<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Quanto ci mette st'asteroide.... | Page 3 | Il Forum di Quattroruote

Quanto ci mette st'asteroide....

Concedimi, portato sulla terra, indicare se una razza e' superiore senza specificare in cosa....
Da' l' idea che lo sia in tutto....
E' questo, diciamo che....non va bene

A parte che mi sembra che siamo pesantemente OT nell'OT, se ci stiamo riferendo all'ormai nota "affermazione infelice", non mi pare di aver colto nessun riferimento a superiorità o inferiorità di chicchessia. Ovviamente l'esempio "alieno" era del tutto ipotetico.
 
Esprimo la mia modesta opinione

Constatare che esistono razze diverse non é razzismo.
Razzismo é pretendere di poter affermare la superiorità di UNA razza su tutte le altre.

Mi sta abbastanza bene dire che un certo individuo sia "superiore" ad un altro per qualche dote particolare: un atleta é superiore ad un altro in considerazione dei risultati che riesce ad ottenere. Uno scienziato é superiore ad unb altro per l'intuizione che lo ha aiutato a studiare e a classificare un certo fenomeno, meglio di chi lo ha preceduto.

Ma le bravure e le capacità di uno o più individui di una certa razza non bastano a definire quella razza come superiore.
Forse l'errore è stato fatto quando si è iniziato ad usare la parola "razzismo" al posto del più generico "discriminazione", al quale aggiungere di volta in volta l'argomento, in questo caso "razziale".
Perchè la prima parola aveva un significato certo e inequivocabile 20 anni fa. Oggi, in preda a un forte analfabetismo di ritorno, si tende a ad assumere atteggiamenti del genere:
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non appena si sente una parola che ha la stessa radice di quella "che non si può dire".
Atteggiamento bambinesco, che anzichè far sparire le discriminazioni le alimenta, fa diffondere la paura di chiamare le cose col loro nome (a saperlo quale hanno deciso che dobbiamo usare...) e troppo spesso porta i deficienti a credere che sia "figo" perchè contro le regole, attuarle (vedi i sempre più frequenti casi di violenze su quello che viene ritenuto "diverso").

Lo stesso che si è fatto con il "genere", e che ha portato a versioni femminili dei sostantivi talmente cacofoniche da diventare ridicole, come "Architetta, sindaca o assessora", o a casi allucinanti di femminile di sostantivi generici, come "presidenta".
Mi aspetto dottora e farmacisto, per parità.
 
Lo stesso che si è fatto con il "genere", e che ha portato a versioni femminili dei sostantivi talmente cacofoniche da diventare ridicole, come "Architetta, sindaca o assessora", o a casi allucinanti di femminile di sostantivi generici, come "presidenta".
Mi aspetto dottora e farmacisto, per parità.

Pensa che nelle campagne di queste parti la "dottora" è sempre esistita, veniva chiamata così la moglie del medico condotto. Chi l'ha detto che i contadini del nordest sono retrogradi? Comunque, resto in attesa del prossimo James Bond edizione 4.0 (tanto per restare in argomento).....

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Ma se esiste il razzismo verso i neri, esisterà anche la razza bianca, o no?
No, l'esistenza del razzismo non implica la giustificazione del sostantivo "razza" riferito alla specie umana.

.... sto cercando di capire che parola si deve usare al posto di razza
Eppure è facile...

Come ben spiegato nella definizione lessicale del termine, per razza (umana) si intende: "Ogni raggruppamento d'individui costituito in modo empirico sulla base di caratteri somatici esteriori comuni ( r. bianca, gialla, nera ; r. australiana, sudanese ); il concetto di ‘razza’, privo di fondamento sul piano dell'analisi genetica, è stato spesso utilizzato in senso politico per operare arbitrarie differenziazioni sul piano delle relazioni sociali e politiche ( lotte, conflitti di r. ; distinzioni, discriminazioni di r. ); il termine è oggi sempre più spesso sostituito con quello più appropriato di etnia."

La differenza non è solo lessicale o semantica, ma concettuale. Le "razze" animali cui faceva riferimento Agri non sono l'evidenza di una suddivisione naturale dei vari ceppi in base alle loro caratteristiche, ma il risultato di decenni o secoli di selezione artificiale ad opera dell'uomo, per fini economici o utilitaristici. Trasporre il concetto sull'uomo è degradante, oltre che profondamente sbagliato, senza parlare della stupidità di volerlo usare come metro di giudizio per stabilire la presunta superiorità o inferiorità di un gruppo rispetto ad un altro.
 
La differenza non è solo lessicale o semantica, ma concettuale. Le "razze" animali cui faceva riferimento Agri non sono l'evidenza di una suddivisione naturale dei vari ceppi in base alle loro caratteristiche, ma il risultato di decenni o secoli di selezione artificiale ad opera dell'uomo, per fini economici o utilitaristici. Trasporre il concetto sull'uomo è degradante, oltre che profondamente sbagliato, senza parlare della stupidità di volerlo usare come metro di giudizio per stabilire la presunta superiorità o inferiorità di un gruppo rispetto ad un altro.

