<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> quando De Mita disse di no... | Page 3 | Il Forum di Quattroruote

quando De Mita disse di no...

autofede2009 ha scritto:
75turboTP ha scritto:
autofede2009 ha scritto:
Merosi1910 ha scritto:
autofede2009 ha scritto:
matteomatte1 ha scritto:
Luraghi arrivò alla presidenza nel 1960. L'Alfa l'aveva conosciuta negli anni della sua direzione generale in Finmeccanica. Anni spesi (1952-1956) a trasformare la fabbrica del Portello in un impianto moderno: un'operazione accompagnata dal successo di vetture come la Giulietta e la 1900. Sotto la sua gestione l'Alfa fece giganteschi investimenti ma ebbe sempre bilanci in nero. L'azienda produceva 200mila vetture, più della Bmw che ne faceva 184mila. Era il 1973. Come sempre, anche quell'anno, in agosto, Luraghi era in vacanza a Madonna di Campiglio quando ricevette una telefonata che di fatto cambierà la storia del biscione. Da Finmeccanica lo avvertivano che il Cipe aveva respinto il suo piano di investimenti di 112 miliardi. Ci volle poco per capire che quella bocciatura veniva dall'alto. Ciriaco De Mita e Nino Gullotti, allora ministro delle Partecipazioni statali, avevano deciso che l'Alfa dovesse aprire al Sud un secondo impianto, dopo Pomigliano d'Arco, precisamente in provincia di Avellino, il feudo elettorale di De Mita. Luraghi avrebbe dovuto trasferire la produzione della nuova Alfetta, sottraendo 70mila vetture ad Arese. Si oppose con tutte le sue forze.
Luraghi era ormai isolato. E a gennaio del 1974 venne l'imboscata. Sette consiglieri fedeli a Finmeccanica si dimisero obbligando l'Alfa a rinnovare tutto il consiglio. Con Luraghi uscirono una ventina di manager. Fu un colpo mortale per Arese, sempre più preda delle logiche dei partiti mentre dilagavano scioperi e minacce terroristiche. A dirigere l'Alfa venne dall'Intersind Ettore Massacesi, che non si oppose al nuovo impianto di Pratola Serra, alla periferia di Avellino.
Nei primi anni Ottanta ad Arese c'erano ancora 18mila dipendenti e un consiglio di fabbrica con 400 rappresentanti. Era la cattedrale dei metalmeccanici. Ma i bilanci non erano più quelli di Luraghi. L'ammiraglia 90, fu un clamoroso flop. E anche la 33, pur vendendo non male, scontentava i veri alfisti perchè non aveva più nulla di quella grinta che faceva togliere il capello a Henry Ford tutte le volte che vedeva passare un'Alfa. Ma il peggio doveva ancora venire. Mentre Fiat con la Uno stava risalendo la china, Massacesi condusse l'Alfa verso l'intesa capestro con i giapponesi della Nissan.

Pratola partoriva l'Arna: per la pubblicità era la "kilometrissima", per tutti fu la più brutta auto mai apparsa sulle strade italiane, un primato che nemmeno l'orrenda Duna della Fiat post Ghidella riuscì a scalfire. Per rimediare al disastro l'Iri non trovò di meglio che metterla in vendita. Ci fu una gara. Alla fine prevalse la Fiat sulla Ford. L'Alfa passò a Torino che la pagò 1.050 miliardi. Era il 6 novembre 1986. Qualche giorno prima Luraghi si era schierato per la Fiat ma aveva detto: «Comunque vada a finire l'Alfa, Arese verrà sacrificata». E vide giusto.


Fonte: Il Sole 24H

dove sei 75turbo....?

questa è la storia di allora... oggi possiamo criticare di quello che potrebbe essere fatto e che non viene fatto...

ma non vedo colpe Fiat nel passato burrascoso dell'Alfa...

e mettici pure che prendersi in carico un'azienda disastrata e indebitata dove mese dopo mese ci sono costi altissimi da pagare come stipendi e contributi, certamente non è uno scherzo...

parliamo di fatti per cortesia...

Sì l' Alfa fù suicidata/ assassinata politicamente, lo ripeto politicamente, lo sappiamo tutti. Nessuno lo ha mai negato. Il tuo compiacimento è quindi fuori luogo. Una delle più grandi vergogne dell'industria italiana, con i colpevoli che sono ben noti.

