongiorno a tutti, apro questa discussione visto che alcuni di voi sono a conoscenza che sto restaurando una storica.
La scintilla, scusate il gioco di parole, è stata provocata da Giampi (sempre lui!) con la citazione delle candele Golden Lodge. Poi spiegherò il perché.
Dopo quasi un anno posso trarre alcune considerazioni che possono tornare utili anche a chi voglia avventurarsi nell'impresa di salvare un frammento di storia industriale del ns Paese attraverso il restauro di un'auto d'epoca.
Nonostante l'Alfetta, nei suoi 12 anni abbondanti di commercializzazione, sia stata prodotta in quasi mezzo milione di esemplari verrebbe da pensare che il restauro, più o meno profondo, costituisca un'attività tutto sommato agevole. Niente di più sbagliato, e questo grazie anche alla miope e dissennata politica delle rottamazioni che ha pressoché decimato il parco circolante di vetture rappresentative del nostro costume popolare, e per questo meritevole di conservazione.
Se avessi comprato, ad esempio una BMW 2002Tii Touring (la mia preferita tra le estere!), oppure una Mercedes Benz W123 200, o ancora una Volkswagen Golf Gti 1.6, avrei finito il restauro da un pezzo. Le 3 Case sopraccitate, infatti, curano il reparto "Classic" con tutte le attenzioni che esso merita, dedicando addirittura un sito per gli acquisti on line, con tanto di catalogazione dei pezzi di ricambio. Volkswagen ha promosso di recente una campagna di riacquisto dei ricambi vintage sparsi in giro per il mondo.
Ogni volta che andavo alla ricerca di un particolare per la mia amata facevo la prova comparativa per vedere se riuscivo a trovare il corrispondente per la BMW. Ebbene nell'80% dei casi il pezzo mancante in BMW si trovava sul sito ufficiale della Casa, mentre con l'Alfa erano dolori, fatte di ricerche estenuanti sui vari siti di compravendita tra privati, su ditte specializzate in ricambi d'epoca, visite in loco presso autodemolitori, avvisitamenti vari di amici e parenti ecc. ecc. Faccio un esempio: per trovare un paio di poggiatesta ho dovuto penare per ben 8 mesi.
Un altro esempio: le famose candele Golden Lodge 2HL non sono più in produzione da circa 20 anni e chi le vende le propone a prezzi da gioielleria, per non dire altro,(? 20/25 al pezzo), e chi le compra rimane sempre col dubbio di aver acquistato un "pacco". Vedasi a tal proposito le foto in rete che mostrano fine fanno i cieli dei pistoni del bialbero con le false Lodge (cinesi) vendute per originali. Alla fine ho optato per le Beru a 4 punte.
Facendo sempre il paragone con BMW, ho letto di recente che per venire incontro alle esigenze dei collezionisti la Casa ha deciso di riprodurre il cambio della 328, non della E46, ma di quella anteguerra! Le 328 circolanti in tutto il mondo non superano il migliaio di unità, e il ricambio nuovo riprodotto tramite disegni dell'epoca costa circa 3 mila euro. Secondo me l'operazione di BMW è stata fatta in perdita, ma questa ha guadagnato la stima e la considerazione del collezionista e del probabile futuro acquirente di una vettura moderna. E' marketing anche questo e il paragone la dice lunga sulla considerazione del Gruppo Fiat nei confronti del marchio del Biscione (il caso Museo chiuso ne è lo specchio fedele). Il fascino dell'Alfa Romeo resiste molto di più all'estero che in Italia, e non è un caso che i miei acquisti in rete per il restauro siano stati fatti quasi tutti fuori dall'Italia (Inghilterra e Germania in primis).
Qualcuno dirà che così il restauro diventa un'avventura più "artigianale" e affascinante (e su questo non c'è dubbio), mentre i tedeschi lo rendono un'operazione più commerciale e asettica, ma alla fine un pò d'amaro in bocca ti rimane sempre.

Per curiosità di che anno e' la tua bellissima Alfetta?
 
