<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> referendum per alzare i limiti | Page 3 | Il Forum di Quattroruote

referendum per alzare i limiti

Potrebbe al contrario esser un buon motivo per guidare senza troppi patemi.......di autovelox.....agenti vestiti da "cespugli" seminascosti non per la sicurezza di tutti ma per vessarci tutti................................altamente diseducativo........................................................ ;)
 
The.Tramp ha scritto:
Prima di alzare i limiti, bisogna imparare a rispettare i limiti vigenti.

Oddio. Se i limiti fossero ragionevoli si rispetterebbero di più.
Ieri, Frascati centro. Hanno montato dei dossi rallentatori così alti che se non hai un Lince e NON rallenti spacchi qualcosa. Uno alla fine si concentra più sui dossi che sulla guida (per altro ce ne è uno ogni 500 metri ...)
Proprio perchè guardavo i dossi con la coda dell'occhio ho notato il cartello limite 30 km/h. Strada in discesa, praticamente tra dossi e cartelli va fatta in prima frenando un po' ....
Ma se non ci fossero i dossi e ci mettessero un velox, il Comune risanerebe i bilanci della Sanità Laziale in un mese ..
 
bandieratricolore ha scritto:
Potrebbe al contrario esser un buon motivo per guidare senza troppi patemi.......di autovelox.....agenti vestiti da "cespugli" seminascosti non per la sicurezza di tutti ma per vessarci tutti................................altamente diseducativo........................................................ ;)

Il nostro patema (dico nostro perchè è anche mio) è dovuto al fatto che sappiamo benissimo di contravvenire ai limiti, il limite per noi è una costrizione imposta da rispettare solo se si è costretti a farlo e da trasgredire più o meno volutamente non appena se ne ha la possibilità, per questo motivo ogni volta che c'è il sospetto di essere beccati, allora viene il patema.
In Svizzera ed in Francia, in Germania ed in Inghilterra, gli autovelox sono come da noi, anche lì ci sono i poliziotti camuffati da cespuglio, ma gli automobilisti non hanno patemi perchè i limiti li rispettano (mediamente) comunque. Non hanno il terrore degli autovelox, comunque essi siano piazzati.
E' proprio questo il nostro problema. Se noi imparassimo che i limiti vanno rispettati a priori, gli autovelox non sarebbero più un patema. Sia col limite a 130 che col limite a 150. Il nostro patema è sempre coda di paglia.

Saluti
 
mizzu ha scritto:
skamorza ha scritto:
lucio745 ha scritto:
fosse per me, già 110 kmh son pericolosi.in svizzera il limite è 120, e in certe zone 80 kmh per non far rumore , ne inquinare.volete correre? ci son gli autodromi per sfogarsi.

sono d'accordo con te. facci cortesemente il favore di prendere i mezzi pubblici perchè è evidente che ritenere i 110 pericolosi sulle tratte per le quali si aperto il topic significa non essere idonei alla guida e causare pericolo in caso di eventi fuori dalla norma, che su mezzi in movimento non sono mai da escludere.

S-T-A-N-D-I-N-G O-V-A-T-I-O-N !!!!!!!!!!!!!!!!

se ti do il mio indirizzo mi mandi un autografo? :D :D
[meglio se come quelli di fiorello sugli assegni in bianco.. :lol: :lol: ]
:D
 
fabiologgia ha scritto:
bandieratricolore ha scritto:
Potrebbe al contrario esser un buon motivo per guidare senza troppi patemi.......di autovelox.....agenti vestiti da "cespugli" seminascosti non per la sicurezza di tutti ma per vessarci tutti................................altamente diseducativo........................................................ ;)

Il nostro patema (dico nostro perchè è anche mio) è dovuto al fatto che sappiamo benissimo di contravvenire ai limiti, il limite per noi è una costrizione imposta da rispettare solo se si è costretti a farlo e da trasgredire più o meno volutamente non appena se ne ha la possibilità, per questo motivo ogni volta che c'è il sospetto di essere beccati, allora viene il patema.
In Svizzera ed in Francia, in Germania ed in Inghilterra, gli autovelox sono come da noi, anche lì ci sono i poliziotti camuffati da cespuglio, ma gli automobilisti non hanno patemi perchè i limiti li rispettano (mediamente) comunque. Non hanno il terrore degli autovelox, comunque essi siano piazzati.
E' proprio questo il nostro problema. Se noi imparassimo che i limiti vanno rispettati a priori, gli autovelox non sarebbero più un patema. Sia col limite a 130 che col limite a 150. Il nostro patema è sempre coda di paglia.