Detto questo mi chiedo: se una azienda ne rileva un'altra in difficoltà ( o meglio la riceve in regalo ) con quale spirito lo deve fare: Con l'intenzione di rilanciarla e di investirci, oppure di sfruttare fino al midollo le cose buone che ha ( e ce ne erano tante di cose buone ) per poi abbandonarla ormai inaridita ad una morte certa?
MI chiedo a che cosa serve a Fiat uno stabilimento come Pomigliano se non al puro scopo di ricattarci tutti ?
Mi chiedo se a Fiat, con l'acquisizione di Alfa, non interessase solamente togliersi la concorrenza a livello nazionale ?
Mi chiedo Fiat, in più di 20 anni, non 2 giorni, quali investimenti abbia fatto per Alfa.

Tu sei l'unico che crede ancora che Fiat abbia salvato l' Alfa. Sei uno dei pochi che non si è ancora accorto che Fiat è privata quando ci sono utili e pubblica quando ci sono debiti ?

P.S. Ho letto in un altro tuo intervento dove ricordi che le case automobilistiche americane hanno avuto aiuti statali: A me risulta che Ford sia stata l'unica a non chiedere e ricevere nulla.

compiacimento... ??

sei fuori strada... se chiamo in causa 75turbo è perchè per lui le uniche cose che hanno affossato l'alfa sono state la gestione FIat e basta...
quest'articolo e le tue parole confermano invece un problema a monte che anche 75turbo stà (pian piano...) confermando...
ovvero che l'alfa è precipitata tra gli anni 70 e gli anni 80 con i conti in profondo rosso sia per evidenti imperfezioni a livello produttivo/commerciale
sia perchè è stata distolta e ha dovuto investire a Pomigliano a causa anche di relazioni politiche...
le colpe della Fiat quindi sono quelle di aver dato troppi pochi soldi dal momento in cui è stata acquistata... ma sappiamo bene che Fiat non era lo sceicco del Brunei... aveva anch'essa grosse problematiche... e sappiamo che gli investimenti di Fiat sono stati dirottati quasi sempre verso il top Maserati-Ferrari (e questo nessuno ne parla mai), dove ad oggi c'è l'eccellenza dell'automobile...
su Alfa c'è un evidente lenzuolo corto... troppo... ma il gruppo è ancora troppo debole per permettersi una gestione alla Vw... con Audi e Lamborghini-Porsche in vetta...

con l'acquisizione dei marchi americani la situazione potrebbe migliorare... ma dimentichiamoci che Alfa possa mai diventare una realtà come la BMW... unico esempio di non integrazione con nessun marchio (almeno per il momento...) ma grazie ad un sapiente lavoro fatto negli ultimi 30/40 anni...

Alfa semmai può avere le aspettative di divenire come Audi... e può riuscirci... anche con la benedetta TP sui segmenti superiori grazie agli scambi con Chrysler... ma per il momento è utopico pensare che potrà avere dei pianali e componenti specifici ...

Vedi che non dici tutto? vedi che dite sempre quello che vi porta ad assolvere fiat?
Negli anni settanta ci furono fior di alfa Alfetta Alfetta GT-GTV- Nuove!
Alfa 6 con il nuovo Busso V6 e contemporaneamente a queste c'era La Montreal il Duetto la Giulia La giulia GT La 1750 e la 2000 berlina.....DOVE LA VEDI LA CRISI????????????????????????????
Quello che accade negli anni 80 fu solo e conseguenza della prima crisi petrolifera che portarono ritardi nella commercializzazione della Alfetta e alfetta GT,pronta gia' nel 1968 e messa in commercio nel 1974......l'alfa 6 con il favoloso Busso era pronta nel 1969 ma messa in commercio nel 1979!!!

Le ricordi le domeniche a piedi?La benzina razionata? le vendite di auto potenti e prestazionali crollate?

A questo si aggiunse l'alfasud,mai i vertici alfa furono d'accordo???,che diede il colpo finale.......

Dove le vedi le IMPERFEZIONI A LIVELLO PRODUTTIVO O COMMERCIALE???? perche' dovete sempre trovare scusa a quella che e' la realta'? Fiat ha preso in mano il piu' importante marchio che sia mai esitito capace di prudurre qualsiasi tipo di motore ed auto e lo ha ridotto ad un MARCHIO VIRTUALE quello che ha realizzato alfa romeo in 85 anni fiat lo ha dilapidato in soli 15 anni!

