<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Quel laboratorio di ricerca che era Ritmo... | Page 10 | Il Forum di Quattroruote

Quel laboratorio di ricerca che era Ritmo...

conan2001 ha scritto:
... la differenza l'ha fatta il come erano costruite le due auto.
anche se la fiat avesse avuto la golf sarebbe stato un disastro.
avrebbe fatto gli stessi errori che ha fatto con la ritmo a cui tu hai accennato.
questo è poco ma sicuro.

:D
 
automoto3 ha scritto:
conan2001 ha scritto:
... la differenza l'ha fatta il come erano costruite le due auto.
anche se la fiat avesse avuto la golf sarebbe stato un disastro.
avrebbe fatto gli stessi errori che ha fatto con la ritmo a cui tu hai accennato.
questo è poco ma sicuro.

:D D'accordissimo sul come Fiat aveva iniziato l'assemblaggio della Ritmo e su come poi ha continuato. Idem su come - invece - si sono comportati i tedeschi con la Golf.
Il problema è che mentre la Fiat è sempre lì con 'sto chiodo fisso della ricerca della "worldcar" e che quindi implica un costante "flusso" di novità da lanciare sul mercato, la VW si è invece dedicata ad una lenta e minuziosa opera di continue modifiche e migliorie, sempre sulla stessa medesima macchina, stesso telaio e stessi motori .. arrivando a quello che vediamo oggi girare per le strade di tutta Europa. Senza contare i vari "cloni" nati dal telaio Golf, oramai affidabilissimo. E' tutta quà la differenza tra le due Case: l'impostazione di una linea da seguire.
Terminata l'era della Ritmo con le 105, 130, le S e .. le "targa oro" (!!), e girato quindi pagina, ci siamo dovuti masticare un sacco di sottoprodotti sconcertanti .. il "vero frutto" del laboratorio Fiat: Regata, Duna, Bravo, Brava, Stilo, Palio, per non parlare della ultra discussa Multipla! E tutto sempre finalizzato alla ricerca dell'auto ideale, il veicolo da vendere dappertutto, a qualsiasi latitudine. Alla fine, cos'è successo? Che è stato proprio il vecchio progetto, rivisto, modificato, aggiustato da tutte le parti, che ha passato i decenni e i confini dell'Europa (la Golf ..) mentre tutti 'sti modelli stanno a riempire i demolitori, o ad ingrassare gli autoriparatori/autoricambi (soprattutto gli elettrauto!) molto probabilmente nella maturata consapevolezza di essersi visti sorpassare dal "proprio modello" e - quindi - nella spasmodica ricerca sia di una via di uscita, e sia di salvare la faccia, mettendoci sopra non una, ma decine di pezze di vari colori e forme.
E sì che i motori Fiat sarebbero - da sempre - i migliori, soprattutto visti i VW .. montano ancora gli 8 valvole! Tra un pò anche i motorini avranno le 4 valvole x cilindro! Ma, io mi chiedo: come abbiamo potuto darci la zappa sui piedi in questo modo ..? :oops:

In questo post hai fatto un bel pò di polvere................ ma di senso ne vedo poco. Anzi, quasi niente.
Prima di tutto la Targa Oro fu una delle prime versioni della Ritmo, non certo una delle ultime. Forse confondi con le Team e Superteam.
Continuando, mi pare che tu abbia qualche lacuna sul concetto di world-car. Non capisco proprio in quale modo vorresti far diventare la Ritmo (e gli altri modelli di cui accennerò dopo) una world-car. La Ritmo è nata in Italia, per il mercato italiano e tutt'al più europeo, non mi risulta sia mai stata prodotta all'estero, tantomeno in Paesi emergenti. Il fatto che sia stata esportata, beh, è normalissimo, mica si progetta un'auto per venderla solo nel proprio Stato, altrimenti se non si è una fabbrica Statale (Trabant, Wartburg.....) si fallisce in due giorni. Secondo il tuo concetto la Moskvitch 2137 (per un bel periodo importata addirittura in Italia, pensa tu) è stata una world car.
In casa Fiat solo la 127 e la Uno (con relative derivate) possono essere considerate world car, ma soprattutto la 127 lo è stata di rimbalzo in quanto lo è diventata a posteriori, non era nata per valicare l'Oceano.
Infine non capisco proprio cosa c'entrino tutti quei modelli che hai nominato lì con la Ritmo, solo la Regata derivava dalla Ritmo, delle altre nessuna. Ognuno di quei modelli ha avuto il suo perchè, la sua storia più o meno fortunata e, tutto sommato, in Italia ha venduto quanto doveva. L'impressione è che quella frase sia stata messa lì per gettare fango sulla Fiat senza alcun valore aggiunto (e senza alcun senso logico), giusto per un tocco di pura faziosità. O secondo te anche la Multipla voleva essere una world-car?

La VW da quando è nata è sempre stata una monocoltura, solo Maggiolino fino agli anni '70, solo Golf dai '70 in poi. Non sono un fiattista fanatico (a parte la Panda che mi regalarono i miei da studente ed una 600 che acquistò mia moglie, non ne ho mai acquistata una), ma quello VW non mi sembra proprio l'esempio da seguire.
Hanno venduto molto certo, ma in 35 anni è facile fare i grandi numeri, è come se sommassimo le vendite Fiat dalla 128 ad oggi............... e non sbaglieremmo perchè a parte il nome tra la Golf 1 e la Golf 6 la differenza che c'è è come quella tra una 128 ed una Bravo (la nuova).

