<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Quale futuro per Alfa Romeo? | Page 303 | Il Forum di Quattroruote

Quale futuro per Alfa Romeo?

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se non vuoi sputtanare un marchio anzichè scontare il prezzo aggiungi accessori, aggiorni la linea....che poi è quello che hanno fatto con la Tipo, anzichè scontarla l'hanno aggiornata costantemente e migliorata e adesso è tutta un'altra auto. Certe volte non capisco chi è che mette la gente alla dirigenza
Una tipo longue del 2016 cambia veramente poco dall'attuale anzi adesso ci sono addirittura finiture inferiore, però la longue la trovavi a kmo a ottimi prezzi ora si fa un pò più fatica, ma delle cross ben messe a prezzi non tanto distanti dalle concorrenti dacia si trovano....ma una lowcost senza gpl ormai non ha più gran interesse tra i privati.
Cmq siamo ot.
 
Non mi far riprendere qui una discussione che ho avuto altrove. Cassino ha viaggiato al 10% (dieci per cento) della capacità produttiva per buona parte dello scorso anno e non credo proprio che le cose siamo migliorate (fonte Ciociaria Oggi) risultando lo stabilimento peggiore del gruppo. Però Stelvio è il d suv più venduto in Italia, vuoi mettere.

ecco infatti non la riprendere … non rigirare di nuovo la frittata … sai bene di cosa si parlava
 
se non vuoi sputtanare un marchio anzichè scontare il prezzo aggiungi accessori, aggiorni la linea....che poi è quello che hanno fatto con la Tipo, anzichè scontarla l'hanno aggiornata costantemente e migliorata e adesso è tutta un'altra auto. Certe volte non capisco chi è che mette la gente alla dirigenza
Questa volta la penso come ha scritto Antonios in una parte del suo ultimo discorso. Non possiamo sempre ipotizzare la disonestà della gente. I disonesti ci sono, per carità, anche nelle case automobilistiche, lo abbiamo visto per esempio con Volkswagen (leggi diesel) o con l'ex presidente Renault, che è dovuto scappare all'estero. Ma non è che siano tutti disonesti.

Come ha detto Antonios "le macchine si producono per fare profitti", ma non solo le macchine, tutti gli imprenditori non sono solo dei "benefattori" come li definiva Adamo Smith, perchè danno lavoro alle persone che poi mantengono le famiglie, ma lavorano anche per sè stessi, per avere un profitto. Chi è che lavora per perderci soldi? Nessuno. E mi pare che anche tu sia un "autonomo", uno che ha una ditta.

Quindi si fa un piano industriale interno, si analizzano tutti i costi, poi si fa una ipotesi sulle vetture che saranno vendute in un anno, e poi si stabilisce un prezzo. Se le vetture vendute sono di meno, o si accetta una perdita o si cerca di aumentare il prezzo in una misura che consenta comunque vendite sufficienti per raggiungere il "break-even-point", il punto di pareggio dei conti, magari sollecitando il cliente con sconti, facilitazioni, promozioni e quant'altro, oppure (più probabile) lo si abbassa.
"Se non fai utili sostanziosi scompari" ha detto Antonios. Beh, diciamo che quanto meno non devi andarci sotto. E' anche vero che sulla Punto i margini erano risicati, e per questo ora tutti non fanno più le segmento A e fanno poche segmento B "tradizionali" (le fanno suv), tranne pochi coraggiosi che comunque si affidano alle sinergie di gruppo o alle joint-venture per continuare a farle.