Perche' secondo te ha comprato una azienda in fallimeto? per BENEFICENZA? o forse non e' proprio come volete descivere voi l'ALFA ROMEO.....Perche' ford ha fatto offerte piu' che ottime? Anche ford per beneficenza o entrambi erano consapevoli delle enormi possibilita' di Alfa romeo e che aveva solo bisogno di investimenti e non di motori pianali e progetti Fiat.
Questa e' la realta' se tu vuoi sognare fallo pure ;)

sei unico...

allora secondo te i problemi furono legati alla crisi petrolifera... come se per esempio la stessa non fu avvertita anche dalla Bmw... non mi pare che i bavaresi avevano le vetture che andavano ad acqua... ma evidentemente i loro prodotti e l'azienda resse meglio anche quella botta...

io ho fatto un discorso generale (imperfezioni a livello produttivo o commerciale), per non stare tutte le volte ad elencare quello che non andava...

certamente uscirono anche delle bellissime creature... ma nel 86 quando l'azienda finì in man di torino, la gamma era chiaramente non adeguata a stare sul mercato... fosse anche solo perchè non era capita... il risultato è che l'azienda fini a gambe per aria...

spiegami tu le motivazioni... fu l'alfasud...? può essere... (e nel caso comprendo anche meglio il tuo odio per la TA...)...
il ritorno d'immagine dei problemi dell'alfasud fu disastroso in quegli anni a fronte degli investimenti fatti per la piccola di pomigliano... e certamente ne risentirono negativamente anche i mancati investimenti sul resto della gamma...

ma che vuoi dare la colpa a me...?

TU non sai cosa dici....negli anni 70 BMW era come l'alfa
odierna paragonata alla attuale BMW
....IMPARAGONABILEEEEEEEEEEEEE!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
grazie fiat!!!!!
;)

PS: il mio non e' odio per le TA e' la consapevolezza della superiorita' della TP e non perche' sono allergico alla ta ma perche conosco sia le alfa ta che quelle TP.....invece siete voi che avete l'Odio per le TP, questo perche' mamma fiat non le fa, il mio non e' odio e un dato di fatto.
 
75turboTP ha scritto:
TU non sai cosa dici....negli anni 70 BMW era come l'alfa
odierna paragonata alla attuale BMW
....IMPARAGONABILEEEEEEEEEEEEE!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
grazie fiat!!!!!
;)
se parli di finiture e qualità costruttiva, nonchè trattamento delle lamiere, la bmw negli anni '70 era molto superiore all'alfa.
però, quanto a comportamento stradale, l'Alfa la metteva in riga quando e come voleva.
d'altronde, l'alfista non badava tanto alle finiture, comunque in miglioramento rispetto agli anni '60, quanto alle doti dinamiche e alle prestazioni. e veniva ampiamente ripagato da un prodotto che in questo campo davvero era imparagonabile!
 
AlfistaMilano ha scritto:
75turboTP ha scritto:
TU non sai cosa dici....negli anni 70 BMW era come l'alfa
odierna paragonata alla attuale BMW
....IMPARAGONABILEEEEEEEEEEEEE!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
grazie fiat!!!!!
;)
se parli di finiture e qualità costruttiva, nonchè trattamento delle lamiere, la bmw negli anni '70 era molto superiore all'alfa.
però, quanto a comportamento stradale, l'Alfa la metteva in riga quando e come voleva.
d'altronde, l'alfista non badava tanto alle finiture, comunque in miglioramento rispetto agli anni '60, quanto alle doti dinamiche e alle prestazioni. e veniva ampiamente ripagato da un prodotto che in questo campo davvero era imparagonabile!
Vero.....in quanto a finiture e lamiere BMW era ed e' stata sempre superiore,ma l'Alfa era comunque superiore e non poco a Fiat....come meccanica prestazioni tenuta di strada ed emozioni era anni luce superiore a tutte.....ed era questo quello che gli alfisti volevano e che alfa ci dava.
Ciao ALFISTA questo e' essere obbiettivi bravo! ;)
 