La Golf è sempre stata un'ottima auto, fatta bene ed affidabile, niente da dire. Una delle prime, vere world car, tra l'altro!!!!!!! E poi ha un bel marchio tedesco che a noi italiani, non so perchè, ma pare ci dia qualcosa in più. Se l'avesse fatta la Fiat ne parleresti esattamente come parli di quei "sottoprodotti sconcertanti" della fiosofia Fiat.

Saluti
 
fabiologgia ha scritto:
automoto3 ha scritto:
conan2001 ha scritto:
... la differenza l'ha fatta il come erano costruite le due auto.
anche se la fiat avesse avuto la golf sarebbe stato un disastro.
avrebbe fatto gli stessi errori che ha fatto con la ritmo a cui tu hai accennato.
questo è poco ma sicuro.

:D D'accordissimo sul come Fiat aveva iniziato l'assemblaggio della Ritmo e su come poi ha continuato. Idem su come - invece - si sono comportati i tedeschi con la Golf.
Il problema è che mentre la Fiat è sempre lì con 'sto chiodo fisso della ricerca della "worldcar" e che quindi implica un costante "flusso" di novità da lanciare sul mercato, la VW si è invece dedicata ad una lenta e minuziosa opera di continue modifiche e migliorie, sempre sulla stessa medesima macchina, stesso telaio e stessi motori .. arrivando a quello che vediamo oggi girare per le strade di tutta Europa. Senza contare i vari "cloni" nati dal telaio Golf, oramai affidabilissimo. E' tutta quà la differenza tra le due Case: l'impostazione di una linea da seguire.
Terminata l'era della Ritmo con le 105, 130, le S e .. le "targa oro" (!!), e girato quindi pagina, ci siamo dovuti masticare un sacco di sottoprodotti sconcertanti .. il "vero frutto" del laboratorio Fiat: Regata, Duna, Bravo, Brava, Stilo, Palio, per non parlare della ultra discussa Multipla! E tutto sempre finalizzato alla ricerca dell'auto ideale, il veicolo da vendere dappertutto, a qualsiasi latitudine. Alla fine, cos'è successo? Che è stato proprio il vecchio progetto, rivisto, modificato, aggiustato da tutte le parti, che ha passato i decenni e i confini dell'Europa (la Golf ..) mentre tutti 'sti modelli stanno a riempire i demolitori, o ad ingrassare gli autoriparatori/autoricambi (soprattutto gli elettrauto!) molto probabilmente nella maturata consapevolezza di essersi visti sorpassare dal "proprio modello" e - quindi - nella spasmodica ricerca sia di una via di uscita, e sia di salvare la faccia, mettendoci sopra non una, ma decine di pezze di vari colori e forme.
E sì che i motori Fiat sarebbero - da sempre - i migliori, soprattutto visti i VW .. montano ancora gli 8 valvole! Tra un pò anche i motorini avranno le 4 valvole x cilindro! Ma, io mi chiedo: come abbiamo potuto darci la zappa sui piedi in questo modo ..? :oops:

In questo post hai fatto un bel pò di polvere................ ma di senso ne vedo poco. Anzi, quasi niente.
Prima di tutto la Targa Oro fu una delle prime versioni della Ritmo, non certo una delle ultime. Forse confondi con le Team e Superteam.
Continuando, mi pare che tu abbia qualche lacuna sul concetto di world-car. Non capisco proprio in quale modo vorresti far diventare la Ritmo (e gli altri modelli di cui accennerò dopo) una world-car. La Ritmo è nata in Italia, per il mercato italiano e tutt'al più europeo, non mi risulta sia mai stata prodotta all'estero, tantomeno in Paesi emergenti. Il fatto che sia stata esportata, beh, è normalissimo, mica si progetta un'auto per venderla solo nel proprio Stato, altrimenti se non si è una fabbrica Statale (Trabant, Wartburg.....) si fallisce in due giorni. Secondo il tuo concetto la Moskvitch 2137 (per un bel periodo importata addirittura in Italia, pensa tu) è stata una world car.
In casa Fiat solo la 127 e la Uno (con relative derivate) possono essere considerate world car, ma soprattutto la 127 lo è stata di rimbalzo in quanto lo è diventata a posteriori, non era nata per valicare l'Oceano.
Infine non capisco proprio cosa c'entrino tutti quei modelli che hai nominato lì con la Ritmo, solo la Regata derivava dalla Ritmo, delle altre nessuna. Ognuno di quei modelli ha avuto il suo perchè, la sua storia più o meno fortunata e, tutto sommato, in Italia ha venduto quanto doveva. L'impressione è che quella frase sia stata messa lì per gettare fango sulla Fiat senza alcun valore aggiunto (e senza alcun senso logico), giusto per un tocco di pura faziosità. O secondo te anche la Multipla voleva essere una world-car?

La VW da quando è nata è sempre stata una monocoltura, solo Maggiolino fino agli anni '70, solo Golf dai '70 in poi. Non sono un fiattista fanatico (a parte la Panda che mi regalarono i miei da studente ed una 600 che acquistò mia moglie, non ne ho mai acquistata una), ma quello VW non mi sembra proprio l'esempio da seguire.
Hanno venduto molto certo, ma in 35 anni è facile fare i grandi numeri, è come se sommassimo le vendite Fiat dalla 128 ad oggi............... e non sbaglieremmo perchè a parte il nome tra la Golf 1 e la Golf 6 la differenza che c'è è come quella tra una 128 ed una Bravo (la nuova).

