<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Quale futuro per Alfa Romeo? | Page 414 | Il Forum di Quattroruote

Quale futuro per Alfa Romeo?

Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.
Il futuro di Lancia al momento non si sa, AR almeno ha un presente ed un imminente futuro.

Però è vero, è passato il tempo, e quel tempo non tornerà. Anche perché si è perso in pochi anni il know how creato in ½ secolo.
Io vedo Alfa cosí come Maserati che navigano avista mentre con la Lancia stanno avendo un approccio diverso, una vision a lungo termine....poi il tempo sará giudice
 
Io vedo Alfa cosí come Maserati che navigano avista mentre con la Lancia stanno avendo un approccio diverso, una vision a lungo termine....poi il tempo sará giudice
Maserati hanno un programma non navigano a vista, poi personalmente ritengo quel programma insuffuciente quattroporte bev se va bene l'anno prossimo, levante a breve fuori produzione e la sua erede bev solo tra 2/3 anni e con un posizionamento di prezzi che sta già facendo danni sulla granturismo.
 
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Stellantis mi sembra la GM degli anni 20 e 30 dello scorso secolo: Un ammasso di marchi più o meno uguali senza mission precisa. Sarà molto difficile differenziare i vari marchi (troppi, a mio avviso) con sole tre o quattro piattaforme.
Alfa Romeo e Lancia, pertanto, restano scommesse..
 
Stellantis mi sembra la GM degli anni 20 e 30 dello scorso secolo: Un ammasso di marchi più o meno uguali senza mission precisa. Sarà molto difficile differenziare i vari marchi (troppi, a mio avviso) con sole tre o quattro piattaforme.
Alfa Romeo e Lancia, pertanto, restano scommesse..
Perché ho la sensazione che Stellantis in futuro prossimissimo chiederá un paio di miliardi... sai, quelli di tre anni fa sono finiti!! Poi a maggio giugno 24 si deve pagare il dividente:emoji_bikini::emoji_runner:
 
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Sicuramente molto lungo, oltre il 2035 come minimo.

Il programma di Stellantis per il brand Lancia (ma siamo OT) prevede tre nuovi modelli nei prossimi 5 anni:

Nel 2024 (inizio) uscirà l'erede Y, che sarà una segmento B "pieno", cioè un po' più lunga di quella attuale, e presumo anche più alta.
Nel 2025 uscirà la Y HF.
Nel 2026 uscirà un crossover segmento D, che dovrebbe chiamarsi Gamma e sarà prodotta a Melfi su piattaforma STLA.
Nel 2028 sarà la volta di un'erede della Lancia Delta, quindi una segmento C.

Dal 2028 le Lancia dovrebbero essere solo elettriche.
 
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Il programma di Stellantis per il brand Lancia (ma siamo OT) prevede tre nuovi modelli nei prossimi 5 anni:

Nel 2024 (inizio) uscirà l'erede Y, che sarà una segmento B "pieno", cioè un po' più lunga di quella attuale, e presumo anche più alta.
Nel 2025 uscirà la Y HF.
Nel 2026 uscirà un crossover segmento D, che dovrebbe chiamarsi Gamma e sarà prodotta a Melfi su piattaforma STLA.
Nel 2028 sarà la volta di un'erede della Lancia Delta, quindi una segmento C.

Dal 2028 le Lancia dovrebbero essere solo elettriche.

Pilota scusa se il mio post sia pure OT ma, lo metto per rispondere al tuo OT che mi sembra si incalzi al tuo e a ció che dice il programma STELLANTIS visto che si parla di Auto elettriche.

