Sulle ultime due entrate in casa c'è il famigerato stop & start
Una, una 1.5 di cilindrata, ha doppia batteria (70 + 20 Ah circa ...), l'altra (un 1.000 cc) ha un accumulatore (speciale) da 62 Ah
Sulla prima, a cambio manuale, funziona decentemente nel traffico cittadino perché bisogna portaer in folle e rilasciare il pedale della frizione (affinché si spenga il motore).
sulla seconda è uno schifìo, dato che, avendo il cambio elettroattuato, basta scendere sotto gli 8 km/h e toccare il pedale del freno perché si spenga. In questa, tra l'altro, la funzione "notorino d'avviamento" è svolta dal generatore (e la relativa cinghia va sostituita ogni 60.000 km anziché ogni 100.000). Se non si fosse capito, è una Smart. In pratica, si viaggia con il dispositivo sempre disinserito: anzi, si trova già un kit non ufficiale che permette di memorizzare l'ultima impostazione scelta (altrimenti, ad ogni avvio manuale, l'auto si mette in modalità eco). Questo perché nel traffico si verificano continui spegnimenti e riaccensioni (addirittura si riaccende mentre il motore non è ancora fermo).
Sotto il profilo dei costi, la batteria speciale (che dura nemmeno tre anni) + la cinghia a sostituzione anticipata costano ben più del modestissimo risparmio di carburante ottenibile.
Io di default disinserisco il sistema, scegliendo manualmente quando attivarlo (es un passaggio a livello che faccio più volte la settimana, oppure semafori rossi con traffico scorrevole)
Sull'altra (una A160), va evidenziato che l'avvio automatico del motore porta il numero dei giri a circa 1.500 - 1.600 per alcuni istanti, il che non è molto "ecologico"
Saluti