AlfistaMilano ha scritto:
75turboTP ha scritto:
TU non sai cosa dici....negli anni 70 BMW era come l'alfa
odierna paragonata alla attuale BMW
....IMPARAGONABILEEEEEEEEEEEEE!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
grazie fiat!!!!!
;)
se parli di finiture e qualità costruttiva, nonchè trattamento delle lamiere, la bmw negli anni '70 era molto superiore all'alfa.
però, quanto a comportamento stradale, l'Alfa la metteva in riga quando e come voleva.
d'altronde, l'alfista non badava tanto alle finiture, comunque in miglioramento rispetto agli anni '60, quanto alle doti dinamiche e alle prestazioni. e veniva ampiamente ripagato da un prodotto che in questo campo davvero era imparagonabile!

quoto sul paragone alfa-bmw anni 70 , purtroppo l'industria italiana ha sempre faticato a capire quanto conti la qualità, soprattutto la qualità percepita che spesso spinge ad acquistare o a non acquistare.
Però all'alfista bastava aprire il cofano e guardare la "bestia" :rolleyes:, a dire il vero anche i cruscotti ed i volanti delle alfa old fashion davano grandi emozioni ;)
 
franco58pv ha scritto:
AlfistaMilano ha scritto:
75turboTP ha scritto:
TU non sai cosa dici....negli anni 70 BMW era come l'alfa
odierna paragonata alla attuale BMW
....IMPARAGONABILEEEEEEEEEEEEE!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
grazie fiat!!!!!
;)
se parli di finiture e qualità costruttiva, nonchè trattamento delle lamiere, la bmw negli anni '70 era molto superiore all'alfa.
però, quanto a comportamento stradale, l'Alfa la metteva in riga quando e come voleva.
d'altronde, l'alfista non badava tanto alle finiture, comunque in miglioramento rispetto agli anni '60, quanto alle doti dinamiche e alle prestazioni. e veniva ampiamente ripagato da un prodotto che in questo campo davvero era imparagonabile!

quoto sul paragone alfa-bmw anni 70 , purtroppo l'industria italiana ha sempre faticato a capire quanto conti la qualità, soprattutto la qualità percepita che spesso spinge ad acquistare o a non acquistare.
Però all'alfista bastava aprire il cofano e guardare la "bestia" :rolleyes:, a dire il vero anche i cruscotti ed i volanti delle alfa old fashion davano grandi emozioni ;)

già... ma è evidente che ad un certo punto anche gli alfisti e gli amanti delle alfa cominciarono a guardare le vetture anche dentro... a rendersi conto che la concorrenza spesso aveva prodotti di ben altra fattura... e molti cominciarono ad emigrare... chi verso audi e vw golf... chi aveva qualche possibilità in più verso bmw...

su 4 ruote di dicembre c'è un articolo che parla di alcune sfortunate vicende dei marchi nostrani che ne ridussero molto l'immagine anche all'estero...
 
autofede2009 ha scritto:
già... ma è evidente che ad un certo punto anche gli alfisti e gli amanti delle alfa cominciarono a guardare le vetture anche dentro... a rendersi conto che la concorrenza spesso aveva prodotti di ben altra fattura... e molti cominciarono ad emigrare... chi verso audi e vw golf... chi aveva qualche possibilità in più verso bmw...

su 4 ruote di dicembre c'è un articolo che parla di alcune sfortunate vicende dei marchi nostrani che ne ridussero molto l'immagine anche all'estero...

certo ma con una differenza, che una volta le lancia e le alfa ti tradivano ma erano delle gran auto, le fiat ti tradivano ma erano sempre...le giuanin lamiera :p
come dire, meglio avere le corna da delle gran gnocche (alfa e lancia) con fiat eri invece cornuto dalla ragazza della porta accanto....non so se comprendi la metafora ;)
Adesso hai sottomano una che non è gran che e che cerca di riciclarsi cambiando sempre abito e trucco ma è sempre lei e cioè la stessa roba, non è mai un gran che bella e che ti costa abbastanza perchè si mette in vendita ad un prezzo non basso e che cmq ogni tanto ti tradisce, o per lo meno lo fa + delle altre ;), ovvio che come tradimento parlo di affidabilità
 
vero, verissimo.
mio papà mi deceva che un suo amico, dopo SOLI 3 ANNI, ha dovuto RIVERNICIARE la sua 131 supermirafiori perchè marciva alla base del parabrezza e sui parafanghi.
l'alfasud prima serie era anche lei incline ad arrugginire con la velocità con cui prendeva la polvere, ma dalla seconda serie, con l'introduzione di lamiere zincate, le cose cambiarono completamente. peccato che ormai il danno era fatto e la reputazione compromessa (vedi alfa "rosteo", il bel soprannome che han dato i tedeschi).
 
