Epme ha scritto:
migliazziblu ha scritto:
Sono rientrato 10 minuti fa dall' Arcispedale Sant' Anna di Ferrara, dopo esserci entrato alle 20.00.
5 ore giuste,giuste.
Nello specifico avevo accompagnato mio padre 90enne che questa mattina aveva avuto una colica renale. C'erano circa una ventina di persone in attesa e a mio padre e' stato dato il codice di terzo livello su 4.
La colica renale e' una cosa non pericolosa ma dolorosissima, ebbene e' rimasto sul lettino fino alle 22.10. Poi e' stato visitato e indirizzato in radiologia....
qui uno spettacolo deprimente, le sale almeno 8, con macchinari costosissimi, vuote
Solo una era aperta, e ovviamente c'era la coda.
Allora vado al punto:
perche' nel caso del pronto soccorso non si tengono in servizio piu' medici, non credo che nel calderone 2 medici in piu' in un grande ospedale possano rovinare del tutto i bilanci....ma in quelle 5 ore ho visto un po' di tutto e tranne i 3 codici rossi tutti hanno fatto almeno 4 ore.
Secondariamente, visto che i tempi per la TAC sono di 4/6 mesi, e comunque si paga il ticket, perche' non farle funzionare 16 ore al giorno.
Io penso che piuttosto che aspettare mesi, molti sarebbero disposti a fare la TAC anche alle 10 di sera.
Ciao
Esperienze....
P.S: tengo a rimarcare che il personale e' stato gentilissimo e piu' che disponibile.
Da operatore del settore, due considerazioni.
Il PS è l'unico punto in Italia dove puoi avere assistenza medica "qualificata" gratis e 24 ore al giorno 365 giorni a settimana. Solo nel Lazio si fanno oltre 2 milioni di visite/anno, con annessi e connessi (non c'è solo la visita, ci sono gli esami di laboratorio, le consulenze specialistiche e la parte radiologica) per ciascun paziente occorrono quindi ore (e quelli che si sbrigano prima, in realtà al PS NON ci dovevano andare perchè avevano un problema risolvibile a livello ambulatoriale). Una visita in PS costa alla Regione (dati Lazio) 41 euro per un codice bianco (in italiano: in PS non ci dovevi proprio andare e in un paese civile per una visita in cod. bianco in PS dovresti pagarli tu quei 41 euro e forse anche qualcosa in più) 154 per un codice verde (sei malato ma non troppo, forse oltre che in PS ci poteva essere un'altra soluzione) e 300 per i codici gialli (sei malato davvero, il PS forse ti salverà la pelle). Trascuriamo i rari cod rossi da 1000 euro che sono quelli che forse si riesce a recuperare per i capelli.
Considera poi che nonostante gli extracomunitari siano da 10 al 15% dei residenti, utilizzano circa il doppio delle risorse dell'emergenza (al di la' di ogni questione politica: se hai strutture con personale e posti letto calibrati su 60 milioni di italiani e ne assisti 6-7-8 milioni in piu' (che pero' consumano risorse come 12-14-16) si crea un inevitabile buco.
Ma di questo, per vari motivi, nessuno parla più di tanto.
La seconda considerazione è che adesso tutte le ASL cercano di risparmiare per ripianare i buchi di bilancio. Ma il cespite principale di spesa NON sono i farmaci, NON sono le attrezzature, i macchinari, i presidi vari, E' IL PERSONALE.
A livello economico, tenere operative le apparecchiature durante la notte vuol dire pagare straordinari o assumere ex-novo (entrambe manovre costose e spesso inattuabili, non trovi nessuno da assumere, specie gli infermieri o gli specialisti strategici, tipo i radiologi e/o non hai i soldi per pagare e/o l'autorizzazione per assumere)
A degna ciliegina di questa torta valutate le qualifiche professionali dei vari e innumerevoli dipendenti delle ASL. La mia aveva circa 4500 dipendenti. 700 medici, circa altrettanti infermieri. E gli altri 3000 ???
Amministrativi, personale tecnico (soprattutto amministrativi, ma anche idraulici, elettricisti, centralinisti, muratori, avvocati, architetti, cappellani, e chi piu' ne ha ne metta, ultima categoria i "mediatori culturali")
Considera che se devono dare un cent a un operativo che sgobba notte e domenica (Natale compreso) ci pensano 3 volte. Gli altri usufruiscono di tutte le prebende possibili immaginabili (un dirigente amministrativo prende di stipendio gli stessi soldi di un primario ospedaliero e a loro volta guadagnano meno (molto meno) del tuo medico di famiglia massimalista che dorme in santa pace tutte le notti, non ha sabati domeniche o festivi al chiodo ed è grasso che cola se lo trovi a studio 25 ore a settimana)
Capito come funziona ?
Sconsolati saluti e auguri per il babbo.
Caro Epme, non posso che quotare quanto hai postato, tranne l'ultima parte del tuo discorso.
Non conosco la realtà territoriale nella quale lavori, ma ti assicuro che, almeno qui è totalmente diversa.
Premesso che la condizione delle varie Asl, seppur molto variegata, è comunque adeguatamente infarcita di soggetti i cui compiti rimangono oscuri ai più, l'attuale condizione operativa della medicina di famiglia è praticamente opposta a quella da te prospettata.
Non voglio parlare di stipendi che, al netto delle spese x ambulatorio, informatica (scarsissimamente ricompesanta....), tasse e quant'altro, sono ampiamente i più bassi d'Europa (come pure quelli degli ospedalieri...), ma del famoso "grasso che cola", che si è da tempo ormai immemore trasformato in sudore.
Certo di notte solitamente si dorme (figli permettendo..), ma le famose 3 ore di ambulatorio di cui ancora qualcuno fa mensione, te le puoi scordare!!
x non tediare nessuno e per chiudere un discorso, che potrebbe essere lunghissimo, ti posto solo i miei dati di ieri lunedì: 5 ore di ambulatorio (a ritmo di. rispondi al cell. con un orecchio, al fisso con l'altro, ascolti il paziente e stai attento a non digitare o fare ca...te), 210 ricette stampate, 5 domiciliari (e mi è andata di lusso...) in un territorio estesissimo (la più lontana a dodici km da casa...), spacco x mangiare(e avere una parvenza di vita familiare...) ore 13,30/15,00, altra ora dedicata ai certificati online, incontro di mezz'ora con altri colleghi della mia cooperativa x la programmazione formativa, etc.....
E questo praticamente tutti i giorni (in questo momento sono in rete x uno studio online...), tranne il sabato, in cui quasi sempre ci sono i corsi di formazione, e la domenica.
Aggiungendo che qui, nella tanto bistrattata Terronia, abbiamo raggiunto un discreto livello di integrazione ospedale/territorio (ci conosciamo e incontriamo molto spesso), vorrei sottolineare che, come avviene spesso all'estero, nei posti di P.S. sarebbe molto più opportuna la presenza di operatori con lunga esperienza alle spalle, almeno x fare da guida ai più giovani...
Ah....un 'ultima annotazione, che vuole solo sottolineare la diversità attuale rispetto al passato: nella mia cooperativa, composta da 40 colleghi, circa l' ottantacinque % di essi (compreso il sottoscritto...) ha almeno una specializzazione.
Saluti cordiali