La Golf è sempre stata un'ottima auto, fatta bene ed affidabile, niente da dire. Una delle prime, vere world car, tra l'altro!!!!!!! E poi ha un bel marchio tedesco che a noi italiani, non so perchè, ma pare ci dia qualcosa in più. Se l'avesse fatta la Fiat ne parleresti esattamente come parli di quei "sottoprodotti sconcertanti" della fiosofia Fiat.

Saluti

penso che il senso che automoto voleva dare al suo discorso non sia quello che hai recepito tu.
lui ha voluto dire che la vw si è applicata in quel segmento con quell'auto in modo certosino partendo da una discreta base ne ha fatto un prodotto d'eccellenza.
perchè la fiat non è riuscita a fare altrettanto?
proprio perchè nei vari passaggi ha disperso quello che c'era di buono innestando nei prodotti successivi sempre delle cose nuove senza aver ponderato bene il prodotto.
perchè la fiat quasi perfetta è quella che esce dopo tre quattro anni dalla commercializzazione?
perchè hanno ripianato i piccoli errori .
perchè allora quando viene sostituita dal nuovo modello si deve ripartire da zero?
vorrei poi che tu facessi la somma dei modelli fatti, da quando è stata lanciata la golf, dalla fiat, come tu dici, e poi vedere i numeri e confrontarli con quelli della golf nelle sue sei versioni.
avresti delle sgradite sorprese.
 
conan2001 ha scritto:
fabiologgia ha scritto:
automoto3 ha scritto:
conan2001 ha scritto:
... la differenza l'ha fatta il come erano costruite le due auto.
anche se la fiat avesse avuto la golf sarebbe stato un disastro.
avrebbe fatto gli stessi errori che ha fatto con la ritmo a cui tu hai accennato.
questo è poco ma sicuro.

:D D'accordissimo sul come Fiat aveva iniziato l'assemblaggio della Ritmo e su come poi ha continuato. Idem su come - invece - si sono comportati i tedeschi con la Golf.
Il problema è che mentre la Fiat è sempre lì con 'sto chiodo fisso della ricerca della "worldcar" e che quindi implica un costante "flusso" di novità da lanciare sul mercato, la VW si è invece dedicata ad una lenta e minuziosa opera di continue modifiche e migliorie, sempre sulla stessa medesima macchina, stesso telaio e stessi motori .. arrivando a quello che vediamo oggi girare per le strade di tutta Europa. Senza contare i vari "cloni" nati dal telaio Golf, oramai affidabilissimo. E' tutta quà la differenza tra le due Case: l'impostazione di una linea da seguire.
Terminata l'era della Ritmo con le 105, 130, le S e .. le "targa oro" (!!), e girato quindi pagina, ci siamo dovuti masticare un sacco di sottoprodotti sconcertanti .. il "vero frutto" del laboratorio Fiat: Regata, Duna, Bravo, Brava, Stilo, Palio, per non parlare della ultra discussa Multipla! E tutto sempre finalizzato alla ricerca dell'auto ideale, il veicolo da vendere dappertutto, a qualsiasi latitudine. Alla fine, cos'è successo? Che è stato proprio il vecchio progetto, rivisto, modificato, aggiustato da tutte le parti, che ha passato i decenni e i confini dell'Europa (la Golf ..) mentre tutti 'sti modelli stanno a riempire i demolitori, o ad ingrassare gli autoriparatori/autoricambi (soprattutto gli elettrauto!) molto probabilmente nella maturata consapevolezza di essersi visti sorpassare dal "proprio modello" e - quindi - nella spasmodica ricerca sia di una via di uscita, e sia di salvare la faccia, mettendoci sopra non una, ma decine di pezze di vari colori e forme.
E sì che i motori Fiat sarebbero - da sempre - i migliori, soprattutto visti i VW .. montano ancora gli 8 valvole! Tra un pò anche i motorini avranno le 4 valvole x cilindro! Ma, io mi chiedo: come abbiamo potuto darci la zappa sui piedi in questo modo ..? :oops:

In questo post hai fatto un bel pò di polvere................ ma di senso ne vedo poco. Anzi, quasi niente.
Prima di tutto la Targa Oro fu una delle prime versioni della Ritmo, non certo una delle ultime. Forse confondi con le Team e Superteam.
Continuando, mi pare che tu abbia qualche lacuna sul concetto di world-car. Non capisco proprio in quale modo vorresti far diventare la Ritmo (e gli altri modelli di cui accennerò dopo) una world-car. La Ritmo è nata in Italia, per il mercato italiano e tutt'al più europeo, non mi risulta sia mai stata prodotta all'estero, tantomeno in Paesi emergenti. Il fatto che sia stata esportata, beh, è normalissimo, mica si progetta un'auto per venderla solo nel proprio Stato, altrimenti se non si è una fabbrica Statale (Trabant, Wartburg.....) si fallisce in due giorni. Secondo il tuo concetto la Moskvitch 2137 (per un bel periodo importata addirittura in Italia, pensa tu) è stata una world car.
In casa Fiat solo la 127 e la Uno (con relative derivate) possono essere considerate world car, ma soprattutto la 127 lo è stata di rimbalzo in quanto lo è diventata a posteriori, non era nata per valicare l'Oceano.
Infine non capisco proprio cosa c'entrino tutti quei modelli che hai nominato lì con la Ritmo, solo la Regata derivava dalla Ritmo, delle altre nessuna. Ognuno di quei modelli ha avuto il suo perchè, la sua storia più o meno fortunata e, tutto sommato, in Italia ha venduto quanto doveva. L'impressione è che quella frase sia stata messa lì per gettare fango sulla Fiat senza alcun valore aggiunto (e senza alcun senso logico), giusto per un tocco di pura faziosità. O secondo te anche la Multipla voleva essere una world-car?

