<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Qualcuno che si intende di prodotti petroliferi potrebbe spiegarmi.. | Page 2 | Il Forum di Quattroruote

Qualcuno che si intende di prodotti petroliferi potrebbe spiegarmi..

Di base, il gasolio di oggi non ha nessuna parentela con quello che ai tempi costava la metà della benzina. Non calerà per il semplice motivo che è costoso da produrre a causa della qualità e della quantità degli additivi e dei trattamenti, a prescindere dalla diffusione. La ricerca sui motori avanza e quella sui carburanti va di pari passo, a volte partendo addirittura prima. Gli odierni turbodiesel sono un concentrato di tecnologia che giustamente esige carburanti (e utenti) all'altezza. Per risparmiare facendo pochi chilometri (ma anche per risparmiare tout-court) bisognerà giocoforza rivedere le proprie convinzioni in merito.
Se non si è disposti a ripensare il proprio modo di circolare in auto, si paga e basta. Credo che tornare a comprare auto più vicine ai propri effettivi bisogni sia un buon primo passo. Vedo -solo per fare un esempio- troppi veicoli a 7 posti comprati solo per l'evenienza che una o due volte all'anno si debba salirci in 5.
 
la questione e' proprio questa...chi compra una determinata auto,veramente ha bisogno di quelle caratteristiche li? basta pensare ai cosidetti suv 2wd,creati apposta per chi vuole un suv...ma non va mai a fare neanche un po' di sterrato e gira in citta' :rolleyes:..una normale compatta 2v no?! e poi ci si lamenta che si spende in carburante......
 
:) sono nuovo del forum e colgo l'occasione per chiedere a tutti una discussione sulla fattibilità di cambiare un motore (es. da euro 3 a euro5) su una macchina ancora in buone condizioni di carrozzeria e di sicurezza. Capisco che al primo impatto sembrerebbe portare ad una contrazione delle vendite ma potrebbe intanto aumentare il lavoro delle aziende che gravitano nell'indotto. inoltre, cosa più importante, abbatterebbe i gas nocivi, l'inquinamento da rottamazione folle (anche se oggi una parte dell'auto è riciclabile), e darebbe la possibilità di poter circolare con un motore meno inquinante durante i blocchi del traffico con una spesa ragionevole e non cambiando ogni 4/5 anni macchina. Chiaramente penso anche alla fattibilità a livello normativo/legislativo.
Grazie
 
dipende anche da dove si deve circolare con tale auto....se ad es si va su milano e' obbligatorio con tutti i balzelli che hanno messo avere un motore di detrminata categoria...
 
mtem ha scritto:
:) sono nuovo del forum e colgo l'occasione per chiedere a tutti una discussione sulla fattibilità di cambiare un motore (es. da euro 3 a euro5) su una macchina ancora in buone condizioni di carrozzeria e di sicurezza. Capisco che al primo impatto sembrerebbe portare ad una contrazione delle vendite ma potrebbe intanto aumentare il lavoro delle aziende che gravitano nell'indotto. inoltre, cosa più importante, abbatterebbe i gas nocivi, l'inquinamento da rottamazione folle (anche se oggi una parte dell'auto è riciclabile), e darebbe la possibilità di poter circolare con un motore meno inquinante durante i blocchi del traffico con una spesa ragionevole e non cambiando ogni 4/5 anni macchina. Chiaramente penso anche alla fattibilità a livello normativo/legislativo.
Grazie

Non mi risulta sia possibile qualcosa del genere.
Solo per i motori a gasolio sprovvisti di filtro, e' possibile montare un filtro after market che permette di guadagnare una classe (euro 2 diventa euro 3 e il 3 diventa 4) con prezzi attorno ai 1300 euro.
 
ho sentito anche io qualcosa del genere..pero' non vorrei che si minasse seriamente l'affidabilita'...nelle post iniezioni di qualche dpf e' giustamente coinvolta anche la centralina,quindi non so fino a che punto la messa a punto di questi filtri sia a regola d'arte..
 
