<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Quel laboratorio di ricerca che era Ritmo... | Page 3 | Il Forum di Quattroruote

Quel laboratorio di ricerca che era Ritmo...

azzzzzzzzzzzzzz che topic... azzzzzzzzzzzzz che bei ricordi

..in famiglia abbiamo avuto una 60CL (azzurrino met.. subito rigata.. a quei tempi ne facevano fuori a iosa con le chiavi) e poi una 75 Super (quella marroncina "cacchetta")...

sul fatto degli specchietti retrovisori.. la 60 cl son sicuro che non aveva quello destro mentre la S75 lo aveva

..particolari problemi non me ne ricordo... vabbè non ci facevo ancora caso eh eh eh
 
gr740p ha scritto:
Ho letto tutti gli interventi e vedo che, come me, ci sono molti nostalgici. Altra stranezza è la scelta di fare uscire la 105TC e la 125 Abarth con la stessa strumentazione della CL e non quella della Super. per la cronaca il mio primo Quattroruote è stato il numero con la prova della 125 Abart fatta da Walter Röhrl. E anche li le innovazioni silistiche non mancavano: alettone postreiore tipo saab900turbo, i fantastici cerchi in lega.
Ma la versione piu strana in assoluto resta la 75 oro: per intenderci quella marrone con i fendinebbia gialli applicati tipo aftermarket...
Ora smetto perche... mi è venuto un nodo alla gola...

Caro il mio nostalgico, la Targa Oro, che mi risulti, era disponibile solo come 65 col motore 1.3, e fu l'antesignana della Super.
Era disponibile marrone a 5 porte o nera a 3 porte, aveva effettivamente i fendinebbia a luce gialla lievemente posticcci, l'orologio "vegliaflash" Borletti, il contagiri, i rivestimenti in panno, i vetri fumé ed i cerchi in lega.
Era il periodo delle versioni "personalizzate" della Fiat, lo stesso periodo in cui videro la luce la 127 Top (blu con tetto in tela e marron senza), le 126 Black e Silver (che più in là diventarono Red e Brown).............. all'estero c'era la Renault 5 Le Car, la Citroen Visa Carte Noire e non me ne ricordo altre!
 
fabiologgia ha scritto:
gr740p ha scritto:
Ho letto tutti gli interventi e vedo che, come me, ci sono molti nostalgici. Altra stranezza è la scelta di fare uscire la 105TC e la 125 Abarth con la stessa strumentazione della CL e non quella della Super. per la cronaca il mio primo Quattroruote è stato il numero con la prova della 125 Abart fatta da Walter Röhrl. E anche li le innovazioni silistiche non mancavano: alettone postreiore tipo saab900turbo, i fantastici cerchi in lega.
Ma la versione piu strana in assoluto resta la 75 oro: per intenderci quella marrone con i fendinebbia gialli applicati tipo aftermarket...
Ora smetto perche... mi è venuto un nodo alla gola...

Caro il mio nostalgico, la Targa Oro, che mi risulti, era disponibile solo come 65 col motore 1.3, e fu l'antesignana della Super.
Era disponibile marrone a 5 porte o nera a 3 porte, aveva effettivamente i fendinebbia a luce gialla lievemente posticcci, l'orologio "vegliaflash" Borletti, il contagiri, i rivestimenti in panno, i vetri fumé ed i cerchi in lega.
Era il periodo delle versioni "personalizzate" della Fiat, lo stesso periodo in cui videro la luce la 127 Top (blu con tetto in tela e marron senza), le 126 Black e Silver (che più in là diventarono Red e Brown).............. all'estero c'era la Renault 5 Le Car, la Citroen Visa Carte Noire e non me ne ricordo altre!