Punti di vista.

http://www.ethnopedia.info/blog/humanraces.html

Io - in base alla mia formazione in materie scientifiche e biologiche - non ho alcuna difficoltà ad accettare il concetto di "razza" applicato all'uomo, che dal punto di vista biologico è un animale come gli altri (a volte pure peggio, ma qui andiamo su un altro discorso). Sono anche convinto che parlare di "etnia", oltre a esprimere un concetto diverso, possa essere altrettanto "razzista", e anche molto di più, rispetto a parlare di razza. Perchè se parlo di etnia rom, che dal punto di vista antropologico sono di "razza" caucasica come me e te, e attribuisco a tale raggruppamento certe specificità, sono molto più "razzista" di quando dico che i negri sono più veloci nella corsa perchè hanno certe specificità fisiche.
 
Punti di vista.

http://www.ethnopedia.info/blog/humanraces.html

Io - in base alla mia formazione in materie scientifiche e biologiche - non ho alcuna difficoltà ad accettare il concetto di "razza" applicato all'uomo, che dal punto di vista biologico è un animale come gli altri (a volte pure peggio, ma qui andiamo su un altro discorso). Sono anche convinto che parlare di "etnia", oltre a esprimere un concetto diverso, possa essere altrettanto "razzista", e anche molto di più, rispetto a parlare di razza. Perchè se parlo di etnia rom, che dal punto di vista antropologico sono di "razza" caucasica come me e te, e attribuisco a tale raggruppamento certe specificità, sono molto più "razzista" di quando dico che i negri sono più veloci nella corsa perchè hanno certe specificità fisiche.
Continui ad applicare all'uomo un ragionamento scientifico formalmente corretto (ancorché IMHO basato sui presupposti sbagliati). L'errore è trasporlo sul piano sociale, politico, giuridico.
La mucca chianina è il risultato di secoli di selezione ad opera dell'uomo per avere un animale che primeggiasse per sapore delle carni, produzione di latte, resistenza alle malattie e chissà che altro. Ha senso, nel suo caso, parlare di caratteristiche superiori o inferiori a un'altra razza di vacche.
L'uomo asiatico, o l'africano, o il caucasico, erano semplicemente il risultato dell'adattamento di alcuni gruppi di individui a determinate condizioni climatiche o territoriali, e oggi queste distinzioni sono rese anacronistiche dal progresso, dalla tecnologia, dalla diversa qualità della vita (per chi se la può permettere, ovviamente): la società sta cavalcando di gran carriera l'onda della globalizzazione, le barriere culturali crollano, le "razze" si mischiano. Il flusso migratorio dai paesi "poveri" a quelli "ricchi", o da quelli in guerra a quelli che non lo sono, è solo uno dei fattori in gioco, e nemmeno il più importante, ma fa grande presa sull'immaginario della gente comune, ed è per questo che siamo ancora qui a discutere dell'ennesimo arruffapopolo che suona l'allarme a protezione della "razza".

Ancora qualche decennio di pazienza e, se prima non ci sterminiamo da soli per colpa di due MINCHIONI che fanno a chi ha il pulsante più grosso, magari anche le discussioni sulla razza saranno solo un argomento da barzellette all'osteria.
 
L'errore è trasporlo sul piano sociale, politico, giuridico.

Errore che IO non commetto, e lo sai....

L'uomo asiatico, o l'africano, o il caucasico, erano semplicemente il risultato dell'adattamento di alcuni gruppi di individui a determinate condizioni climatiche o territoriali, e oggi queste distinzioni sono rese anacronistiche dal progresso, dalla tecnologia,

Il fatto che tali distinzioni siano anacronistiche non le cancella. Se vedo un nativo di Mogadiscio lo distinguo immediatamente da uno di Helsinki o di Shangai, mentre se vedo un rom nulla del suo aspetto mi consente di riconoscerlo rispetto a un polacco o a un ungherese. Per converso, un nero di New York e uno della Sierra Leone sono sicuramente di etnie diverse, ma visivamente sono indistinguibili. Ripeto, anche se non ce n'è bisogno (o non dovrebbe): il problema nasce, come hai detto tu, quando si fanno distinzioni sociali, politiche e giuridiche, ma tra persone di media intelligenza non si pone neanche la questione.
 
Ultima modifica:
Ma non va più di moda ammazzarsi di pugnette, come una volta?

Cosa vuoi, pare che anche la gnocca non sia più apprezzata...... Ho trovato questa canzone di un gruppo folk bellunese che IMHO rappresenta piuttosto bene il mondo degli adolescenti di oggi


Se lo apri sul tubo, c'è la traduzione del testo in italiano, perchè il dialetto bellunese non è immediato neanche per me......
 
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