<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Quando la Fiat era glamour... | Page 4 | Il Forum di Quattroruote

Quando la Fiat era glamour...

pilota54 ha scritto:
Mio padre, cliente storico Fiat fino alla sua scomparsa a 83 anni, dopo aver posseduto vetture come la "1.500" e la "125", acquistò nei primi anni '70 la "124 sport coupè 1.600", grigia metallizzata con interni cuoio. Era una gran macchina. Ricordo che, appena ventenne, me la face guidare sulla Salerno-Reggio (allora autostrada "nuovissima" :D ) per un lungo tratto. A un certo punto i miei si assopirono e la spinsi per bene nella parte "guidata". Gran tenuta di strada e motore eccellente, un bel ricordo senz'altro.

Allego 2 foto della Fiat 124 sport coupè 1.600.

Pilota

La foto degli interni che hai mostrato e' il 1400 coupe' prima serie (AC) non la seconda serie (BC) dove arrivo' anche il 1600 con i 2 carburatori doppio corpo. La seconda serie guadagno' un quarto piccolo strumento circolare accanto a tachimetro e contagiri (l'orologio credo) ed il pannello portastrumenti divenne nero in plastica e non in legno.

Auto magnifica, l'ebbe mio padre buonanima che ci porto' fino a Capo Nord (avro' avuto 3 anni).

Fu la mia prima auto da neopatentato, ne comprai una identica a quella posseduta da mio padre tanti anni prima, 1600 seconda serie blu.

Esteticamente la seconda serie rimane nell'opinione generale la piu' bella di tutti (e concordo pienamente) con il frontale in stile Dino.

Per qualche "purista", e' la prima serie ad essere la migliore, il disegno originale di Boano.

Quasi unanime invece il giudizio sulla terza serie che peggioro' molto sia esteticamente che come qualita' costruttiva, soprattutto gli interni che vennero parecchio impoveriti come finiture (era un periodo di alta inflazione nei primi anni 70).

Inoltre la terza serie perse l'esclusivita' dell'alimentazione singola ma guadagno' l'autobloccante a richiesta e l'aria condizionata (sempre a richiesta), inoltre la quinta marcia divenne anch'essa a richiesta.

L'unica bella chicca della terza serie fu il pannello portastrumenti in alluminio con nervature orizzontali......stile Ferrari 308 per intenderci.
 
key-one ha scritto:
:D :D Buffi , ma dolci personaggi popolari di un'Italia molto diversa da quella di oggi . Si possono vedere nelle migliori commedie all'italiana come quelle di Alberto Sordi .

PS :però un episodio su Cecetta e l'infermiere ce lo metterei ancora oggi in un film vintage :lol:
concordo , persona simpatici ed immaginari che ben rappresentavano nella finzione cinematografica i vizi dell'italiano medio, ora i vizi degli italiani sono ben rappresentati nella realtà giornaliera da personaggi arroganti , volgari e privi di talento...cmq visto che si parla di fiat glamour anche la topolino amaranto cantata da conte non era male, ok che ci si perde nella notte dei tempi ma ne ho vista una dal vivo ed era davvero bella
 
saturno_v ha scritto:
pilota54 ha scritto:
Mio padre, cliente storico Fiat fino alla sua scomparsa a 83 anni, dopo aver posseduto vetture come la "1.500" e la "125", acquistò nei primi anni '70 la "124 sport coupè 1.600", grigia metallizzata con interni cuoio. Era una gran macchina. Ricordo che, appena ventenne, me la face guidare sulla Salerno-Reggio (allora autostrada "nuovissima" :D ) per un lungo tratto. A un certo punto i miei si assopirono e la spinsi per bene nella parte "guidata". Gran tenuta di strada e motore eccellente, un bel ricordo senz'altro.

Allego 2 foto della Fiat 124 sport coupè 1.600.

Pilota
La foto degli interni che hai mostrato e' il 1400 coupe' prima serie (AC) non la seconda serie (BC) dove arrivo' anche il 1600 con i 2 carburatori doppio corpo. La seconda serie guadagno' un quarto piccolo strumento circolare accanto a tachimetro e contagiri (l'orologio credo) ed il pannello portastrumenti divenne nero in plastica e non in legno.

Auto magnifica, l'ebbe mio padre buonanima che ci porto' fino a Capo Nord (avro' avuto 3 anni).

Fu la mia prima auto da neopatentato, ne comprai una identica a quella posseduta da mio padre tanti anni prima, 1600 seconda serie blu.

Esteticamente la seconda serie rimane nell'opinione generale la piu' bella di tutti (e concordo pienamente) con il frontale in stile Dino.