Hai ragione, era la 65 non la75. mi pare che aveva anche i paraspruzzi di serie...
A proposito di accessori aftermarket: dalle mie parti girava una ritmo con dei deflettori "antiturbo" che sporgevano quasi quanto i retrovisori. Inoltre ricordo anche uno spoiler aggiuntivo con fendinebbia integrati assai brutto che a quello della 105tc non portava neanche le ciabatte...
 
alla fine della storia, tutti nostalgici.
ma nessuno dice che effettivamente la ritmo è stata un laboratorio.
ma non presso il centro studi e ricerche fiat ma presso ciascun cliente.
 
gr740p ha scritto:
fabiologgia ha scritto:
gr740p ha scritto:
Ho letto tutti gli interventi e vedo che, come me, ci sono molti nostalgici. Altra stranezza è la scelta di fare uscire la 105TC e la 125 Abarth con la stessa strumentazione della CL e non quella della Super. per la cronaca il mio primo Quattroruote è stato il numero con la prova della 125 Abart fatta da Walter Röhrl. E anche li le innovazioni silistiche non mancavano: alettone postreiore tipo saab900turbo, i fantastici cerchi in lega.
Ma la versione piu strana in assoluto resta la 75 oro: per intenderci quella marrone con i fendinebbia gialli applicati tipo aftermarket...
Ora smetto perche... mi è venuto un nodo alla gola...

Caro il mio nostalgico, la Targa Oro, che mi risulti, era disponibile solo come 65 col motore 1.3, e fu l'antesignana della Super.
Era disponibile marrone a 5 porte o nera a 3 porte, aveva effettivamente i fendinebbia a luce gialla lievemente posticcci, l'orologio "vegliaflash" Borletti, il contagiri, i rivestimenti in panno, i vetri fumé ed i cerchi in lega.
Era il periodo delle versioni "personalizzate" della Fiat, lo stesso periodo in cui videro la luce la 127 Top (blu con tetto in tela e marron senza), le 126 Black e Silver (che più in là diventarono Red e Brown).............. all'estero c'era la Renault 5 Le Car, la Citroen Visa Carte Noire e non me ne ricordo altre!

Hai ragione, era la 65 non la75. mi pare che aveva anche i paraspruzzi di serie...
A proposito di accessori aftermarket: dalle mie parti girava una ritmo con dei deflettori "antiturbo" che sporgevano quasi quanto i retrovisori. Inoltre ricordo anche uno spoiler aggiuntivo con fendinebbia integrati assai brutto che a quello della 105tc non portava neanche le ciabatte...

Gli antiturbo enormi all'epoca erano un cult, coprivano quasi tutto il finestrino laterale, lasciando un'apertura ellittica piccola tipo quella che hanno le auto da corsa, erano assai bombati verso l'esterno sporgendo di circa 20 cm per lato, secondo la Parimor che li costruiva per motivi aerodinamici, secondo me per lasciare la possibilità all'italiano medio di guidare con il gomito fuori dal finestrino........
La loro utilità era quantomeno dubbia, di certo in estate trasformavano l'auto in un vero forno in quanto limitavano tantissimo la circolazione d'aria a finestrini aperti ed all'epoca non è che ci fossero i climatizzatori a darti una mano. Non solo, interferivano molto con la visuale dallo specchietto retrovisore esterno, che peraltro in quegli anni era visto come un inutile orpello, erano moltissimi gli automobilisti che lo tenevano sempre piegato per non sentirne il fruscio, o che, dopo averlo rotto, non lo sostituivano ché tanto non lo usavano mai!.
La Fiat montava i deflettori di serie sulle versioni ES (Energy Saving) della Ritmo 60 (seconda serie) e della Regata 70, ma erano più piccoli e completamente piatti.
Il deflettore comunque è un accessorio che ha sopravvissuto abbastanza bene agli anni, oggigiorno sono assai più piccoli (meno male!), io li trovo comodissimi e li monto sempre sulle mie auto, consentono di aprire leggermente il finestrino quando piove senza far entrare nemmeno una goccia d'acqua, oppure, ancora più utile, di lasciare i finestrini un pò aperti d'estate quando si parcheggia l'auto al sole così da ritrovarla non dico fresca ma un pò meno rovente (abito in Sardegna.....).
Passando allo spolier anteriore con antinebbia incorporati, anche questo era uno degli articoli preferiti dai truzzi dell'epoca, lo facevano anche per la Panda e per la Renault 5, erano delle vere ciofeche perchè rendevano un'ardua impresa la salita su qualsiasi gradino (anche minimo) in quanto toccavano dappertutto, le loro viti di fissaggio sul paraurti originale, a causa delle vibrazioni, si mollavano in fretta (si allargavano i fori, le plastiche erano quello che erano).......... ma facevano così figo! E che dire dei codolini passaruota e delle minigonne laterali? Il massimo per il truzzo anni '80!