La VW da quando è nata è sempre stata una monocoltura, solo Maggiolino fino agli anni '70, solo Golf dai '70 in poi. Non sono un fiattista fanatico (a parte la Panda che mi regalarono i miei da studente ed una 600 che acquistò mia moglie, non ne ho mai acquistata una), ma quello VW non mi sembra proprio l'esempio da seguire.
Hanno venduto molto certo, ma in 35 anni è facile fare i grandi numeri, è come se sommassimo le vendite Fiat dalla 128 ad oggi............... e non sbaglieremmo perchè a parte il nome tra la Golf 1 e la Golf 6 la differenza che c'è è come quella tra una 128 ed una Bravo (la nuova).

La Golf è sempre stata un'ottima auto, fatta bene ed affidabile, niente da dire. Una delle prime, vere world car, tra l'altro!!!!!!! E poi ha un bel marchio tedesco che a noi italiani, non so perchè, ma pare ci dia qualcosa in più. Se l'avesse fatta la Fiat ne parleresti esattamente come parli di quei "sottoprodotti sconcertanti" della fiosofia Fiat.

Saluti

penso che il senso che automoto voleva dare al suo discorso non sia quello che hai recepito tu.
lui ha voluto dire che la vw si è applicata in quel segmento con quell'auto in modo certosino partendo da una discreta base ne ha fatto un prodotto d'eccellenza.
perchè la fiat non è riuscita a fare altrettanto?
proprio perchè nei vari passaggi ha disperso quello che c'era di buono innestando nei prodotti successivi sempre delle cose nuove senza aver ponderato bene il prodotto.
perchè la fiat quasi perfetta è quella che esce dopo tre quattro anni dalla commercializzazione?
perchè hanno ripianato i piccoli errori .
perchè allora quando viene sostituita dal nuovo modello si deve ripartire da zero?
vorrei poi che tu facessi la somma dei modelli fatti, da quando è stata lanciata la golf, dalla fiat, come tu dici, e poi vedere i numeri e confrontarli con quelli della golf nelle sue sei versioni.
avresti delle sgradite sorprese.

Sui discorsi di cattiva gestione del prodotto possiamo stare a discutere per ore e in moltissimi aspetti sono senz'altro d'accordo con te, quel che però vorrei sottolineare è che comunque la mai troppo lodata Golf vive molto di luce riflessa da parte della nostra incorallabile teutofilia.
Non solo l'amico automoto3, che critica la Fiat perchè vuol sempre fare world car dimostra di non sapere (letteralmente) cos'è una world car, la Ritmo e le sue discendenti non lo sono mai state (né mai hanno voluto esserlo), mentre la Golf lo è per antonomasia, e non è un difetto.

Saluti
 
[Sui discorsi di cattiva gestione del prodotto possiamo stare a discutere per ore e in moltissimi aspetti sono senz'altro d'accordo con te, quel che però vorrei sottolineare è che comunque la mai troppo lodata Golf vive molto di luce riflessa da parte della nostra incorallabile teutofilia.
Non solo l'amico automoto3, che critica la Fiat perchè vuol sempre fare world car dimostra di non sapere (letteralmente) cos'è una world car, la Ritmo e le sue discendenti non lo sono mai state (né mai hanno voluto esserlo), mentre la Golf lo è per antonomasia, e non è un difetto.

Saluti[/quote]

che abbia fatto un pò di confusione sulla world car sono d'accordo ma non era quello il succo del suo discorso.
vorrei ricordarti che la golf, non è assolutamente mia intenzione difenderla o lodarla oltre misura ma solo riportare i fatti, è molto venduta anche nel resto d'europa.
forse che anche lì sono teutofili?
proprio oggi ho visto da un conoscente una golf6.
è una delle prime che vedo forse perchè per distinguerla dalla 5 ci vuole un esperto o perchè effettivamente ne hanno vendute pochine, boh.
non è niente di eccezionale, penso che come bellezza altre auto siano meglio, però è fatta bene, materiali solidi, niente fuori posto, una precisina insomma.
 
in famiglia, nell 1986 i miei comprarono la fiat ritmo DL diesel, uno degli ultimi esemplari venduti poichè era già alla fine serie.(modello a 2 fari anteriori tondi anzichè 4) infatti ricordo che era in "promozione" alla cifra di 11.000.000. di vecchie lire. con questa auto che a me all'epoca piaceva moltissimo con l'ultimo restyling, i miei percorrevano mediamente un centinaio di chilometri al giorno per andare a lavorare. ricordo che in 12 anni non ebbe mai problemi
al motore, tranne una banale rottura di una puleggia dell'alternatore. poi solo qualche problema elettrico e basta. con questa auto percorsero oltre 300.000 km. quando presi la patente la ritmo era ormai vecchia e prossima alla rottamazione però la usai per un anno per viaggiare durante il servizio militare e devo dire che era un trattore indomabile. semplice ma affidabilissima.
 
