Leggo gli interventi e mi pare che la difesa ad oltranza delle posizioni sul cioccolatino, piuttosto che su quel singolo bicchiere di vino nel pasto, sia il tema dominante.
Intanto sarebbe bello una volta per tutte capire che il cioccolatino ha quantità di alcol presente talmente minima da non essere misurabile (e Quattroruote lo ha ampiamente dimostrato con un esauriente servizio un po' di tempo fa). Per chiunque frequenti le trattorie tipicamente orientate al pranzo del viaggiatore, vede che chi beve vino viene normalmente fornito di una brocchetta che misura mezzo litro: quindi i bicchieri cominciano ad essere almeno due, magari ben accompagnati da cibi non propriamente leggeri.
Immaginiamo quale lucidità debba avere un tizio sottoposto al più classico degli abbiocchi post pranzo alla guida di un bel 44 tonnellate oppure lanciato ai canonici 130...
Il metabolismo di ognuno di noi non consente di avere un metro perfetto all'interno del quale stabilire le regole del bere o non bere. Pertanto il legislatore (assai deficitario su tutti gli altri temi da normare) ha fatto bene a inasprire la regola, portandola agli attuali livelli.
Ma costa così tanto non bere se si guida o bere e non guidare?
Possibile che non ci si renda conto che già a 100 all'ora si fanno 26 metri al secondo e che basta un rallentamento dei riflessi di pochi decimi di secondo per fare e farsi del male?
La solita facile replica su altri motivi di disturbo (navigatore, telefonino, sigarette, carica CD e simili) risparmiatemela: va tutto usato con il cervello, cioé da fermi.
Intanto sarebbe bello una volta per tutte capire che il cioccolatino ha quantità di alcol presente talmente minima da non essere misurabile (e Quattroruote lo ha ampiamente dimostrato con un esauriente servizio un po' di tempo fa). Per chiunque frequenti le trattorie tipicamente orientate al pranzo del viaggiatore, vede che chi beve vino viene normalmente fornito di una brocchetta che misura mezzo litro: quindi i bicchieri cominciano ad essere almeno due, magari ben accompagnati da cibi non propriamente leggeri.
Immaginiamo quale lucidità debba avere un tizio sottoposto al più classico degli abbiocchi post pranzo alla guida di un bel 44 tonnellate oppure lanciato ai canonici 130...
Il metabolismo di ognuno di noi non consente di avere un metro perfetto all'interno del quale stabilire le regole del bere o non bere. Pertanto il legislatore (assai deficitario su tutti gli altri temi da normare) ha fatto bene a inasprire la regola, portandola agli attuali livelli.
Ma costa così tanto non bere se si guida o bere e non guidare?
Possibile che non ci si renda conto che già a 100 all'ora si fanno 26 metri al secondo e che basta un rallentamento dei riflessi di pochi decimi di secondo per fare e farsi del male?
La solita facile replica su altri motivi di disturbo (navigatore, telefonino, sigarette, carica CD e simili) risparmiatemela: va tutto usato con il cervello, cioé da fermi.