Saluti
 
fabiologgia ha scritto:
Gli antiturbo enormi all'epoca erano un cult, coprivano quasi tutto il finestrino laterale, lasciando un'apertura ellittica piccola tipo quella che hanno le auto da corsa, erano assai bombati verso l'esterno sporgendo di circa 20 cm per lato, secondo la Parimor che li costruiva per motivi aerodinamici, secondo me per lasciare la possibilità all'italiano medio di guidare con il gomito fuori dal finestrino........
La loro utilità era quantomeno dubbia, di certo in estate trasformavano l'auto in un vero forno in quanto limitavano tantissimo la circolazione d'aria a finestrini aperti ed all'epoca non è che ci fossero i climatizzatori a darti una mano. Non solo, interferivano molto con la visuale dallo specchietto retrovisore esterno, che peraltro in quegli anni era visto come un inutile orpello, erano moltissimi gli automobilisti che lo tenevano sempre piegato per non sentirne il fruscio, o che, dopo averlo rotto, non lo sostituivano ché tanto non lo usavano mai!.
La Fiat montava i deflettori di serie sulle versioni ES (Energy Saving) della Ritmo 60 (seconda serie) e della Regata 70, ma erano più piccoli e completamente piatti.
Il deflettore comunque è un accessorio che ha sopravvissuto abbastanza bene agli anni, oggigiorno sono assai più piccoli (meno male!), io li trovo comodissimi e li monto sempre sulle mie auto, consentono di aprire leggermente il finestrino quando piove senza far entrare nemmeno una goccia d'acqua, oppure, ancora più utile, di lasciare i finestrini un pò aperti d'estate quando si parcheggia l'auto al sole così da ritrovarla non dico fresca ma un pò meno rovente (abito in Sardegna.....).
Passando allo spolier anteriore con antinebbia incorporati, anche questo era uno degli articoli preferiti dai truzzi dell'epoca, lo facevano anche per la Panda e per la Renault 5, erano delle vere ciofeche perchè rendevano un'ardua impresa la salita su qualsiasi gradino (anche minimo) in quanto toccavano dappertutto, le loro viti di fissaggio sul paraurti originale, a causa delle vibrazioni, si mollavano in fretta (si allargavano i fori, le plastiche erano quello che erano).......... ma facevano così figo! E che dire dei codolini passaruota e delle minigonne laterali? Il massimo per il truzzo anni '80!

Saluti

:shock: :shock: Azz....idee ben chiare, vedo..... :D :D

Avevano il non trascurabile pregio di indirizzare l'aria dietro alla testa, salvando la pettinatura del cestone di capelli cotonati che era di moda ai tempi. :D
Il difetto principale era che si graffiavano con niente e veniva velocemente meno la visibilità attraverso di essi. Erano anche abbastanza rognosi da pulire all'interno, oltre che avere dei fissaggi degni di una officina di fabbro.
 