Per qualche "purista", e' la prima serie ad essere la migliore, il disegno originale di Boano.

Quasi unanime invece il giudizio sulla terza serie che peggioro' molto sia esteticamente che come qualita' costruttiva, soprattutto gli interni che vennero parecchio impoveriti come finiture (era un periodo di alta inflazione nei primi anni 70).

Inoltre la terza serie perse l'esclusivita' dell'alimentazione singola ma guadagno' l'autobloccante a richiesta e l'aria condizionata (sempre a richiesta), inoltre la quinta marcia divenne anch'essa a richiesta.

L'unica bella chicca della terza serie fu il pannello portastrumenti in alluminio con nervature orizzontali......stile Ferrari 308 per intenderci.

Grazie per la cortese precisazione, non me n'ero accorto. Come ho detto anche mio padre buon'anima ne aveva una (1.600 2a serie).

Per il resto concordo in tutto, compresi i giudizi sulla 3a serie.

PS: a Capo Nord ci andammo anche noi, partendo peraltro da Catania (!) però con la Fiat 1.500, nel 1964. Io avevo 10 anni.
 
pilota54 ha scritto:
PS: a Capo Nord ci andammo anche noi, partendo peraltro da Catania (!) però con la Fiat 1.500, nel 1964. Io avevo 10 anni.

Perché andare a Capo Nord in macchina? Comodi al calduccio, non sarebbe stato meglio in moto? :D
 
La passione di mio padre, e di tutta la famiglia era quella di fare lunghi viaggi a tappe, in macchina, con la possibilità così di vedere tantissime cose. Duravano dai 25 ai 36-37 giorni ciascuno, 1 all'anno, in camping o albergo, ma prevalentemente camping, con una grande tenda che portavamo sul tetto e tutti contribuivamo a montare.

Viaggi indimenticabili. Anche oggi mi diletto ad alternare viaggi in auto+albergo o aereo+albergo. Talvolta in treno. Ma siamo OT, scusate.

Restando tra le Fiat "glamour", papà ne ebbe 3: la citata 124 sport coupè e, precedentemente, la 1.500 e la 125, con tutte abbiamo fatto tanti lunghi viaggi in giro per l'Europa.
 
franco58pv ha scritto:
key-one ha scritto:
:D :D Buffi , ma dolci personaggi popolari di un'Italia molto diversa da quella di oggi . Si possono vedere nelle migliori commedie all'italiana come quelle di Alberto Sordi .

PS :però un episodio su Cecetta e l'infermiere ce lo metterei ancora oggi in un film vintage :lol:
concordo , persona simpatici ed immaginari che ben rappresentavano nella finzione cinematografica i vizi dell'italiano medio, ora i vizi degli italiani sono ben rappresentati nella realtà giornaliera da personaggi arroganti , volgari e privi di talento...cmq visto che si parla di fiat glamour anche la topolino amaranto cantata da conte non era male, ok che ci si perde nella notte dei tempi ma ne ho vista una dal vivo ed era davvero bella

Eccola la Topolino amaranto , Paolo Conte 1975 . Altri tempi e altre storie 1946 . L'auto era un lusso per pochi e la Topolino uno di questi lussi , sebbene esistessero auto da favola destinate però alle elites .

https://www.youtube.com/watch?v=zR-GrmKlkA4

Attached files /attachments/2035162=48262-maxresdefault.jpg
 
key-one ha scritto:
C'è da chiedersi -infine- se oggi , alla luce dei nuovi modelli di successo del gruppo ormai allargato , vedi 500 , Renegade , 500X , Ghibli , Ypsilon e la tanto attesa e per ora di là da venire Giulia , sarebbe possibile una campagna d'immagine , non dico come quella degli anni '70 , da me presentata all'inizio di questo post , basata sul'indicazione di un nuovo stile di vita più elegante e snello come in quegli anni , ma per lo meno un'immagine che identifichi un redivivo stile italiano ?

Oppure l'italian style è ormai irrimediabilmente disperso nell'oceano della globalizzazione che macina e omologa tutti i linguaggi e le caratteristiche ?

L' "Italian Style" credo sia morto una buona trentina di anni fa, si è distaccato man mano dall'essere un simbolo di italianità puro fino a diventare un simbolo snob per pochi ricchi, beni di lusso in sostanza...
Oggi se vuoi il vero "italian style" devi comprarti una Ferrari o la prima linea di Armani.
 
