transaxle73 ha scritto:
Ora ci si è infilati in una speculazione filosofica sul concetto di bellezza applicato al settore automobilistico.
Che il concetto di bellezza sia soggettivo è pacifico, però esistono esempi di bellezza "oggettiva" ai quali quasi nessuno oserebbe dire "che auto brutta".
Ad esempio la Cisitalia 202, archepito della granturismo all'italiana, è un'auto oggettivamente bella, a prescindere dai gusti personali di ognuno.
La Ferrari 250 GTO è anch'essa un'opera d'arte, riconosciuta anche da critici d'arte non troppo esperti di auto.
La Maserati a6gcs berlinetta è semplicemente sublime.
Poi ci sono auto che dividono, cito ad esempio la SZ/RZ che può piacere come può anche essere detestata per le sue forzature stilistiche, ma almeno ha uno stile proprio non riconducibile a nessun filone precedente.
E poi ci sono le auto che cercano di accontentare un pò tutti, dalla linea abbastanza insipida tipo la Passat, la 508 e anche le attuali BMW (al contrario di quelle disegnate da Bangle)........ecco..... il render di 4R ricalca in pieno tale impostazione. Nessuno potrà dire che è una brutta auto, ma le manca quel tocco in più da far girare la testa al suo passaggio.
Ovviamente le mie sono considerazioni opinabilissime di un semplice appassionato.
Quoto. Le auto da te citate sono proprio tre esempi di bellezza "oggettiva" , vale a dire di forme , al di là dei gusti e delle percezioni personali , riconosciute come belle universalmente , tanto da essere ammesse in musei , dove di solito vengono conservate ed esposte opere d'arte e non oggetti di produzione industriale.
Come può avvenire questo fenomeno ? E proprio della disciplina , che può apparire vana , fatua ed effimera di "estetica" il capirne i motivi .
Le auto citate hanno - per una serie di fattori non ultimo la cultura di chi le ha disegnate - proporzioni classiche , vale a dire armoniche fra loro , secondo i princìpi già codificati dalla scultura e architettura antica , soprattutto greca.
In questo modo vengono riconosciute ed accettate come " belle" o "magnifiche" da chi recepisce in loro i segni di questa bellezza classica e di conseguenza contribuisce a propagare questo giudizio a tutti gli altri .
Questa può essere una spiegazione di come le elites - culturali ed economiche- tendano a stabilire cosa è bello e cosa no .
Però affinchè questo giudizio si propaghi occorre che queste forme siano talmente proporzionate in sè e per sè da influenzare veramente e profondamente la psiche di chi le recepisce , in una sorta di armonia percettiva che forse non è ulteriormente spiegabile.
Questo schema si può applicare anche al concetto di "premium" nel mondo dell'automobile : vengono considerate desiderabili da ampi strati della popolazione quelle marche che si sono create fama di piacere alle elites , anche se il prodotto si situa in segmenti accessibili pure a persone non precisamente appartenenti a quella cerchia ed anche se non conserva sempre quelle caratteristiche di armonia che lo avevano portato alla fama.
Scusatemi queste dissertazioni che possono apparire astratte , ma che secondo me , a parte il gusto ( perverso :?:

) di scriverle , posssono servire spero a chiarire - a me stesso per primo

- qualche aspetto del bello applicato all'automobile . Saluti