<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Regolamentazione gare ciclistiche su strade aperte | Il Forum di Quattroruote

Regolamentazione gare ciclistiche su strade aperte

Salve, vivo in una zona di fissati patologici per il ciclismo su strada, e negli ultimi finesettimana mi è capitato non di rado di trovare direttori di gara ( privati cittadini in borghese ) che - in assenza di vigili urbani - e quasi speronandomi sulle proprie moto, pretendevano di bloccarmi per un quarto d'ora al semaforo verde, oppure in mezzo alla statale, o addirittura davanti al cancello di casa mia, chiudendomi quindi dentro, in attesa che arrivasse il manipolo di sconvolti sculettanti in tutù sulle biciclettine.

In alcuni casi, in assenza di pubblici ufficiali titolati a vietarmi alcunchè, mi sono rifiutato di fermarmi perchè avevo urgenza, e non avevo nessuna intenzione di farmi bloccare o chiudere dentro casa da lorsignorini in tutù, ed ho quindi proseguito la mia corsa, ovviamente a passo d'uomo, rischiando anche di venire alle mani con un direttore di gara che voleva minacciarmi ( ma ero più grosso io, ha glissato ).

Ma insomma, come diavolo sono regolamentate ste gare dilettantistiche? Ogni stupido può decidere di appropiarsi della pubblica via e decidere se io possa uscire di casa oppure no, addirittura senza scorta delle forze dell'ordine? Basta una paletta e tutti debbono obbedire?

E cosa rischio se, pur con tutte le precauzioni, non mi fermo?

P.s. da un amante della bici, che però non pretende di avere l'uso esclusivo della strada.
 
Ti sono solidale: con tutta la passione che posso avere non tanto per le bici quanto per i rally e le cronoscalate, credo che per le competizioni ci siano strutture preposte - autodromi e velodromi - e per rispetto dei diritti del prossimo si dovrebbe evitare di creare disagio (ma a volte è più corretto dire "rompere i co...") ostacolando la normale circolazione.
 
BelliCapelli3 ha scritto:
Salve, vivo in una zona di fissati patologici per il ciclismo su strada, e negli ultimi finesettimana mi è capitato non di rado di trovare direttori di gara ( privati cittadini in borghese ) che - in assenza di vigili urbani - e quasi speronandomi sulle proprie moto, pretendevano di bloccarmi per un quarto d'ora al semaforo verde, oppure in mezzo alla statale, o addirittura davanti al cancello di casa mia, chiudendomi quindi dentro, in attesa che arrivasse il manipolo di sconvolti sculettanti in tutù sulle biciclettine.

In alcuni casi, in assenza di pubblici ufficiali titolati a vietarmi alcunchè, mi sono rifiutato di fermarmi perchè avevo urgenza, e non avevo nessuna intenzione di farmi bloccare o chiudere dentro casa da lorsignorini in tutù, ed ho quindi proseguito la mia corsa, ovviamente a passo d'uomo, rischiando anche di venire alle mani con un direttore di gara che voleva minacciarmi ( ma ero più grosso io, ha glissato ).

Ma insomma, come diavolo sono regolamentate ste gare dilettantistiche? Ogni stupido può decidere di appropiarsi della pubblica via e decidere se io possa uscire di casa oppure no, addirittura senza scorta delle forze dell'ordine? Basta una paletta e tutti debbono obbedire?

E cosa rischio se, pur con tutte le precauzioni, non mi fermo?

P.s. da un amante della bici, che però non pretende di avere l'uso esclusivo della strada.

Le gare sono autorizzate dalla prefettura ed hanno quindi l'autorizzazione ad essere occupate dai ciclisti in gara. Ogni gara deve avere una scorta tecnica fatta da staffette, direttori di gara e spesso coadiuvati da forze dell'ordine, vigili e corpi volontari di protezione civile nei punti critici.

Con circa 3 minuti di anticipo passa una auto con cartello che indica INIZIO GARA CICLISTICA poi passa la competizione e dopo circa altri 3 minuti passa l'auto con scritto FINE GARA.