Baron89 ha scritto:
key-one ha scritto:
C'è da chiedersi -infine- se oggi , alla luce dei nuovi modelli di successo del gruppo ormai allargato , vedi 500 , Renegade , 500X , Ghibli , Ypsilon e la tanto attesa e per ora di là da venire Giulia , sarebbe possibile una campagna d'immagine , non dico come quella degli anni '70 , da me presentata all'inizio di questo post , basata sul'indicazione di un nuovo stile di vita più elegante e snello come in quegli anni , ma per lo meno un'immagine che identifichi un redivivo stile italiano ?

Oppure l'italian style è ormai irrimediabilmente disperso nell'oceano della globalizzazione che macina e omologa tutti i linguaggi e le caratteristiche ?

L' "Italian Style" credo sia morto una buona trentina di anni fa, si è distaccato man mano dall'essere un simbolo di italianità puro fino a diventare un simbolo snob per pochi ricchi, beni di lusso in sostanza...
Oggi se vuoi il vero "italian style" devi comprarti una Ferrari o la prima linea di Armani.

Se ho capito bene , intendi dire che sino ad una trentina di anni fa l'italian style , permeava di sé , oltre alle auto Fiat Lancia e Alfa Romeo , oggetti anche di uso comune - vedi il famoso portatile Brionvega ! - e quindi interessava trasversalmente la società italiana e anche quella dei paesi importatori di prodotti italiani , mentre oggi è riservato alle elites internazionalizzate che possono acquistare super-car e alta moda ?

Mi sembra un'opinione confortata dai fatti . Tuttavia c'è un ma . I consumi delle suddette elites economiche non sono sufficienti a sostenere grandi numeri di produzione , anche perché per esempio in Italia , ma credo pure in tutta Eurolandia , la vendita di merce di lusso si è contratta per effetto della crisi e delle politiche fiscali o di austerity tese ad assottigliare proprio quel tipo di consumi. Vedi anche case come Porsche e Maserati , le quali cercano spazi nei settori medio alti e non solo nell'extra lusso , proprio per spalmare i costi su un numero più alto di pezzi prodotti .

In questo senso vi sarebbe forse spazio per un rilancio dell'Italian style che potesse far breccia sui mercati globali . Il fatto è che per ora , nonostante i buoni risultati di 500 , 500X e Ghibli , non si vede questa rinascita.

Attached files /attachments/2035701=48277-brionvegaalgol-300x208.jpg
 
key-one ha scritto:
Baron89 ha scritto:
key-one ha scritto:
C'è da chiedersi -infine- se oggi , alla luce dei nuovi modelli di successo del gruppo ormai allargato , vedi 500 , Renegade , 500X , Ghibli , Ypsilon e la tanto attesa e per ora di là da venire Giulia , sarebbe possibile una campagna d'immagine , non dico come quella degli anni '70 , da me presentata all'inizio di questo post , basata sul'indicazione di un nuovo stile di vita più elegante e snello come in quegli anni , ma per lo meno un'immagine che identifichi un redivivo stile italiano ?

Oppure l'italian style è ormai irrimediabilmente disperso nell'oceano della globalizzazione che macina e omologa tutti i linguaggi e le caratteristiche ?

L' "Italian Style" credo sia morto una buona trentina di anni fa, si è distaccato man mano dall'essere un simbolo di italianità puro fino a diventare un simbolo snob per pochi ricchi, beni di lusso in sostanza...
Oggi se vuoi il vero "italian style" devi comprarti una Ferrari o la prima linea di Armani.

Se ho capito bene , intendi dire che sino ad una trentina di anni fa l'italian style , permeava di sé , oltre alle auto Fiat Lancia e Alfa Romeo , oggetti anche di uso comune - vedi il famoso portatile Brionvega ! - e quindi interessava trasversalmente la società italiana e anche quella dei paesi importatori di prodotti italiani , mentre oggi è riservato alle elites internazionalizzate che possono acquistare super-car e alta moda ?

Mi sembra un'opinione confortata dai fatti . Tuttavia c'è un ma . I consumi delle suddette elites economiche non sono sufficienti a sostenere grandi numeri di produzione , anche perché per esempio in Italia , ma credo pure in tutta Eurolandia , la vendita di merce di lusso si è contratta per effetto della crisi e delle politiche fiscali o di austerity tese ad assottigliare proprio quel tipo di consumi. Vedi anche case come Porsche e Maserati , le quali cercano spazi nei settori medio alti e non solo nell'extra lusso , proprio per spalmare i costi su un numero più alto di pezzi prodotti .

In questo senso vi sarebbe forse spazio per un rilancio dell'Italian style che potesse far breccia sui mercati globali . Il fatto è che per ora , nonostante i buoni risultati di 500 , 500X e Ghibli , non si vede questa rinascita.