la targa oro era proposta di serie con carrozzeria nera ed interni beage. Accostamento elegantissimo. Per avere lo stesso abbinamento sulla Delta attuale devi sborsare 2000 euro di sovraprezzo per la pelle. Strana politica commerciale.
Inoltre la Delta non ha i fendinebbia gialli :D
 
fabiologgia ha scritto:
In questo post hai fatto un bel pò di polvere................ ma di senso ne vedo poco. Anzi, quasi niente...
...mi pare che tu abbia qualche lacuna sul concetto di world-car. Non capisco proprio in quale modo vorresti far diventare la Ritmo (e gli altri modelli di cui accennerò dopo) una world-car. La Ritmo è nata in Italia, per il mercato italiano e tutt'al più europeo...
Infine non capisco proprio cosa c'entrino tutti quei modelli che hai nominato lì con la Ritmo ...
La Golf è sempre stata un'ottima auto ... Se l'avesse fatta la Fiat ne parleresti esattamente come parli di quei "sottoprodotti sconcertanti" della fiosofia Fiat.

:D quoto al 100% l'amico conan2001 che - evidentemente - ha saputo cogliere il senso di quello che ho voluto dire.
Riporto alcune note, evitando termini in inglese che risultano - evidentemente - poco comprensibili:
Il progetto 138, destinato allo sviluppo di un'erede per la 128, venne avviato nel 1972. L'obiettivo era quello di dare alla media Fiat, la cui linea (troppo tradizionale rispetto alle nuove tendenze) ne penalizzava le vendite sui mercati esteri, un nuovo look. Per la prima volta nella progettazione di una vettura Fiat, il marketing ebbe un'importanza determinante nella definizione dell'estetica della vettura, "imponendo" la realizzazione di un'autovettura con una "spiccata riconoscibilità rispetto alla concorrenza". Il progetto divenne quindi caratterizzato da una massima abitabilità e funzionalità. Inoltre, buona parte dell'auto veniva assemblata con processi automatici (robot). La meccanica era (pianale legg. allungato) la stessa della 128, così come le sospensioni, freni e cambio.
La Ritmo, questo il nome scelto per il nuovo modello (ma sui mercati anglofoni, per evitare imbarazzanti confusioni col "ciclo femminile", venne chiamata Strada), debuttò al Salone dell'Automobile di Torino del 1978. La vettura fù bene accolta sia in Italia che in Germania, a parte qualche difetto trovato sulle plastiche utilizzate e pannellature interne.
Le ambizioni della Ritmo furono chiare quando Gianni Agnelli la presentò, col nome di Strada e le modifiche del caso (paraurti ad assorbimento, motore 1500 a iniezione dotato di dispositivi antinquinamento e cambio automatico di serie), ai venditori americani.
L'operazione, conclusasi 3 anni dopo, non ebbe molta fortuna. Nel '79 uscì la Targa Oro (65 e 75). Nell'80 la Diesel. Nell'81 escono le Super 75 e 85 ed anche la 105 TC e la Cabrio (matita Bertone). 1982: arriva la 125 TC Abarth -1995cc bialbero da 125 Cv -che credo tutti conoscano. Poi arriva la seconda serie: 1982 c'è il restyling, che però si dimostra non troppo felice .. la macchina è meno originale, ma un pò più elegante e classica: 4 fari circolari, paraurti ridisegnati, nuovo logo Fiat e interni totalm. riprogettati. Ben poche le innovazioni tecniche.Nel '83 termina, in pratica, la serie con le Energy Saving (il CutOff) e Abarth 130. Nell'87, ultimo anno di produzione, spariscono le ES, la 105 diventa 100, alle Diesel arriva un Turbo DS e per finire,la Supercabrio100S.
Poi arriverà la Tipo, anno 1988.
Questo era il "Progetto Ritmo" .. non c'è proprio altro da aggiungere o da capire.
Le ambizioni della Casa erano evidentissime: chiunque "avvertiva" quale che fosse l'obbiettivo finale di tutta l'operazione!


Mi spiego meglio: per me la Ritmo è stato veramente un "periodo storico" molto interessante e per la Fiat e per tutto il Paese, ma che poi è stato fatto nufragare .. non si è riusciti a cogliere i pur numerosi frutti e innovazioni insiti in una auto così innovativa e si è deciso per fare non uno ma diversi passi indietro. E' per questo che io definisco come "sottoprodotti" tutto quello che ne è uscito dopo .. nessuna auto è mai riuscita a ripetere quello che - invece - è stato il modello Ritmo! In pratica è stata come "una nicchia" .. nella realtà, la linea logica della produzione è partita effett. dalla 128 e poi ha ripreso diritta con la Tipo, Stilo, Bravo, ecc. La Ritmo era stata accantonata !!

