<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> PROVOCAZIONE 2: Piu' tenuta = piu' sicurezza? | Il Forum di Quattroruote

PROVOCAZIONE 2: Piu' tenuta = piu' sicurezza?

Quante volte leggiamo che piu' tenuta equivale a piu' sicurezza?
Ma e' davvero proprio cosi'?
In linea di principio, verrebbe da dire di si', ma in realta' le cose sono un po' piu' complesse.
Tanto che non necessariamente un'aderenza migliore rappresenta un incremento di sicurezza. Basti pensare che Michelin, per le sue gomme piu' estreme, fa firmare uno scarico di responsabilita'.

In realta', tolta una certa quantita' di aderenza comunque indispensabile, la sicurezza e' data prima di tutto dalla progressivita' di comportamento dell'auto.
Ossia: un'auto con poca tenuta, ma che perda aerenza molto progressivamente, avvisando con ampio anticipo il guidatore che si sta approssimando al limite (tipico per esempio di molte vecchie utilitarie con gommine molto sottili ma dalla spalla molto alta) risulta molto piu' sicura di un'auto con una tenuta eccezionale ma che, quando perde aderenza, lo fa repentinamente e senza alcun preavviso al guidatore, che si trova a dover reagire a una sbandata improvvisa.
Chiaro che poi, tra questi due estremi, c'e' una vastissima gamma di comportamenti intermedi, come e' altrettanto chiaro che un'auto con grandissima tenuta e un comportamento molto progressivo e' indubbiamente la situazione migliore, ma questo per dire che non necessariamente un singolo parametro puo' essere preso a paradigma di comportamento dell'intero sistema auto.

Ci sono sempre piu' parametri che interagiscono.
 
tanto giusto quanto sbagliato,per me è più sicura una macchina genuina che una macchina riempita d'elettronica ma è una questione di fiducia...
 
99octane ha scritto:
Quante volte leggiamo che piu' tenuta equivale a piu' sicurezza?
Ma e' davvero proprio cosi'?
In linea di principio, verrebbe da dire di si', ma in realta' le cose sono un po' piu' complesse.
Tanto che non necessariamente un'aderenza migliore rappresenta un incremento di sicurezza. Basti pensare che Michelin, per le sue gomme piu' estreme, fa firmare uno scarico di responsabilita'.

In realta', tolta una certa quantita' di aderenza comunque indispensabile, la sicurezza e' data prima di tutto dalla progressivita' di comportamento dell'auto.
Ossia: un'auto con poca tenuta, ma che perda aerenza molto progressivamente, avvisando con ampio anticipo il guidatore che si sta approssimando al limite (tipico per esempio di molte vecchie utilitarie con gommine molto sottili ma dalla spalla molto alta) risulta molto piu' sicura di un'auto con una tenuta eccezionale ma che, quando perde aderenza, lo fa repentinamente e senza alcun preavviso al guidatore, che si trova a dover reagire a una sbandata improvvisa.
Chiaro che poi, tra questi due estremi, c'e' una vastissima gamma di comportamenti intermedi, come e' altrettanto chiaro che un'auto con grandissima tenuta e un comportamento molto progressivo e' indubbiamente la situazione migliore, ma questo per dire che non necessariamente un singolo parametro puo' essere preso a paradigma di comportamento dell'intero sistema auto.

Ci sono sempre piu' parametri che interagiscono.

Dipende, come dici la cosa è abbastanza complessa:

Volendo semplificare un po'
- se guidi al limite della possibilità della macchina o, comunque, in loro funzione, lè come dici tu, anzi si potrebbe aggiungere che, se ti schianti, ti schianti a velocità più elevata.

- se invece guidi alla stessa velocità indipendentemente dall'auto più tenuta=più margine di sicurezza.
 
