<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> quando peugeot faceva la peugeot | Page 2 | Il Forum di Quattroruote

quando peugeot faceva la peugeot

Oh la la ha scritto:
Io mi ricordo queste .., credo in francia se ne trovano ancora , la 55 TC , la 55 TN del 1951 e la fantastica Peugeot VLV ( elletrica) del 1941.... :D

Questi sono pezzi da museo...e anche molto anteriori alle nostre possibili esperienze di gioventù.

Io ho avuto una bicicletta Peugeot anni '40, molto bella, con parfanghi e porta attrezzi in alluminio, cambio a tre marce a leva, con tutti i filetti originali...comprata aux puces per due lire e usata per spostarmi tutti i giorni...sfortunatamente rubata, mi dispiace perchè mi ci ero affezionato.

La bici più bella della Peugeot però secondo me è quella con la trasmissione a coppia conica inglobata nel telaio, fantastica.
 
Dopo i vari Si, Ciao, Bravo, Grillo, etc etc, arrivarono i tuboni..tipo ciclone, master, garelli...e gli scrambler tipo fantic caballero, o come quello che avevo io... il FANTIC SUPER ROCKET! Che bello....
 
paolocabri ha scritto:
Dopo i vari Si, Ciao, Bravo, Grillo, etc etc, arrivarono i tuboni..tipo ciclone, master, garelli...e gli scrambler tipo fantic caballero, o come quello che avevo io... il FANTIC SUPER ROCKET! Che bello....

Eh ma sei già andato oltre, sei arrivato più o meno a fine anni '80, in quel periodo si cominciavano a vedere i primi scooter tipo il Gilera GSA che non ebbe molto successo ma che aprì la strada al Piaggio Sfera e a tutto quel che ne seguì.
Le grosse differenze tra un Ciao ed un Garelli Team erano telaio e ciclistica, nel Ciao erano di chiara origine "bicicletta", nel Garelli invece avevano uno stampo più serio con tutto quel che ciò comportava a livello di peso.
Fantic, Caballero e via dicendo infine erano vere moto col cambio, non dico fossero al livello del Touareg dell'Aprilia (ebbenesì, esisteva anche 50 cc!) ma erano comunque su un altro pianeta rispetto al Ciao ed al Bravo.
Ad ogni modo quel che ricordo è che tutto sommato la Vespa in quegli anni non era così tanto apprezzata, era considerata un po' "roba da vecchi", o ricordo male?

Saluti
 
EdoMC ha scritto:
Il Ciao sopportava anche la miscela al 5%. Ricordo che, a quattordici anni (all'epoca non serviva nemmeno il patentino), mi feci prestare il motorino di mio nonno, da tempo fermo. Volli provarlo appena portate a casa targa e assicurazione, e feci la bravata di mettere la miscela per la tagliaerba, che era al 5%. Funzionò tranquillamente, senza creare problemi.

Tecnicamente potevi andare anche oltre ma ti si sporcava il motore e dopo qualche centinaio di km dovevi aprire e pulire tutto. Inoltre facevi un fumo terribile allo scarico e questo invogliava la Polizia a fermarti con i rischi che questo comportava.................

Saluti
 
I Peugeot e altre marche semisconosciute, almeno dalle mie parti, erano considerati da sfigato o da vecchio, Piaggio Boxer compreso. Se per disgrazia ti capitava un mezzo simile e i tuoi non te ne compravano un altro ti aspettava un periodo adolescenziale difficile.
Bei tempi che mi state ricordando. Il Ciao di mio nonno che gli rubavo di nascosto a dieci anni e quando andavo per le strade di campagna mi sentivo l'essere più felice del mondo in quei pochi minuti. Poi il SI, tutto mio, a cui ho fatto le peggiori modifiche, termico Polini, carburatore 13, scarico Leovinci, copertoni Pinasco, via i pedali e i parafanghi e manubrio stretto. Con gli amici stavamo i pomeriggi interi a smanettare nel garage per essere pronti nelle tirate del weekend per vedere chi la spuntava. Ricordo ancora l'odore tipico del Castrol Biolube 100, olio per motori marini che all'epoca risultava essere il più pregiato e che compravamo per la folle cifra di 10.000L al litro :!:
 