In quello spazio di tempo e di strada il traffico è interdetto e il tizio che ti intima l'alt è autorizzato a farlo dal prefetto.

Il rischio è una denuncia oppure può accadere ciò che accadde a Pantani alla Milano Torino.
 
BelliCapelli3 ha scritto:
Salve, vivo in una zona di fissati patologici per il ciclismo su strada, e negli ultimi finesettimana mi è capitato non di rado di trovare direttori di gara ( privati cittadini in borghese ) che - in assenza di vigili urbani - e quasi speronandomi sulle proprie moto, pretendevano di bloccarmi per un quarto d'ora al semaforo verde, oppure in mezzo alla statale, o addirittura davanti al cancello di casa mia, chiudendomi quindi dentro, in attesa che arrivasse il manipolo di sconvolti sculettanti in tutù sulle biciclettine.

In alcuni casi, in assenza di pubblici ufficiali titolati a vietarmi alcunchè, mi sono rifiutato di fermarmi perchè avevo urgenza, e non avevo nessuna intenzione di farmi bloccare o chiudere dentro casa da lorsignorini in tutù, ed ho quindi proseguito la mia corsa, ovviamente a passo d'uomo, rischiando anche di venire alle mani con un direttore di gara che voleva minacciarmi ( ma ero più grosso io, ha glissato ).

Ma insomma, come diavolo sono regolamentate ste gare dilettantistiche? Ogni stupido può decidere di appropiarsi della pubblica via e decidere se io possa uscire di casa oppure no, addirittura senza scorta delle forze dell'ordine? Basta una paletta e tutti debbono obbedire?

E cosa rischio se, pur con tutte le precauzioni, non mi fermo?

P.s. da un amante della bici, che però non pretende di avere l'uso esclusivo della strada.

E tu, quando vai in bici, metti il tutù o vai in perizoma e reggicalze?
P.s. da un amante della bici che usa i pantaloncini da ciclista.
 
Ringrazio per le info. Evidentemente dalle mie parti stanno esagerando con le garette dilettantistiche di quartiere. Che rabbia mi fanno!

Quanto al tutù, era chiaramente ironia. Di certo quando faccio le mie uscite in MTB vedo di non intralciare il traffico, tantomeno di appropriarmi della strada intera e bloccarla.
 
G5 ha scritto:
BelliCapelli3 ha scritto:
Salve, vivo in una zona di fissati patologici per il ciclismo su strada, e negli ultimi finesettimana mi è capitato non di rado di trovare direttori di gara ( privati cittadini in borghese ) che - in assenza di vigili urbani - e quasi speronandomi sulle proprie moto, pretendevano di bloccarmi per un quarto d'ora al semaforo verde, oppure in mezzo alla statale, o addirittura davanti al cancello di casa mia, chiudendomi quindi dentro, in attesa che arrivasse il manipolo di sconvolti sculettanti in tutù sulle biciclettine.

In alcuni casi, in assenza di pubblici ufficiali titolati a vietarmi alcunchè, mi sono rifiutato di fermarmi perchè avevo urgenza, e non avevo nessuna intenzione di farmi bloccare o chiudere dentro casa da lorsignorini in tutù, ed ho quindi proseguito la mia corsa, ovviamente a passo d'uomo, rischiando anche di venire alle mani con un direttore di gara che voleva minacciarmi ( ma ero più grosso io, ha glissato ).

Ma insomma, come diavolo sono regolamentate ste gare dilettantistiche? Ogni stupido può decidere di appropiarsi della pubblica via e decidere se io possa uscire di casa oppure no, addirittura senza scorta delle forze dell'ordine? Basta una paletta e tutti debbono obbedire?

E cosa rischio se, pur con tutte le precauzioni, non mi fermo?

P.s. da un amante della bici, che però non pretende di avere l'uso esclusivo della strada.