Grattaballe ha scritto:
fabiologgia ha scritto:
Gli antiturbo enormi all'epoca erano un cult, coprivano quasi tutto il finestrino laterale, lasciando un'apertura ellittica piccola tipo quella che hanno le auto da corsa, erano assai bombati verso l'esterno sporgendo di circa 20 cm per lato, secondo la Parimor che li costruiva per motivi aerodinamici, secondo me per lasciare la possibilità all'italiano medio di guidare con il gomito fuori dal finestrino........
La loro utilità era quantomeno dubbia, di certo in estate trasformavano l'auto in un vero forno in quanto limitavano tantissimo la circolazione d'aria a finestrini aperti ed all'epoca non è che ci fossero i climatizzatori a darti una mano. Non solo, interferivano molto con la visuale dallo specchietto retrovisore esterno, che peraltro in quegli anni era visto come un inutile orpello, erano moltissimi gli automobilisti che lo tenevano sempre piegato per non sentirne il fruscio, o che, dopo averlo rotto, non lo sostituivano ché tanto non lo usavano mai!.
La Fiat montava i deflettori di serie sulle versioni ES (Energy Saving) della Ritmo 60 (seconda serie) e della Regata 70, ma erano più piccoli e completamente piatti.
Il deflettore comunque è un accessorio che ha sopravvissuto abbastanza bene agli anni, oggigiorno sono assai più piccoli (meno male!), io li trovo comodissimi e li monto sempre sulle mie auto, consentono di aprire leggermente il finestrino quando piove senza far entrare nemmeno una goccia d'acqua, oppure, ancora più utile, di lasciare i finestrini un pò aperti d'estate quando si parcheggia l'auto al sole così da ritrovarla non dico fresca ma un pò meno rovente (abito in Sardegna.....).
Passando allo spolier anteriore con antinebbia incorporati, anche questo era uno degli articoli preferiti dai truzzi dell'epoca, lo facevano anche per la Panda e per la Renault 5, erano delle vere ciofeche perchè rendevano un'ardua impresa la salita su qualsiasi gradino (anche minimo) in quanto toccavano dappertutto, le loro viti di fissaggio sul paraurti originale, a causa delle vibrazioni, si mollavano in fretta (si allargavano i fori, le plastiche erano quello che erano).......... ma facevano così figo! E che dire dei codolini passaruota e delle minigonne laterali? Il massimo per il truzzo anni '80!

Saluti

:shock: :shock: Azz....idee ben chiare, vedo..... :D :D

Avevano il non trascurabile pregio di indirizzare l'aria dietro alla testa, salvando la pettinatura del cestone di capelli cotonati che era di moda ai tempi. :D
Il difetto principale era che si graffiavano con niente e veniva velocemente meno la visibilità attraverso di essi. Erano anche abbastanza rognosi da pulire all'interno, oltre che avere dei fissaggi degni di una officina di fabbro.

Ti ringrazio per la segnalazione, effettivamente leggendo superficialmente poteva sembrare una contraddizione.
Io trovavo e trovo assai dubbia l'utilità dei deflettori del tipo che si usavano negli anni '70 ed '80 ossia di quelli enormi e bombati all'esterno, che riducevano in maniera eccessiva la circolazione dell'aria, interferivano col retrovisore ed avevano anche il difetto che dici tu sul precoce invecchiamento della plastica.
Trovo invece assai utili quelli che si usano oggi, molto più piccoli che non interferiscono col retrovisore e non occludono eccessivamente l'apertura del vetro.

Saluti
 
..dimenticavo...

la 60 cl aveva quei bellssimi cerchi in ferrazza bicolore eh eh eh

261_fiat_ritmo_197882_30_1.jpg


accidenti questa sopra è la fotocopia della nostra.... identica!

mentre la S75 cerchi "normali" e solo le coppette centrali... poi mi padre ha voluto fare il tune dell'epoca e sono comparsi i cerchi dell'Abarth.. veramente belli quei 4 razze bombati

ritmo1.jpg


....cmq possiamo dire che la Ritmo c'è ancora... andate in Australia e la troverete in vendita eh eh eh

Fiat_Ritmo_01.jpg
 
io l'ho avuta ma non mi ricordo tutto ciò che ha menzionato; mi ricordo che era rifinita col culo ma era un mulo e senza problemi; lz avevo pagata 6,6 milioni di lire
 
stilo-bravo_club ha scritto:
..dimenticavo...