Saluti
non si può dire tu abbia torto. però se parliamo di limiti NON autostradali converrai che da noi sono quasi ovunque privi di logica (se non consideriamo una logica "parakula" o di bilancio comunale).
io da ormai molti anni li rispetto tutti. e tutti mi sorpassano. non solo, chi sale in macchina con me mi chiede ogni volta per quale motivo io vada tanto piano. la risposta è che non vado piano, rispetto i limiti applicando solo i 5 km/h di maggiorazione. risulta dunque evidente che questi limiti siano troppo ridotti per tutti. se in italia siamo in pochi (forse sono l'unico !?!) a rispettarli o siamo un popolo di scriteriati o lo è chi appone i cartelli. ciao.
 
skamorza ha scritto:
fabiologgia ha scritto:
bandieratricolore ha scritto:
Potrebbe al contrario esser un buon motivo per guidare senza troppi patemi.......di autovelox.....agenti vestiti da "cespugli" seminascosti non per la sicurezza di tutti ma per vessarci tutti................................altamente diseducativo........................................................ ;)

Il nostro patema (dico nostro perchè è anche mio) è dovuto al fatto che sappiamo benissimo di contravvenire ai limiti, il limite per noi è una costrizione imposta da rispettare solo se si è costretti a farlo e da trasgredire più o meno volutamente non appena se ne ha la possibilità, per questo motivo ogni volta che c'è il sospetto di essere beccati, allora viene il patema.
In Svizzera ed in Francia, in Germania ed in Inghilterra, gli autovelox sono come da noi, anche lì ci sono i poliziotti camuffati da cespuglio, ma gli automobilisti non hanno patemi perchè i limiti li rispettano (mediamente) comunque. Non hanno il terrore degli autovelox, comunque essi siano piazzati.
E' proprio questo il nostro problema. Se noi imparassimo che i limiti vanno rispettati a priori, gli autovelox non sarebbero più un patema. Sia col limite a 130 che col limite a 150. Il nostro patema è sempre coda di paglia.

Saluti
non si può dire tu abbia torto. però se parliamo di limiti NON autostradali converrai che da noi sono quasi ovunque privi di logica (se non consideriamo una logica "parakula" o di bilancio comunale).
io da ormai molti anni li rispetto tutti. e tutti mi sorpassano. non solo, chi sale in macchina con me mi chiede ogni volta per quale motivo io vada tanto piano. la risposta è che non vado piano, rispetto i limiti applicando solo i 5 km/h di maggiorazione. risulta dunque evidente che questi limiti siano troppo ridotti per tutti. se in italia siamo in pochi (forse sono l'unico !?!) a rispettarli o siamo un popolo di scriteriati o lo è chi appone i cartelli. ciao.

due autografi prego..

:D :D
 
skamorza ha scritto:
fabiologgia ha scritto:
bandieratricolore ha scritto:
Potrebbe al contrario esser un buon motivo per guidare senza troppi patemi.......di autovelox.....agenti vestiti da "cespugli" seminascosti non per la sicurezza di tutti ma per vessarci tutti................................altamente diseducativo........................................................ ;)

Il nostro patema (dico nostro perchè è anche mio) è dovuto al fatto che sappiamo benissimo di contravvenire ai limiti, il limite per noi è una costrizione imposta da rispettare solo se si è costretti a farlo e da trasgredire più o meno volutamente non appena se ne ha la possibilità, per questo motivo ogni volta che c'è il sospetto di essere beccati, allora viene il patema.
In Svizzera ed in Francia, in Germania ed in Inghilterra, gli autovelox sono come da noi, anche lì ci sono i poliziotti camuffati da cespuglio, ma gli automobilisti non hanno patemi perchè i limiti li rispettano (mediamente) comunque. Non hanno il terrore degli autovelox, comunque essi siano piazzati.
E' proprio questo il nostro problema. Se noi imparassimo che i limiti vanno rispettati a priori, gli autovelox non sarebbero più un patema. Sia col limite a 130 che col limite a 150. Il nostro patema è sempre coda di paglia.

Saluti
non si può dire tu abbia torto. però se parliamo di limiti NON autostradali converrai che da noi sono quasi ovunque privi di logica (se non consideriamo una logica "parakula" o di bilancio comunale).
io da ormai molti anni li rispetto tutti. e tutti mi sorpassano. non solo, chi sale in macchina con me mi chiede ogni volta per quale motivo io vada tanto piano. la risposta è che non vado piano, rispetto i limiti applicando solo i 5 km/h di maggiorazione. risulta dunque evidente che questi limiti siano troppo ridotti per tutti. se in italia siamo in pochi (forse sono l'unico !?!) a rispettarli o siamo un popolo di scriteriati o lo è chi appone i cartelli. ciao.

