<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Qualche riflessione sulla &#34;disgrazia&#34; di Viareggio... | Page 2 | Il Forum di Quattroruote

Qualche riflessione sulla &#34;disgrazia&#34; di Viareggio...

Bè. le uscite di Epifani fanno un pò sorridere: e ora si trovi il colpevole! In tutti gli incidenti dove l'errore umano era palese, non si è mai sentita una frase del genere. Ora che la situazione è perlomeno nebulosa, se ne esce con questi proclami. Vabbè.
Io però non ho ancora compreso come fa il primo vagone ( che dovrebbe teoricamente rimanere "tirato" tra la motrice -potenza- e il resto del convoglio -resistenza-...) a mettersi di traverso e a trascinare altri quattro vagoni con sè..... :?:
 
Grattaballe ha scritto:
Bè. le uscite di Epifani fanno un pò sorridere: e ora si trovi il colpevole! In tutti gli incidenti dove l'errore umano era palese, non si è mai sentita una frase del genere. Ora che la situazione è perlomeno nebulosa, se ne esce con questi proclami. Vabbè.
Io però non ho ancora compreso come fa il primo vagone ( che dovrebbe teoricamente rimanere "tirato" tra la motrice -potenza- e il resto del convoglio -resistenza-...) a mettersi di traverso e a trascinare altri quattro vagoni con sè..... :?:
Se perde un carrello fa presto....
 
pi_greco ha scritto:
basta vedere come è finita la causa persa da FS contro report che ne denunciò la scarsa manutenzione

basta vedere che FS è l'azienda col più alto tasso di contenziosi coi dipendenti e clienti

basta vedere come si viaggia, lo facevo spesso, lo faccio sempre meno, ma vedo il servizio peggiorare, inesorabilmente

primo il carro non era di trenitalia ma era stato noleggiato da trenitalia e la manutenzione doveva essere fatta dalla ditta proprietaria del carro se poi la ditta proprietaria del caro adopera operai non qualificati non è colpa di trenitalia
 
99octane ha scritto:
Pensa che convogli come quello passano sotto il mio ufficio QUOTIDIANAMENTE...

bhe sei fortunato se il tuo ufficio fosse in germania avresti il 30 % di possibilità in piu che accada uno svio!
 
arhat ha scritto:
Qundi salta per aria un treno ed è colpa della CGIL, hai dimenticato i comunisti.

no forse e meglio che i sindacalisti prima di parlare si informino almeno un po e magari si mettano i guanti e vengano a lavorare in officina al posto di stare in uffici a fare carriera sulle spalle dei lavoratori
 
pi_greco ha scritto:
arhat ha scritto:
Qundi salta per aria un treno ed è colpa della CGIL, hai dimenticato i comunisti.

non è colpa della CGIL, certo, ma per vent'anni o quasi ho fatto il pendolare in treno, con scioperi selvaggi (altro che fasce garantite, non ho tempo di scrivere tutto quel che ho da dire) ma così facendo hanno ottenuto tasntissimi aumenti salariali a discapito degli investimenti strutturali e manutentivi

P.S. vengo da una famiglia di ferrovieri

forse i tuoi familiari fanno i dirigenti o quadri perchè io che sono operatore qualificato prendo 50 euro in piu al mese rispetto ad un operaio normale che segue il mio turno senza fare straordinari!! magari i macchinisti avendo una qualifica superiore prendono un po di più!!!... tra l0'altro è dal 2003 che si sta aspettando il rinnovo del contratto
 
pi_greco ha scritto:
arhat ha scritto:
pi_greco ha scritto:
arhat ha scritto:
Qundi salta per aria un treno ed è colpa della CGIL, hai dimenticato i comunisti.

non è colpa della CGIL, certo, ma per vent'anni o quasi ho fatto il pendolare in treno, con scioperi selvaggi (altro che fasce garantite, non ho tempo di scrivere tutto quel che ho da dire) ma così facendo hanno ottenuto tasntissimi aumenti salariali a discapito degli investimenti strutturali e manutentivi

P.S. vengo da una famiglia di ferrovieri

investimenti strutturali e manutentivi sono scomparsi per scelte non per aumenti salariali, e i nullafacenti, a parte le percentuali endemiche comuni a tutte le realtà, sono nelle direzioni.