L'Economia ha delle leggi precise, e vanno rispettate se vuoi restare sul mercato. Peraltro il prezzo inoltre non è solo funzione dei costi e dei ricavi, ma anche della dinamica domanda-offerta. Se la domanda è più alta del preventivato, puoi permetterti di alzare il prezzo e aumentare il profitto. Se è più bassa, sono cavoli amari, perchè rischi di andare in perdita...........
Scusami Pilota, ma devi renderti conto che nel tuo discorso e quello di Antonios ci sono molte cose che non vanno sempre per quella direzione che spieghi, tu dici il vero si, che vale per chi si puo permettersi di vendere in un certo modo , non per chi si trova nella situazione Alfa Romeo, che deve prima riconguistare la fiducia del cliente, iniziando a pulire il mantello dalla persa reputazione. Quindi anche se presenta un buon prodotto é costretto a mettere quel prodotto il piu possibile nelle mani dei clienti e questo puoi farlo quando questa linea facilita il piu possibile(Ovvio non dico senza profitto ma un profitto serio, non si puo mettere in giro che il prodotto vale dico 50K€ e poi lo vendi in veritá col 25% meno,chi ragiona un pochettino vede il naso di pinocchio) Possibile nel senso che , fai conoscere che il tuo prodotto é veramente di valore mettendolo sul mercato, addirittura che si potrebbe vendere anche a un prezzo maggiore, senza sputtanare il marchio anzi, se ne esce con piu valori. Vedi il Tonale, lo stesso Antonios ha scritto che venderá solo in Italia, ma, non all'estero,io aggiungo venderá bene per il primo anno dopo di che avrá bisogno di altri mercati,cosi come é successo con la Giulia,fortuna che si tratta di un Suv e quindi il prezzo puo essere il punto di riferimento se riconosciuto dai medii alto sara un bagno di sangue se adeguato allora funzionerá...Io ho gia postato l'articolo di Autozeitung,dove dice che gli interni non vanno a pari passo con il premium che vorrebbe essere....distruggere ogni modello Alfa é facile distruggerlo in partenza il punto negativo sará sempre il prezzo la cosa che interessa chi compra. IL prezzo si cerca il suo riferimento .....
 
Scusami Pilota, ma devi renderti conto che nel tuo discorso e quello di Antonios ci sono molte cose che non vanno sempre per quella direzione che spieghi, tu dici il vero si, che vale per chi si puo permettersi di vendere in un certo modo , non per chi si trova nella situazione Alfa Romeo, che deve prima riconguistare la fiducia del cliente, iniziando a pulire il mantello dalla persa reputazione. Quindi anche se presenta un buon prodotto é costretto a mettere quel prodotto il piu possibile nelle mani dei clienti e questo puoi farlo quando questa linea facilita il piu possibile(Ovvio non dico senza profitto ma un profitto serio, non si puo mettere in giro che il prodotto vale dico 50K€ e poi lo vendi in veritá col 25% meno,chi ragiona un pochettino vede il naso di pinocchio) Possibile nel senso che , fai conoscere che il tuo prodotto é veramente di valore mettendolo sul mercato, addirittura che si potrebbe vendere anche a un prezzo maggiore, senza sputtanare il marchio anzi, se ne esce con piu valori. Vedi il Tonale, lo stesso Antonios ha scritto che venderá solo in Italia, ma, non all'estero,io aggiungo venderá bene per il primo anno dopo di che avrá bisogno di altri mercati,cosi come é successo con la Giulia,fortuna che si tratta di un Suv e quindi il prezzo puo essere il punto di riferimento se riconosciuto dai medii alto sara un bagno di sangue se adeguato allora funzionerá...Io ho gia postato l'articolo di Autozeitung,dove dice che gli interni non vanno a pari passo con il premium che vorrebbe essere....distruggere ogni modello Alfa é facile distruggerlo in partenza il punto negativo sará sempre il prezzo la cosa che interessa chi compra. IL prezzo si cerca il suo riferimento .....

Boh, non ho capito molto, o meglio ho capito che tu dici che la Giulia viene proposta a un prezzo alto e poi venduta a molto meno, ma allora dici quello che ho detto io, cioè che il prezzo vero si forma tra domanda e offerta.

Chiaro che se a 50.000 non trovi acquirenti la devi vendere a 45.000 e se non ne trovi ancora la devi vendere a 40.000, ma non è questione di “sputtanamento”, è un atto dovuto, perché se no ti resta sul groppone. Alla fine ci rimetterà il 50% la casa e il 50% il conce, e forse non ci perde nessuno, ma certo non avranno affatto un gran guadagno. Non c’è nessun naso di Pinocchio ma un sacrificio finanziario non indifferente.