Si e no. I limiti italiani, in linea di principio, sono gli stessi che ci sono in tutti i Paesi europei ossia 50 in città, 90 fuori città, 110 su statale a doppia carreggiata e 130 in autostrada.
Vero è che certe volte, fuori città, ci si imbatte in limiti supplementari (più bassi) talvolta ingiustificati, ma questo succede anche all'estero, forse meno, ma succede.
Gli appostamenti appena dietro il cartello di inizio centro abitato e quelli immediatamente dopo i cartelli di limite, li ho visti dapperutto, ho abitato per anni in Francia e lì sono maestri anche nell'impiego di auto-civetta con il radar nascosto all'interno. Per non parlare della Svizzera dove tante volte un'auto della Polizia mi si è letteralmente attaccata al sedere per chilometri e chilometri aspettando il momento in cui per una discesa o per un secondo di disattenzione avessi superato anche di un solo km/h il limite.
Il problema essenziale per me è la nostra forma mentis. Noi rispettiamo le regole solo quando c'è la certezza (o comunque un'elevata probabilità) di essere beccati; se c'è un'alta probabilità se non la certezza di farla franca, nessuno di noi le rispetta, a meno che non gli faccia comodo.
La logica parakula dei comuni che vogliono far cassa è ovviamente deplorevole, ma non dobbiamo dimenticarci che esiste perchè noi siamo fatti così, esiste perchè è certo che si beccano un sacco di soldi e si beccano tanti soldi perchè noi a priori non rispettiamo il limite. Il comune che vuol far cassa sta sfruttando una nostra debolezza, se noi rispettassimo i limiti non ci sarebbe alcun agguato possibile.
Per alcuni anni ho girato tutta l'Europa (fino a Capo Nord) con un vecchio camper che per raggiungere i 100 km/h aveva bisogno di una discesa lunga almeno un paio di km. Non ho mai guidato così tranquillo come con quel camper, non c'era agguato che mi impensierisse. Con l'auto invece sono sempre teso ma la colpa è del limite o mia che so che rischio di essere beccato?

Saluti
 
Quoto l'analisi di fabiologgia e aggiungo un elemento finora non emerso.
I limiti non sono fissati utilizzando come parametro il pilota di Formula 1, non sono fissati ipotizzando pista libera per 3 chilometri e non sono fissati presupponendo tempo bello e soleggiato.
Il diritto alla libera circolazone è garantito dalla costituzione, quello alla cicolazione veloce e divertente no.
Ciò per dire che se sentite stretti alcuni limiti, e contemporaneamente vi incaxxate con chi li rispetta, invece di concentrarvi su quanto fighi siete, potreste chiedervi magari se tra 20, 30 o 40 anni non avrete bisogno di quei limiti per circolare in sicurezza o magari fin da subito potreste riflettere che i vostri padri ne hanno bisogno.
Che si potrebbe fare molto di più per rendere le strade più sicure è ovvio, che tanta gente è incapace (ma attenti ai riferimenti, in confronto a Vettel sareste incapaci anche voi) è altrettanto ovvio, ma la soluzione non è quella di sopprimere chi va piano, alzare i limiti e trasformare le strade in circuiti per arrivare 20 minuti prima, costerebbe troppo e avvantaggerebbe solo chi è invasato, io per arrivare 20 minuti prima esco 20 minuti prima, non è difficile.
Quindi una soluzione relativamente poco costosa è quella di tenere i limiti bassi, sarà facile, non c'è dubbio, ma finché gli incidenti stradali costano il 10% di una finanziaria, il legislatore ha gioco facile a non alzarli, e il fatto che un limite a 40 spinge ad andare a 70 perdonatemi, ma è un'idiozia, io magari a 70 ci vado ma non è che lo faccio per il gusto di prendere un autovelox, il gusto del proibito è un'altra cosa.
Ave
Claudio
 
Claudio b. ha scritto:
Ciò per dire che se sentite stretti alcuni limiti, e contemporaneamente vi incaxxate con chi li rispetta, invece di concentrarvi su quanto fighi siete, potreste chiedervi magari se tra 20, 30 o 40 anni non avrete bisogno di quei limiti per circolare in sicurezza o magari fin da subito potreste riflettere che i vostri padri ne hanno bisogno.
Claudio

concordo, ma anche no.