P.S. : venendo da una famiglia di ferrovieri dovresti saperlo.

so che un ferroviere è in orario di servizio anche mentre dorme in trasferta tra un'andata e un ritorno, o mentre tra due servizi passa qualche ora a spasso per la città o al DLF

so che un macchinista poco più che cinquantenne nel 2000, guadagnava cinquemilioniemezzo di lire mentre io ne prendevo un auqrto per fare piani di radioterapia e ricerca sulle neoplasie, pagndomi l'abbonamento da pendolare nella fetida seconda classe (spesso erano le vecchie carrozze della terza ante litteram) mentre loro viaggiavano gratis in prima, loro e tutta la loro famigghia (johnny stecchino docet)

se chi fa le battaglie pensa solo a monetizzare per ottenere consensi tra la base, non può più tirare la corda quando si trata di manutenzione e sicurezza, è il solito teorema della coperta

e vengo da una famiglia dove si mangiava pane e sindacato, ma mio padre (SIP) mollò tutto già negli anni settanta, a fare il procacciatore di affari per chi voleva guadagnare e se ne impippava del servizio dato agli utenti e della sicurezza, lasciò chi era più bravo di lui.

e questo è tutto quel che ho da dire su questo argomento.

dovresti informarti meglio perchè ormai i DLF e gia da tempo che non sono più aperti la sera i ferrohotel ormai sono una rarità!
 
silverrain ha scritto:
Dimenticate una cosa.
Lo stato versa alle ferrovie tantissimi soldi ma se si guarda dove vanno a finire.... la mitica Alta Velocità....
Che di Alto ha solo i costi per km delle infrastrutture e i ritardi con cui vengono realizzate le tratte.

Dimenticavo in ogni caso è colpa dei comunisti.... ;)

se noterai il 99% e iscritto ai sindacati e un buon 80% e iscritto al partito del PD per cui direi di si
 
belpietro ha scritto:
che non sia una "disgrazia" la rottura, nel senso di sventura inevitabile, credo che il tuo discorso sia di massima condivisibile

è però sicuramente una disgrazia il fatto che la rottura si sia verificata, nel lungo tratto, proprio in corrispondenza di una città, quando per "sorte" avrebbe ben potuto verificarsi in un tratto ferroviario in aperta campagna e non coinvolgere persone.

Si e no. In aperta campagna il treno viaggia "lineare" sul suo bianario. In zona urbana/stazione interseca una marea di scambi e incroci, con tutti i sobbalzi che conosciamo bene (almeno i pendolari). Aumentando le sollecitazioni aumentano i rischi di rottura. Il treno viaggiava a 90 in centro urbano: anche se il limite era 100 (con uno strutturale di 120 km/h per quei vagoni carichi) c'era propio bisogno di far attraversare a tutta velocità Viareggio ?
Disgrazia rimane, c'è da vedere chi sono i disgraziati ...
 
Il carico di Gpl che ha provocato il disastro di Viareggio era diretto all'Aversana Petroli di Casal di Principe. Si tratta dell'azienda appartenente alla famiglia del sottosegretario all'Economia Nicola Cosentino, leader campano del Popolo della libertà. 'L'espresso' ha contattato la ditta per chiedere un commento, senza ricevere risposta. Ma in ogni caso le Ferrovie dello Stato tendono a escludere responsabilità legali dell'acquirente del gas. Se, come dichiarato dai vertici della Gtx, la ditta di trasporti austriaca proprietaria del convoglio, è il cliente a doversi occupare del treno durante il viaggio "come accade con un'auto presa in affitto", ciò non riguarda gli incidenti provocati da guasti.

La vicenda viene ricostruita da L'espresso nel prossimo numero in edicola venerdì. I 14 vagoni di Gpl erano diretti allo scalo di Gricignano d'Aversa, nel Casertano, a pochi chilometri da Casal di Principe. L'Aversana Petroli riceve in media un carico a settimana, che poi viene distribuito alle stazioni di rifornimento della provincia di Caserta e di Napoli. Si tratta della principale azienda della famiglia Cosentino: 80 milioni di euro di fatturato, fondata nel 1975 da papà Silvio 'o Americano', come lo chiamavano tutti per i rapporti di affari con gli Alleati nel primo dopoguerra. Poi il gruppo si è ingrandito e ora è composto da Aversana gas, Aversana Petroli; Ip Service (pompe di benzina); Immobiliare 6C e Agripont. La gestione è nelle mani dei fratelli Mario, Giovanni e Antonio Cosentino.

