<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> qualità dell'aria | Page 9 | Il Forum di Quattroruote

qualità dell'aria

Statistiche alla mano se sei contento te di vivere chiuso in fabbrica/ufficio invece che all'aria aperta va benissimo.
L'aspettativa di vita non è strettamente correlata alla qualità della vita perché se devi vivere a lungo con tante problematiche e cure continue allora forse conviene finirla un po' prima ma senza patemi per te ed i tuoi cari.

Quanto al lato economico. Quando sei proprietario di casolari, poderi o tenute con tutti i mezzi necessari alla conduzione non credo che la condizione economica sia peggiore di uno che parimenti ha lavorato in fabbrica.
Confermo, è peggiore, sia dal lato sanitario che economico. Come detto, in famiglia siamo figli e nipoti da tutte le ramifiazioni dell'albero genealogico, di agricoltori e viticoltori. Ma non invento nulla, statistiamente la vita è più lunga e più salubre.
 
Allora come lo spieghi la grande fuga, ovunque nel mondo, dalle campagne alle città?
C'è bisogno di spiegarla?
C'è bisogno di spiegare i migranti sui canotti in mare?
C'è bisogno di spiegare le favelas o la baraccopoli di Nairobi?
C'è bisogno di spiegare perché la politica ha tolto servizi alle zone periferiche?
C'è bisogno di spiegare perché la terra è bassa e tutti credono di poter vivere d'altro?
C'è bisogno di spiegare che con le fabbriche in chiusura tanti stan tornando alle campagne?

Ma davvero si deve gestire un questione complessa come gli spostamenti/migrazioni con la faciloneria?
 
C'è bisogno di spiegarla?
C'è bisogno di spiegare i migranti sui canotti in mare?
C'è bisogno di spiegare le favelas o la baraccopoli di Nairobi?
C'è bisogno di spiegare perché la politica ha tolto servizi alle zone periferiche?
C'è bisogno di spiegare perché la terra è bassa e tutti credono di poter vivere d'altro?
C'è bisogno di spiegare che con le fabbriche in chiusura tanti stan tornando alle campagne?

Ma davvero si deve gestire un questione complessa come gli spostamenti/migrazioni con la faciloneria?
Io eviterei, anzi, evito espressamente, di entrare in questioni politiche adatte solo ad attizzare i flame.
 
Confermo, è peggiore, sia dal lato sanitario che economico. Come detto, in famiglia siamo figli e nipoti da tutte le ramifiazioni dell'albero genealogico, di agricoltori e viticoltori. Ma non invento nulla, statistiamente la vita è più lunga e più salubre.


Tua opinione. Non la condivido.
(Non è per dire ma siamo "tutti" figli di contadini quelli nati nei 30/40 anni dopoguerra.)
 
Io eviterei, anzi, evito espressamente, di entrare in questioni politiche adatte solo ad attizzare i flame.
Nel topic sulla qualità dell'aria quelli che l'hanno inzozzata non sono stati certo i tuoi nonni ... più facile sia stato tu. Cosa c'è di politico in quelle considerazioni lo sai te ... sono dinamiche che tutti abbiamo vissuto compreso l'indottrinamento per cui la vita in città era fantastica con le fabbriche che chiamavano forte perché necessitavano di manodopera ... poi le fabbriche chiudono e tutto diventa periferia, ghetto.
 
Mio papà è nato nel 1930 da una famiglia di braccianti agricoli, zona bassa padovana, condizioni economiche e sociali che definire "arretrate" sarebbe stato quanto meno eufemistico.
Dopo una parentesi sempre in agricoltura nella bassa bresciana (già meglio...) e dopo aver conosciuto (e sposato) mia mamma, alla fine degli anni '50 si è trasferito a Milano, dove ha lavorato un paio di anni nel settore delle costruzioni come manovale prima e aiuto carpentiere/saldatore poi.
Non finirò mai di ringraziarlo per essere fuggito come una lepre inseguita dai cani.... Poi anche qui ha fatto un po' di anni come gruista in cementeria, da cui si è dimesso appena ha potuto per dedicarsi all'attività di contoterzista in agricoltura fino ad allora secondaria.
Com'è come non è, i suoi colleghi del cementificio hanno tutti tirato le cuoia parecchi anni prima di lui....
 
C'è bisogno di spiegarla?
C'è bisogno di spiegare i migranti sui canotti in mare?
C'è bisogno di spiegare le favelas o la baraccopoli di Nairobi?
C'è bisogno di spiegare perché la politica ha tolto servizi alle zone periferiche?
C'è bisogno di spiegare perché la terra è bassa e tutti credono di poter vivere d'altro?
C'è bisogno di spiegare che con le fabbriche in chiusura tanti stan tornando alle campagne?

Ma davvero si deve gestire un questione complessa come gli spostamenti/migrazioni con la faciloneria?
Cioè la grande migrazione dalle campagne alle città è un complotto? Quelli che sono andati via dalle campagne non erano costretti da bisogni economici? Stavano cosi bene che non si spiega il perchè sono andati via e soprattutto perché non sono subito tornati indietro.
Lo stesso ragionamento vale anche per le migrazioni da un paese ad un altro. Chissà perchè gli italiani sono andati in America...
 
alla fine degli anni '50 si è trasferito a Milano
Era un Italia oggettivamente diversa. Povera e devastata dalle guerre. Ridotta negli effettivi anche dalla spagnola ... serviva ricostruire e attorno alle città nacquero poli di interesse economico e crescita sociale.
È stato un periodo ricordato positivamente da chi l'ha vissuto ... noi invece lo condanniamo quasi in toto riconoscendo i problemi enormi che ci ha lasciato.
 
Tornando in topic, chissà come mai col caldo stagnante d'estate, senza vento né pioggia che vengon su delle angurie spaziali, nella Pianura Padana non ci sia emergenza smog, titoloni dei giornalai scomparsi... Curioso eh...come se a giugno-luglio sparissero le auto... Effettivamente mai rimasto in coda in tangenziale... :emoji_sweat_smile: e voi?
 
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