Questo è quello che volevo dire .. ma, se uno non "vuole" capire .. :shock: :shock: :D
 
gr740p ha scritto:
la targa oro era proposta di serie con carrozzeria nera ed interni beage. Accostamento elegantissimo. Per avere lo stesso abbinamento sulla Delta attuale devi sborsare 2000 euro di sovraprezzo per la pelle. Strana politica commerciale.
Inoltre la Delta non ha i fendinebbia gialli :D

La Targa Oro a 3 porte era nera con gli interni beige, la 5 porte era marron con gli interni marron. In entrambi i casi i rivestimenti erano di velluto, non di pelle. Nelle Ritmo L e CL i rivestimenti erano, rispettivamente, in similpelle ed in tessuto (con optional gratuito della similpelle sulla CL). Non mi risulta che sulla Ritmo sia mai stato disponibile il rivestimento dei sedili in pelle.
Sulla Lancia Delta i rivestimenti di serie erano di velluto, sulle versioni LX e GT (che comunque arrivarono più tardi) fu introdotto il "velluto Zegna", in optional si poteva avere il rivestimento in pelle.

Per quanto riguarda i fendinebbia, la Delta prima serie (fino al 1985) poteva montare solo fendinebbia aftermarket tramite i buchi posti sul paraurti; quelli che ti davano alla Lancia erano dei Carello a luce gialla, ma in effetti potevi montare quelli che volevi (a quei tempi comunque era credenza diffusa che la luce gialla fosse migliore per la nebbia). Solo con il primo restyling del 1986, quello in cui arrotondarono un pò la calandra e modificarono pesantemente la plancia, solo allora il paraurti fu dotato di sedi apposite per montare in fabbrica i fendinebbia, che vennero dati sempre come optional ed erano a luce bianca.

Sulla Ritmo proma serie il montaggio dei fendinebbia prevedeva l'aggiunta di uno spoiler anteriore, in caso contrario l'installazione sarebbe stata estremamente posticcia, visto che con quella forma del paraurti non c'erano grandi possibilità di aggancio.

Saluti
 
automoto3 ha scritto:
fabiologgia ha scritto:
In questo post hai fatto un bel pò di polvere................ ma di senso ne vedo poco. Anzi, quasi niente...
...mi pare che tu abbia qualche lacuna sul concetto di world-car. Non capisco proprio in quale modo vorresti far diventare la Ritmo (e gli altri modelli di cui accennerò dopo) una world-car. La Ritmo è nata in Italia, per il mercato italiano e tutt'al più europeo...
Infine non capisco proprio cosa c'entrino tutti quei modelli che hai nominato lì con la Ritmo ...
La Golf è sempre stata un'ottima auto ... Se l'avesse fatta la Fiat ne parleresti esattamente come parli di quei "sottoprodotti sconcertanti" della fiosofia Fiat.

:D quoto al 100% l'amico conan2001 che - evidentemente - ha saputo cogliere il senso di quello che ho voluto dire.
Riporto alcune note, evitando termini in inglese che risultano - evidentemente - poco comprensibili:
Il progetto 138, destinato allo sviluppo di un'erede per la 128, venne avviato nel 1972. L'obiettivo era quello di dare alla media Fiat, la cui linea (troppo tradizionale rispetto alle nuove tendenze) ne penalizzava le vendite sui mercati esteri, un nuovo look. Per la prima volta nella progettazione di una vettura Fiat, il marketing ebbe un'importanza determinante nella definizione dell'estetica della vettura, "imponendo" la realizzazione di un'autovettura con una "spiccata riconoscibilità rispetto alla concorrenza". Il progetto divenne quindi caratterizzato da una massima abitabilità e funzionalità. Inoltre, buona parte dell'auto veniva assemblata con processi automatici (robot). La meccanica era (pianale legg. allungato) la stessa della 128, così come le sospensioni, freni e cambio.
La Ritmo, questo il nome scelto per il nuovo modello (ma sui mercati anglofoni, per evitare imbarazzanti confusioni col "ciclo femminile", venne chiamata Strada), debuttò al Salone dell'Automobile di Torino del 1978. La vettura fù bene accolta sia in Italia che in Germania, a parte qualche difetto trovato sulle plastiche utilizzate e pannellature interne.
Le ambizioni della Ritmo furono chiare quando Gianni Agnelli la presentò, col nome di Strada e le modifiche del caso (paraurti ad assorbimento, motore 1500 a iniezione dotato di dispositivi antinquinamento e cambio automatico di serie), ai venditori americani.
L'operazione, conclusasi 3 anni dopo, non ebbe molta fortuna. Nel '79 uscì la Targa Oro (65 e 75). Nell'80 la Diesel. Nell'81 escono le Super 75 e 85 ed anche la 105 TC e la Cabrio (matita Bertone). 1982: arriva la 125 TC Abarth -1995cc bialbero da 125 Cv -che credo tutti conoscano. Poi arriva la seconda serie: 1982 c'è il restyling, che però si dimostra non troppo felice .. la macchina è meno originale, ma un pò più elegante e classica: 4 fari circolari, paraurti ridisegnati, nuovo logo Fiat e interni totalm. riprogettati. Ben poche le innovazioni tecniche.Nel '83 termina, in pratica, la serie con le Energy Saving (il CutOff) e Abarth 130. Nell'87, ultimo anno di produzione, spariscono le ES, la 105 diventa 100, alle Diesel arriva un Turbo DS e per finire,la Supercabrio100S.
Poi arriverà la Tipo, anno 1988.
Questo era il "Progetto Ritmo" .. non c'è proprio altro da aggiungere o da capire.
Le ambizioni della Casa erano evidentissime: chiunque "avvertiva" quale che fosse l'obbiettivo finale di tutta l'operazione!