diciamo che i limiti come misura sono quelli ragionevoli e corrispondenti a tutti i Paesi europei con una circolazione intensa, determinati in misura da andare bene più o meno in ogni condizione e più o meno per tutti gli utenti, anche quelli "'passivi" rispetto al limite (pedoni, ciclisti, attraversatori eccetera) .
diciamo anche che il limite dovrebbe essere, appunto, "il limite" (lo dice il nome stesso) e non la velocità media da tenere. però se lo metti basso le due cose finiscono per coincidere.

il problema vero che infastidisce, a mio modesto parere, è che piuttosto spesso sono posti in modo del tutto inappropriato. (statali senza attraversamenti col limite a 50)

'nzomma, i limiti sono un po' come gli statali: non è il numero, è l'utilizzo ... ;)
 
B-O-DISEL ha scritto:
|Mauro65| ha scritto:
perché un limite irragionevole tendi sempre a superarlo, uno ragionevole puoi anche rispettarlo
senza polemica Mauro, in America i limiti son molto bassi rispetto alle strade. Da quel che leggo (se sono irragionevoli non lo so), li rispettano tutti.
Saluti
a parte che spesso hanno volumi di traffico mostruoso, a parte che se tutti superano omogeneamente i limiti (flusso di traffico) gli agenti non multano, forse no si sa che vi sono anche molte strade (nelle zone meno trafficate di alcuni stati senza limite)
 
belpietro ha scritto:
Claudio b. ha scritto:
Ciò per dire che se sentite stretti alcuni limiti, e contemporaneamente vi incaxxate con chi li rispetta, invece di concentrarvi su quanto fighi siete, potreste chiedervi magari se tra 20, 30 o 40 anni non avrete bisogno di quei limiti per circolare in sicurezza o magari fin da subito potreste riflettere che i vostri padri ne hanno bisogno.
Claudio

concordo, ma anche no.

diciamo che i limiti come misura sono quelli ragionevoli e corrispondenti a tutti i Paesi europei con una circolazione intensa, determinati in misura da andare bene più o meno in ogni condizione e più o meno per tutti gli utenti, anche quelli "'passivi" rispetto al limite (pedoni, ciclisti, attraversatori eccetera) .
diciamo anche che il limite dovrebbe essere, appunto, "il limite" (lo dice il nome stesso) e non la velocità media da tenere. però se lo metti basso le due cose finiscono per coincidere.

il problema vero che infastidisce, a mio modesto parere, è che piuttosto spesso sono posti in modo del tutto inappropriato. (statali senza attraversamenti col limite a 50)

'nzomma, i limiti sono un po' come gli statali: non è il numero, è l'utilizzo ... ;)
Ma infatti se riusciamo ad affrontare il problema senza retorica e moralismi, il caso da te evidenziato, del segnale che segna 50 sulla statale magari perché era piena di buche, hanno riasfaltato e il segnale è rimasto, è destinato a rimanere quasi sempre serenamente disatteso.
Il problema, anche qui, è che io magari ci vado a 80 (10 oltre il limite che sarebbe quello previsto se non ci fosse il limite assurdo), ma poi arriva il fenomeno che ti passa a 120 perché quello è il limite nella sua scarsamente intelligente testa.
 
Thefrog ha scritto:
Spiderman75 ha scritto:
Basterebbe attuare i 150 già previsti dal codice... si potrebbe mettere questo limite sulle autostrade a 3 corsie + corsia di emergenza.

Sulle strade a tre corsie per senso di marcia quelli che vanno piano marciano nella corsia centrale, perche' tutti pensano che la corsia piu' a destra sia riservata ai camion. E se le costruissero a cinque corsie per senso di marcia sta' pur certo che la corsia piu' trafficata sarebbe sempre quella piu' a sinitra.

Regards,
The frog

Non avrei mai pensato che un giorno avrei quotato la rana :shock:
 
fabiologgia ha scritto:
...In Svizzera ed in Francia, in Germania ed in Inghilterra, gli autovelox sono come da noi, anche lì ci sono i poliziotti camuffati da cespuglio, ma gli automobilisti non hanno patemi perché i limiti li rispettano (mediamente) comunque...
La pratica di prendere ad esempio gli stranieri, considerandoli per chissà quale ragione intrinsecamente migliori (o peggiori, secondo convenienza) di noi e mettendo in luce (secondo convenienza) solo alcune delle differenze esistenti tra la nostra e la loro situazione, mai mi è piaciuta.

Spesso all'estero il maggiore rispetto generalizzato delle regole è semplicemente abbinato a regole molto meno isteriche e quindi molto più "rispettabili". Mai ho capito come si possa pensare che il nostrano modo di piazzare limiti di velocità (non tanto sulle autostrade ma in tutti gli altri luoghi), linee continue, divieti di sorpasso ecc. abbia qualche remota probabilità di produrre negli utenti della strada un maggiore "rispetto" delle regole e di coloro che devono farle rispettare (specie se questi ultimi concentrano il loro impegno proprio sugli aspetti meno rispettabili).

