<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> qualità dell'aria | Page 10 | Il Forum di Quattroruote

qualità dell'aria

Tornando in topic, chissà come mai col caldo stagnante d'estate, senza vento né pioggia che vengon su delle angurie spaziali, nella Pianura Padana non ci sia emergenza smog, titoloni dei giornalai scomparsi... Curioso eh...come se a giugno-luglio sparissero le auto... Effettivamente mai rimasto in coda in tangenziale... :emoji_sweat_smile: e voi?
Strano, dato che a Gennaio 2025 Milano, la città che ha più problemi di inquinamento nella pianura padana, ha avuto con 17 giorni di pioggia.
 
La fuga dalle campagne non è recente, ma è un andamento da secoli in tutto il mondo. Si sono messi tutti d'accordo per complottare in tutto questo tempo?

L'andamento tra campagne e città è ciclico con uno sbilancio sempre a favore della città tuttavia è dimostrato che se nelle zone rurali ci sono i servizi la popolazione non diminuisce ed anzi, negli ultimi anni, è aumentata.
Le città sono luoghi nati per manifestare il potere su un territorio, organizzarne la difesa, favorire la produzione ed i commerci.
Il bisogno delle città in quel senso è venuto meno con la nascita degli stati che hanno garantito protezione a tutti gli abitanti e produzioni all'interno dei confini.
 
solo io trovo aberranti i titoli dei giornali?
in questi giorni, legambiente titola "lo smog nelle citta' italiane ancora in salita", corriere, idem.
No, non solo tu.
In questo, come in altre questioni, c'è molto conformismo nella trattazione della stampa (e dei media in genere, non tutti ma la gran parte) che - tanto per cambiare - drammatizza e grida al lupo.
Il tutto mentre la qualità dell'aria è in generale migliore di quanto non fosse alcuni anni (o decenni) fa : ma questo pochi lo fanno notare, la maggior parte preferisce appiattirsi sullo sforamento dei limiti, particolarmente quelli delle poveri sottili (che in passato neppure venivano considerate), limiti che naturalmente, essendo sempre più restrittivi col passare del tempo ed essendo formulati sotto la forte influenza degli ambientalisti più utopisti e fanatici - altrimenti non sarebbero rispettati solo nella semi-deserta Islanda - sono ben difficili da rispettare. Abbiamo vissuto per anni, tanti, con qualità dell'aria molto peggiore : mia mamma mi diceva che, quando ero bambino, lo smog si vedeva (sui balconi, ad es.) e si toccava, e le nebbie di allora erano lì a testimoniarlo. Naturalmente, aver man mano abbassato la tolleranza per questi fenomeni è positivo ; ma bisogna sempre porsi il problema della fattibilità , progressività, sostenibilità, non si può pretendere di paralizzare tutto il sistema per qualche più o meno lieve sforamento dei limiti, specialmente poi quando questi limiti sono stati fissati più pensando ad una situazione quasi ideale che alla realtà pratica.
E' una questione che ricalca pari pari quella delle auto elettriche : non si può paralizzare tutto, mandare all'aria l'economia ecc. ecc., per fissarsi sul rispetto di un certo limite / obiettivo fissato più teoricamente che tenendo conto della realtà pratica.
Ma è un discorso che trova poco spazio sui media, e particolarmente su quelli schierati in un certo modo, che non dirò ma che tutti sappiamo benissimo..... gira gira, sempre lì si finisce.
 
solo io trovo aberranti i titoli dei giornali?
in questi giorni, legambiente titola "lo smog nelle citta' italiane ancora in salita", corriere, idem.

poi si va a cercare il rapporto eu, e si legge che l'aria e' in continuo miglioramento, ma ancora sfora in molte citta' i limiti (limiti che si abbassano sempre di piu', quindi sembra sempre peggio, se riferita ai limiti).
un'altra cosa curiosa e' che, l'unica nazione europea, a stare nei limiti dell'oms e':

rullo di tamburi ....














and the winner is...








l'islanda!!!


con i suoi 3 abitanti per km quadrato.
ma dai, son ridicoli, come possono pensare che, in una citta' qualunque in europa, si possa avere la loro aria?
per carita', non mi lamenterei se avessimo l'aria perfetta.
ma se ci si deve dare dei limiti, devono essere realistici.
se sono irrealistici, e' inutile averli, se non per pompare i titoli dei giornali, o mungerci con politiche green
Non so cosa dice quel rapporto EU ma è una certezza assoluta che Milano e la pianura padana sono tra i luoghi più inquinati in Europa....
 
L'andamento tra campagne e città è ciclico con uno sbilancio sempre a favore della città tuttavia è dimostrato che se nelle zone rurali ci sono i servizi la popolazione non diminuisce ed anzi, negli ultimi anni, è aumentata.
Le città sono luoghi nati per manifestare il potere su un territorio, organizzarne la difesa, favorire la produzione ed i commerci.
Il bisogno delle città in quel senso è venuto meno con la nascita degli stati che hanno garantito protezione a tutti gli abitanti e produzioni all'interno dei confini.
Cioè non c'è più bisogno delle città nei nostri giorni? Cioè se diciamo meta dei cittadini diventa campagnolo c'è lavoro per tutti????

Cause dell'urbanesimo​

Le condizioni sopra delineate vengono meno grazie alle grandi trasformazioni di fine XIX secolo, creando le condizioni per l'urbanizzazione. In primo luogo, la seconda rivoluzione agricola porta la produttività dei campi a crescere a dismisura e causa fenomeni di disoccupazione di massa presso la popolazione contadina, che migrano verso i centri urbani. In dettaglio: se grazie alle macchine, per ogni contadino si producono quantità sempre maggiori di cibo, per il proprietario terriero sarà necessario assumere meno contadini. I piccoli proprietari, invece, difficilmente potranno reggere la concorrenza dell'agricoltura macchinizzata, né potranno permettersi l'acquisto dei nuovi macchinari, quindi venderanno i propri terreni, cercando fortuna altrove. Senza entrare nel merito degli impatti della rivoluzione agraria, basti sapere che tutto ciò ebbe come risultato il formarsi di masse di contadini disoccupati, che si spostarono verso le città alla ricerca di nuove forme di reddito.
 
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