Ma siamo OT, qui si deve parlare del futuro.
 
Di quale Business parli... io non capisco una cosa di questo business: Che business é ,se una Giulia di 65K € la devi vendere col 25% di sconto? Chiediti perché nessuno te la prende nemmeno a 48K€ pensa stiamo parlando di un 25% di sconto, sai cosa significa nel mercato? Per me significa Rovinare quel prodotto e non basta, come fai a presentarti da costruttore serio? Pensa chi ha comprato a pieno prezzo quanto cé li ha gonfi.....! Meno male Imparato almeno a parole sembra aver capito(Non vuole KM0, non vuole dare sconti,) speriamo che capisce che i prezzi sulla Tonale li tiene fermi dopo il primo anno di vendita in caso di qualche lucina in piu.....
Difatti le Giulia non le vendono più. Non è che in questo gioco escono tutti vincitori, qualcuno perde. Le Giulia a sconto non le trovi più, se la vuoi la paghi, se no amen. È la politica, giusta, di Imparato che come effetto collaterale dimostra qual è la vera domanda di questo modello senza i km 0: un centinaio di pezzi al mese
 
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Questa volta la penso come ha scritto Antonios in una parte del suo ultimo discorso. Non possiamo sempre ipotizzare la disonestà della gente. I disonesti ci sono, per carità, anche nelle case automobilistiche, lo abbiamo visto per esempio con Volkswagen (leggi diesel) o con l'ex presidente Renault, che è dovuto scappare all'estero. Ma non è che siano tutti disonesti.

Come ha detto Antonios "le macchine si producono per fare profitti", ma non solo le macchine, tutti gli imprenditori non sono solo dei "benefattori" come li definiva Adamo Smith, perchè danno lavoro alle persone che poi mantengono le famiglie, ma lavorano anche per sè stessi, per avere un profitto. Chi è che lavora per perderci soldi? Nessuno. E mi pare che anche tu sia un "autonomo", uno che ha una ditta.

Quindi si fa un piano industriale interno, si analizzano tutti i costi, poi si fa una ipotesi sulle vetture che saranno vendute in un anno, e poi si stabilisce un prezzo. Se le vetture vendute sono di meno, o si accetta una perdita o si cerca di aumentare il prezzo in una misura che consenta comunque vendite sufficienti per raggiungere il "break-even-point", il punto di pareggio dei conti, magari sollecitando il cliente con sconti, facilitazioni, promozioni e quant'altro, oppure (più probabile) lo si abbassa.
"Se non fai utili sostanziosi scompari" ha detto Antonios. Beh, diciamo che quanto meno non devi andarci sotto. E' anche vero che sulla Punto i margini erano risicati, e per questo ora tutti non fanno più le segmento A e fanno poche segmento B "tradizionali" (le fanno suv), tranne pochi coraggiosi che comunque si affidano alle sinergie di gruppo o alle joint-venture per continuare a farle.

L'Economia ha delle leggi precise, e vanno rispettate se vuoi restare sul mercato. Peraltro il prezzo inoltre non è solo funzione dei costi e dei ricavi, ma anche della dinamica domanda-offerta. Se la domanda è più alta del preventivato, puoi permetterti di alzare il prezzo e aumentare il profitto. Se è più bassa, sono cavoli amari, perchè rischi di andare in perdita...........
Pilota, se non fai un bel po' di utili scompari. Fare macchine è sempre stato costoso ma adesso lo è ancora di più. Solo VW sta spendendo 90 miliardi per l'elettrico: questi soldi li devi poter investire, devi fare utili.
Altra caratteristica dell'auto sono i margini risicati: qualche anno fa Audi arrivava al 12%, Porsche al 20%; sono valori bassi, per i quali, in altri settori, nemmeno ci si sporca le mani. Gli utili le case li fanno con l'assistenza, è lì che caricano coi fiocchi, ma una macchina elettrica di che assistenza ha bisogno?
Non è una questione di ladri, è che si lavora per fare soldi, non per gli ideali: ripeto, che bisogno ci sarebbe di tutto questo premium quando puoi vendere vagoni di Punto a basso prezzo? Il bisogno c'è ed è pure impellente, quello di non fare la fine di Fiat
 
Ultima modifica:
Solo VW sta spendendo 90 miardi per l'elettrico: questi soldi li devi poter investire, devi fare utili.