Pienamente d'accordo con 99octane:

Mi vengono in mente i tempi in cui furoreggiavano per le strade di tutti i giorni le piccole utilitarie pepate anni '80 -' 90; C'è nè erano due particolarmente dotate in confronto alla concorrenza per quel che riguarda la "tenuta" di strada...

Solo che nelle mani degli utenti "di tutti i giorni" quando si superava il limite diventavano quasi incontrollabili, non comunicavano l'inizio della perdita d'aderenza con conseguenti sbandate a pendolo non controllate, quando andava bene....Viste personalmente 4 o 5 volte da "inseguitore".

Personalmente preferisco "meno tenuta" ma con piu' possibilità di rimediare o controllare l'eventuale sotto o sovrasterzo..

Per me: Piu' tenuta = meno attenzione al pericolo = meno sicurezza. ( Ovviamente al limite ).

Certo che di questi tempi con tutti i "bip-biip" degli ammenicoli vari pro tenuta , che ti avvertono che stai esagerando e sono entrati in funzione per riprendere l'assetto, è abbastanza difficile non avvertire "l'imminente arrivo del Limite" e per i "puristi della guida" del futuro, la vedo sempre peggio...
 
renatom ha scritto:
99octane ha scritto:
Quante volte leggiamo che piu' tenuta equivale a piu' sicurezza?
Ma e' davvero proprio cosi'?
In linea di principio, verrebbe da dire di si', ma in realta' le cose sono un po' piu' complesse.
Tanto che non necessariamente un'aderenza migliore rappresenta un incremento di sicurezza. Basti pensare che Michelin, per le sue gomme piu' estreme, fa firmare uno scarico di responsabilita'.

In realta', tolta una certa quantita' di aderenza comunque indispensabile, la sicurezza e' data prima di tutto dalla progressivita' di comportamento dell'auto.
Ossia: un'auto con poca tenuta, ma che perda aerenza molto progressivamente, avvisando con ampio anticipo il guidatore che si sta approssimando al limite (tipico per esempio di molte vecchie utilitarie con gommine molto sottili ma dalla spalla molto alta) risulta molto piu' sicura di un'auto con una tenuta eccezionale ma che, quando perde aderenza, lo fa repentinamente e senza alcun preavviso al guidatore, che si trova a dover reagire a una sbandata improvvisa.
Chiaro che poi, tra questi due estremi, c'e' una vastissima gamma di comportamenti intermedi, come e' altrettanto chiaro che un'auto con grandissima tenuta e un comportamento molto progressivo e' indubbiamente la situazione migliore, ma questo per dire che non necessariamente un singolo parametro puo' essere preso a paradigma di comportamento dell'intero sistema auto.

Ci sono sempre piu' parametri che interagiscono.

Dipende, come dici la cosa è abbastanza complessa:

Volendo semplificare un po'
- se guidi al limite della possibilità della macchina o, comunque, in loro funzione, lè come dici tu, anzi si potrebbe aggiungere che, se ti schianti, ti schianti a velocità più elevata.

- se invece guidi alla stessa velocità indipendentemente dall'auto più tenuta=più margine di sicurezza.

E' errore comune ritenere che per superare i limiti dell'auto si debba tenere una guida veloce o comunque pepata.
Si possono tranquillamente raggiungere, e superare di parecchio, i limiti anche nella guida quotidiana, basta una piccola emergenza. In questo caso, un'auto che segnali con debita "gentilezza" che si sta andando oltre il possibile aiuta molto rispetto a una che sembra inchiodata in terra e pronta a fare tutto quel che dici finche' non ti molla senza nemmeno dire "ciao"... ;)
 
G.T.O. ha scritto:
Pienamente d'accordo con 99octane:

Mi vengono in mente i tempi in cui furoreggiavano per le strade di tutti i giorni le piccole utilitarie pepate anni '80 -' 90; C'è nè erano due particolarmente dotate in confronto alla concorrenza per quel che riguarda la "tenuta" di strada...