Vanguard ha scritto:
75turboTP ha scritto:
Pero' vendeva tre volte piu' di oggi aveva venduto un milione di alfasud.....aveva 30.000 TRENTAMILA dipendenti Arese-il Portello-Autodelta-Pomigliano-Termini-La pista del Balocco.....Correva in F1 progettava il V10 viceva l'Euroturismo 1982-83-84- progettava la futura 156 a TP con cambio in blocco progettava costruiva vendeva ALFA ....dagli stabilimenti entravano lamiere e alluminio e uscivano capolavori.......SE era finita nel 1986 con la 75 che fu la vettura piu venduta del suo segmento oggi come la denisci....Dimmelo che sono curioso :rolleyes:

Se vendeva ma non guadagnava qualcosa andava storto ho no??

sempre cò sta storia che ci rimetteva!!

ammesso e non concesso che fosse vero, la campagna giornalistica che fomentava il regalo alla fiat aveva come motto : un milione di lire di rimessa ogni vettura venduta.

Li vogliamo fare quei 2 semplicissimi conti che MAI nessuno vuol fare ?

quanto vendeva all'epoca ? circa 200 mila auto all'anno.

200.000*1000000=200.000.000.000 cioè duecento dico duecento miliardi di lire in un anno!!!

nello stesso anno in cui FIAT prendeva dallo stato alias il signor pantalone cio è NOI
10 mila, dico 10milamiliardi di lire annui di contributi a fondo perduto !!!!

questo prendeva direttamente dalle nostre tasche ai tempi la fiat, tutti dati pubblicati dai giornali all'epoca, se era vero l'uno era vero anche l'altro.

Quanto vendeva la fiat all'epoca ? un milione di vetture ?

fatevi i conti.

10miliamiliarti / 1.000.000 = 10.000.000 DIECI MILIONI DI LIRE A VETTURA!
 
arhat ha scritto:
Vanguard ha scritto:
75turboTP ha scritto:
Pero' vendeva tre volte piu' di oggi aveva venduto un milione di alfasud.....aveva 30.000 TRENTAMILA dipendenti Arese-il Portello-Autodelta-Pomigliano-Termini-La pista del Balocco.....Correva in F1 progettava il V10 viceva l'Euroturismo 1982-83-84- progettava la futura 156 a TP con cambio in blocco progettava costruiva vendeva ALFA ....dagli stabilimenti entravano lamiere e alluminio e uscivano capolavori.......SE era finita nel 1986 con la 75 che fu la vettura piu venduta del suo segmento oggi come la denisci....Dimmelo che sono curioso :rolleyes:

Se vendeva ma non guadagnava qualcosa andava storto ho no??

sempre cò sta storia che ci rimetteva!!

ammesso e non concesso che fosse vero, la campagna giornalistica che fomentava il regalo alla fiat aveva come motto : un milione di lire di rimessa ogni vettura venduta.

Li vogliamo fare quei 2 semplicissimi conti che MAI nessuno vuol fare ?

quanto vendeva all'epoca ? circa 200 mila auto all'anno.

200.000*1000000=200.000.000.000 cioè duecento dico duecento miliardi di lire in un anno!!!

nello stesso anno in cui FIAT prendeva dallo stato alias il signor pantalone cio è NOI
10 mila, dico 10milamiliardi di lire annui di contributi a fondo perduto !!!!

questo prendeva direttamente dalle nostre tasche ai tempi la fiat, tutti dati pubblicati dai giornali all'epoca, se era vero l'uno era vero anche l'altro.

Quanto vendeva la fiat all'epoca ? un milione di vetture ?

fatevi i conti.

