<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Quale futuro per Alfa Romeo? | Page 403 | Il Forum di Quattroruote

Quale futuro per Alfa Romeo?

Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.
Se li trovano, buon per loro.
Che poi il costo ormai vertiginoso delle auto elettriche taglierà una gran fetta di popolazione dalla possibilità di avere una macchina, è un altro discorso.
Purtroppo Vertiginoso aumento dei prezzi delle auto anche non elettriche....
E in particolare per alfa a parte un pò di giulietta per lo.piu" scontate a kmo da più di 10 anni si parla per circa i 2/3 di auto non di possesso ai privati.
 
Non è meraviglioso e gratificante?:emoji_smiley::emoji_innocent:
Non particolarmente, semplicemente è.

Queste discussioni altro non sono che la riproposizione della perenne lotta fra i car guys e quelli della finanza. I primi pensano al prodotto, sanno come fare le macchine e hanno una tradizione culturale da rispettare. I secondi stanno attenti al portafoglio e rispettano i soldi perché sanno che no martini no party. Se comandano (sarebbe meglio dire quando comandavano) i primi ti potevi facilmente ritrovare in situazioni come quelle di Lamcia: poesia su quattro ruote che però porta alla bancarotta
Quando comandano i secondi ti ritrovi con standardizzazione, taglio dei costi anche quando significa incidere sulla tradizione e tanta fuffa di marketing - esempi a caso: DS ma anche le tante serie speciali Ferrari che spesso non hanno niente di veramente nuovo oltre al look. Sono due mondi che è difficile, a volte impossibile, conciliare.
Il problema è che se quelli della finanza riescono a tirare fuori prodotti vincenti (e ci riescono benissimo) e a tagliare i costi, gli altri devono adeguarsi: se uno fa più soldi di te può spendere di più in R&D, marketing, innovazione (tranne gli Agnelli, loro mettono tutto in saccoccia). Il risultato è il mondo attuale, nel quale pensare che ortodossia e "fare roba buona" siano sufficienti è una pia illusione. Anche perché i gusti sono cambiati e quello che per i car guys è roba buona, per i clienti sarà pure buono ma spesso del tutto trascurabile.

Io in questa discussione cerco di vedere le cose da un punto di vista più globale e meno focalizzato sulla gioia che genera un quadrilatero alto (che poi: chi sa cos'è e come funziona?). Non mi piace, lo sottolineo, un mondo di auto tutte uguali ma mi rendo conto che una cosa è sognare, un'altra è fare un piano industriale che stia in piedi. Perché fare automobili è un business tagliagola ed è più facile perdere montagne di quattrini che fare utili anche risicati.

E poi c'è il mito della bella meccanica dedicata che ci salverà. No, non lo farà: basta vedere Jaguar, con le sue belle piattaforme dedicare e raffinate. Risultato? La grande puzza, come dice un mio amico, e credo si capisca cosa intenda. Il fatto è che è difficilissimo far resuscitare le nobili decadute, forse perché la gente ricorda la decadenza recente invece della nobiltà remota. E poi c'è l'elettrico che è un vero e proprio terremoto, con nuovi competitor come Tesla e i cinesi che della tradizione se ne fregano altamente, proponendo un prodotto che sostanzialmente è una cosa diversa rispetto all'automobile tradizionale. Rifarti una verginità giocando ad un gioco diverso è un esercizio micidiale proprio perché al tuo passato è difficile aggrapparsi (facevi il Busso e il transaxle? E stica, che ci azzecca con un'elettrica?).
Non lo so, io vedo una frattura insanabile fra quelli che fino ad ora sono stati gli appassionati di auto e quello che l'auto, tutta, sta diventando e che l'elettrico sta esasperando all'ennesima potenza
 
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Non particolarmente, semplicemente è.

