<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Quanti km ha bisogno un diesel per scaldarsi? | Page 4 | Il Forum di Quattroruote

Quanti km ha bisogno un diesel per scaldarsi?

Ah....
Allora non trovo altre spiegazioni se non che nel 2,2 ci sia piu' liquido da scaldare rispetto il nuovo 2.000
Secondo me invece cambia il sistema refrigerante: io ad esempio ho tre pompe circolatrici, due elettriche ed una elettromeccanica, questo per scaldare immediatamente la testata che è la parte più critica.
 
Secondo me invece cambia il sistema refrigerante: io ad esempio ho tre pompe circolatrici, due elettriche ed una elettromeccanica, questo per scaldare immediatamente la testata che è la parte più critica.


Beh se me la metti sul tecnico....

:emoji_wink::emoji_wink:

Mi viene in mente quando in BMW andai a brontolare per il fatto che
l' X4 ci metteva ancora piu' tempo della 520 a scaldarsi....
" Semplice*, sull' X4 non ci sono delle paratie che restano chiuse sin quando non e' praticamente calda "

* Se mi hanno perculato....
??
Non saprei

:emoji_stuck_out_tongue_winking_eye::emoji_stuck_out_tongue_winking_eye:
 
Beh se me la metti sul tecnico....

:emoji_wink::emoji_wink:

Mi viene in mente quando in BMW andai a brontolare per il fatto che
l' X4 ci metteva ancora piu' tempo della 520 a scaldarsi....
" Semplice*, sull' X4 non ci sono delle paratie che restano chiuse sin quando non e' praticamente calda "

* Se mi hanno perculato....
??
Non saprei

:emoji_stuck_out_tongue_winking_eye::emoji_stuck_out_tongue_winking_eye:
Alcune versioni del 2 litri turbodiesel avevano in effetti la griglia mobile davanti al radiatore per consentire sia un più rapido warm-up sia per migliorare l'efficienza aerodinamica. Non so perché ad un certo punto le abbiano tolte.
 
D'inverno, se si accende il climatizzatore per riscaldare l'abitacolo il motore va in temperatura più tardi
L'idea era stata di accendere il clima per dare più carico al motore e farlo andare prima a regime, non per l'effetto pompa di calore (che sulle auto di solito non c'è, e nemmeno deve esserci, visto che di norma si ha a disposizione diversi kg di acqua bollente. costo, peso..).

Era poco tempo che avevo l'auto, e non avevo ancora ben presente la disposizione dei radiatori clima e motore.
Se fossero stati affiancati avrei velocizzato il riscaldamento, dando un carico supplementare al motore.
Invece sono in serie, col clima che soffia sul radiatore acqua.
Non so se l'acqua sia "sempre in circolo", o se ci sia un'elettrovalvola che bypassa il radiatore fin che non si è a regime (com'era sul malaguti): in ogni caso col radiatore così freddo non avevo speranze di scaldare, a meno di non affondare tutto il piede. ma con meno 20 conviene tenerlo ben sollevato.
 
Ho letto tante strane risposte...

La mia esperienza: quello che conta è la banalissima
VALVOLA TERMOSTATICA
sulla mandata del circuito principale di raffreddamento.
Se è in buono stato e chiude bene, sul radiatore puoi soffiare finchè vuoi, ma l'acqua NON circola, e quella pochissima che c'è nel motore (e circola solo col radiatorino del riscaldamento) si scalda in poche centinaia di metri.
Con qualsiasi macchina.

Il problema è che spesso (a me è capitato già 3 volte con diverse macchine...) il termostato potrebbe funzionare "benissimo" nel mantenimento della temperatura "massima" (i soliti 90°...ma potrebbero essere anche 80 a seconda del termostato scelto),
ma non essere altrettanto efficace nel chiudere bene quando invece il motore è freddo.

Più di una volta ho dovuto discutere col meccanico che non voleva cambiarmelo perchè secondo lui "andava bene"
(controllava che tenesse i 90°... e stop).


Poi mi sono stancato di rimanere al freddo per mezzo viaggio...
Comprato una valvola nuova dal ricambista, portata dal maccanico...
"adesso me la metti su"...E finalmente il riscaldamento ha ricominciato a funzionare in poche centinaia di metri !