Solo che nelle mani degli utenti "di tutti i giorni" quando si superava il limite diventavano quasi incontrollabili, non comunicavano l'inizio della perdita d'aderenza con conseguenti sbandate a pendolo non controllate, quando andava bene....Viste personalmente 4 o 5 volte da "inseguitore".

Personalmente preferisco "meno tenuta" ma con piu' possibilità di rimediare o controllare l'eventuale sotto o sovrasterzo..

Per me: Piu' tenuta = meno attenzione al pericolo = meno sicurezza. ( Ovviamente al limite ).

Certo che di questi tempi con tutti i "bip-biip" degli ammenicoli vari pro tenuta , che ti avvertono che stai esagerando e sono entrati in funzione per riprendere l'assetto, è abbastanza difficile non avvertire "l'imminente arrivo del Limite" e per i "puristi della guida" del futuro, la vedo sempre peggio...

In realta' quello che tu dici (ossia segnali che ti indicano l'approssimarsi del limite) non esiste, anzi, tutte le diavolerie elettroniche mascherano di fatto il raggiungimento del limite cosi' che chi non ha sviluppato sensibilita' alla guida nemmeno si accorge di essere andato oltre, e lo capisce solo quando l'auto lo molla definitivamente e si stampa da qualche parte, perche' nemmeno le diavolerie riescono piu' a porre rimedio alle sue cazzate.
Pero' sarebbe un dispositivo molto utile da avere, molto piu' dell'ESP... qualcosa che un po' prima dell'approssimarsi del limite ti metta in guardia...
 
Mi pare che alcune auto montino un avvisatore acustico di intervento dell'esp, oltre alla spia (che un guidatore attento se guarda la strada non dovrebbe vedere)
 
marcoamedeo ha scritto:
Mi pare che alcune auto montino un avvisatore acustico di intervento dell'esp, oltre alla spia (che un guidatore attento se guarda la strada non dovrebbe vedere)

Il Rav4 lo ha... non avete idea di quanto rompe i marroni quando sei al limite e si mette a bippare e lampeggiare la relativa spia che indicano l'inserimento automatico di trazione, freni, sterzo e quant'altro...

Penso che la maggior parte delle Toyota che montano l' A.D.I.M ( sistema di gestione integrato dei dispositivi di controllo della dinamica) abbiano questo allarme..
Sono convinto che in giro ci siano piu' macchine di quel che immaginiamo ad essere aiutate ( guidate) da detti dispositivi... :-(
 
99octane ha scritto:
Tanto che non necessariamente un'aderenza migliore rappresenta un incremento di sicurezza. Basti pensare che Michelin, per le sue gomme piu' estreme, fa firmare uno scarico di responsabilita'..

Michelin per le sue Pilot Sport Cup (o i costruttori dei veicoli sui quali sono montate gomme semislick) lo scarico di responsabilità non lo fa firmare per la loro superiore aderenza sull'asciutto...ma per la scarsa aderenza sul bagnato alle basse temperature data dalla particolare mescola e per la scarsa resistenza all'acquaplaning data dalla limitata profondità e dal disegno delle scolpiture: quindi proprio per la scarsa o poco prevedibile aderenza in condizioni di freddo e bagnato.
Sono gomme che devono lavorare in temperatura, quindi adatte alla pista, e possono diventare molto infide per un guidatore normale su strada, dove in certe condizioni è difficile che si scaldino in modo sufficiente.

Inoltre, per questa categoria di gomme, solitamente c'è il divieto di utilizzo ma anche di stoccaggio per temperature inferiori ai 7°C, perché oltre a non fornire prestazioni ottimali, il pneumatico stesso può danneggiarsi con le basse temperature.
 
Piu' tenuta accompagnata da piu'stabilita' = piu' sicurezza. Senza alcun dubbio. L'esempio che fai tu e' quello di una vettura con molta tenuta e poca stabilita'. Non credo che i progettisti si lascino scappare un errore del genere.

Regards,
The frog
 

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