Gli investimenti non li fai solo con gli utili, puoi anche emettere obbligazioni o contrarre finanziamenti “mirati” a medio termine.
Ovviamente gli utili reinvestiti in azienda sono importanti. Una parte però (parlando di SpA) vanno a dividendo, e quindi non vengono reinvestiti…..
 
Gli investimenti non li fai solo con gli utili, puoi anche emettere obbligazioni o contrarre finanziamenti “mirati” a medio termine.
Ovviamente gli utili reinvestiti in azienda sono importanti.
L'accesso al credito dipende dalla tua solidità finanziaria. Se stai con le pezze al culo (scusate il francesismo) come minimo paghi interessi più elevati
 
L'accesso al credito dipende dalla tua solidità finanziaria. Se stai con le pezze al culo (scusate il francesismo) come minimo paghi interessi più elevati

Non è il caso di Stellantis, che come ho detto, tra l’altro, una parte degli utili la distribuisce sotto forma di dividendi azionari.
 
Stiamo perdendo il senso del business.
1) auto che costano tanto e vendono tanto? Un nome a caso, Mercedes, che è desiderata e comprata anche da chi non può permettersela
2) guadagnare poco e vivere bene? Pia illusione. Se il tuo competitor guadagna tanto, è solo una questione di tempo prima di finire a gambe all'aria perché non potrai mai investire quanto lui.

Le macchine si producono per fare profitti e la sfida di tutti i marchi tradizionali, non solo di Alfa, è farsele pagare care, come fanno da decenni i tedeschi. Non è solo una questione di avidità, è che se non fai utili sostanziosi scompari e, guarda caso, Fiat era maestra delle perdite. D'altronde perché tutto sto parlare di premium? Se uno potesse accontentarsi di margini dell'1% come sulla Punto, molti starebbero ancora a produrre la Punto.
Per l'auto per tutti ci si deve rivolgere a Dacia o alle future elettriche cinesi, che pagano i dipendenti con un tozzo di pane o una ciotola di riso.
L'Alfa non è pensata per tutti, pur con la speranza che, un giorno, anche chi non ha i soldi faccia la follia per lei invece che per BMW
Ah si, certo. Buonanotte…
 
Questa volta la penso come ha scritto Antonios in una parte del suo ultimo discorso. Non possiamo sempre ipotizzare la disonestà della gente. I disonesti ci sono, per carità, anche nelle case automobilistiche, lo abbiamo visto per esempio con Volkswagen (leggi diesel) o con l'ex presidente Renault, che è dovuto scappare all'estero. Ma non è che siano tutti disonesti.

Come ha detto Antonios "le macchine si producono per fare profitti", ma non solo le macchine, tutti gli imprenditori non sono solo dei "benefattori" come li definiva Adamo Smith, perchè danno lavoro alle persone che poi mantengono le famiglie, ma lavorano anche per sè stessi, per avere un profitto. Chi è che lavora per perderci soldi? Nessuno. E mi pare che anche tu sia un "autonomo", uno che ha una ditta.

Quindi si fa un piano industriale interno, si analizzano tutti i costi, poi si fa una ipotesi sulle vetture che saranno vendute in un anno, e poi si stabilisce un prezzo. Se le vetture vendute sono di meno, o si accetta una perdita o si cerca di aumentare il prezzo in una misura che consenta comunque vendite sufficienti per raggiungere il "break-even-point", il punto di pareggio dei conti, magari sollecitando il cliente con sconti, facilitazioni, promozioni e quant'altro, oppure (più probabile) lo si abbassa.
"Se non fai utili sostanziosi scompari" ha detto Antonios. Beh, diciamo che quanto meno non devi andarci sotto. E' anche vero che sulla Punto i margini erano risicati, e per questo ora tutti non fanno più le segmento A e fanno poche segmento B "tradizionali" (le fanno suv), tranne pochi coraggiosi che comunque si affidano alle sinergie di gruppo o alle joint-venture per continuare a farle.

