chassis_engineer ha scritto:Come se quelli che lavoravano ad Arese non fossero a Torino a fare le stesse cose di prima...vecchioAlfista ha scritto:intendo un disegnatore facente parte di una realtà progettuale e tecnica specifica, definita, storica, dai connotati ben saldi, che per tale natura attinge per natura dal passato, raccordandosi con il presente e proiettandosi con forza nel futuro.
Un "tempio" laico delle idee, dove le idee, per naturale osmosi, sono fedeli alla storia ed all'essenza del marchio.
E si traducono in auto belissime, che "così generate" non potranno che essere sempre pienamente Alfa Romeo, e rispondere alle aspettative senza incertezze.
Tutte cose vere nell'irrazionale mondo delle "forme".
Tutte cose che un centro unificato non potrà mai creare.
Tutte cose che chi disegna il giorno prima il Fiorino e quello dopo la Y, non può avere per definizione (e realtà di lavoro).
Un Alfa non è solo un bel disegno sportiveggiante fatto da chiunque. Non a caso cimentarsi in un Alfa era esercizio prestigioso per le più grandi carrozzerie.
Altro che disegnae Panda...senza offesa per nessuno
e che dovevano fare?
licenziarli? (certo, se non si trasferivano...)
I luoghi non contanto nulla?
La direzione tecnica unificata, e gli input che da lì vengono (leggasi Ramaccioni nel caso in topic 4C, uomo fiat che decide per tutti i brand, mica solo per Alfa).
Capisco che sei troppo "razionalista" per dar credito ai miei divagare, però mi pare vi siano paletti ed indirizzi "reali" che vengono dall'estabilisment unificato, nulla a che fare con la "testa pensante autonoma" che era Arese.
Senza contare che, con il tempo, quel patrimonio di "specificità" è desinato ad annacquarsi e dispedersi, per naturale dispersione.