Queste discussioni altro non sono che la riproposizione della perenne lotta fra i car guys e quelli della finanza. I primi pensano al prodotto, sanno come fare le macchine e hanno una tradizione culturale da rispettare. I secondi stanno attenti al portafoglio e rispettano i soldi perché sanno che no martini no party. Se comandano (sarebbe meglio dire quando comandavano) i primi ti potevi facilmente ritrovare in situazioni come quelle di Lamcia: poesia su quattro ruote che però porta alla bancarotta
Quando comandano i secondi ti ritrovi con standardizzazione, taglio dei costi anche quando significa incidere sulla tradizione e tanta fuffa di marketing - esempi a caso: DS ma anche le tante serie speciali Ferrari che spesso non hanno niente di veramente nuovo oltre al look. Sono due mondi che è difficile, a volte impossibile, conciliare.
Il problema è che se quelli della finanza riescono a tirare fuori prodotti vincenti (e ci riescono benissimo) e a tagliare i costi, gli altri devono adeguarsi: se uno fa più soldi di te può spendere di più in R&D, marketing, innovazione (tranne gli Agnelli, loro mettono tutto in saccoccia). Il risultato è il mondo attuale, nel quale pensare che ortodossia e "fare roba buona" siano sufficienti è una pia illusione. Anche perché i gusti sono cambiati e quello che per i car guys è roba buona, per i clienti sarà pure buono ma spesso del tutto trascurabile.

Io in questa discussione cerco di vedere le cose da un punto di vista più globale e meno focalizzato sulla gioia che genera un quadrilatero alto (che poi: chi sa cos'è e come funziona?). Non mi piace, lo sottolineo, un mondo di auto tutte uguali ma mi rendo conto che una cosa è sognare, un'altra è fare un piano industriale che stia in piedi. Perché fare automobili è un business tagliagola ed è più facile perdere montagne di quattrini che fare utili anche risicati.

E poi c'è il mito della bella meccanica dedicata che ci salverà. No, non lo farà: basta vedere Jaguar, con le sue belle piattaforme dedicare e raffinate. Risultato? La grande puzza, come dice un mio amico, e credo si capisca cosa intenda. Il fatto è che è difficilissimo far resuscitare le nobili decadute, forse perché la gente ricorda la decadenza recente invece della nobiltà remota. E poi c'è l'elettrico che è un vero e proprio terremoto, con nuovi competitor come Tesla e i cinesi che della tradizione se ne fregano altamente, proponendo un prodotto che sostanzialmente è una cosa diversa rispetto all'automobile tradizionale. Rifarti una verginità giocando ad un gioco diverso è un esercizio micidiale proprio perché al tuo passato è difficile aggrapparsi (facevi il Busso e il transaxle? E stica, che ci azzecca con un'elettrica?).
Non lo so, io vedo una frattura insanabile fra quelli che fino ad ora sono stati gli appassionati di auto e quello che l'auto, tutta, sta diventando e che l'elettrico sta esasperando all'ennesima potenza


Antonio è inutile che ci fai la genesi della situazione attuale. La conosciamo tutti.
E le sinergie spinte esistono da quando esiste l'auto di massa, non è un problema di elettrico.

Un' Alfa come quella ideata da Marchionne è perfettamente sostenibile, a maggior ragione nel futuro elettrico, all' interno di un grande gruppo.
Anche solo quale capofila tecnico di eventuali condivisioni da cui far derivare le altre. Non il contrario.

A te piace un'utilitaria fiat o Peugeot rimarchiata? A me no.
E che debba pure farmela andare bene perché sennò a lor signori non gli tornano i guadagni, mi pare una motivazione al ribasso e talmente svilente che non intendo giustificarla.
Per me questo è farsi prendere per il naso, non essere di ampie vedute. Libero di credergli amico mio:emoji_wink:
 
Un' Alfa come quella ideata da Marchionne è perfettamente sostenibil
Eh, come no, le strade sono piene. Poi l'albero i carbonio lo mettiamo anche alle elettriche
A te piace un'utilitaria fiat o Peugeot rimarchiata? A me no.
E che debba pure farmela andare bene perché sennò a lor signori non gli tornano i guadagni, mi pare una motivazione al ribasso e talmente svilente che non intendo giustificarla
E chi lo ha mai detto che ti debba piacere per forza? Non c'è nessun obbligo. Però non mi dire che ai potenziali clienti interessa la Giorgio altrimenti sei peggio di pinocchio. Ognuno è libero di farsi piacere le macchine che gli pare. Alla fine si fanno i conti e quelle che non piacciono ad abbastanza persone le si cancella. Solo che prima le devi fare; non capisco proprio quale sia il problema

Ad ogni modo, ci siamo spiegati più che bene. Tu pensi che la unicità trcnica sia tutto ciò che basta, io no. Vedremo che faranno i francesi (che ancora non lo sappiamo, ndr) e come i clienti, non i quattro assatanati dei forum, reagiranno. Semplice come bere un bicchiere d'acqua. Non c'è da protestare, non c'è da comprare per forza, non c'è nemmeno da salvare il mondo.
 