Mi spiego meglio: per me la Ritmo è stato veramente un "periodo storico" molto interessante e per la Fiat e per tutto il Paese, ma che poi è stato fatto nufragare .. non si è riusciti a cogliere i pur numerosi frutti e innovazioni insiti in una auto così innovativa e si è deciso per fare non uno ma diversi passi indietro. E' per questo che io definisco come "sottoprodotti" tutto quello che ne è uscito dopo .. nessuna auto è mai riuscita a ripetere quello che - invece - è stato il modello Ritmo! In pratica è stata come "una nicchia" .. nella realtà, la linea logica della produzione è partita effett. dalla 128 e poi ha ripreso diritta con la Tipo, Stilo, Bravo, ecc. La Ritmo era stata accantonata !!

Questo è quello che volevo dire .. ma, se uno non "vuole" capire .. :shock: :shock: :D

Il collegamento a Wikipedia ce l'ho anche io...... E comunque quel che dico lo dico non perchè lo leggo su Wikipedia ma perchè all'epoca c'ero e mi interessavo già (molto) di automobili. Conosco perfettamente, praticamente a memoria, la storia della Ritmo, anche senza cercare su Internet.
La Ritmo era un laboratorio, su questo siamo d'accordo. Ma l'Italia di quegli anni voleva automobili non laboratori. Forse non sai che moltissimi clienti delle prime Ritmo scendevano nientemeno che dalla Fiat 850 Special, qualcuno (non tantissimi), dalla 127 prima serie, quasi nessuno arrivava dalla 128. Quelli che scendevano dalla 128 andavano sulla 131 non foss'altro che per la fedeltà ai tre volumi. Motivazione: erano gli anni in cui quando cambiavi auto dovevi "per forza" salire di categoria e la linea a tre volumi era ancora considerata più di classe.
Scendendo da una 850 Special, tutte le modernità della Ritmo erano viste come ostiche e non furono apprezzate.
La seconda serie, infatti, fu un'auto molto più normale.
Quanto alle vendite in USA, anche la 131 fu esportata, per non parlare della 124 Spider che per anni fu prodotta solo per quel mercato.

La Tipo per moltissimi versi fu all'avanguardia almeno quanto la Ritmo, penso soprattutto al portellone in plastica, allo spazio interno che faceva (e fa ancora) invidia, alla strumentazione completamente digitale.... solo che nel 1988 avevamo già un'altra mentalità e tutto ci sembrava più "normale". Ma la Tipo con la 128 non c'entrava proprio nulla, come non c'entrava niente con la Ritmo.

Che la VW abbia sfruttato diversamente quella che era il suo cavallo di battaglia, questo è ovvio, nessuno te lo contesta, che la Fiat abbia spesso buttato via il bambino insieme all'acqua del bagnetto è altrettanto vero, quel che non capisco (non perchè non voglio, ma perchè lo trovo molto oscuro come concetto) è l'accomunare tutta la produzione Fiat dalla Ritmo (esclusa) fino addirittura alla Multipla in un unico calderone di "sottoprodotti".

Saluti
 
fabiologgia ha scritto:
... Ma la Tipo con la 128 non c'entrava proprio nulla, come non c'entrava niente con la Ritmo.
... quel che non capisco (non perchè non voglio, ma perchè lo trovo molto oscuro come concetto) è l'accomunare tutta la produzione Fiat dalla Ritmo (esclusa) fino addirittura alla Multipla in un unico calderone di "sottoprodotti"

:D Ma .. non capisco, lo stai dicendo anche tu: quello che è successo con "la parabola" della Ritmo è stato aprire una bella Y che inizia dalla 128 e poi và, da una parte sulla Ritmo (che verrà poi "terminata" .. come si usa dire oggi) e dall'altra volge alla Tipo, che poi continuerà con tutte le sue varie sorelle fino ad arrivare ai giorni nostri.
Il tema della discussione è "il laboratorio che è stata la Ritmo" ! Ed è su questo che ci si stà interrogando, ovviamente col senno di poi (altre forme? Esistono, sì?) E siccome per me si è trattato di un evento notevole, e che Fiat, in definitiva, non è mai più riuscita a riproporre dopo, ecco che la mia domanda è: perchè ha voluto segare questo ramo? Oppure, in seconda battuta: non è che si sia deciso di ritornare sul classico (e quindi minime innovazioni) solo per un aspetto di mera convenienza?
E' su questo che vorrei discutere, non sui modelli di 850, 600, Supermirafiori e avanti così .. ci sono stato sopra anch'io, li ricordo bene, :thumbup: ma non li porto nella discussione. :D :hunf: :D

Ed è sempre per questo che ci sono stati esperimenti "storici" effettuati dal Gruppo, come l'Arna, la Duna, la Palio .. proprio per questa perdita del lume!
 
Bellissimo questo topic, quanti ricordi con la mitica Ritmo.
Appena presi la patente la ereditai da mio padre, era una 60cl grigio metalizzato con gli interni azzurrini, paraurti colorati di nero (quelli grigi di serie erano inguardabili) che ogni anno si scrostavano e bisognava riverniciarli. Sulle fiancate alte delle portiere aveva fatto mettere delle striscine adesive nere che all' epoca andavano di moda.
Che bei ricordi, l'ho fatta rottamare dopo 10 anni di onorato servizio dopo che consumava più olio che benza.

Ciao
 
fabiologgia ha scritto:
La Ritmo era un laboratorio, su questo siamo d'accordo. Ma l'Italia di quegli anni voleva automobili non laboratori.