E' stata immatricolata nel 1974, ma la numerazione del telaio dice che la costruzione risale all'anno prima. Sono molto orgoglioso della mia 116, e non vedo l'ora di metterla in strada. Il tuo Gt dovrebbe essere la serie precedente all'Unificato, vero?
Le mie Beru sono le UX79, perchè mi hanno detto che per il 1.3 e il 1.6 vanno bene le UX56, mentre per il 1.8 e il 2.0 ci vogliono quelle più fredde, ossia le UX79
 
transaxle73 ha scritto:
E' stata immatricolata nel 1974, ma la numerazione del telaio dice che la costruzione risale all'anno prima. Sono molto orgoglioso della mia 116, e non vedo l'ora di metterla in strada. Il tuo Gt dovrebbe essere la serie precedente all'Unificato, vero?
Le mie Beru sono le UX79, perchè mi hanno detto che per il 1.3 e il 1.6 vanno bene le UX56, mentre per il 1.8 e il 2.0 ci vogliono quelle più fredde, ossia le UX79

Corretto, hai messo le giuste candele. :thumbup:

Il mio gt 1300 e' immatricolato nel maggio 1973 (coeva alla tua).
Si è la versione prima dell'unificato che è uscita l'anno dopo.
 
A me piacerebbe molto avere un'alfetta prima serie, 1.8 con scudo stretto, blu olandese.
Oggi la sua quotazione me la rende inaccessibile, qualche anno fa con 4/5 mila euro si comprava, oggi non meno di 8/10 mila.

Pensa che un mese fa stavo acquistando (stavo già facendo il passaggio di proprietà) una bella Giulietta (116) 1.6 prima serie, blu olandese.
Poi, cinismo della sorte, il giorno prima ho dovuto affrontare un costo imprevisto abbastanza impegnativo e ho dovuto rinunciare all'acquisto.
 
Gt_junior ha scritto:
A me piacerebbe molto avere un'alfetta prima serie, 1.8 con scudo stretto, blu olandese.
Oggi la sua quotazione me la rende inaccessibile, qualche anno fa con 4/5 mila euro si comprava, oggi non meno di 8/10 mila.

Pensa che un mese fa stavo acquistando (stavo già facendo il passaggio di proprietà) una bella Giulietta (116) 1.6 prima serie, blu olandese.
Poi, cinismo della sorte, il giorno prima ho dovuto affrontare un costo imprevisto abbastanza impegnativo e ho dovuto rinunciare all'acquisto.
Il colore della tua è un verde oliva, vero? E' molto bello ed elegante il Gt in quella livrea. Pensa che non più di 5 anni fa ero in trattativa per un Gt 1.3 come il tuo di colore grigio metallizzato ma il proprietario sparò una cifra irricevibile e desistei dall'acquisto. Poi lasciai perdere e mi dedicai alla altrettanto forte passione per la moto che mi porto dentro fin da piccolo. D'un tratto alla fine dell'anno scorso m'invaghii dell'Alfetta scudo stretto, e dopo svariati mesi m'imbattei in un esemplare non perfetto ma che costituiva un'ottima base di partenza. Comunque alla fine della fiera con l'Alfetta si spende quella cifra :-( , però ho preferito sistemarla da me ed essere sicuro di portare a termine un buon lavoro (grazie al mio carrozziere), invece di comprarne un esemplare all'apparenza perfetto (poi le "magagne" escono comunque).
Con la Giulietta fai ancora in tempo ad acquistare un buon esemplare a cifre ragionevolissime, ma ovviamente devi cercare da un privato ed evitare quegli inserzionisti/speculatori che sparano cifre spropositate millantando la presunta verginità del mezzo.
Buona fortuna.
 
transaxle73 ha scritto:
Gt_junior ha scritto:
A me piacerebbe molto avere un'alfetta prima serie, 1.8 con scudo stretto, blu olandese.
Oggi la sua quotazione me la rende inaccessibile, qualche anno fa con 4/5 mila euro si comprava, oggi non meno di 8/10 mila.

Pensa che un mese fa stavo acquistando (stavo già facendo il passaggio di proprietà) una bella Giulietta (116) 1.6 prima serie, blu olandese.
Poi, cinismo della sorte, il giorno prima ho dovuto affrontare un costo imprevisto abbastanza impegnativo e ho dovuto rinunciare all'acquisto.
Il colore della tua è un verde oliva, vero? E' molto bello ed elegante il Gt in quella livrea. Pensa che non più di 5 anni fa ero in trattativa per un Gt 1.3 come il tuo di colore grigio metallizzato ma il proprietario sparò una cifra irricevibile e desistei dall'acquisto. Poi lasciai perdere e mi dedicai alla altrettanto forte passione per la moto che mi porto dentro fin da piccolo. D'un tratto alla fine dell'anno scorso m'invaghii dell'Alfetta scudo stretto, e dopo svariati mesi m'imbattei in un esemplare non perfetto ma che costituiva un'ottima base di partenza. Comunque alla fine della fiera con l'Alfetta si spende quella cifra :-( , però ho preferito sistemarla da me ed essere sicuro di portare a termine un buon lavoro (grazie al mio carrozziere), invece di comprarne un esemplare all'apparenza perfetto (poi le "magagne" escono comunque).
Con la Giulietta fai ancora in tempo ad acquistare un buon esemplare a cifre ragionevolissime, ma ovviamente devi cercare da un privato ed evitare quegli inserzionisti/speculatori che sparano cifre spropositate millantando la presunta verginità del mezzo.
Buona fortuna.