Per "Italian Style" intendo quel marchio distintivo del "Made in Italy", basava guardare una lampada, un soprabito, un paio di scarpe e si assaporava l'italianità del prodotto, oggi guardi un prodotto e lo riconosci solo dalla marca che c'è stampata sopra...e neanche più di tanto...
Ad esempio io ho un giubbotto di pelle di Armani Jeans, è un giubbotto stile motociclista anni '60 con un bello stemma in cuoio AJ stilizzato sulla manica sinistra alla base della spalla.
Prodotto italianissimo no? Col cavolo!Guardo l'etichetta e cosa leggo? Made in China.... il prezzo però era italianissimo!
Ste cose mi fanno incazzare...
 
Baron89 ha scritto:
key-one ha scritto:
Baron89 ha scritto:
key-one ha scritto:
C'è da chiedersi -infine- se oggi , alla luce dei nuovi modelli di successo del gruppo ormai allargato , vedi 500 , Renegade , 500X , Ghibli , Ypsilon e la tanto attesa e per ora di là da venire Giulia , sarebbe possibile una campagna d'immagine , non dico come quella degli anni '70 , da me presentata all'inizio di questo post , basata sul'indicazione di un nuovo stile di vita più elegante e snello come in quegli anni , ma per lo meno un'immagine che identifichi un redivivo stile italiano ?

Oppure l'italian style è ormai irrimediabilmente disperso nell'oceano della globalizzazione che macina e omologa tutti i linguaggi e le caratteristiche ?

L' "Italian Style" credo sia morto una buona trentina di anni fa, si è distaccato man mano dall'essere un simbolo di italianità puro fino a diventare un simbolo snob per pochi ricchi, beni di lusso in sostanza...
Oggi se vuoi il vero "italian style" devi comprarti una Ferrari o la prima linea di Armani.

Se ho capito bene , intendi dire che sino ad una trentina di anni fa l'italian style , permeava di sé , oltre alle auto Fiat Lancia e Alfa Romeo , oggetti anche di uso comune - vedi il famoso portatile Brionvega ! - e quindi interessava trasversalmente la società italiana e anche quella dei paesi importatori di prodotti italiani , mentre oggi è riservato alle elites internazionalizzate che possono acquistare super-car e alta moda ?

Mi sembra un'opinione confortata dai fatti . Tuttavia c'è un ma . I consumi delle suddette elites economiche non sono sufficienti a sostenere grandi numeri di produzione , anche perché per esempio in Italia , ma credo pure in tutta Eurolandia , la vendita di merce di lusso si è contratta per effetto della crisi e delle politiche fiscali o di austerity tese ad assottigliare proprio quel tipo di consumi. Vedi anche case come Porsche e Maserati , le quali cercano spazi nei settori medio alti e non solo nell'extra lusso , proprio per spalmare i costi su un numero più alto di pezzi prodotti .

In questo senso vi sarebbe forse spazio per un rilancio dell'Italian style che potesse far breccia sui mercati globali . Il fatto è che per ora , nonostante i buoni risultati di 500 , 500X e Ghibli , non si vede questa rinascita.

Per "Italian Style" intendo quel marchio distintivo del "Made in Italy", basava guardare una lampada, un soprabito, un paio di scarpe e si assaporava l'italianità del prodotto, oggi guardi un prodotto e lo riconosci solo dalla marca che c'è stampata sopra...e neanche più di tanto...
Ad esempio io ho un giubbotto di pelle di Armani Jeans, è un giubbotto stile motociclista anni '60 con un bello stemma in cuoio AJ stilizzato sulla manica sinistra alla base della spalla.
Prodotto italianissimo no? Col cavolo!Guardo l'etichetta e cosa leggo? Made in China.... il prezzo però era italianissimo!
Ste cose mi fanno incazzare...

E' la globalizzazione bellezza :D -diceva Humprey Bogart , ma lui parlava della stampa libera- e non la si può fermare !

Certo che comprare Made in Italy e poi trovare un'etichetta made in China è un po' contradditorio .

Ma il design e lo stile ,quello almeno , potrebbe rimanere esclusivamente italiano e riconoscibile a vista d'occhio , solo bisognerebbe volerlo , o meglio bisognerebbe che ci fosse in Italia l'atmosfera giusta che invece non c'è . Anche perchè oggi nel mondo pare che i "boom" non siano esattamente e positivamente economici...
 
key-one ha scritto:
Ma il design e lo stile ,quello almeno , potrebbe rimanere esclusivamente italiano e riconoscibile a vista d'occhio , solo bisognerebbe volerlo , o meglio bisognerebbe che ci fosse in Italia l'atmosfera giusta che invece non c'è . Anche perchè oggi nel mondo pare che i "boom" non siano esattamente e positivamente economici...

Esattamente!
 
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