Le gare sono autorizzate dalla prefettura ed hanno quindi l'autorizzazione ad essere occupate dai ciclisti in gara. Ogni gara deve avere una scorta tecnica fatta da staffette, direttori di gara e spesso coadiuvati da forze dell'ordine, vigili e corpi volontari di protezione civile nei punti critici.

Con circa 3 minuti di anticipo passa una auto con cartello che indica INIZIO GARA CICLISTICA poi passa la competizione e dopo circa altri 3 minuti passa l'auto con scritto FINE GARA.

In quello spazio di tempo e di strada il traffico è interdetto e il tizio che ti intima l'alt è autorizzato a farlo dal prefetto.

Il rischio è una denuncia oppure può accadere ciò che accadde a Pantani alla Milano Torino.
Precisissimo!
Aggiungo solamente che i Comuni interessati dal passaggio della carovana sono obbligati ad affiggere nell'albo pretorio l'ordinanza che dispone la chiusura al traffico della strada.
Solitamente i Prefetti dispongono che gli organizzatori curino una adeguata pubblicità all'evento tramite cartellonistica da apporre alle intersezioni e negli altri punti pericolosi del tracciato.
Lavorando per le Compagnie mi sono capitati un paio di casi di sinistri avvenuti nel corso di gare ciclistiche. Ti posso dire che in caso di sinistro la ragione, a meno che tu non stenda qualche ciclista o qualche ammiraglia, non sta automaticamente dalla parte degli organizzatori.
 
Ho però il sospetto che qsti addetti dell'organizzazione esagerino un po' nell'esercizio delle proprie funzioni, altrimenti non mi spiego come qllo con cui ha discusso BelliCapelli3 non abbia fatto valere il proprio potere.
Se non l'ha fatto è perchè era in torto, immagino. 8)
 
stefano_68 ha scritto:
Ho però il sospetto che qsti addetti dell'organizzazione esagerino un po' nell'esercizio delle proprie funzioni, altrimenti non mi spiego come qllo con cui ha discusso BelliCapelli3 non abbia fatto valere il proprio potere.
Se non l'ha fatto è perchè era in torto, immagino. 8)
Non è detto. Solo il Direttore di gara e pochi altri conoscono le normative in materia e, in particolare, i disciplinari di gara. ;)
 
stefano_68 ha scritto:
Ho però il sospetto che qsti addetti dell'organizzazione esagerino un po' nell'esercizio delle proprie funzioni, altrimenti non mi spiego come qllo con cui ha discusso BelliCapelli3 non abbia fatto valere il proprio potere.
Se non l'ha fatto è perchè era in torto, immagino. 8)

Quando la strada è chiusa .... è chiusa! Ovviamente uno del servizio ha il dovere di fermarti ma non ne ha il potere. Tuttavia se lui si blocca li e chiama il direttore di gara o i vigili o i poliziotti al seguito ti fa' un bocciolo tanto.
Il problema vero è che come tutte le cose una gara ciclistica dilettantistica o amatoriale viene gestita da appassionati che spesso giocano i rischi sulla propria pelle e talvolta sono in carenza di organico.
Da dire che spesso le FF.OO non possono eseguire il loro servizio per le ragioni che tutti conosciamo.
 
G5 ha scritto:
stefano_68 ha scritto:
Ho però il sospetto che qsti addetti dell'organizzazione esagerino un po' nell'esercizio delle proprie funzioni, altrimenti non mi spiego come qllo con cui ha discusso BelliCapelli3 non abbia fatto valere il proprio potere.
Se non l'ha fatto è perchè era in torto, immagino. 8)

Quando la strada è chiusa .... è chiusa! Ovviamente uno del servizio ha il dovere di fermarti ma non ne ha il potere. Tuttavia se lui si blocca li e chiama il direttore di gara o i vigili o i poliziotti al seguito ti fa' un bocciolo tanto.
Il problema vero è che come tutte le cose una gara ciclistica dilettantistica o amatoriale viene gestita da appassionati che spesso giocano i rischi sulla propria pelle e talvolta sono in carenza di organico.
Da dire che spesso le FF.OO non possono eseguire il loro servizio per le ragioni che tutti conosciamo.

attenzione che la situazione che descrivo io è un po' meno definita, non so se per un problema di malorganizzazione. La strada cioè non è fisicamente chiusa ( transenne ) a mo' di circuito, tantomeno è mai stato annunciato il blocco della circolazione dalle alle.