Noto con dispiacere e stupore, che il tuo topic, che si presta ad ampli argomentazioni, e' rimasto un "duetto".
Ma siamo solo io e te che abbiamo un'Alfa vera (oops) Storica? :(
 
Gt_junior ha scritto:
transaxle73 ha scritto:
Gt_junior ha scritto:
A me piacerebbe molto avere un'alfetta prima serie, 1.8 con scudo stretto, blu olandese.
Oggi la sua quotazione me la rende inaccessibile, qualche anno fa con 4/5 mila euro si comprava, oggi non meno di 8/10 mila.

Pensa che un mese fa stavo acquistando (stavo già facendo il passaggio di proprietà) una bella Giulietta (116) 1.6 prima serie, blu olandese.
Poi, cinismo della sorte, il giorno prima ho dovuto affrontare un costo imprevisto abbastanza impegnativo e ho dovuto rinunciare all'acquisto.
Il colore della tua è un verde oliva, vero? E' molto bello ed elegante il Gt in quella livrea. Pensa che non più di 5 anni fa ero in trattativa per un Gt 1.3 come il tuo di colore grigio metallizzato ma il proprietario sparò una cifra irricevibile e desistei dall'acquisto. Poi lasciai perdere e mi dedicai alla altrettanto forte passione per la moto che mi porto dentro fin da piccolo. D'un tratto alla fine dell'anno scorso m'invaghii dell'Alfetta scudo stretto, e dopo svariati mesi m'imbattei in un esemplare non perfetto ma che costituiva un'ottima base di partenza. Comunque alla fine della fiera con l'Alfetta si spende quella cifra :-( , però ho preferito sistemarla da me ed essere sicuro di portare a termine un buon lavoro (grazie al mio carrozziere), invece di comprarne un esemplare all'apparenza perfetto (poi le "magagne" escono comunque).
Con la Giulietta fai ancora in tempo ad acquistare un buon esemplare a cifre ragionevolissime, ma ovviamente devi cercare da un privato ed evitare quegli inserzionisti/speculatori che sparano cifre spropositate millantando la presunta verginità del mezzo.
Buona fortuna.

Si la mia e' quella in foto, verde olivo metalizzato.
L'ho acquistata a poco prezzo, io non l'ho mai restaurata totalmente in quanto il costo si aggirerebbe almeno sui 15.000 euro e sono davvero troppi.
Se conosci qualcuno che vende una Giuletta messa davvero bene e non sopra i 2.500 euro, fammi un fischio! ;)
 
... il solito assurdo italiano che la Fiat sa ben rappresentare nonostante manager che dicono di vedere a lunga gittata.
Qualche anno fa, quando il museo ancora era aperto, dissi ad un dirigente abbastanza noto in alfa che dovevano creare una sezione vintage, tra ricambi e gadget c'era da guadagnare una montagna di soldi e dare lavoro a tanta gente (pensiamo all'indotto ad esempio).
Il luogo doveva essere Arese, nei pressi del Museo (glielo suggerivo nei locali dell'archivio); è un'idea sempre valida, immaginate che volume di lavoro e quale anima sempre viva del marchio, anche in funzione di nuovi prodotti.
L'attrazione anche per gli stranieri sarebbe straordinaria.
A questo dovrebbero anche e soprattutto pensare i politici .. c'è opportunità di lavoro e di questi tempi mi pare sia un valore primario.
Questo paese, nonostante la crisi, continua a tralasciare alcune punte di diamante, le idee buone che ci hanno contraddistinto per decenni fuori dai nostri confini. Mi chiedo: l'Alfa è rimasta in mani italiane, perchè non puntare alla grande su di essa ?
 
spider ha scritto:
... il solito assurdo italiano che la Fiat sa ben rappresentare nonostante manager che dicono di vedere a lunga gittata.
Qualche anno fa, quando il museo ancora era aperto, dissi ad un dirigente abbastanza noto in alfa che dovevano creare una sezione vintage, tra ricambi e gadget c'era da guadagnare una montagna di soldi e dare lavoro a tanta gente (pensiamo all'indotto ad esempio).
Il luogo doveva essere Arese, nei pressi del Museo (glielo suggerivo nei locali dell'archivio); è un'idea sempre valida, immaginate che volume di lavoro e quale anima sempre viva del marchio, anche in funzione di nuovi prodotti.
L'attrazione anche per gli stranieri sarebbe straordinaria.
A questo dovrebbero anche e soprattutto pensare i politici .. c'è opportunità di lavoro e di questi tempi mi pare sia un valore primario.
Questo paese, nonostante la crisi, continua a tralasciare alcune punte di diamante, le idee buone che ci hanno contraddistinto per decenni fuori dai nostri confini. Mi chiedo: l'Alfa è rimasta in mani italiane, perchè non puntare alla grande su di essa ?