10miliamiliarti / 1.000.000 = 10.000.000 DIECI MILIONI DI LIRE A VETTURA!
Sai questi conti sono stati fatti tante volte,ma quando non si vuole capire e' inutile insistere....oltre a questo va aggiunto che quel milione di lire,forse su alcune si parlava di 1.300.000,che l'Alfa perdeva era ricompensata dal fatto di dare lavoro a 30.000 dipendenti e di dare a noi alfisti una meccanica unica e dal costo elevato,come tutte le aziende statali L'Alfa era in perdita ma lo erano anche le PT e le FS ma nessuno si e' mai sognato di regararle per poi continuare a dare sovvenzioni statali per far chiudere stabilimenti e licenziare.
 
matteomatte1 ha scritto:
Luraghi arrivò alla presidenza nel 1960. L'Alfa l'aveva conosciuta negli anni della sua direzione generale in Finmeccanica. Anni spesi (1952-1956) a trasformare la fabbrica del Portello in un impianto moderno: un'operazione accompagnata dal successo di vetture come la Giulietta e la 1900. Sotto la sua gestione l'Alfa fece giganteschi investimenti ma ebbe sempre bilanci in nero. L'azienda produceva 200mila vetture, più della Bmw che ne faceva 184mila. Era il 1973. Come sempre, anche quell'anno, in agosto, Luraghi era in vacanza a Madonna di Campiglio quando ricevette una telefonata che di fatto cambierà la storia del biscione. Da Finmeccanica lo avvertivano che il Cipe aveva respinto il suo piano di investimenti di 112 miliardi. Ci volle poco per capire che quella bocciatura veniva dall'alto. Ciriaco De Mita e Nino Gullotti, allora ministro delle Partecipazioni statali, avevano deciso che l'Alfa dovesse aprire al Sud un secondo impianto, dopo Pomigliano d'Arco, precisamente in provincia di Avellino, il feudo elettorale di De Mita. Luraghi avrebbe dovuto trasferire la produzione della nuova Alfetta, sottraendo 70mila vetture ad Arese. Si oppose con tutte le sue forze.
Luraghi era ormai isolato. E a gennaio del 1974 venne l'imboscata. Sette consiglieri fedeli a Finmeccanica si dimisero obbligando l'Alfa a rinnovare tutto il consiglio. Con Luraghi uscirono una ventina di manager. Fu un colpo mortale per Arese, sempre più preda delle logiche dei partiti mentre dilagavano scioperi e minacce terroristiche. A dirigere l'Alfa venne dall'Intersind Ettore Massacesi, che non si oppose al nuovo impianto di Pratola Serra, alla periferia di Avellino.
Nei primi anni Ottanta ad Arese c'erano ancora 18mila dipendenti e un consiglio di fabbrica con 400 rappresentanti. Era la cattedrale dei metalmeccanici. Ma i bilanci non erano più quelli di Luraghi. L'ammiraglia 90, fu un clamoroso flop. E anche la 33, pur vendendo non male, scontentava i veri alfisti perchè non aveva più nulla di quella grinta che faceva togliere il capello a Henry Ford tutte le volte che vedeva passare un'Alfa. Ma il peggio doveva ancora venire. Mentre Fiat con la Uno stava risalendo la china, Massacesi condusse l'Alfa verso l'intesa capestro con i giapponesi della Nissan.

Pratola partoriva l'Arna: per la pubblicità era la "kilometrissima", per tutti fu la più brutta auto mai apparsa sulle strade italiane, un primato che nemmeno l'orrenda Duna della Fiat post Ghidella riuscì a scalfire. Per rimediare al disastro l'Iri non trovò di meglio che metterla in vendita. Ci fu una gara. Alla fine prevalse la Fiat sulla Ford. L'Alfa passò a Torino che la pagò 1.050 miliardi. Era il 6 novembre 1986. Qualche giorno prima Luraghi si era schierato per la Fiat ma aveva detto: «Comunque vada a finire l'Alfa, Arese verrà sacrificata». E vide giusto.


Fonte: Il Sole 24H

Due precisazioni:

1) Massacesi butto' anche un bel po' di soldi in Formula1, che non credo abbiano mai avuto un ritorno industriale.

2) Fiat quei 1.000 miliardi non li ha mai pagati.
Ford, se non ricordo male, ne aveva offerti 6.000.

La CGIL si schiero' per Ford, ma prevalsero "altri" interessi ".

http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1986/05/29/il-caso-alfa-ford-arriva-alla.html

http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1986/09/23/qualche-scoglio-nell-accordo-alfa-ford.html
 
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