<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Quale futuro per Alfa Romeo? | Page 158 | Il Forum di Quattroruote

Quale futuro per Alfa Romeo?

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Vero in parte, anche se sempre meno esclusiva...
Ovvio che tutto è relativo.
Ma se io dico "ho una Ferrari" (per ipotesi tipo preso un epsilon...) basta la parola per evocare tutta la sua storia, la sua tecnica, le corse, e ovviamente denunciare di appartenere ad determinato status sociale (lasciando stare chi le affitta per vivere i famosi quindici minuti).
Se dico ho un' Audi, o anche Alfa Romeo (almeno fino a quando c'era un poco di gamma), conviene specificare, un discorso è una A8 o una RS ( o Giulia Q- GTA o una 4C), tutt'altra cosa è una A1 o una Mito...
E questa necessità sarà sempre più sentita in futuro, dove la capacità di differenziarsi sarà la vera sfida, marketing permettendo.
 
Mi pare restino al di sopra, a partire dal c. Con classe A e 1er, mentr Audi scende al B con A1, analoga alla Polo...
Ok, se vogliamo spaccare il capello in quattro, grazie della precisazione :p:D:rolleyes:...
Tanto il senso del ragionamento non cambia: macchinette confezionate bene per vendere l' illusione di stare su una A8 o una serie S o 7er ;)
 
Io invece scommetto sulla tendenza ad uniformarsi a pochi differenti profili, dovendo puntare a renting, sharing, pooling, sempre meno proprietari e sempre più utenti.
Quindi "tecnicamente" l' auto uscirà dall' ambito in cui viene percepita oggi, metà mezzo di trasporto e metà simbolo/oggetto del desiderio/piacere, per diventare come una lavatrice, anzi peggio, una lavanderia a gettone?
Può essere. Di certo è (e sarà) anche una questione antropologico-socio-culturale (ma dove li pesco 'sti termini): slegandosi dalla proprietà da acquisto diretto, cambia il rapporto fruibilità/simbolo.
Succederà lo stesso fenomeno forse anche alla casa di proprietà (tema sacro per gli italiani): costi, tassazione, vincoli a vita renderanno conveniente l' affitto (con probabile sfocio anche nel cohousing e simili).
 
Quindi "tecnicamente" l' auto uscirà dall' ambito in cui viene percepita oggi, metà mezzo di trasporto e metà simbolo/oggetto del desiderio/piacere, per diventare come una lavatrice, anzi peggio, una lavanderia a gettone?
Può essere. Di certo è (e sarà) anche una questione antropologico-socio-culturale (ma dove li pesco 'sti termini): slegandosi dalla proprietà da acquisto diretto, cambia il rapporto fruibilità/simbolo.
Succederà lo stesso fenomeno forse anche alla casa di proprietà (tema sacro per gli italiani): costi, tassazione, vincoli a vita renderanno conveniente l' affitto (con probabile sfocio anche nel cohousing e simili).
Queste sono le tendenze prefigurate da amici che lavorano all'estero, in particolare da uno di Detroit che ben conosce in anticipo le nuove creazioni di grandi marchi americani ed europei in giro per il mondo, dato che dirige uno stabilimento che allestisce e poi assembla in loco, all over the Globe, le relative catene di montaggio... pare si prepari una rivoluzione più radicale che il passaggio dalla trazione animale a quella endotermica, per la mobilità privata... pare... wait and see, ne frattempo mi astengo da comprare ferri scommettendo su fonti energetiche e tecnologie... sto alla finestra. In questa ottica le passioni per il biscione o per altri scudetti o marchi, potrebbe essere difficile da conciliare... peccato per la passione... peccato... ma la stessa cosa successe agli appassionati di cavalcature ippiche, calessi e derivati, ridotti oggi ad un manipolo di nistalgici.
 
Ultima modifica:
Se questi soni gli scenari futuri, il motto "la meccanica delle emozioni" appare antidiluviano. Forse il marketing AR dovrebbe chiedere una consulenza ad hoc al tuo amico di Detroit....
Ed io poi, che ho comprato una Giulia proprio per la meccanica, la tp (e non dimentichiamo l' albero di trasmissione in carbonio...), adesso mi sento come una specie di Fred Flintstone con la sua flintmobile.
Yabba Dabba Doo, pigreco!
 
Forse il marketing AR dovrebbe chiedere una consulenza ad hoc al tuo amico di Detroit....
Non credo proprio, loro non progettano, ricevono direttive da fca, ford, bmw, brembo, etcetcetc... quello che mi riferisce viene dai piani industriali dei produttori... che prima di produrre devono far costruire le linee o catene di montaggio... come le previsioni del tempo, le fa il cannello dell'AM, ma non decide mica lui, osserva solo...
 
Se questi soni gli scenari futuri, il motto "la meccanica delle emozioni" appare antidiluviano. Forse il marketing AR dovrebbe chiedere una consulenza ad hoc al tuo amico di Detroit....
Ed io poi, che ho comprato una Giulia proprio per la meccanica, la tp (e non dimentichiamo l' albero di trasmissione in carbonio...), adesso mi sento come una specie di Fred Flintstone con la sua flintmobile.
Yabba Dabba Doo, pigreco!

Semplicemente Alfa Romeo non avrebbe molte ragioni di sopravvivenza
 
Non concordo. Ferrari ha spostato più volte il motore anteriormente o posteriormente centrale, idem il cambio e la trazione, motori di diverse architetture, atmosferici o sovralimentati, addirittura ibridi... si parla di suv... idem per RR, eleganti, ora molto vistose ed apparscenti, addirittura su meccanica tedesca, addirittura suv... inimmaginabili pochi anni fa... eppure...

Certo.
Tutte creazioni straordinariamente e genuinamente Ferrari.

Che è differente dal prendere un suv (es fiat o anche uno Stelvio), assettarlo e metterci su il cavallino rampante.

Questo è il concetto
 
A settembre il piano industriale (e forse un'anticipazione della linea definitiva della Tonale, che uscirà nel 2022).

https://www.formulapassion.it/autom...ione-tonale-palade-giulia-stelvio-574025.html
Alfa-Romeo-Palade.jpg
 
Tra qualche secolo gli storici scriveranno dell'Alfa Romeo "famoso produttore di auto sportive prima e di soli piani industriali in seguito"....Dai non me ne volere, era solo una battuta (spero non profetica).
Beh, di certo tra qualche secolo molte cose potranno essere cambiate... il mondo cambia a velocità crescenti e con esso le conseguenze sulla vita e sull'ambiente. Difficile ipotizzare cosa possa succedere... come lo era per i nostri avi secoli addietro... presumo non ci sarà traccia delle nostre auto, né dei relativi marchi.
 
Beh, di certo tra qualche secolo molte cose potranno essere cambiate... il mondo cambia a velocità crescenti e con esso le conseguenze sulla vita e sull'ambiente. Difficile ipotizzare cosa possa succedere... come lo era per i nostri avi secoli addietro... presumo non ci sarà traccia delle nostre auto, né dei relativi marchi.
Preso quindi atto (ma tanto é noto a tutti) che del doman non v'é certezza, ripiego con un bel carpe diem, anzi "carpe Alfam", magari storica con un bialbero a benza e 4 carburatori e chissenefrega dell'ecologia....
 
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