In una recente intervista, il capo di Stellantis, Carlos Tavares, ha messo in guardia sulle conseguenze dei piani sulle auto elettriche dell’UE.
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Il capo di Stellantis Carlos Tavares, noto per la sua visione critica dell'elettromobilità, ha ribadito la sua visione delle cose in un'intervista allo Spiegel. Tavares vuole convertire il suo gruppo, che comprende 14 marchi automobilistici, alla mobilità elettrica, ma mette in guardia dai costi elevati per i produttori e dalla minaccia della migrazione dell'industria automobilistica verso l'Estremo Oriente.
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“La Commissione UE ha scelto una tecnologia molto costosa: la mobilità elettrica, che solo alcuni clienti possono permettersi”, ha spiegato il CEO. “Ora lo sta applicando con norme severe. E questo ha enormi conseguenze”.
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L’uscita del motore a combustione dall’Ue come “dogmatismo senza controllo della realtà” I produttori hanno difficoltà ad offrire ai propri clienti veicoli a prezzi accessibili visti gli alti costi di produzione e allo stesso tempo a difendere la propria redditività, ha sostenuto Tavares - e ha fatto una previsione cupa: "Se non riescono a sfuggire a questo dilemma, finirà male".
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Secondo Alvares, le auto elettriche costano il 40% in più da produrre rispetto ai motori a combustione comparabili. Tavares è certo che la decisione dell’UE di eliminare gradualmente i motori a combustione sia “dogmatismo senza verifica della realtà” e che il tentativo delle case automobilistiche di offrire ancora auto elettriche a prezzi accessibili sia la competizione più dura “che abbiamo sperimentato nella storia del settore”. Secondo il capo di Stellantis, le case automobilistiche europee devono ora adattare le loro strutture di costo ai concorrenti cinesi, che sono però “diversi anni avanti” rispetto agli europei.
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Tuttavia, Tavares non è preoccupato per la propria azienda: "Ci saranno dei sopravvissuti e Stellantis ne farà parte, compresa la Opel", ha detto Tavares allo Spiegel. “Questo perché abbiamo ridotto radicalmente la nostra base di costi”. Stellantis vuole portare sul mercato la Citroënë-C3, un'auto elettrica disponibile a meno di 20.000 euro. Curiosità: recentemente il gruppo ha ottenuto un utile operativo sulle vendite del 14,4% e un utile di 11 miliardi di euro - secondo la Frankfurter Allgemeine Zeitung, molto più di quanto gli analisti si aspettassero in precedenza.
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Il capo di Stellantis è noto per le sue politiche di austerità Il suggerimento di Tavares: è necessario migliorare il bilancio di CO₂ delle flotte di veicoli con auto più economiche che più persone possono permettersi, ad esempio con ibridi leggeri. Allo stesso tempo è ipotizzabile un aumento della quota obbligatoria di auto elettriche. “Ma ciò rischierebbe la chiusura delle fabbriche e il fallimento dell’azienda”, ha sottolineato il capo di Stellantis. "Nessuno qui lo accetterebbe."
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Tavares è noto all’interno del Gruppo Stellantis per la sua rigorosa politica di austerità e nel 2017 ha fatto rimuovere i distributori d’acqua dalla sede della Opel. Allo stesso tempo, il capo di Stellantis ha guadagnato l’anno scorso 23,5 milioni di euro, più del doppio dello stipendio del capo della VW Oliver Blume. Con la sua valutazione piuttosto pessimistica sull’evoluzione dei costi nel settore della mobilità elettrica, Tavares si pone in netto contrasto con la valutazione di molti osservatori del settore. Gli analisti di Goldman Sachs Research, ad esempio, si aspettano che le auto elettriche possano raggiungere la parità di costo con i veicoli a combustione entro la metà di questo decennio senza sussidi o premi di acquisto.
 
Quello che dice lui lo dicono quasi tutti i CEO automobilistici.
Purtroppo l’Europa ha preso una decisione, che appare a tutti irreversibile, quindi ci si dovrà adattare.
E Alfa Romeo sembra in prima linea sull’adeguamento alle norme europee.
 
Quello che dice lui lo dicono quasi tutti i CEO automobilistici.
Purtroppo l’Europa ha preso una decisione, che appare a tutti irreversibile, quindi ci si dovrà adattare.
E Alfa Romeo sembra in prima linea sull’adeguamento alle norme europee.
Ci sta, ma non hanno fatto i conti col mercato.
Per quanto riguarda me (Il mio nome è Nessuno) se le possono ampiamente tenere, le pilamobili.
Parlando con gli amici, ma pure leggendo qui sul forum, pare comunque che non sono l‘unico a pensarla così.
W:emoji_flag_cu:
 
Quello che dice lui lo dicono quasi tutti i CEO automobilistici.
Purtroppo l’Europa ha preso una decisione, che appare a tutti irreversibile, quindi ci si dovrà adattare.
E Alfa Romeo sembra in prima linea sull’adeguamento alle norme europee.
Il paradosso è che la politica potrebbe pure tornare indietro ma l'industria ha speso talmente tanti soldi (CNBC parla di 660 miliardi per gli investimenti fino al 2027) che indietro non tornerà
 
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