fabiologgia ha scritto:
Ad ogni modo quel che ricordo è che tutto sommato la Vespa in quegli anni non era così tanto apprezzata, era considerata un po' "roba da vecchi", o ricordo male?
Dalle mie parti, fra il 1979 ed il 1982 la 125 ET3 era un must..
 
PanDemonio ha scritto:
zero c. ha scritto:
sempre duetempi purtroppo.
Purtroppo?

Una candela, un Cristoforo Colombo (5.000 lire) in tasca per la miscela, e ci giravi il mondo.

Altro che "purtroppo"...

eh allora mi sa che ti devo dire anche questa.

con un 4t honda 2500 lire e... senza cambiare candela :D
 
Malaguti Fifty 4 marce.... :D

Roba da ricchi.

Infatti avevo un monomarcia rizzato bianco con il cestello dietro che avevo ereditato da mia sorella. :(

Fino all'arrivo del 125 mi ha portato sempre dappertutto, una figata metterci le catene in inverno o andarci in giro con il piede ingessato :D
 
marcoleo63 ha scritto:
fabiologgia ha scritto:
Ad ogni modo quel che ricordo è che tutto sommato la Vespa in quegli anni non era così tanto apprezzata, era considerata un po' "roba da vecchi", o ricordo male?
Dalle mie parti, fra il 1979 ed il 1982 la 125 ET3 era un must..

Ma stiamo già parlando di Vespone, ossia di un motociclo da guidare con la patente A, non roba per i quattordicenni. Il Vespino 50 (il PK, per intenderci) a quel che ricordo io, non era proprio di moda, era considerato lento in quanto pesante e poco aerodinamico e le marce sul manubrio erano considerate scomode.

Saluti
 
fabiologgia ha scritto:
marcoleo63 ha scritto:
fabiologgia ha scritto:
Ad ogni modo quel che ricordo è che tutto sommato la Vespa in quegli anni non era così tanto apprezzata, era considerata un po' "roba da vecchi", o ricordo male?
Dalle mie parti, fra il 1979 ed il 1982 la 125 ET3 era un must..

Ma stiamo già parlando di Vespone, ossia di un motociclo da guidare con la patente A, non roba per i quattordicenni. Il Vespino 50 (il PK, per intenderci) a quel che ricordo io, non era proprio di moda, era considerato lento in quanto pesante e poco aerodinamico e le marce sul manubrio erano considerate scomode.

Saluti

Qui da noi invece proprio la Vespa 50 era un must (quella prima del PK).
A parte i vari accessori partendo dal sellino,passando per i portapacchi fino alla radio con le cassette nel bauletto davanti alle ginochia (chi se li ricorda?)...
Riguardo al peso e relative scarse prestazioni....si supliva con qualche leggera elaborazione (marmitta,80 Polini ...fino al 140 doppia,che andava da bestia ma ti svitava tutte le viti o bulloni...).
 
RobyTs67 ha scritto:
fabiologgia ha scritto:
marcoleo63 ha scritto:
fabiologgia ha scritto:
Ad ogni modo quel che ricordo è che tutto sommato la Vespa in quegli anni non era così tanto apprezzata, era considerata un po' "roba da vecchi", o ricordo male?
Dalle mie parti, fra il 1979 ed il 1982 la 125 ET3 era un must..

Ma stiamo già parlando di Vespone, ossia di un motociclo da guidare con la patente A, non roba per i quattordicenni. Il Vespino 50 (il PK, per intenderci) a quel che ricordo io, non era proprio di moda, era considerato lento in quanto pesante e poco aerodinamico e le marce sul manubrio erano considerate scomode.

