Sono spesso d'accordo con i tuoi interventi, non te lo scrivo mai, e ti scrivo solo ora per dirti che qui sono in disaccordo.marimasse ha scritto:Inoltre, non dimenticherei un particolare: il fatto che tutti "rispettino" una certa regola non significa affatto che quella regola sia giusta e oggettivamente degna di rispetto. Con le opportune minacce si possono costringere le persone a fare qualsiasi cosa, come dimostra per esempio il perfetto... funzionamento dei molti regimi dittatoriali, nei quali il despota di turno, guarda caso, si premura sempre di ribadire come il popolo, con il suo comportamento, dimostri di apprezzare e capire e appoggiare il regime.
Il meccanismo è quello, seppure ovviamente su scala diversa.
Vabbé, è il bello della dialettica costruttiva, spero.
Nel momento in cui si è chiamati al rispetto di una norma quella stessa norma perde il connotato etico, mentre lo riacquista quando quella norma viene discussa per essere modificata, abolita o sostituita.
Il rispetto di una norma dunque non afferisce alla sua bontà o meno e non è ovviamente invocabile il disaccordo da una norma per evitare la sanzione derivante dalla sua violazione.
Ciò non significa che una norma non possa essere discussa, ma solo che il suo rispetto è indipendente dalle discussioni su di essa, fintantoché quelle discussioni porteranno magari alla sua abrogazione.
Io non sono particolarmente preoccupato del potenziale eversivo di chi va a 150 in autostrada, né faccio dell'Italia un esempio di democrazia, però non sopporto che il pìrla che corre troppo sulla strada che attraversa mia madre a 81 anni suonati con il carrello della spesa la metta su che è un mezzo Che Guevara.
Ciao
Claudio