Renegade t3 benzina ,durata motore

[renatom]

No, non è un funzionamento discontinuo, semplicemente la velocità della turbina è variabile - ma rimane sempre altissima - in funzione della quantità di gas combusti emessa dal motore, quantità che dipende sia dal regime sia dal "carico" e cioè da quanto è premuto il pedale dell'acceleratore.

Senonché, il principio di funzionamento dei compressori a turbina non è volumetrico ma centrifugo, e non segue una legge "lineare" : la centrifugazione dell'aria, per produrre una consistente pressione, deve avvenire ad altissima velocità (siamo ben oltre i 100.000 giri al minuto) e la pressione viene a mancare rapidamente quando la turbina rallenta - pur continuando a girare a velocità, in assoluto, altissima - a causa della diminuzione di volume dei gas di scarico.

Questo comportamento "non lineare" è alla base del famoso "calcio nella schiena" dei primi motori turbo, quelli degli anni '70-80, in cui non si era ancora fatto molto per correggere le forti, fisiologiche variazioni di pressione nel compressore al variare della velocità di rotazione della turbina che lo muove ; ed è stato invece "corretto", con vari artifici (turbine più piccole ma in numero maggiore e di capacità differente, valvole per controllo e deviazione del flusso di gas a controllo elettronico...) sui motori turbo moderni, che vanno in coppia già a basso regime.

In linea di massima, la pressione data da un compressore centrifugo varia quadraticamente con la velocità periferica della girante.
Quindi, se il numero di giri si dimezza, la pressione diminuisce di 4 volte.
Praticamente si deve dimensionare il turbocompressore in maniera tale che dia la pressione di alimentazione richiesta già con un flusso di gas di scarico abbastanza ridotto per portata ed energia contenuta, poi, quando il flusso è elevato, si andrà a parzializzare i flussi.