Nel 1997 la Prefettura di Caserta negò all'Aversana il certificato antimafia per un appalto pubblico. Mario Cosentino, fratello del sottosegretario, è infatti sposato con Mirella Russo sorella di Giuseppe Russo, alias 'Peppe 'u Padrino', condannato all'ergastolo per associazione mafiosa e omicidio. Anche Tar e Consiglio di Stato hanno poi confermato il no al documento.

Nonostante le sentenze, il certificato venne infine concesso dal prefetto di Caserta Elena Stasi, poi eletta alla Camera con il Pdl. Quattro pentiti di camorra nell'ultimo anno hanno parlato di rapporti tra Nicola Cosentino e i boss casalesi: relazioni negate dal sottosegretario.
 
99octane ha scritto:
Pensa che convogli come quello passano sotto il mio ufficio QUOTIDIANAMENTE...

Classico ragionamento NIMBY: viviamo in un mondo complesso e pieno di rischi intrinseci, ma con 8 telefonini l'antenna giammai potrà essere montata nel raggio di 1 km da casa nostra. Ma se la linea è debole o non c'e' campo è tutta una serie di maledizioni sull'inefficienza del "sistema". Fatti l'ufficio nel deserto e vedrai che nessun carico pericoloso passera' vicino.
 
Grattaballe ha scritto:
Bè. le uscite di Epifani fanno un pò sorridere: e ora si trovi il colpevole! In tutti gli incidenti dove l'errore umano era palese, non si è mai sentita una frase del genere. Ora che la situazione è perlomeno nebulosa, se ne esce con questi proclami. Vabbè.
Io però non ho ancora compreso come fa il primo vagone ( che dovrebbe teoricamente rimanere "tirato" tra la motrice -potenza- e il resto del convoglio -resistenza-...) a mettersi di traverso e a trascinare altri quattro vagoni con sè..... :?:

perche si spezza il gancio e gli altri vagoni lo seguono di norma un treno frenato ci mette circa 400 metri a fermarsi .. perchè in tutti gli altri incidenti c'era in ballo una tessera sindacale ora no!!!
 
Epme ha scritto:
belpietro ha scritto:
che non sia una "disgrazia" la rottura, nel senso di sventura inevitabile, credo che il tuo discorso sia di massima condivisibile

è però sicuramente una disgrazia il fatto che la rottura si sia verificata, nel lungo tratto, proprio in corrispondenza di una città, quando per "sorte" avrebbe ben potuto verificarsi in un tratto ferroviario in aperta campagna e non coinvolgere persone.

Si e no. In aperta campagna il treno viaggia "lineare" sul suo bianario. In zona urbana/stazione interseca una marea di scambi e incroci, con tutti i sobbalzi che conosciamo bene (almeno i pendolari). Aumentando le sollecitazioni aumentano i rischi di rottura. Il treno viaggiava a 90 in centro urbano: anche se il limite era 100 (con uno strutturale di 120 km/h per quei vagoni carichi) c'era propio bisogno di far attraversare a tutta velocità Viareggio ?
Disgrazia rimane, c'è da vedere chi sono i disgraziati ...

veramente la sfiga piu grande è che i carri resistono al ribaltamento ma purtroppo quello che ha avuto la fuoriuscita di gas e stato squarciato da un picchetto di segnalazione
 
capnord ha scritto:
Non sò quanto costavano, ma quando le ferrovie si chiamavano FS e non trenitalia non ricordo un solo incidente, e le carrozze erano molto più pilite di adesso. i treni viaggiavano in perenne ritardo, superaffollati e vecchi ma perlomeno si arrivava tutti interi.

poca memoria, direi nulla ...
 
matteomatte1 ha scritto:
Il carico di Gpl che ha provocato il disastro di Viareggio era diretto all'Aversana Petroli di Casal di Principe. Si tratta dell'azienda appartenent.......

ecche scocciatura sinistri falliti ecc.ecc.
 
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