Saluti

Qui da noi invece proprio la Vespa 50 era un must (quella prima del PK).
A parte i vari accessori partendo dal sellino,passando per i portapacchi fino alla radio con le cassette nel bauletto davanti alle ginochia (chi se li ricorda?)...
Riguardo al peso e relative scarse prestazioni....si supliva con qualche leggera :D elaborazione (marmitta,80 Polini ...fino al 140 doppia,che andava da bestia ma ti svitava tutte le viti o bulloni...).

Attached files /attachments/1536899=22179-vespa50.jpg /attachments/1536899=22180-vespa50.jpg
 
fabiologgia ha scritto:
zero c. ha scritto:
RobyTs67 ha scritto:
La prima liberta,le scampagnate,le camporelle..... :shock: :oops: ;) :D

ai miei tempi c'erano...viaggiavano un casino. molto piu dei ciao e dei bravo
ed erano molto robusti.
sempre duetempi purtroppo.

Mah, io non esagererei così.... a quei tempi (i nostri tempi) le prestazioni di quelle biciclette con le ruote non dipendevano né dalla marca né dal modello ma solo dal proprietario e dalla sua autorevolezza nel raccontare balle.
Dalla Casa uscivano che facevano i 50 km/h, bastava qualche modifica minima a carburatore e marmitta ed i 70 km/h erano a portata di mano. Per raggiungerei 90 o addirittura i fatidici 100 che più d'uno nostalgicamente ricorda bisognava lavorare molto sul motore sostituendo praticamente tutto.
Piccolo particolare: nessuno di quei motorini aveva il tachimetro quindi sulla bontà delle rilevazioni, che di solito erano fatte stando davanti ad un amico patentato alla guida della 126 della mamma, c'era parecchio da discutere.
Ovviamente parlo di versioni col variatore o col cambio (che non ricordo se fosse disponibile sul Peugeot 103) e con una sola persona a bordo di peso non superiore ai 65 kg (io pesavo 58 kg all'epoca), senza variatore ad ogni minima salita si doveva pedalare ed era dura, molto dura!
Erano i tempi della miscela al 2%, non c'era ancora l'obbligo del casco.....

Saluti

bei tempi belin.... :oops: :oops: :oops: :oops: :oops:
 
sembra il motorino di pieraccioni nel ciclone.

P.S. in Francia li omologavano a 60cc e come tali venivano omologati pure qui, per quello andavano di più già di serie
 
RobyTs67 ha scritto:
fabiologgia ha scritto:
marcoleo63 ha scritto:
fabiologgia ha scritto:
Ad ogni modo quel che ricordo è che tutto sommato la Vespa in quegli anni non era così tanto apprezzata, era considerata un po' "roba da vecchi", o ricordo male?
Dalle mie parti, fra il 1979 ed il 1982 la 125 ET3 era un must..

Ma stiamo già parlando di Vespone, ossia di un motociclo da guidare con la patente A, non roba per i quattordicenni. Il Vespino 50 (il PK, per intenderci) a quel che ricordo io, non era proprio di moda, era considerato lento in quanto pesante e poco aerodinamico e le marce sul manubrio erano considerate scomode.

Saluti

Qui da noi invece proprio la Vespa 50 era un must (quella prima del PK).
A parte i vari accessori partendo dal sellino,passando per i portapacchi fino alla radio con le cassette nel bauletto davanti alle ginochia (chi se li ricorda?)...
Riguardo al peso e relative scarse prestazioni....si supliva con qualche leggera elaborazione (marmitta,80 Polini ...fino al 140 doppia,che andava da bestia ma ti svitava tutte le viti o bulloni...).

Il bauletto ovviamente era un aftermarket in quanto ce l'aveva solo la 125, il Vespino 50 lo ha avuto solo a partire dalla PK ed era anche diverso nel disegno. Quello che hai postato in foto è il tipico bauletto della 125 poi ripreso identico dalle PX.

Saluti
 
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