fabiologgia ha scritto:
gallongi ha scritto:
fabiologgia ha scritto:
Nel processo di raffinazione del petrolio il gasolio è sempre stato considerato un prodotto meno nobile della benzina. Si tratta di un taglio più pesante, che originariamente (mi riferisco a qualche decennio fa) veniva venduto per uso su motori molto "grezzzi" e che quindi poteva essere poco "raffinato". Il suo costo industriale quindi era più basso di quello della benzina che invece all'epoca doveva essere super per i motori molto compressi, inoltre la sua minor diffusione (oltretutto riservata quasi esclusivamente ad usi industriali e non automobilistici) lo rendeva poco attraente per il fisco che quindi lo risparmiava rendendolo molto più conveniente della benzina.
Oggigiorno i diesel sono diffusissimi anche sulle auto e sono motori elaboratissimi e delicatissimi, tanto che il gasolio ha dovuto evolversi non poco, questo anche per motivi ecologici. Infatti per poter eliminare lo zolfo i processi di "raffinazione" del gasolio si sono dovuti spingere molto più in là.
Morale della favola: il costo di produzione si è avvicinato moltissimo a quello della benzina, e la crescente diffusione lo ha reso attraente per il fisco con i risultati che vediamo al distributore.
La differenza industriale quindi è minima, il differenziale alla pompa dipende molto dal luogo. In Italia il gasolio costa ormai quanto la benzina, talvolta un pelino meno ma si è già visto qualche caso di inversione. In Francia il gasolio costa ancora percepibilmente meno della benzina, a Nord della Germania (Scandinavia, per esempio) il gasolio invece costa assai spesso più della benzina, d'altronde lassù le auto diesel sono ben poco diffuse, anche se penso sia più per motivi legati alle temperature polari.

Saluti

lavorando in raffineria,non posso che quotarti!! ;)

Ciao collega! (quasi, noi non abbiamo più il topping ma un bel cracking almeno fisicamente c'è ancora)

saluti
voi distillatori del prezioso carburante sapete se ci sono differenze qualitative tra i prodotti di un marchio petrolifero, piuttosto di altri?
una raffineria fornisce più marchi esatto?
 
allora non è un problema di costo di produzione, quanto di domanda e offerta...non intesa come intersezione tra le due curve...i processi di raffinazione x il gasolio e il petrolio sono diversi...e in un momento in cui la quantità di benzina richiesta si abbassa e si alza quella del gasolio, dal momento che l'offerta non può soddisfare la domanda immediatamente (gli impianti non si riconvertono dall'oggi al domani) allora si agisce sul prezzo...e infatti ci sono degli effetti (quanti dicono eh ma con il gasolio a quel prezzo conviene la benzina...)
 
giuliogiulio ha scritto:
allora non è un problema di costo di produzione, quanto di domanda e offerta...non intesa come intersezione tra le due curve...i processi di raffinazione x il gasolio e il petrolio sono diversi...e in un momento in cui la quantità di benzina richiesta si abbassa e si alza quella del gasolio, dal momento che l'offerta non può soddisfare la domanda immediatamente (gli impianti non si riconvertono dall'oggi al domani) allora si agisce sul prezzo...e infatti ci sono degli effetti (quanti dicono eh ma con il gasolio a quel prezzo conviene la benzina...)

Il gasolio è un prodotto della raffinazione del petrolio. Ciò non toglie che esso stesso (il gasolio) possa essere ulteriormente raffinato (meglio, riformato), ma mi perdonerai se trovo la tua frase (quella che ho evidenziato) un pò imprecisa e mi sono permesso di puntualizzare.

Saluti
 
gallongi ha scritto:
si,guarda io ad es non lavoro per nessun marchio specifico e la roba va di qua e di la'.....
quindi privilegiare il distributore di un marchio piuttosto che un altro non ha senso esatto?
è possibile che una raffineria venda a certi clienti materiale qualitativamente superiore ad altri?
una raffineria fornisce solo i clienti geograficamente vicini o anche lontani? ovvero, è ragionevole pensare che il carburante di un distributore arrivi dalla raffineria più vicina o non è assolutamente detto?
vorrei capire perchè spesso ci sono persone che fanno confronti di rendimento o qualità rispetto a distributori diversi dello stesso paese..
 
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