L'Economia ha delle leggi precise, e vanno rispettate se vuoi restare sul mercato. Peraltro il prezzo inoltre non è solo funzione dei costi e dei ricavi, ma anche della dinamica domanda-offerta. Se la domanda è più alta del preventivato, puoi permetterti di alzare il prezzo e aumentare il profitto. Se è più bassa, sono cavoli amari, perchè rischi di andare in perdita...........

Ok Pilota, capisco tutto, ma se gli stipendi di certi manager ed i guadagni di un certo “ceto lì dentro” valgono di più del prodotto che ti vogliono “filare” e vengono pure a lamentarsi dei costi di “qualsiasi” cosa …. insomma, anche no..
 
Boh, non ho capito molto, o meglio ho capito che tu dici che la Giulia viene proposta a un prezzo alto e poi venduta a molto meno, ma allora dici quello che ho detto io, cioè che il prezzo vero si forma tra domanda e offerta.

Chiaro che se a 50.000 non trovi acquirenti la devi vendere a 45.000 e se non ne trovi ancora la devi vendere a 40.000, ma non è questione di “sputtanamento”, è un atto dovuto, perché se no ti resta sul groppone. Alla fine ci rimetterà il 50% la casa e il 50% il conce, e forse non ci perde nessuno, ma certo non avranno affatto un gran guadagno. Non c’è nessun naso di Pinocchio ma un sacrificio finanziario non indifferente.

Ma siamo OT, qui si deve parlare del futuro.
Mah cosi OT non siamo, visto che il prezzo puo determinare le vendite future di Alfa e quindi il suo futuro successo , cosi l'esistenza.
Se poi dobbiamo parlare solo di nuovi modelli e quali ok.
Il naso di Pinocchio non vuole significare che sono dei ladroni, piu buggiardelli contro se stessi. Vedi Giulia che si sono dati con la zappa al piede dopo un anno sono dovuti ricorrere al KM0 vedi My 2020, 2021= 2022 poco si é capito con aumento prezzi e meno vendite per essere la macchina del futuro, della rinascita e diventata la morte della berlina alfa Romeo, piu chiara risposta negativa del mercato per farsi capire, non poteva esserci, il prezzo ha rovinato la Giulia! Ok le berline in Italia non si vendono ma in altri paesi si vendono, anche se meno di prima......
 
Difatti le Giulia non le vendono più. Non è che in questo gioco escono tutti vincitori, qualcuno perde. Le Giulia a sconto non le trovi più, se la vuoi la paghi, se no amen. È la politica, giusta, di Imparato che come effetto collaterale dimostra qual è la vera domanda di questo modello senza i km 0: un centinaio di pezzi al mese
Oh si certo non la vendono piu, quindi nel 2023 non vedremo piu modello Giulia e chissa magari la Stelvio nonostante sia un Suv che ha venduto bene nel mese di maggio ah piu della concorenza ! Ma si fa niente tanto il futuro é EV.... Tanto uguale cosa fa Alfa nel futuro, a perdere sará sempre Alfa!
 
Pilota, se non fai un bel po' di utili scompari. Fare macchine è sempre stato costoso ma adesso lo è ancora di più. Solo VW sta spendendo 90 miliardi per l'elettrico: questi soldi li devi poter investire, devi fare utili.
Altra caratteristica dell'auto sono i margini risicati: qualche anno fa Audi arrivava al 12%, Porsche al 20%; sono valori bassi, per i quali, in altri settori, nemmeno ci si sporca le mani. Gli utili le case li fanno con l'assistenza, è lì che caricano coi fiocchi, ma una macchina elettrica di che assistenza ha bisogno?
Non è una questione di ladri, è che si lavora per fare soldi, non per gli ideali: ripeto, che bisogno ci sarebbe di tutto questo premium quando puoi vendere vagoni di Punto a basso prezzo? Il bisogno c'è ed è pure impellente, quello di non fare la fine di Fiat

E ri-buonanotte.
Poveri Peugeot, povera Exor (Elkann).
 
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