Mi unisco all'auspicio
 
transaxle73 ha scritto:
E' stata immatricolata nel 1974, ma la numerazione del telaio dice che la costruzione risale all'anno prima. Sono molto orgoglioso della mia 116, e non vedo l'ora di metterla in strada. Il tuo Gt dovrebbe essere la serie precedente all'Unificato, vero?
Le mie Beru sono le UX79, perchè mi hanno detto che per il 1.3 e il 1.6 vanno bene le UX56, mentre per il 1.8 e il 2.0 ci vogliono quelle più fredde, ossia le UX79

Bene hai fatto a rifiutarti di pagare così tanto ( 20-25 Euro ) ogni singola Lodge 2HL .
Soprattutto col patema d' animo che ( di questi tempi ) oltre a non sapere bene la provenienza è facile, come dici giustamente, trovare poi sorprese amare ...... ........ :evil:
Sei riuscito a trovare delle ottime sostitute e quindi bene così. ;)

Per curiosità ti segnalo che le Lodge 2 HL erano paragonabili a candele col grado termico ( e mi pare riferendoci sempre alla scala Bosch ) di 240.

Comunque in quegli anni queste Lodge 2HL erano montate indifferentemente ( sia come primo equipaggiamenteo che come consiglio a volere adottare sempre queste candele ) da tutti i motori ALFA di 1300 ,di 1600 , di 1800 e di 2000 cc.. ed anche dalla Montreal .

Le Lodge RL 47 di cui abbiamo parlato ieri erano paragonabili ad un 260.

Poi c'erano le Lodge RL 49 ( ancora più fredde e per le corse ) che erano paragonabili " a ben oltre 260 " .

Se ti può interessare : ai tempi della GTA montavo le Lodge RL 47 ( delle foto che hai visto ) e quando andavo qualche volta a Monza per una mezz' oretta in pista, prima di entrare mi cambiavo io le candele adottando le RL 49 - come mi fu sempre consigliato dagli amici della CASA.

Parlando invece della Montreal preparata, notai che avevano montato le Champion N 5 che corrispondevano a grado termico 260.

Chiesi come mai non avevano montato le solite RL 47 che per i motori ALFA
" molto tirati o preparati " erano ormai da anni divenute una istituzione.
Mi fu risposto che queste Champion a parità di gradazione rendevano il motore più elastico nel suo funzionamento.

Avendo constatato il mio scetticismo, gli amici dell' ALFA mi montarono 8 candele RL 47 dicendomi di provare e poi riferire loro quale differenza di comportamento io avrei appurato.

Ebbene, avevano - come sempre - ragione loro. :D

La Montreal " preparata" e con montate le RL 47 era divenuta " più legnosa " ed un po' più impegnativa.

Pare una fesseria ma è la realta di una situazione presentatasi ormai 40 anni or sono. :D

Ultima cosa: gli stessi amici mi consigliarono - nel caso mi fosse venuta la pazza idea di entrare a Monza con questa belvetta - di cambiare le candele e di adottare le Champion N 3 che erano pari a quasi 280.

Ciao. Buon lavoro e buona settimana. :D :thumbup:
 
Gt_junior ha scritto:
transaxle73 ha scritto:
Gt_junior ha scritto:
A me piacerebbe molto avere un'alfetta prima serie, 1.8 con scudo stretto, blu olandese.
Oggi la sua quotazione me la rende inaccessibile, qualche anno fa con 4/5 mila euro si comprava, oggi non meno di 8/10 mila.

