harada31 ha scritto:
Chrom..tornando al topic..ma tu quanto credi possa influire questa "insofferenza" dei tedeschi?
In fondo GM a fine mese deve chiudere il piano di ristrutturazione cosi come chiesto da Obama..e se a GM il piano Marchionne va bene la cosa si farà senza se e senza ma. Anzi valutando come l'amministrazione Obama tifa per Marchionne direi che le difficoltà sono davvero marginali. Forse le affermazioni di Silvio quella sera non sono poi cosi campate in aria.
Non capisco questo susseguirsi di notizie circa le trattative e lo spalleggiamento che governatori e sindacati fanno per i russi. Se GM decide per Torino che spazio hanno per i loro tentativi?
..."sitorno" non ha tutti i torti, "harada"... non azzecca mai la forma giusta per esprimere le sue ragioni, cosa che gli rimprovero continuamente a causa del suo eccellente livello intellettuale, ma c'è del vero in ciò che dice.
Però, l'errore che fà continuamente è quello di considerare anche in questo momento di crisi storica come determinante il bilancio complessivo di un'azienda e di più nel caso di Fiat che, come anch'egli sà benissimo, non solo era da anni in continuo e netto miglioramento ma, in più, ad un tratto, e per i fatti a cui tutti assistiamo, si è rivelato maledettamente simile agli altri, a tutti gli altri, e per certi versi anche migliore.
L'affare Opel, poi, è già fatto e, secondo me, non solo Silvio aveva ragione, ma sapeva perché si tratta di un accordo perfezionato con l'amministrazione americana prima che con GM ma, di più, con l'accordo preventivo di frau Anghela e di Silvio stesso, ma anche giustamente coperto da riservatezza per le rilevanti e dolorose implicazioni sociali che esso comporta e la loro complicata gestione a livello politico.
Tutti gli attori coinvolti in questa particolare vicenda sanno che non c'è altro di più ragionevole da fare per queste aziende, scommetto perfino "sitorno", e sanno anche bene che si presenta delicata la sua gestione politica nelle società che inevitabilmente coinvolge, ma sanno anche che molto più agevole sarà per loro se riescono a salvaguardare la maggior parte dei posti di lavoro che mette a rischio questa crisi e, per una volta almeno, non per responsabilità di Fiat... anzi...
Un'ultima cosa sulla quale mi sentirei di scommettere, è che null'altro di concreto verrà fuori da questa vicenda e che ogni inevitabile indiscrezione anche giornalistica verrà assorbita in una sorta di commedia dell'arte, diluendola, così, in un'artefatta confusione che, sostanzialmente, la dilaterà nel tempo... almeno fino alle imminenti elezioni europee.