Scendendo da una 850 Special, tutte le modernità della Ritmo erano viste come ostiche e non furono apprezzate.
La seconda serie, infatti, fu un'auto molto più normale.
A mio parere (come ho già detto l'avevamo in famiglia) la Ritmo fu forse un laboratorio, ma a livello di beneficio per l'utente poco arrivava...
Ribadisco che era un'auto onesta, senza far faville, considerato che soffriva anche di problemi importanti, quali ruggine.
Se pensiamo a un'innovazione quale la plancia in plastica in un unico stampo, beh... arrecava benefici economici al costruttore, forse, ma chi la usava non è che ne avesse vantaggi, anzi era un blocco manco tanto bello da vedere o da toccare, tra l'altro senza nicchie portaoggetti.
Ritmo aveva delle "modernerie" (consentitemi il termine) un po' fini a se stesse; in alcuni casi non necessariamente sbagliate, ma che di certo non apportavano vantaggi rispetto a una configurazione tradizionale: i pulsantini portiere "a mezzaluna" ne sono un esempio.
Come già detto, andava apprezzata xchè auto confortevole, +ttosto robusta e spaziosa.
Tecnicamente non era però rivoluzionaria (ad es. l'apparato sospensioni era normale).
E, sull'altro piatto della bilancia, colpiva x qlche "stranezza", non necessariamente negativa, ma nemmeno troppo vantaggiosa; voleva semplicemente essere "diversa" e ci riusciva.
Ma poi in Fiat cambiarono idea, e uscirono le Super; la tradizione ebbe la meglio. E le vendite ne ebbero giovamento, mi pare :D
 
automoto3 ha scritto:
fabiologgia ha scritto:
... Ma la Tipo con la 128 non c'entrava proprio nulla, come non c'entrava niente con la Ritmo.
... quel che non capisco (non perchè non voglio, ma perchè lo trovo molto oscuro come concetto) è l'accomunare tutta la produzione Fiat dalla Ritmo (esclusa) fino addirittura alla Multipla in un unico calderone di "sottoprodotti"

:D Ma .. non capisco, lo stai dicendo anche tu: quello che è successo con "la parabola" della Ritmo è stato aprire una bella Y che inizia dalla 128 e poi và, da una parte sulla Ritmo (che verrà poi "terminata" .. come si usa dire oggi) e dall'altra volge alla Tipo, che poi continuerà con tutte le sue varie sorelle fino ad arrivare ai giorni nostri.
Il tema della discussione è "il laboratorio che è stata la Ritmo" ! Ed è su questo che ci si stà interrogando, ovviamente col senno di poi (altre forme? Esistono, sì?) E siccome per me si è trattato di un evento notevole, e che Fiat, in definitiva, non è mai più riuscita a riproporre dopo, ecco che la mia domanda è: perchè ha voluto segare questo ramo? Oppure, in seconda battuta: non è che si sia deciso di ritornare sul classico (e quindi minime innovazioni) solo per un aspetto di mera convenienza?
E' su questo che vorrei discutere, non sui modelli di 850, 600, Supermirafiori e avanti così .. ci sono stato sopra anch'io, li ricordo bene, :thumbup: ma non li porto nella discussione. :D :hunf: :D

Ed è sempre per questo che ci sono stati esperimenti "storici" effettuati dal Gruppo, come l'Arna, la Duna, la Palio .. proprio per questa perdita del lume!

sopratutto l'Arna,
 
fabiologgia ha scritto:
gr740p ha scritto:
la targa oro era proposta di serie con carrozzeria nera ed interni beage. Accostamento elegantissimo. Per avere lo stesso abbinamento sulla Delta attuale devi sborsare 2000 euro di sovraprezzo per la pelle. Strana politica commerciale.
Inoltre la Delta non ha i fendinebbia gialli :D

La Targa Oro a 3 porte era nera con gli interni beige, la 5 porte era marron con gli interni marron. In entrambi i casi i rivestimenti erano di velluto, non di pelle. Nelle Ritmo L e CL i rivestimenti erano, rispettivamente, in similpelle ed in tessuto (con optional gratuito della similpelle sulla CL). Non mi risulta che sulla Ritmo sia mai stato disponibile il rivestimento dei sedili in pelle.
Sulla Lancia Delta i rivestimenti di serie erano di velluto, sulle versioni LX e GT (che comunque arrivarono più tardi) fu introdotto il "velluto Zegna", in optional si poteva avere il rivestimento in pelle.

Per quanto riguarda i fendinebbia, la Delta prima serie (fino al 1985) poteva montare solo fendinebbia aftermarket tramite i buchi posti sul paraurti; quelli che ti davano alla Lancia erano dei Carello a luce gialla, ma in effetti potevi montare quelli che volevi (a quei tempi comunque era credenza diffusa che la luce gialla fosse migliore per la nebbia). Solo con il primo restyling del 1986, quello in cui arrotondarono un pò la calandra e modificarono pesantemente la plancia, solo allora il paraurti fu dotato di sedi apposite per montare in fabbrica i fendinebbia, che vennero dati sempre come optional ed erano a luce bianca.

Sulla Ritmo proma serie il montaggio dei fendinebbia prevedeva l'aggiunta di uno spoiler anteriore, in caso contrario l'installazione sarebbe stata estremamente posticcia, visto che con quella forma del paraurti non c'erano grandi possibilità di aggancio.

Saluti

mi riferivo solo all'accostamento cromatico non ai materiali.
 
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