Ricordo di quando, da ragazzino (cioè, ora non è che sia molto più grande, ma qualche annetto è passato), percorrevo l'A1 di notte per andare in vacanza.
Non scorderò mai i TIR che incrociavamo nell'altro senso di marcia con i crocifissi e il nome dell'autista illuminati a LED colorati, oppure i contorni del vetro della cabina...
Per me deve esistere una differenza tra attirare l'attenzione (la freccia sinistra lasciata accesa prima, durante e dopo il sorpasso, anche e soprattutto in autostrada) e distrarre (file di LED chilometriche, fendinebbia accesi anche di giorno, tamarrate varie).
Credo che l'impianto di illuminazione di sicurezza installato sulle attuali automobili sia già sufficientemente evoluto per una segnalazione efficace.
Dei fari anteriori anabbaglianti, meglio se alogeni lenticolari o allo Xenon, si notano comunque, sempre, anche senza guardarli fissi. Non sono necessari fendinebbia, file di LED o altro... è piuttosto necessario non usare l'iPhone mentre si guida.
Idem per le luci di stop e i fari posteriori: ci sono automobili che sono diventate delle specie di alberi di Natale, specialmente alcune monovolume. Anche la semplice barra, anche i semplici due quadrotti di luce rossa intensa che si accendono di colpo, attirano l'attenzione con la forza che basta per spostare il piede dall'acceleratore al freno.
Un bel miglioramento, secondo me, si sta avendo con le frecce negli specchietti retrovisori anteriori, come le nostre (ahimé, vostre) Octavia, e le posteriori a LED. Impossibile non notare la freccia di una nuova BMW 5... molto più possibile non notare quella di una Golf V. Saran belli finché volete (anche se a me continuano a sembrare due piastre del vetroceramica), ma quella caspio di freccia non si vede!
Quindi, più che aggiungere, io sono per il perfezionare l'esistente, in modo che assolva la sua funzione di attirare l'attenzione senza distrarre: miglioriamo la temperatura di colore dei fari anteriori, diffondiamo i lenticolari e gli Xenon e installiamo i posteriori a LED, aggiungiamo le frecce negli specchietti e facciamole belle grosse, sia davanti, sia dietro.
Il fendinebbia di svolta, gli anabbaglianti automatici, il controllo dei veicoli incrocianti per spegnere gli abbaglianti... sono tutte cose carine, molto utili soprattutto alle case produttrici per farci pagare ancora di più, ma quel che c'è secondo me basta e avanza, "basta" ricordarsi che quando si circola sulla strada si sta circolando sulla strada, e ci si deve occupare di quello. Punto.
Per gli attraversamenti pedonali io, da pedone come da autista, cerco sempre il contatto visivo con l'altro. È fondamentale. Se l'automobilista non mi guarda negli occhi e non vedo l'auto che si inclina in avanti, o meglio se non mi fa un cenno, non scendo dal marciapiede. Magari ingoio il rospo, ma non rischio. Il contatto visivo è fondamentale, in senso positivo, per gli attraversamenti. Se il pedone si mette sul bordo del marciapiede e fa un passo senza guardare verso di me, io automaticamente inchiodo. Assumendo che se non mi guarda e si muove è perché vuole attraversare, e non voglio investirlo quindi mi fermo. Se mi guarda è perché vuole attraversare ma non è un suicida e avendo l'obbligo di farlo passare mi fermo comunque.
Per le rotonde il contatto visivo è da evitare, secondo me. Quando entro in rotatoria mi faccio una mappa mentale dei veicoli che sopraggiungono e la loro velocità. Mi sposto il più possibile verso l'interno, per evitare che se il pischello di turno si ferma anche solo 20 cm troppo in avanti io devo buttar via mezza macchina. Ma non guardo mai direttamente i veicoli. Mi sono capitati quattro casi di veicoli in avvicinamento a velocità sospetta (troppo alta). In due casi ho proseguito la mia traiettoria nella rotonda, percependo solo la macchia di colore alla destra del mio occhio destro che si avvicinava ma inchiodava. Nessuno ci tiene a distruggersi la macchina, e piuttosto che rischiare di farsi male il rospo lo ingoia lui (rospo per modo di dire, essendo comunque in torto) e inchioda. Diciamo che ho cercato di "vedere senza essere visto". Osservare quel che succede senza dare a vedere di aver osservato. In questo modo lascio chi arriva nell'incertezza, e nell'incertezza preferisce non rischiare. Negli altri due casi, ho guardato fisso l'auto in avvicinamento: quelli han mollato i freni e sono andati, tagliandomi la strada in pieno e costringendomi a stincare. Guardare fisso l'auto, e quindi se abbia anche gli stop anteriori, se ci fossero, accesi o meno, secondo me non serve, a me non è mai servito. Anzi, è sempre stato controproducente. Anche perché uno stop anteriore ti dice se il freno è premuto, ma non ti dice "quanto" è premuto. Se mi avvicino ad una rotonda a 60 e freno fino a 50, sì, ho frenato, ma posso comunque lanciarmici dentro. Per me è la velocità di approccio alla rotatoria che è determinante, non tanto il fatto che stia frenando o meno.