agricolo
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Credo che possiamo discutere a lungo sul perchè uno finisce nella trappola della droga, se è in effetti un "demente" come ho scritto io (magari superficialmente e in contrasto con la mia frequente affermazione che tra il bianco e il nero ci sono 255 toni di grigio) oppure una sfortunata vittima di una vita infelice. La persona a me cara di cui parlavo qualche post fa era un bravo ragazzo, sveglio, in gamba. Ha avuto la sfiga di avere un padre insulso, le cui priorità erano spendere soldi in vino, sigarette e baldracche di ogni tipo purchè in grado di respirare, e una madre puttana che lo lasciava girare la sera a 13 anni con soggetti di venti, guarda caso tutti drogati. I suoi due fratelli più grandi non ci sono cascati ma non sono riusciti a salvarlo, e a 30 anni era già six feet under.
Questo è il punto: dove falliscono la famiglia e gli affetti, si può delegare lo stato? E ci può riuscire con il proibizionismo, specialmente con una legislazione da circo equestre come la nostra che autorizza il consumo personale di droga ma non ne consente l'acquisto? Per me no.
Questo è il punto: dove falliscono la famiglia e gli affetti, si può delegare lo stato? E ci può riuscire con il proibizionismo, specialmente con una legislazione da circo equestre come la nostra che autorizza il consumo personale di droga ma non ne consente l'acquisto? Per me no.