(ho imparato solo dopo che cambiare termostato è una scemenza.
Basta aprire il manicotto, ed è subito lì.
Il più è togliere e rimettere l'acqua...)
 
si scalda in poche centinaia di metri.
Vero per i ciclo otto di vecchia concezione, non lo è per i diesel moderni ad alta efficienza, dove servono alcuni km, e qualcuno in più per le partenze sottozero, dove anche l'aria aspirata raffredda le camere di scoppio. Inoltre un po' di prudenza impone di sfruttare poco il motore nei primi minuti, sia nei giri che nel carico, ed il riscaldamento è più lento.
 
(ho imparato solo dopo che cambiare termostato è una scemenza.
Basta aprire il manicotto, ed è subito lì.
Il più è togliere e rimettere l'acqua...)
dipende com'è fatto il motore...in qualcuno c'è da smontare roba mezza giornata, comunque a volte la temperatura dell'olio è indipendente dall'acqua, quella, come dici tu sale più o meno in fretta ma l'altra se il motore non è sotto sforzo ce ne mette...
 
Ultima modifica:
Piccolo OT, ma per rendere l'idea che questa cosa dei 90 gradi è molto soggettiva: la mia moto (Ducati ad aria) segna la temperatura olio:
sotto i 50° dice LOW
poi segna i gradi precisi
oltre i 170° dovrebbe dire HI, ma non l'ho mai visto.
Al massimo l'ho portata a 135°, e già le gambe non erano contente.

Praticamente puoi guidarla fino a che non è a puntino per la frittura.
Verificato sul manuale.

fine OT
 
Vero per i ciclo otto di vecchia concezione, non lo è per i diesel moderni ad alta efficienza, dove servono alcuni km, e qualcuno in più per le partenze sottozero, dove anche l'aria aspirata raffredda le camere di scoppio. Inoltre un po' di prudenza impone di sfruttare poco il motore nei primi minuti, sia nei giri che nel carico, ed il riscaldamento è più lento.
I diesel moderni spesso hanno anche delle resistenze elettriche, solitamente per riscaldare l'abitacolo, a volte anche per contribuire ad un veloce riscaldamento del refrigerante.
 
Salve a tutti!
Girando per la rete non riesco proprio a trovare risposta a questa domanda.
Come ben sappiamo un diesel affinché non abbia problemi di FAP ha bisogno di percorrere un tot di km in extraurbano. Ma esattamente, a quanto ammonta questa cifra? Certo dipende da diversi fattori (come guidi, velocità, temperatura esterna...), ma in linea generale quanti km bisogna fare per far riscaldare il motore? Tipo 5/10km a 80-90km/h sono sufficienti? È vero che nell'arco di tempo in cui il diesel si sta scaldando consuma di più?
Guarda, io con golf 1.6 tdi in zona alto Novarese(piemonte) da fine ottobre a metà marzo praticamente vado e torno dal lavoro che dista 9 km di leggera salita tra l'altro... con il motore che non raggiunge nemmeno i 60 gradi e spesso in pieno inverno devo rinunciare al riscaldamento per i primi 5 affinché si scaldi un pochino prima...
se abiti al. sud forse è diverso ma qui è cosi. consumi eccezionali con il caldo ma superiori del 20% in autunno inverno.
 
I diesel moderni spesso hanno anche delle resistenze elettriche, solitamente per riscaldare l'abitacolo, a volte anche per contribuire ad un veloce riscaldamento del refrigerante.
Sulla 3008 (1.5 BlueHDi 130 S&S EAT8) che avevo in precedenza sicuramente, dopo 1 minuto dall'accensione usciva aria calda dalle bocchette! Su quell'auto chi ha programmato la logica del cambio automatico aveva previsto per i primi minuti cambi marcia a regimi altini (2500 giri circa) che non condividevo, infatti cambiavo io in manuale, ma lei (stronza) poi scalava...
Con la Bravo 1.6 mjt, con temperature di poco sotto lo 0, quando facevo 15 km per recarmi al lavoro (50% extra, 50% città) arrivavo praticamente al freddo...
 
Ultima modifica:
Back
Alto