Semplicemente mi trovo a circolare su una statale aperta, e ad un certo punto mi si fa sotto in moto uno con la paletta che pretende di farmi accostare.

Voglio dire, se hai tutte le autorizzazioni chiudi la circolazione, ed io non abbatterò certo le transenne. Ma che su strada palesemente aperta mi si faccia improvvisamente addosso un pagliaccio che mi vuole dare la paletta in testa perchè lo dice lui, senza nemmeno essere un pubblico ufficiale, ma tu chi saresti?
 
Vivo in una piccolissima strada a senso unico, con due strade piuttosto importanti (per la piccola dimensione del comune) sia all'imboccatura, sia all'uscita.
Capita in questa stagione MOLTO SPESSO che dei decerebrati (sia chi autorizza, sia chi organizza) mi piazzino un circuito di gara che passa esattamente prima e dopo la mia via, col risultato che io resto chiuso per mezzore, talvolta anche un'ora, per via dei ritardatari che in pratica creano un flusso quasi continuo di ciclisti.
Ecco, in questi momenti mi vien voglia di prendere il cric e di far rispettare il mio diritto allo spostamento, come la cassazione ricordo affermò per un parcheggio in doppiafila.
Perchè, di fatto, questi farabutti violano un mio sacrosanto diritto chiudendomi in 100m di strada a casa mia.
Non ho nulla contro i ciclisti ma l'arroganza mi fa bollire il cervello e purtroppo in quella categoria ne ho trovata fin troppa. :evil:
 
Raccogliamo le firme per indire un referendum per l'abrogazione delle biciclette su strada pubblica. Così come vietiamo i pattini a rotelle vietiamo anche le bici.

PS Questa sera farò 60 km col mio bel tutù fucsia, sculettando per la strada sulla mia Bianchi montata con componentistica Campagnolo.
 
BelliCapelli3 ha scritto:
Voglio dire, se hai tutte le autorizzazioni chiudi la circolazione, ed io non abbatterò certo le transenne. Ma che su strada palesemente aperta mi si faccia improvvisamente addosso un pagliaccio che mi vuole dare la paletta in testa perchè lo dice lui, senza nemmeno essere un pubblico ufficiale, ma tu chi saresti?

E' questo che intendevo, la solita questione che in preda a deliri di onnipotenza derivanti dall'avere un atomo di potere in quel frangente, alcuni personaggi vietano a briglia sciolta, in barba anche al buon senso.
Tra l'altro il citato fatto di Pantani è accaduto dalle mie parti, e in famiglia conoscono l'investitore (o /trice); il problema è nato dal fatto che la persona abitava in una casa lungo il percorso, ed è potuta uscire dal suo passaggio senza blocchi e - immagino - senza segnalazioni di sorta. Ha preso la solita direzione e a un certo punto si è trovata un "pazzo" in contromano sulla bici, il povero Pantani, appunto.

Non so come la cosa si sia poi conclusa, legalmente.
 
Corazon Habanero ha scritto:
stefano_68 ha scritto:
Ho però il sospetto che qsti addetti dell'organizzazione esagerino un po' nell'esercizio delle proprie funzioni, altrimenti non mi spiego come qllo con cui ha discusso BelliCapelli3 non abbia fatto valere il proprio potere.
Se non l'ha fatto è perchè era in torto, immagino. 8)
Non è detto. Solo il Direttore di gara e pochi altri conoscono le normative in materia e, in particolare, i disciplinari di gara. ;)

Eh vabe', male allora.
Se si prendono la briga di vietare dovrebbero sapere in base a cosa agiscono! :!:
 
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