EdoMC ha scritto:
Io trovo che il minimo storico sia stato sotto la direzione di Tedeschini. Cavicchi, al contrario, ha risollevato tantissimo la qualità generale della rivista e, in particolare, delle prove su strada. Tra le altre cose, alcuni accorgimenti sono proprio quelli che noi lettori auspicavamo di vedere e suggerivamo attraverso questo forum. Senza contare che Quattroruote si è impegnata per poter dare la possibilità di far toccare con mano, quando non addirittura provare, le automobili ai lettori e non. Non so, a me non pare una tristezza, anzi, mi pare che la Testata, dopo anni un po' così, si stia risollevando alla grande come qualità.
Sono sostanzialmente d'accordo.
Ho iniziato a sfogliare Quattroruote già prima di imparare a leggere e dal 1960 ho cominciato a leggerlo regolarmente. Aspettavo davvero con ansia l'uscita del nuovo numero e rileggevo a volte le prove per imparare a memoria vel.max., accelerazione sul km da fermo, tempo sulla mitica "Salita del Tuscolo", capacità bagagliaio, ecc., dati che poi mio padre mi faceva ripetere (a memoria) davanti ai suoi amici, lasciandoli di stucco.
Con il tempo sono uscite anche altre valide riviste concorrenti e oltre a Quattroruote leggevo anche quelle.
Oggi compro e leggo ciò che mi interessa, scegliendo anche in base alle presentazioni sul web. Quattroruote rimane in definitiva la mia preferita, soprattutto appunto da quando la direzione è stata assunta da Carlo Cavicchi, già Direttore di Autosprint. Ciò anche per l'accuratezza delle prove su strada e per le prove in pista a Vairano. Essere diventato poi moderatore di questo forum è per me motivo di orgoglio.
Bello il 700° numero, con tante cose da leggere (tra l'altro l'intervista a Montezemolo, l'articolo sul futuro del Museo Alfa Romeo e la prova comparativa 4C, Elise, Cayman anche con due campionissimi). interessante l'allegato.
Mi piace anche il fatto che non sia mai stato cambiato il formato, in modo tale da poter conservare i fascicoli in modo ordinato.
Rimane in effetti un po' il problema della qualità non ottimale della carta.