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Quasi 3.000 morti sulle strade in un anno. L’Italia peggio della media europea

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A Roma abbiamo diverse strade a doppia corsia di marcia che sono in ambito urbano, tecnicamente sono strada per cui si potrebbe anche andare a 130 ma in realtà proprio perchè sono in ambito urbano hanno i 70 di limiti, eppure ci sono quelli che li percorrono a 130 e ti dicono che la strada lo permette e quindi è sbagliato il limite.
In circonvallazione idroscalo a Linate, c'è un pezzo di strada lunga circa 700 metri, nel quale sono stati messi all'inizio (prima rotonda) ed alla fine (seconda rotonda) due autovelox che fanno anche da tutor (o almeno non è ben chiaro):
1) la strada è a 2 carreggiate e 4 corsie
2) non presenta intersezioni a livello
3) E' lunga 700 metri.
4) non sono mai successi incidenti gravi o gravissimi; su quel tratto è praticamente impossibile.
4) sulla via Corelli (Parallela) sono successi incidenti anche mortali, dovuti alla presenza di distributori, Fiera di Novegro, ma non ci sono nel modo più assoluto autovelox.
Eppure stanno falcidiando una marea di automobilisti, (da un altro blog del mio comune) che vanno a 71 Km/h.
Allora a questo punto penso di essere io che penso male (ma molte volte ci azzecco) che i velox siano stati messi pet un altro motivo che non per la sicurezza stradale?
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Il problema è quando uno usa la bicicletta come mezzo di trasporto e quindi non c'è molta scelta della strada o dell'orario.

Questa mattina venendo in ufficio è filato tutto liscio. Vedremo stasera.

Comunque quando uso la bici per sport scelgo strade non trafficate.

Beh, io in questo periodo la bici la uso praticamente solo come mezzo di trasporto. Non uso più l'auto in città e per brevi percorsi, persino 9 litri d'acqua (la classica"cassa d'acqua") li vado a prendere con bici e zaino.
Certo, non ci vado al lavoro tutti i giorni, lavorando a casa.
Comunque mi scelgo percorsi e orari per rischiare di meno.
 
comunque, curioso che, l'83% delle vittime, siano uomini.

Visto che la maggior parte delle vittime sono pedoni e ciclisti si potrebbe cercare una spiegazione nel fatto che molti più uomini che donne praticano il ciclismo come sport.
E anche se siamo tra uomini mi sa che ci tocca ammettere che mediamente le donne sono un po' più assennate e presenti mentre noi uomini,soprattutto dopo una certa età,tendiamo a camminare come se fossimo soli al mondo.
O forse banalmente le donne sono più impegnate e quindi vanno meno in giro a piedi,però mi sentirei di affermare che 8 su 10 dei pensionati che si vedono per strada quasi per sconfiggere la noia tra un cantiere e l'altro vengono praticamente cacciati di casa dalle rispettive mogli.
 
Secondo me le distinzioni tra categorie lasciano il tempo che trovano.
Le cause principali degli incidenti e quindi delle morti sono imho

inciviltà e disprezzo delle regole

distrazione

strade colabrodo e parco circolante obsoleto.

E riguardano tutti.
Non si distraggono solo i guidatori ma non sono nemmeno gli unici ad essere imprudenti o prepotenti.
Poi si può discutere su chi sbaglia di più o se sia più grave la distrazione di chi mette in pericolo la propria vita rispetto a quella di chi invece mette in pericolo quella degli altri.
Ma le persone sono le stesse e spesso rientrano in più di una categoria.

Io cerco sempre di stare il più attento possibile eppure quasi quotidianamente un pedone o un ciclista mi fanno venire un coccolone oppure un automobilista compie una manovra azzardata e totalmente priva di senso che mette in pericolo anche me.
Finchè si riesce a sopperire alle mancanze degli altri tutto bene,quando non ci si riesce più le statistiche ne risentono.
 
la strada è tutti e che a turno ogni persona è insieme pedone, ciclista, motociclista e automobilista.
Per quanto mi riguarda, parlo solo ed esclusivamente a titolo personale, la strada è delle auto e delle moto (come è sempre stato), i marciapiedi sono per i pedoni e le bici, beh... vanno dove possono andare in sicurezza. Ricordo come se fosse ora che da ragazzini (anni 70-80) a NESSUNO di noi veniva in mente di andare di notte in una strada di campagna in bici senza luci (figuriamoci il giubbino che non era stato manco inventato) per il semplice fatto che non volevamo essere stirati. E se c'era uno di noi senza luci o senza la luce dietro, lo si teneva in mezzo al gruppo, in fila indiana.
Non eravamo nerds da oratorio, ma ragazzi come tutti, solo con un minimo di coscienza e nessuno che si arrogava il diritto di andare in giro al buio, in mezzo alla strada di notte pretendendo di aver ragione perché la strada "era di tutti". Forse con questo mantra ci si dimentica che il cervello non è di tutti...

p.s. a scanso di equivoci: ho fatto anche cicloturismo, con borse tenda eccetera tanto per dire che non ce l'ho contro un mezzo di trasporto o una categoria specifica. Solo che non pretendevo di andare ovunque sempre e comunque.
 
Per quanto mi riguarda, parlo solo ed esclusivamente a titolo personale, la strada è delle auto e delle moto (come è sempre stato), i marciapiedi sono per i pedoni e le bici, beh

però permettimi ma questa è una tua interpretazione, il codice della strada dice altro, poi si può essere d'accordo o meno ma ci si adegua a quanto dice quello, che oltretutto indica tutti i comportamenti che occorre tenere sia se si è automobilista che ciclista
 
Corretto, infatti reputo sbagliato che l'art. 1 del CdS sia stato modificato in tal senso, su pressioni "esterne". In particolare il punto 2).

Il che non vuol dire che faccio di tutto per violarlo, ma solo che non sono d'accordo.
 
Bah, di fondo il problema è quello di una società di individui che, ormai, vedono solo i propri diritti, considerandoli superiori a quelli del resto della società.

ne è lampante esempio, sebbene OT, la notizia di poco fa che il codacons chieda un indennizzo per tutti gli utenti da whatsup per il periodo di down.
La cosa fa ridere solo a pensare che la telecom di turno (che si paga per il servizio) non ti rimborsa un bel nulla sino a 72 ore di fuori servizio.
:rolleyes:
 
Assolutamente no, i velocipedi, così definisce le biciclette il CdS, devono stare in carreggiata. Il marciapiedi è per pedoni, unico veicolo ammesso sono carrozzine disabili e passeggini infantili.
Lo so bene cosa dice il CdS, l'ho scritto sopra. Hai estrapolato un pezzo in maniera errata ma sicuramente sono io che l'ho scritto male. Intendevo scrivere che "le bici vanno in sicurezza" non "sui marciapiedi".
 
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