Inoltre, non dimenticherei un particolare: il fatto che tutti "rispettino" una certa regola non significa affatto che quella regola sia giusta e oggettivamente degna di rispetto. Con le opportune minacce si possono costringere le persone a fare qualsiasi cosa, come dimostra per esempio il perfetto... funzionamento dei molti regimi dittatoriali, nei quali il despota di turno, guarda caso, si premura sempre di ribadire come il popolo, con il suo comportamento, dimostri di apprezzare e capire e appoggiare il regime.
Il meccanismo è quello, seppure ovviamente su scala diversa.
 
marimasse ha scritto:
fabiologgia ha scritto:
...In Svizzera ed in Francia, in Germania ed in Inghilterra, gli autovelox sono come da noi, anche lì ci sono i poliziotti camuffati da cespuglio, ma gli automobilisti non hanno patemi perché i limiti li rispettano (mediamente) comunque...
La pratica di prendere ad esempio gli stranieri, considerandoli per chissà quale ragione intrinsecamente migliori (o peggiori, secondo convenienza) di noi e mettendo in luce (secondo convenienza) solo alcune delle differenze esistenti tra la nostra e la loro situazione, mai mi è piaciuta.

Spesso all'estero il maggiore rispetto generalizzato delle regole è semplicemente abbinato a regole molto meno isteriche e quindi molto più "rispettabili". Mai ho capito come si possa pensare che il nostrano modo di piazzare limiti di velocità (non tanto sulle autostrade ma in tutti gli altri luoghi), linee continue, divieti di sorpasso ecc. abbia qualche remota probabilità di produrre negli utenti della strada un maggiore "rispetto" delle regole e di coloro che devono farle rispettare (specie se questi ultimi concentrano il loro impegno proprio sugli aspetti meno rispettabili).

Inoltre, non dimenticherei un particolare: il fatto che tutti "rispettino" una certa regola non significa affatto che quella regola sia giusta e oggettivamente degna di rispetto. Con le opportune minacce si possono costringere le persone a fare qualsiasi cosa, come dimostra per esempio il perfetto... funzionamento dei molti regimi dittatoriali, nei quali il despota di turno, guarda caso, si premura sempre di ribadire come il popolo, con il suo comportamento, dimostri di apprezzare e capire e appoggiare il regime.
Il meccanismo è quello, seppure ovviamente su scala diversa.

Guarda che la mia non è esterofilia, tutt'altro. E' solo riconoscimento di una nostra caratteristica intrinseca, di una nostra forma mentis radicata.
Noi italiani abbiamo una mentalità diversa dagli altri, non c'è alcun dubbio, e con quel termine "diversa" non voglio dire né migliore né peggiore, ma semplicemente differente.
Le regole di cui stiamo parlando sono i limiti di velocità. Ebbene, in Italia, in linea di principio, sono esattamente gli stessi che nel resto d'Europa. Perchè in Italia i 50 km/h in città sono "una regola isterica" ed in Francia no? Perchè in Italia i 130 in autostrada sono "un'imposizione draconiana" e invece in Austria no? I limiti sono gli stessi, giusti o sbagliati che siano, evidentemente di diverso c'è solo il nostro modo di recepirli. E secondo me il punto è proprio questo.
Il punto è che noi italiani, per rispettare le regole, abbiamo necessità di qualcuno che ce lo imponga con la forza e ci controlli con la minaccia di una sanzione, altrimenti noi la regola la ignoriamo. Siamo noi che abbiamo bisogno di quella che tu chiami "dittatura".

Saluti
 
Il punto è che noi italiani, per rispettare le regole, abbiamo necessità di qualcuno che ce lo imponga con la forza e ci controlli con la minaccia di una sanzione, altrimenti noi la regola la ignoriamo. Siamo noi che abbiamo bisogno di quella che tu chiami "dittatura".

Verissimo. Prova ne è che il concetto di "superamento del limite" può essere facilmente esteso. All'estero, ad un incrocio con semaforo, se devi svoltare a sinistra, ti metti in coda e amen. Si può dire lo stesso da noi? Avete mai visto auto in doppia o tripla fila in Europa? Avete provato ad attraversare una strada? Si tratta di una diversa cultura, c'è più senso civico e rispetto delle regole. E per questo nessuno si sente stressato. Se giochi a calcio non puoi lamentarti se l'arbitro fischia se prendi la palla con le mani.
 
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