Mi fa piacere che la discussione ora sia incanalata su binari di rispetto e pacatezza, anche a volte con il giusto apporto di ironia. Benissimo.
 
efuel non hanno senso e futuro... con l energia elettrica prodotta generi un comustibile... e di questo usi solo il 20%-30%. In pratica devi produrre 4 volte più corrente di quella che useresti solo con le EV. Detto ciò si capsce che non può essere competitiva rispetto al full electric, già è un traguardo produrre tutta l energia green per gli Ev, pensate produrne 4 volte tanta
 
Il dato di oggi è che le elettriche hanno raggiunto il 20% del mercato europeo; hanno già superato il diesel. Naturalmente l'Italia è molto indietro ma l'Italia conta quello che conta e, prima o poi, si riallinierà a meno che non sognamo un futuro cubano per il nostro paese.
Certo, sulle vendite delle elettriche contano sempre gli incentivi e conta tantissimo il taglio dei prezzi di Tesla che, da sola, fa il bello e il cattivo tempo. Però è indubbio che, almeno dal segmento D - che fra l'altro è ormai tutto premium (il che equivale a dire che non è più premium, ironia della sorte) - l'elettrico sia una realtà e non semplicemente il frutto di normative ideologiche e cospicue sovvenzioni. Se poi veramente l'anno prossimo cominceremo a vedere elettriche a 25000 euro, la quota di bev salirà enormemente. Quindi l'idea di un Alfa solo elettrica dal 2027 non è forse così azzardata
 
efuel non hanno senso e futuro... con l energia elettrica prodotta generi un comustibile... e di questo usi solo il 20%-30%. In pratica devi produrre 4 volte più corrente di quella che useresti solo con le EV. Detto ciò si capsce che non può essere competitiva rispetto al full electric, già è un traguardo produrre tutta l energia green per gli Ev, pensate produrne 4 volte tanta

Mi chiedo se non possano essere utili come "periodo di transizione", prima di passare all' elettrico puro.
Perché volenti o nolenti, fra problemi di rete, infrastrutture in genere e costi spropositati, non vedo la transazione come così rapida. Al di là di quanto dall' alto si tenti di calcare la mano e prendere per il collo i cittadini (movin, limitazioni e altre amenità varie).
Efuel magari utili come carburante per i veicoli attualmente in circolazione e in attesa del loro fine vita e sostituzione
 
Mi chiedo se non possano essere utili come "periodo di transizione", prima di passare all' elettrico puro.
Perché volenti o nolenti, fra problemi di rete, infrastrutture in genere e costi spropositati, non vedo la transazione come così rapida. Al di là di quanto dall' alto si tenti di calcare la mano e prendere per il collo i cittadini (movin, limitazioni e altre amenità varie).
Efuel magari utili come carburante per i veicoli attualmente in circolazione e in attesa del loro fine vita e sostituzione
Con quello che costano le persone le strozzi più così che con l'elettrico. E poi gli impianti non ci sono, la situazione sarebbe peggiore di quella tragicomica delle colonnine. Ma, soprattutto, se già oggi non hai abbastanza capacità di generazione per alimentare un parco tutto bev, figurati se la quantità di corrente che ti serve per fare la stessa strada è 10 volte superiore: dove le prendiamo tutte queste centrali?
Un approccio più sensato avrebbe puntanto su un uso massiccio di biofuel. Anche in questo caso, però, è facile solo a dirsi.
La realtà è che si dovrà, in molti casi, rinunciare all'auto. Che poi è un obiettivo neanche tanto celato; tutti sicuri che dopo il 2035 potremo andare con le nostre vecchiette a pistoni? Io no. E non serve una legge nazionale, bastano i ban delle amministrazioni delle grandi città europee per mettere, di fatto, la parola fine
 
intanto sul sito Alfa USA


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Hanno di che pubblicizzare dopo essere stati ininterrottamente ultimi da quando si fanno queste rilevazioni. Comunque questa è la early satisfaction, quella per le macchine di meno di un anno: la statistica che conta è quella a tre anni. È ancora presto per festeggiare e ci vogliono almeno una decina d'anni di fila ai primi posti per cominciare a convincere il pubblico che più guarda a queste classifiche, anche per valutare la rivendibilità dell'usato, e che ha una memoria da elefante quando si parla di reputazione di qualità - basta vedere cosa pensa l'americano medio di Jeep
 
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