Pensa che un mese fa stavo acquistando (stavo già facendo il passaggio di proprietà) una bella Giulietta (116) 1.6 prima serie, blu olandese.
Poi, cinismo della sorte, il giorno prima ho dovuto affrontare un costo imprevisto abbastanza impegnativo e ho dovuto rinunciare all'acquisto.
Il colore della tua è un verde oliva, vero? E' molto bello ed elegante il Gt in quella livrea. Pensa che non più di 5 anni fa ero in trattativa per un Gt 1.3 come il tuo di colore grigio metallizzato ma il proprietario sparò una cifra irricevibile e desistei dall'acquisto. Poi lasciai perdere e mi dedicai alla altrettanto forte passione per la moto che mi porto dentro fin da piccolo. D'un tratto alla fine dell'anno scorso m'invaghii dell'Alfetta scudo stretto, e dopo svariati mesi m'imbattei in un esemplare non perfetto ma che costituiva un'ottima base di partenza. Comunque alla fine della fiera con l'Alfetta si spende quella cifra :-( , però ho preferito sistemarla da me ed essere sicuro di portare a termine un buon lavoro (grazie al mio carrozziere), invece di comprarne un esemplare all'apparenza perfetto (poi le "magagne" escono comunque).
Con la Giulietta fai ancora in tempo ad acquistare un buon esemplare a cifre ragionevolissime, ma ovviamente devi cercare da un privato ed evitare quegli inserzionisti/speculatori che sparano cifre spropositate millantando la presunta verginità del mezzo.
Buona fortuna.

Noto con dispiacere e stupore, che il tuo topic, che si presta ad ampli argomentazioni, e' rimasto un "duetto".
Ma siamo solo io e te che abbiamo un'Alfa vera (oops) Storica? :(

No non siete i soli ad avere una Alfa storica, anche ne possiedo, come credo sappiate, una magnifica Alfa 75 2.0 TS perfettamente funzionante, ed una Giulia nuova super 1.3 in attesa di restauro completo. La Giulia l'ho presa (a costo 0) per salvarla dalla demolizione, il mio è stato un atto d'amore. Appena il tempo e soprattutto i soldi me lo consentiranno provvederò al suo restauro completo così come sta facendo transaxle.

Per quanto riguarda il topic, concordo in pieno con quanto scritto da transaxle e condivido la sua amarezza per la mancanza di una rete ricambi gestita ufficialmente dalla casa. Vale la pena ricordare che era nei piani di De Meo creare ad Arese intorno al museo uno store ufficiale ed una officina di assistenza per le auto d'epoca con annessa la pista di prova. Tutto questo è stato cancellato da Marchionne, mentre a quanto si è letto sarebbe stato nei programmi di VAG in caso di acquisto del Biscione.
E poi si continua a leggere che bisogna difendere l'italianità del marchio..... solo che chi dovrebbe difenderla per farlo dice che devono essere venduti i doppioni del museo..... e qui mi fermo perchè ne stiamo già discutendo nel topic apposito.

Timeo Danaos et dona ferentes
 
fpaol68 ha scritto:
...No non siete i soli ad avere una Alfa storica, anche ne possiedo, come credo sappiate, una magnifica Alfa 75 2.0 TS perfettamente funzionante, ed una Giulia nuova super 1.3 in attesa di restauro completo. La Giulia l'ho presa (a costo 0) per salvarla dalla demolizione, il mio è stato un atto d'amore. Appena il tempo e soprattutto i soldi me lo consentiranno provvederò al suo restauro completo così come sta facendo transaxle.
.....

Qua la mano fpaol :)

Io non so da voi, ma qui nella bassa Lombarda (ed anche in Romagna), la passione per le Alfa storiche è cosa diffusa e sentita. Ed è frequente vederne qualcuna per le strade del fine settimana.

Non aggiungo altro su quanto da voi detto sulla incredibile mancanza di un "settore storico" per la marca.
Inspiegabile - senza ricorre alla dietrologia - considerato il mercato che potrebbe avere.
E con noi appassionati costretti a rimetterci ai rigattieri di turno del mercatino... :rolleyes:
 
Gt_junior ha scritto:
Si la mia e' quella in foto, verde olivo metalizzato.
L'ho acquistata a poco prezzo, io non l'ho mai restaurata totalmente in quanto il costo si aggirerebbe almeno sui 15.000 euro e sono davvero troppi.
Se conosci qualcuno che vende una Giuletta messa davvero bene e non sopra i 2.500 euro, fammi un fischio! ;)
15.000 euro per restaurarla mi sembrano francamente eccessivi, di solito questa cifra la spendi se la base di partenza è un blocco di ruggine e la tua dalle foto non mi sembra proprio in tali condizioni.
Guarda per la Giulietta posso provare a chiedere a un nonnetto che abita vicino casa mia che la usa regolarmente, é una 1.6 color avorio prima serie immatricolata più o meno nel 1979/1980. E' un bel conservato e a sentirla sembra anche ben carburata.
 
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