la 60 cl aveva quei bellssimi cerchi in ferrazza bicolore eh eh eh

261_fiat_ritmo_197882_30_1.jpg


accidenti questa sopra è la fotocopia della nostra.... identica!

anche la mia era uguale a questa con la sola differenza dei finestrini anterieori a vetro unico e lo specchietto retrovisore (solo il sinistro) di diverso disegno. Un'altra differenza tra questa versione e la sucessiva (come la mia) era la posizione di riposo del tergilunotto. Cosa che non sono mai riuscito a spiegarmi.
Ora tenetevi forte perchè mi torna in mente un'altra innovazione introdotta sulla ritmo e talmente riuscita tanto che la troviamo su modelli immatricolati fino 2 o 3 anni fa: la plafoniera interna quadrata con il diffusore/interrutore. Non riesco ad immaginare quante ne hanno prodotte visto che per molti anni l'ho ritrovata su svariati mezzi del gruppo fiat, Iveco comprea.
 
conan2001 ha scritto:
alla fine della storia, tutti nostalgici.
ma nessuno dice che effettivamente la ritmo è stata un laboratorio.
ma non presso il centro studi e ricerche fiat ma presso ciascun cliente.

La nostalgia non viene dalla scomparsa della Ritmo ma dalla gioventù che se ne è andata.....

Signori siamo seri.....parte dei luoghi comuni sulla qualità dei modelli FIAT attuali...derivano da quegli anni e da quei modelli come la Ritmo o la Tipo.

Macchine con alcune genialità e molte soluzioni avveniristiche ma con qualità insoddisfacente di cui gli strascichi di immagine si pagano ancor oggi....
 
gr740p ha scritto:
anche la mia era uguale a questa con la sola differenza dei finestrini anterieori a vetro unico e lo specchietto retrovisore (solo il sinistro) di diverso disegno. Un'altra differenza tra questa versione e la sucessiva (come la mia) era la posizione di riposo del tergilunotto. Cosa che non sono mai riuscito a spiegarmi.
Ora tenetevi forte perchè mi torna in mente un'altra innovazione introdotta sulla ritmo e talmente riuscita tanto che la troviamo su modelli immatricolati fino 2 o 3 anni fa: la plafoniera interna quadrata con il diffusore/interrutore. Non riesco ad immaginare quante ne hanno prodotte visto che per molti anni l'ho ritrovata su svariati mezzi del gruppo fiat, Iveco comprea.

..adesso mi sfugge se il finestrino era intero o in due parti... ma opteri per le due parti mentre lo specchietto era proprio quello lì: un blocco fisso eh eh eh
 
eugenio62 ha scritto:
conan2001 ha scritto:
alla fine della storia, tutti nostalgici.
ma nessuno dice che effettivamente la ritmo è stata un laboratorio.
ma non presso il centro studi e ricerche fiat ma presso ciascun cliente.

La nostalgia non viene dalla scomparsa della Ritmo ma dalla gioventù che se ne è andata.....

Signori siamo seri.....parte dei luoghi comuni sulla qualità dei modelli FIAT attuali...derivano da quegli anni e da quei modelli come la Ritmo o la Tipo.

Macchine con alcune genialità e molte soluzioni avveniristiche ma con qualità insoddisfacente di cui gli strascichi di immagine si pagano ancor oggi....

analisi molto esatta.
come diceva la sannia in una nota canzone:
la gioventù ...che mai più ritornerà.
 
la Ritmo e la Tipo le conosco bene avendole avute o essendone tuttora in possesso(mio padre ovviamente),rispettivamente nelle versioni 60 CL e 1.6 SX(ex DGT),mai un problema,tranne quelle dovuti all' usura del tempo,la Ritmo aveva 200 mila km quando l'abbiamo rottmata,la Tipo attualmente ne ha 192.080 e almeno per quest' anno camminera ancora,poi cedera' il passo alla sua erede,Bravo o Giulietta...
 
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